Digiuno di fine estate
Inviato: 3 settembre 2011, 16:17
Ho iniziato un digiuno il primo settembre, l'idea è fare 21 giorni,ma non metto obiettivi fissi.
Avrei dovuto diminuire gradatamente il cibo prima di entrare in digiuno ma non l'ho fatto, bevo acqua con limone, un po di miele e dello zenzero fresco grattuggiato. Ho qualche perplessita per lo zenzero perchè nonostante io lo trovo ottimo in quanto mi tira su, non ho mai sentito nessuno che lo usi durante il digiuno.
Ho esperienza di molti digiuni di 10 giorni portati a termine senza problemi, ed allora non usavo clisteri.
Ora mi accingo ad andare oltre, andando contro la raccomandazione che mi è stata fatta circa 30 anni fa da un medico antroposofo (ora morto) che ho stimato moltissimo e che mi disse di non andare MAI oltre i 10 giorni di digiuno.
Devo aggiungero che questo mi fu detto dopo il mio primo digiuno, durante il quale la mia debolezza fisica era tale che per fare una rampa di scale dovevo fermarmi oni tre gradini. Finito il digiuno, che ho interrotto con del pane cotto (la pappetta che davano una volta ai bambini), ho avuto la prima evacuazione dopo 6 giorni.
Alla luce della mia esperienza e conoscenze di oggi credo di aver rischiato .
I digiuni successivi non hanno dato piu gli stessi problemi.
In questo digiuno attuale ho fatto un clistere con acqua e sale alla sera per i primi due giorni ,oggi (terzo giorno) ho fatto un clistere di caffe e conto di continuare con il caffe per una settimana per poi alternare caffe ed acqua con sale sino algiorno dell'interruzione che comunque non andra oltre i 21 giorni.
Sono indeciso se interrompere con bieta lessa o con uva ,ma decidero al momento.
Io sono nel sesto mese di transizione ed a parte i primi mesi in cui l'energia era migliorata ,negli ultimi mesi accuso la fatica durante l'attivita fisica ed anche il ginocchio sx che risente dell'accumulo di tossine fa male
quando lo piego al massimo.
Se qualcuno ha consigli da darmi sono bene accetti.
Sopratutto quali sono i campanelli d'allarme ,oltre alla debolezza fisica,che devono indurre ad interrompere il digiuno.
Avrei dovuto diminuire gradatamente il cibo prima di entrare in digiuno ma non l'ho fatto, bevo acqua con limone, un po di miele e dello zenzero fresco grattuggiato. Ho qualche perplessita per lo zenzero perchè nonostante io lo trovo ottimo in quanto mi tira su, non ho mai sentito nessuno che lo usi durante il digiuno.
Ho esperienza di molti digiuni di 10 giorni portati a termine senza problemi, ed allora non usavo clisteri.
Ora mi accingo ad andare oltre, andando contro la raccomandazione che mi è stata fatta circa 30 anni fa da un medico antroposofo (ora morto) che ho stimato moltissimo e che mi disse di non andare MAI oltre i 10 giorni di digiuno.
Devo aggiungero che questo mi fu detto dopo il mio primo digiuno, durante il quale la mia debolezza fisica era tale che per fare una rampa di scale dovevo fermarmi oni tre gradini. Finito il digiuno, che ho interrotto con del pane cotto (la pappetta che davano una volta ai bambini), ho avuto la prima evacuazione dopo 6 giorni.
Alla luce della mia esperienza e conoscenze di oggi credo di aver rischiato .
I digiuni successivi non hanno dato piu gli stessi problemi.
In questo digiuno attuale ho fatto un clistere con acqua e sale alla sera per i primi due giorni ,oggi (terzo giorno) ho fatto un clistere di caffe e conto di continuare con il caffe per una settimana per poi alternare caffe ed acqua con sale sino algiorno dell'interruzione che comunque non andra oltre i 21 giorni.
Sono indeciso se interrompere con bieta lessa o con uva ,ma decidero al momento.
Io sono nel sesto mese di transizione ed a parte i primi mesi in cui l'energia era migliorata ,negli ultimi mesi accuso la fatica durante l'attivita fisica ed anche il ginocchio sx che risente dell'accumulo di tossine fa male
quando lo piego al massimo.
Se qualcuno ha consigli da darmi sono bene accetti.
Sopratutto quali sono i campanelli d'allarme ,oltre alla debolezza fisica,che devono indurre ad interrompere il digiuno.