Diario di glc69: anno II
Inviato: 1 dicembre 2009, 11:05
Cari amici del forum,
eccomi ad iniziare il diario del II anno con un “certo” ritardo…quasi quasi facevo prima ad iniziare direttamente quello del III
Scherzi a parte è tanto tempo che non scrivo e mi dispiace soprattutto perché ho proseguito nel mio percorso di transizione con costanza e successo.
Mi riprometto di raccontarvi tutto il mio percorso (magari un po’ per volta, senza annoiarvi troppo….).
Prima di raccontarvi il mio stato attuale, però, vi vorrei raccontare di un periodo “drammatico” (emotivamente parlando) che ho passato tra aprile e ottobre, a causa di problemi nati in ambito professionale, questioni che ho fortemente temuto potessero avere conseguenze importanti; in realtà il rischio sussiste ancora ma è radicalmente cambiato il mio approccio mentale alla questione.
Ho quindi vissuto un periodo nel quale ero molto preoccupato (proprio nel senso etimologico di “occuparmi in anticipo”) ossia avevo pensieri (negativi) ricorrenti al limite dell’ossessivo, paure e fragilità emotiva che mi hanno accompagnato costantemente. Proprio in questo periodo ho avuto la prova, la conferma diretta, di quanto sia importante, FONDAMENTALE, accompagnare una dieta alimentare con una dieta spirituale, con un percorso parallelo di crescita complessiva come individuo, ossia mente, anima e corpo. Non era certo la prima volta che provavo questo disagio ma questa volta è stato molto forte e prolungato nel tempo. Sebbene siano stati giorni molto pesanti mi hanno permesso, ancora una volta, di fare un passo in avanti verso la ricerca della serenità e dell’equilibrio, elementi fondamentali per procedere sulla strada della ricerca della salute.
Da un punto di vista di transizione ho mantenuto costantemente una dieta povera di muco assai simile a quella delle prime due settimane descritta da Ehret sulla quale mi sono veramente sentito in equilibrio per lungo tempo; nel frattempo ho eliminato definitivamente il vino ed il caffè (risultato per me ottimo), ho sensibilmente ridotto i cereali ed i legumi; in pratica ho fatto un salto di qualità a partire da giugno, cioè proprio a partire dal periodo di crisi. Infatti, dopo aver effettuato un digiuno di cinque giorni, ho mantenuto ridotte le quantità di cibo ed ho definitivamente abbandonato il caffè, uno dei maggiori elementi di compulsione che ancora mi condizionavano. Ho iniziato ad “assaggiare” la dieta senza muco con regolarità con pasti di sola frutta ed ho fatto i miei primi “giorni di sola frutta”. Ho concentrato tutte le ferie per poter fare tre settimane consecutive di relax e bagni di sole al mare, di riflessione e meditazione, di gioco con le bimbe e di recupero del rapporto di coppia con la mia compagna. Ho inoltre iniziato con regolarità l’assunzione di spirulina e soprattutto di fermenti lattici che prendo per tre settimane con pausa di altre tre settimane.
Da allora in poi mi sono orientato su una dieta quasi esclusivamente fruttariana e “verduriana” (?) che mi ha portato adesso a mangiare costantemente la sola frutta a pranzo per almeno sei giorni su sette.
Attualmente la mia giornata tipo è così composta:
- colazione: acqua tiepida con limone e miele (è così dall’inizio della transizione)
- pranzo: tre/quattro mele ed una o due banane, oppure un intero melone bianco tagliato a cubetti (d’estate ovviamente anguria), oppure una decina di mandarini ed una o due arance (il tutto condito con una bella passeggiata lungolago qui al quartiere EUR di Roma, dove lavoro, con contorno di respirazione profonda)
- spuntini (occasionali la mattina, più regolari il pomeriggio): frutta secca o altri tipi di frutta fresca, centrifugati di frutta e verdura
- cena: quantità industriale di insalata cruda (una scodella equivalente a circa due o tre piatti fondi) spessissimo con cavolo cappuccio bianco o viola + carote + qualche cappero, oppure in estate con i pomodori; altre volte insalata verde di lattuga o canasta con qualche ortaggio. Poi una seconda portata di una o due verdure cotte al vapore o stufata (ogni dieci o quindici giorni patate), il tutto accompagnato con una o due fette di pane di segale tostato e condite con tanto aglio, erbette aromatiche e officinali, peperoncino, talvolta semi di sesamo o di lino tostati.
