La mia dura esperienza con una sorta di dieta di transizione...
Inviato: 9 maggio 2014, 20:01
Ciao a tutti coloro che leggeranno, ringraziandoli fin d'ora per eventuali suggerimenti ottenuti "operando sul campo".
Oramai da 4 mesi, a pranzo, mangio solo frutta mentre a cena, solo verdure e ortaggi prevalentemente crudi. Ciò che cucino é prevalentemente cotto a vapore o appena rosolato in padella. La cena é abbastanza variegata in quanto a "numero di pietanze" e quantità ingerita, ma cerco di tenermi, a parte le eccezioni con salmone affumicato (ad esempio) di tanto in tanto, lontano dai farinacei che ho appurato essere una vera e propria droga. Chiudo la stessa con pistacchi salati e frutta secca o essicata.
Durante la giornata, specialmente nel pomeriggio e prima di cena, ho fame e faccio passare il tempo al lavoro bevendo cappuccini di latte di soja con qualche goccia di caffè e zucchero di canna grezzo. Questi mi danno sollievo per un ora circa attenuando il mio decennale rapporto conflittuale col mio stomaco, più o meno perennemente teso.
E' da qualche mese che ho eliminato il cibo solido a colazione quale rimedio al digiuno che ho provato due volte "morendo di fame". Quindi, di tanto in tanto, faccio un pranzo con pesce arrosto, giusto per mantenermi ancora "vicino" al mondo da cui provvengo.
Credo che il mio problema fondamentale sia la relazione emotiva che intercorre fra me e il mio lavoro (faccio il parrucchiere, la gente consuma le energie e seguo anche una scuola per parrucchieri) e tutta la tensione che accumulo tra gli impegni (ci sarebbe "sorella equitalia" - e non solo - che busserà ancora per qualche anno) e la volontà di riuscire nonostante tutto, due figli piccoli inclusi.
E' già da 4 anni che cerco, con la dovuta cautela (visti i miei tratti caratteriali), di inoltrarmi sempre più a fondo in una dieta di transizione che mi permetta di avvicinarmi ad un regime alimentare fruttariano pur consentendomi, ancora, di affrontare la vita di tutti i giorni. Faccio una regolare pulizia del colon col bio fluff che adopero spesso anche perché, lo stesso, mi ha fatto sparire lo stimolo ad andare di corpo. Se quindi ho visto dei leggeri ma progressivi miglioramenti nel corso del tempo, ora ne vedo un tantino meno.
Il mio desiderio sarebbe quello di iniziare a fare digiuni più lunghi, magari di gruppo (della durata di almeno una settimana) ma il lavoro non me lo permette ancora.
Continuo a leggere e prendere le mie informazioni, ma non mi dispiacerebbe conoscere pareri da qualcuno che avesse veramente passato dei periodi, diciamo, simili ai miei. Grazie, fin da ora.
Oramai da 4 mesi, a pranzo, mangio solo frutta mentre a cena, solo verdure e ortaggi prevalentemente crudi. Ciò che cucino é prevalentemente cotto a vapore o appena rosolato in padella. La cena é abbastanza variegata in quanto a "numero di pietanze" e quantità ingerita, ma cerco di tenermi, a parte le eccezioni con salmone affumicato (ad esempio) di tanto in tanto, lontano dai farinacei che ho appurato essere una vera e propria droga. Chiudo la stessa con pistacchi salati e frutta secca o essicata.
Durante la giornata, specialmente nel pomeriggio e prima di cena, ho fame e faccio passare il tempo al lavoro bevendo cappuccini di latte di soja con qualche goccia di caffè e zucchero di canna grezzo. Questi mi danno sollievo per un ora circa attenuando il mio decennale rapporto conflittuale col mio stomaco, più o meno perennemente teso.
E' da qualche mese che ho eliminato il cibo solido a colazione quale rimedio al digiuno che ho provato due volte "morendo di fame". Quindi, di tanto in tanto, faccio un pranzo con pesce arrosto, giusto per mantenermi ancora "vicino" al mondo da cui provvengo.
Credo che il mio problema fondamentale sia la relazione emotiva che intercorre fra me e il mio lavoro (faccio il parrucchiere, la gente consuma le energie e seguo anche una scuola per parrucchieri) e tutta la tensione che accumulo tra gli impegni (ci sarebbe "sorella equitalia" - e non solo - che busserà ancora per qualche anno) e la volontà di riuscire nonostante tutto, due figli piccoli inclusi.
E' già da 4 anni che cerco, con la dovuta cautela (visti i miei tratti caratteriali), di inoltrarmi sempre più a fondo in una dieta di transizione che mi permetta di avvicinarmi ad un regime alimentare fruttariano pur consentendomi, ancora, di affrontare la vita di tutti i giorni. Faccio una regolare pulizia del colon col bio fluff che adopero spesso anche perché, lo stesso, mi ha fatto sparire lo stimolo ad andare di corpo. Se quindi ho visto dei leggeri ma progressivi miglioramenti nel corso del tempo, ora ne vedo un tantino meno.
Il mio desiderio sarebbe quello di iniziare a fare digiuni più lunghi, magari di gruppo (della durata di almeno una settimana) ma il lavoro non me lo permette ancora.
Continuo a leggere e prendere le mie informazioni, ma non mi dispiacerebbe conoscere pareri da qualcuno che avesse veramente passato dei periodi, diciamo, simili ai miei. Grazie, fin da ora.