Dopo i primi clisteri, voglia di piangere

La pulizia dell'intestino è uno dei punti cardine per raggiungere la salute perfetta. Quindi chi ritiene di conoscere una pratica valida a questo scopo può proporla qui.

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davide32
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Messaggio da davide32 »

dicono che sia il migliore


La Filosofia del Digiuno
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davide1
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Messaggio da davide1 »

luciano ha scritto:E' una questione individuale. Ci sono memorie che possono anche non essere accessibili che contengono eventi che fanno scaturire emozioni e sensazioni per associazione e similarità.

Per esempio, non dico che questo sia il caso, è solo un esempio, una persona quando era un bambino molto piccolo può aver ricevuto un clistere mentre piangeva per il mal di pancia e può aver dimenticato quell'evento, che tuttavia energeticamente c'è in qualche angolo remoto della nostra memoria.

L'aver fatto il clistere dopo molto tempo può aver acceso emozioni contenute nell'evento precedente e quindi è possibile sentire il desiderio di piangere e altre sensazioni contenute nel precedente.

Una persona può quindi sentirsi confusa perchè le emozioni e sensazioni che sta manifestando non appartengono alla situazione presente.
Ricordo benissimo che le prime volte che ho fatto il clistere (avrò avuto 9 o 10 anni), una volta terminata l'introduzione dell'acqua scoppiavo in un pianto dirotto che non finiva più. :cry: Sarà successo quattro o forse sei volte volte, perché dovevo fare un clistere la sera e un altro la mattina prima di fare una lastra, e siccome questa non veniva mai bene ho dovuto ripetere l'operazione.

Ricordo benissimo di non aver mai provato dolore, e nemmeno fastidio perché il clistere durava tantissimo e quindi l'acqua entrava molto lentamente. E poi, se ne occupava mia nonna, non un estraneo, e non usava certo metodi brutali. Molti anni dopo. ho parlato di questa vicenda con il mio psicoterapeuta, e lui mi ha spiegavo che il mio malessere derivava dal senso di mortificazione provocato dal fatto che fossi oggetto di una pratica così invasiva.
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luciano
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Messaggio da luciano »

davide1 ha scritto: Molti anni dopo. ho parlato di questa vicenda con il mio psicoterapeuta, e lui mi ha spiegavo che il mio malessere derivava dal senso di mortificazione provocato dal fatto che fossi oggetto di una pratica così invasiva.
E tu ci credi? Chissà dove vanno a pescarle, gli psicologi e gli psichiatri. :roll:
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davide1
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Messaggio da davide1 »

Guarda, il mio punto di vista non è molto dissimile dal tuo, ma non me la sento di esprimerlo nella sua interezza sul forum perché non vorrei urtare la suscettibilità di qualcuno. :wink:

Comunque, il secondo psicoterapeuta da cui sono andato era anche gastroenetrologo, ma con lui non ho parlato di quell'esperienza.
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luciano
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Messaggio da luciano »

davide1 ha scritto:Comunque, il secondo psicoterapeuta da cui sono andato era anche gastroenetrologo, ma con lui non ho parlato di quell'esperienza.
Ma ci vai ancora dagli "psicoterapeuti"? Guarda che quelli rovinano la gente...
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sibilla
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Messaggio da sibilla »

anche io sono scandalizzata da questa reazione al clistere del tuo psicolterapeuta, è incredibile come certe categorie di persone (medici, psicoterapeuti) siamo così standard nelle loro reazioni.

Mia madre è psicoterapeuta, e quando si parla di clisteri a tratti mi dà ragione, a tratti tira fuori affermazioni tipo che è una pratica brutale, e 'non vorrai mica farli ai tuoi figli quando ne avrai', e se prova a farseli lei mi dice che non riesce perchè sta troppo male all'idea, anche s ecapisce che la aiuterebbero.

Sono stata in analisi da uno psicanalista freudiano per tre anni, due volte a settimana in un'altr acittà, il che mi comportava praticamente di dedicare due pomeriggi a settimana alle sedute. Sicuramente mi ha aiutat ain certe cose, ma se penso alla dipendenza, al dover aderire a dei modelli... mi sembr aincredibile.

E' finita a causa del mio primo digiuno. Non avevo mai molto parlato di dieta con lui, perchè non lo ritenevo argomento da analisi, e facevo l'elusiva quando lui, messo 'in allarme' da mia madre, cercava di farmi parlare delle mie spinte 'autodistruttive'. Poi al primo digiuno ero così euforica, così felice che non ho resistito e gliene ho parlato. Ero al quinto giorno. Lui mi ha detto che se volevo restare in analisi avrei dovtuo interrompere al più presto questa pratica che lui definiva pericolosa, nonstante fossi pienamente convinta di quello che facevo e così, anche s eavevo programmato dieci giorni, ho interrotto all'ottavo ocn grande dispiacere, per coerenza verso il lavoro dell'analisi.

In seguito, approfondendo, è diventato chiaro che lui riteneva tutte queste cose, dieta, veganesimo, digiuni, come altrettante spinte masochistiche, in stretta parentela con l'anoressia. Ci ho messo un po' ad accettare che se non fossi 'tornata sulla retta via', lui non mi avrebbe MAI considerata guarita, e di conseguenza non avrebbe mai ritenuto concluso il lavoro. In media la terapia dura dieci anni, non a caso.
La decisione di interrompere dovrebbe arrivare di comune accordo, ma così non saremmo mai stati d'accordo, anzi: se non ci fosse stato il caso del digiuno, chissà quanto altro tempo ci avrei messo a capire.

Appena è stato chiaro questo, mi sono ritirata contro il suo parere...
la ragione conosce solo ciò che ha fatto in tempo a conoscere
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davide1
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Messaggio da davide1 »

Anzitutto, chiedo scusa se vado un po' OT. No, non vado più da uno psicoterapeuta, ci sono stato solo in due occasioni della mia vita. Sibilla parla di analisi del profondo, che è un'altra cosa, e che io non ho mai fatto (e che mi sono rifiutato di fare, e pour cause). Tornando alla psicoterapia, nemmeno io ho un'opinione molto positiva, soprattutto guardando alle reazioni di alcune persone di mia conoscenza che l'hanno fatta. Mi rendo conto che molto dipende dalla serietà e dalla preparazione dello specialista, però conta anche il tipo di recettività del paziente. Forse, Pinocchio non aveva tutti i torti a far fuori il grillo parlante per non dover stare a sentire i suoi moniti... :D In linea generale, non mi piace questa tendenza a impartire direttive, a formulare frasi-macigno e a dare spiegazioni apodittiche. Mi fermo qui. perché è un argomento che forse meriterebbe un post a parte.

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