Periodicamente faccio anche la cena con sola frutta, quasi sempre con tre o quattro mele tagliate a cubetti e condite con limone (una delizia…provate!)
Una (talvolta due) volte a settimana mangio ancora pasta integrale di farro o di kamut, raramente ancora tofu o seitan.
Da un punto di vista fisico ho avuto ripetute conferme di essere il tipo di persona che non ha ripercussioni particolarmente significative rispetto all’andamento della transizione, sia in negativo che in positivo, cioè non ho crisi drammatiche ne’ exploit di vigoria fisica e benessere. Per questo motivo non ho molto da raccontare circa dolori o segnali particolari di espulsione. Di sicuro vi posso dire che le analisi del sangue che ho fatto per l'ultima donazione erano perfette, e che in occasione della visita medica sportiva, dovendo portare le urine, ho verificato l'apparente assenza di muco in sospensione mentre solo un anno fa nella stessa occasione ne avevo visto una discreta quantità , proprio come descritto da Ehret nel libro.
Nonostante ciò ho avuto già dimostrazione e continue conferme, di come la causa principale del mio mal di testa (che è il mio “termometro”, la valvola di sfogo principale) risieda proprio nell’intestino. Da quando ho iniziato la transizione, infatti, ho smesso l’assunzione di farmaci e quando ho mal di testa quasi sempre dipende da errata combinazione alimentare oppure, più spesso, da scioglimento eccessivo di muco ad opera della frutta. Il tutto è scatenato oppure enfatizzato da stress fisico (tensione alle spalle o dolore alla schiena) o psicologico. Ogni volta che durante un mal di testa sono riuscito ad andare in bagno e liberarmi la conseguenza è stata che in pochissimo tempo il mal di testa svaniva o si attenuava tantissimo: una conferma diretta del rapporto di causa-effetto.
Mi rendo conto di essermi dilungato un po'; rimando ad un intervento successivo il tema "sgarri" che a quanto pare è un tema sensibile un po' per tutti, però vi lascio con una certezza che mi nasce dalla mia esperienza diretta: gli sgarri sono stati INDISPENSABILI per me sin da quanto, tredici anni fa, ho smesso di fumare....primo passo di questo mio lungo percorso che mi ha portato qui adesso.
Vi ringrazio per l'attenzione e vi saluto con affetto
Gianluca
eccomi ad iniziare il diario del II anno con un “certo” ritardo…quasi quasi facevo prima ad iniziare direttamente quello del III
Scherzi a parte è tanto tempo che non scrivo e mi dispiace soprattutto perché ho proseguito nel mio percorso di transizione con costanza e successo.
Mi riprometto di raccontarvi tutto il mio percorso (magari un po’ per volta, senza annoiarvi troppo….).
Prima di raccontarvi il mio stato attuale, però, vi vorrei raccontare di un periodo “drammatico” (emotivamente parlando) che ho passato tra aprile e ottobre, a causa di problemi nati in ambito professionale, questioni che ho fortemente temuto potessero avere conseguenze importanti; in realtà il rischio sussiste ancora ma è radicalmente cambiato il mio approccio mentale alla questione.
Ho quindi vissuto un periodo nel quale ero molto preoccupato (proprio nel senso etimologico di “occuparmi in anticipo”) ossia avevo pensieri (negativi) ricorrenti al limite dell’ossessivo, paure e fragilità emotiva che mi hanno accompagnato costantemente. Proprio in questo periodo ho avuto la prova, la conferma diretta, di quanto sia importante, FONDAMENTALE, accompagnare una dieta alimentare con una dieta spirituale, con un percorso parallelo di crescita complessiva come individuo, ossia mente, anima e corpo. Non era certo la prima volta che provavo questo disagio ma questa volta è stato molto forte e prolungato nel tempo. Sebbene siano stati giorni molto pesanti mi hanno permesso, ancora una volta, di fare un passo in avanti verso la ricerca della serenità e dell’equilibrio, elementi fondamentali per procedere sulla strada della ricerca della salute.
