Ho un problema di disintossicazione? Come posso superarlo?
Inviato: 20 marzo 2012, 11:27
Ciao a tutti, è da tantissimo che non scrivo qui. Ho iniziato la transizione nel 2009. Da un anno a questa parte, dall'ottobre 2011 al gennaio 2012 ho concretizzato tantissimo facendo notevoli passi avanti sia da un punto di vista fisico che mentale (...) Purtroppo c'è un però che vorrei condividere con voi, per avere un vostro parere o consiglio.
Bandisco ovviamente, in modo molto sereno, più che posso, i cibi mucosi, in particolare, farinacei nei loro vari tipi. Dopo però 7-8 giorni soliti di dieta senza quest'ultimi, in cui mi sento energica, soddisfatta della vita, felice, attiva, scattante e tanto altro, sento il bisogno di un qualcosa di non ben definito di solido; non "ben definito" in quanto il desiderio è rivolto a qualcosa di più solido e "mazzoso" rispetto alla leggerezza della frutta e della verdura, che può esser un piatto di pasta, un panino, ciambelline soprattutto, poiché ne andavo pazza!! Il problema certo non è mangiare per un giorno un panino o un piatto di pasta, anzi, fa tanto piacere e non bisogna essere estremisti... Se il fisico lo richiede significa che ci vuole per un motivo o fisico o spirituale... Ma il problema lo riscontro nei giorni dopo, perché sembra che io faccia 7-8 giorni senza farinacei e poi appena concedo al mio corpo quel "panino o quel piatto di pasta" vado avanti così per altri 7-8 giorni!!! E'un meccanismo che si sta verificando troppo spesso negli ultimi tempi e non mi piace... Non è equilibrato da alcun punto di vista. Ho pensato sia un processo di "crisi" (dal greco=cambiamento) per fare un nuovo passo di depurazione e stabilizzazione. Son nella fase in cui sto riuscendo meglio ad abbandonare cibi solidi, pensiero crudista ricco di vitalità, super consapevole nel tutto, entusiasta del percorso, amore per il mondo intero... Ma questo "tira e molla" di farinacei-cibi morti e cibi vivi e leggeri mi sta stressando.
Penso tra me e me è un processo di disintossicazione... Che però alimento continuamente perché quando sento il bisogno dei farinacei rispondo sempre in modo elastico alla richiesta fisica ma poi entro nel vortice in cui mi "ri-intossico" di cibo morto che dà costipazione... Perché vado avanti così per 7-8 giorni!!! Infatti divento più cupa, meno felice, talvolta mi inn
ervosisco, mi chiudo in me stessa e so che è il cibo che mi fa stare così giù... E allora aspetto solo che una maggiore forza interiore e fisica mi indirizzi verso i cibi più freschi e vitali che io amo, dei quali soli vorrei cibarmi.
Capita anche a voi? Come secondo voi posso ovviare a tale processo?
Un forte abbraccio di pace a tutti e Grazie!!
Dea Zoe
Bandisco ovviamente, in modo molto sereno, più che posso, i cibi mucosi, in particolare, farinacei nei loro vari tipi. Dopo però 7-8 giorni soliti di dieta senza quest'ultimi, in cui mi sento energica, soddisfatta della vita, felice, attiva, scattante e tanto altro, sento il bisogno di un qualcosa di non ben definito di solido; non "ben definito" in quanto il desiderio è rivolto a qualcosa di più solido e "mazzoso" rispetto alla leggerezza della frutta e della verdura, che può esser un piatto di pasta, un panino, ciambelline soprattutto, poiché ne andavo pazza!! Il problema certo non è mangiare per un giorno un panino o un piatto di pasta, anzi, fa tanto piacere e non bisogna essere estremisti... Se il fisico lo richiede significa che ci vuole per un motivo o fisico o spirituale... Ma il problema lo riscontro nei giorni dopo, perché sembra che io faccia 7-8 giorni senza farinacei e poi appena concedo al mio corpo quel "panino o quel piatto di pasta" vado avanti così per altri 7-8 giorni!!! E'un meccanismo che si sta verificando troppo spesso negli ultimi tempi e non mi piace... Non è equilibrato da alcun punto di vista. Ho pensato sia un processo di "crisi" (dal greco=cambiamento) per fare un nuovo passo di depurazione e stabilizzazione. Son nella fase in cui sto riuscendo meglio ad abbandonare cibi solidi, pensiero crudista ricco di vitalità, super consapevole nel tutto, entusiasta del percorso, amore per il mondo intero... Ma questo "tira e molla" di farinacei-cibi morti e cibi vivi e leggeri mi sta stressando.
Penso tra me e me è un processo di disintossicazione... Che però alimento continuamente perché quando sento il bisogno dei farinacei rispondo sempre in modo elastico alla richiesta fisica ma poi entro nel vortice in cui mi "ri-intossico" di cibo morto che dà costipazione... Perché vado avanti così per 7-8 giorni!!! Infatti divento più cupa, meno felice, talvolta mi inn
ervosisco, mi chiudo in me stessa e so che è il cibo che mi fa stare così giù... E allora aspetto solo che una maggiore forza interiore e fisica mi indirizzi verso i cibi più freschi e vitali che io amo, dei quali soli vorrei cibarmi.
Capita anche a voi? Come secondo voi posso ovviare a tale processo?
Un forte abbraccio di pace a tutti e Grazie!!
Dea Zoe