la cura del carattere
Inviato: 6 giugno 2013, 23:44
La transizione procede ma apparentemente lentissima per quelle che erano le mie iniziali aspettative. Praticamente come se fossi su un`altalena passo tre giorni a mangiare frutta e verdura e quattro a mangiare quel che capita.
Sto male dopo gli sgarri, ci metto una buona giornata di sana alimentazione per capire dove mi trovo: come se mi svegliassi sul bagnasciuga dopo un naufragio.
Poi seguono un paio di giorni di frutta, verdura e poco cibo mucoso nei quali aumenta lucidità e consapevolezza per portarmi verso un pacifico stato di tranquillità. E poi, inspiegabilmente, ripiombo nell'oblio in un battibaleno: è sufficiente un aperitivo e un maki sushi oppure una porzione di pasta col pesto ed avviene una sorta di progressivo e subdolo crollo di consapevolezza, ottenebramento della ragione e incupimento che continua per qualche giorno di pari passo col mangiare senza attenzione.
Poi mi ritrovo sul solito bagnasciuga di cui sopra e ricomincio con frutta e verdura.
Questo schema si ripete in modo piuttosto regolare da circa tre mesi. C` è qualcosa del mio carattere che fa una grandissima resistenza al cambiamento. Da quando ho cominciato a leggere gli scritti di Ehret peró ho capito il potenziale curativo di una dieta senza muco. Per cui non mi dó pace e dopo i naufragi della coscienza ricomincio imperterrita. Vorrei soltanto che gli sgarri fossero piú lievi, invece mi producono molto sconvolgimento interiore. Forse ho provato a tratti una tale lucidità che adesso vivere come prima mi sembra insopportabile. Non so come fare per attenuare le cadute.
Qualche suggerimento?
Sto male dopo gli sgarri, ci metto una buona giornata di sana alimentazione per capire dove mi trovo: come se mi svegliassi sul bagnasciuga dopo un naufragio.
Poi seguono un paio di giorni di frutta, verdura e poco cibo mucoso nei quali aumenta lucidità e consapevolezza per portarmi verso un pacifico stato di tranquillità. E poi, inspiegabilmente, ripiombo nell'oblio in un battibaleno: è sufficiente un aperitivo e un maki sushi oppure una porzione di pasta col pesto ed avviene una sorta di progressivo e subdolo crollo di consapevolezza, ottenebramento della ragione e incupimento che continua per qualche giorno di pari passo col mangiare senza attenzione.
Poi mi ritrovo sul solito bagnasciuga di cui sopra e ricomincio con frutta e verdura.
Questo schema si ripete in modo piuttosto regolare da circa tre mesi. C` è qualcosa del mio carattere che fa una grandissima resistenza al cambiamento. Da quando ho cominciato a leggere gli scritti di Ehret peró ho capito il potenziale curativo di una dieta senza muco. Per cui non mi dó pace e dopo i naufragi della coscienza ricomincio imperterrita. Vorrei soltanto che gli sgarri fossero piú lievi, invece mi producono molto sconvolgimento interiore. Forse ho provato a tratti una tale lucidità che adesso vivere come prima mi sembra insopportabile. Non so come fare per attenuare le cadute.
Qualche suggerimento?