Da un punto di vista di transizione ho mantenuto costantemente una dieta povera di muco assai simile a quella delle prime due settimane descritta da Ehret sulla quale mi sono veramente sentito in equilibrio per lungo tempo; nel frattempo ho eliminato definitivamente il vino ed il caffè (risultato per me ottimo), ho sensibilmente ridotto i cereali ed i legumi; in pratica ho fatto un salto di qualità a partire da giugno, cioè proprio a partire dal periodo di crisi. Infatti, dopo aver effettuato un digiuno di cinque giorni, ho mantenuto ridotte le quantità di cibo ed ho definitivamente abbandonato il caffè, uno dei maggiori elementi di compulsione che ancora mi condizionavano. Ho iniziato ad “assaggiare” la dieta senza muco con regolarità con pasti di sola frutta ed ho fatto i miei primi “giorni di sola frutta”. Ho concentrato tutte le ferie per poter fare tre settimane consecutive di relax e bagni di sole al mare, di riflessione e meditazione, di gioco con le bimbe e di recupero del rapporto di coppia con la mia compagna. Ho inoltre iniziato con regolarità l’assunzione di spirulina e soprattutto di fermenti lattici che prendo per tre settimane con pausa di altre tre settimane.
Da allora in poi mi sono orientato su una dieta quasi esclusivamente fruttariana e “verduriana” (?) che mi ha portato adesso a mangiare costantemente la sola frutta a pranzo per almeno sei giorni su sette.
Attualmente la mia giornata tipo è così composta:
- colazione: acqua tiepida con limone e miele (è così dall’inizio della transizione)
- pranzo: tre/quattro mele ed una o due banane, oppure un intero melone bianco tagliato a cubetti (d’estate ovviamente anguria), oppure una decina di mandarini ed una o due arance (il tutto condito con una bella passeggiata lungolago qui al quartiere EUR di Roma, dove lavoro, con contorno di respirazione profonda)
- spuntini (occasionali la mattina, più regolari il pomeriggio): frutta secca o altri tipi di frutta fresca, centrifugati di frutta e verdura
- cena: quantità industriale di insalata cruda (una scodella equivalente a circa due o tre piatti fondi) spessissimo con cavolo cappuccio bianco o viola + carote + qualche cappero, oppure in estate con i pomodori; altre volte insalata verde di lattuga o canasta con qualche ortaggio. Poi una seconda portata di una o due verdure cotte al vapore o stufata (ogni dieci o quindici giorni patate), il tutto accompagnato con una o due fette di pane di segale tostato e condite con tanto aglio, erbette aromatiche e officinali, peperoncino, talvolta semi di sesamo o di lino tostati.
Periodicamente faccio anche la cena con sola frutta, quasi sempre con tre o quattro mele tagliate a cubetti e condite con limone (una delizia…provate!)
Una (talvolta due) volte a settimana mangio ancora pasta integrale di farro o di kamut, raramente ancora tofu o seitan.
Da un punto di vista fisico ho avuto ripetute conferme di essere il tipo di persona che non ha ripercussioni particolarmente significative rispetto all’andamento della transizione, sia in negativo che in positivo, cioè non ho crisi drammatiche ne’ exploit di vigoria fisica e benessere. Per questo motivo non ho molto da raccontare circa dolori o segnali particolari di espulsione. Di sicuro vi posso dire che le analisi del sangue che ho fatto per l'ultima donazione erano perfette, e che in occasione della visita medica sportiva, dovendo portare le urine, ho verificato l'apparente assenza di muco in sospensione mentre solo un anno fa nella stessa occasione ne avevo visto una discreta quantità , proprio come descritto da Ehret nel libro.
Nonostante ciò ho avuto già dimostrazione e continue conferme, di come la causa principale del mio mal di testa (che è il mio “termometro”, la valvola di sfogo principale) risieda proprio nell’intestino. Da quando ho iniziato la transizione, infatti, ho smesso l’assunzione di farmaci e quando ho mal di testa quasi sempre dipende da errata combinazione alimentare oppure, più spesso, da scioglimento eccessivo di muco ad opera della frutta. Il tutto è scatenato oppure enfatizzato da stress fisico (tensione alle spalle o dolore alla schiena) o psicologico. Ogni volta che durante un mal di testa sono riuscito ad andare in bagno e liberarmi la conseguenza è stata che in pochissimo tempo il mal di testa svaniva o si attenuava tantissimo: una conferma diretta del rapporto di causa-effetto.
Mi rendo conto di essermi dilungato un po'; rimando ad un intervento successivo il tema "sgarri" che a quanto pare è un tema sensibile un po' per tutti, però vi lascio con una certezza che mi nasce dalla mia esperienza diretta: gli sgarri sono stati INDISPENSABILI per me sin da quanto, tredici anni fa, ho smesso di fumare....primo passo di questo mio lungo percorso che mi ha portato qui adesso.
Vi ringrazio per l'attenzione e vi saluto con affetto
Gianluca