La "minestra" cilentana: foglie verdi!
Inviato: 25 dicembre 2011, 23:58
non sapevo dove mettere questo topic... è una informazione su tradizioni antiche....
Qui nel Cilento è ancora molto forte la tradizione della "minestra" - credo: "mnèstra". Cilentani, correggetemi.
Si chiama così un qualunque insieme di foglie verdi cotte... coltivate, o selvatiche.
Il contadino dove sto io coltiva ancora un tipo di "scarola antica" i cui semi non sono in vendita... è una lattuga, penso, molto simile a certe varietà selvatiche, dalle foglie frastagliate, viene molto grande... mi consiglia, perché venga più buona, di aggiungere della bieta da coste.
Tutti, qua parlano con entusiasmo della minestra di erbe selvatiche... credo sia questa, di erbe selvatiche, la vera "minestra".
Principalmente: borragine (vurraina), le due cicorie principali - cioè il tarassaco/dente di leone /soffione, e la cicoria selvatica propriamente detta (quella che fa i fiori viola, nel ciclo del fiore, il colore passa dal blu profondo al viola) - e il crespino (che il mio ospite ha detto chiamarsi "cardone").
Non ho mai visto delle piante di crespino così grandi.
Per migliorare il sapore, si possono aggiungere altre erbe selvatiche: molti altri tipi di lattughe e cicorie, senza esagerare ('nu poco..); i morbidi getti di calendula, col fiore chiuso, o senza fiore; la malva; quella che qui si chiama lingua di cane - non ho trovato il nome scientifico - senza esagerare; la piantaggine (quella "lunga". plantago lanceolata - la major non si trova... non l'ho mai vista)... poi, la Rosa si era lanciata in un'elencazione di tutte le erbe selvatiche con cui fare la minestra, per tutte le stagioni... ma tutti nomi in dialetto, e, davvero, non ricordo niente... né ho capito quali erbe... sarebbe bello farsele spiegare.
L'autunno e la primavera sono le stagioni principali per la minestra...
Comunque, quello che voglio dire è che la minestra è presente, nella dieta, anche giornaliera... se manca la scarola - che è la minestra coltivata di base, con la bieta... ma più scarola, di base - ci sono comunque i broccoli... mi sembra di capire che la foglia verde non manca mai... anche Santina, broccoli e scarola ce li ha sempre.
Ma quando parli di "mnèstra", di foglie verdi selvatiche... si accende l'entusiasmo, ecco, questo volevo dire.
Cilentani doc, non offendetevi... correggetemi! ampliate! nel vostro paese, la stessa erba si chiamerà in un altro modo!
Le tradizioni saranno un po' diverse!
Comunque, è sapienza popolare antica... ed ehretista!
Anche la cottura... tutto dentro una pentola, con poca acqua, finché non è cotta.
Buona minestra a tutti!
Qui nel Cilento è ancora molto forte la tradizione della "minestra" - credo: "mnèstra". Cilentani, correggetemi.
Si chiama così un qualunque insieme di foglie verdi cotte... coltivate, o selvatiche.
Il contadino dove sto io coltiva ancora un tipo di "scarola antica" i cui semi non sono in vendita... è una lattuga, penso, molto simile a certe varietà selvatiche, dalle foglie frastagliate, viene molto grande... mi consiglia, perché venga più buona, di aggiungere della bieta da coste.
Tutti, qua parlano con entusiasmo della minestra di erbe selvatiche... credo sia questa, di erbe selvatiche, la vera "minestra".
Principalmente: borragine (vurraina), le due cicorie principali - cioè il tarassaco/dente di leone /soffione, e la cicoria selvatica propriamente detta (quella che fa i fiori viola, nel ciclo del fiore, il colore passa dal blu profondo al viola) - e il crespino (che il mio ospite ha detto chiamarsi "cardone").
Non ho mai visto delle piante di crespino così grandi.
Per migliorare il sapore, si possono aggiungere altre erbe selvatiche: molti altri tipi di lattughe e cicorie, senza esagerare ('nu poco..); i morbidi getti di calendula, col fiore chiuso, o senza fiore; la malva; quella che qui si chiama lingua di cane - non ho trovato il nome scientifico - senza esagerare; la piantaggine (quella "lunga". plantago lanceolata - la major non si trova... non l'ho mai vista)... poi, la Rosa si era lanciata in un'elencazione di tutte le erbe selvatiche con cui fare la minestra, per tutte le stagioni... ma tutti nomi in dialetto, e, davvero, non ricordo niente... né ho capito quali erbe... sarebbe bello farsele spiegare.
L'autunno e la primavera sono le stagioni principali per la minestra...
Comunque, quello che voglio dire è che la minestra è presente, nella dieta, anche giornaliera... se manca la scarola - che è la minestra coltivata di base, con la bieta... ma più scarola, di base - ci sono comunque i broccoli... mi sembra di capire che la foglia verde non manca mai... anche Santina, broccoli e scarola ce li ha sempre.
Ma quando parli di "mnèstra", di foglie verdi selvatiche... si accende l'entusiasmo, ecco, questo volevo dire.
Cilentani doc, non offendetevi... correggetemi! ampliate! nel vostro paese, la stessa erba si chiamerà in un altro modo!
Le tradizioni saranno un po' diverse!
Comunque, è sapienza popolare antica... ed ehretista!
Anche la cottura... tutto dentro una pentola, con poca acqua, finché non è cotta.
Buona minestra a tutti!