al bivio: devitalizzazione necessaria / la morte del dente devitalizzato però documentata con studi genetici

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elena68
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al bivio: devitalizzazione necessaria / la morte del dente devitalizzato però documentata con studi genetici

Messaggio da elena68 »

Il mio dentista mi vuole devitalizzare un dente! Non so come comportarmi, lui dice che è meglio farlo..non sarebbe il primo che devitalizzo. Consigli?

L'otturazione che ho è molto vecchia (circa 20 anni) fatta in pasta bianca.Un paio di mesi fa,mangiando un oliva,mi è saltato un pezzo di otturazione,ora sento il caldo e il freddo..mi fa male, il dentista intende farci una cura canalare e metterci poi su una bella capsula, essendo un molare dice che è meglio farlo. (1.200 euro)

Elena


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davide32
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al bivio: dente da devitalizzare

Messaggio da davide32 »

quanda si arriva alla devitalizzazione del dente vuol dire che la carie e' in stato avanzato (maleeeeeeeeeeeee), dolore quasi insopportabile ; o togli il dente e fai l'impianto oppure devitalizzi!! in ogni caso, agisci in fretta.
Davide
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acerra99
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al bivio: dente da devitalizzare

Messaggio da acerra99 »

elena68 ha scritto:Il mio dentista mi vuole devitalizzare un dente! Non so come comportarmi,lui dice che è meglio farlo..non sarebbe il primo che devitalizzo. Consigli?


Nel libro del Dr. Mark Breiner viene detto che non tutti i DENTI DEVITALIZZATI sono assolutamente da estrarre
scrive Breiner nel suo libro "Whole Body dentistry" (1999): """""""""""""""""""""""""""
  • Quando il sistema immunitario funziona o ha abbastanza risorse il vostro organismo può riuscire a quarantinare le tossine relative alla cancrena del dente devitalizzato barricando dall'esterno l'area. Questo ci porta alla domanda: quando decidiamo di non andare a toccare un dente devitalizzato e quando decidiamo invece di estrarlo?

    Bisogna considerare la complessità del corpo umano per dare la risposta giusta. A volte con una estrazione bisogna prevenire che la capacità di regolazione vada in stallo. A volte con una serie di estrazioni ben programmate si riesce ad ottenere la scomparsa di un sintomo cronico.

    Questo mio ragionamento si differenzia quindi dalla posizione che vorrebbe che tutti i denti devitalizzati siano fatti estrarre in ogni caso.
    Per quello che ho visto, è necessario ragionare sulla localizzazione di un certo dente devitalizzato su un certo meridiano di agopuntura.

    Si può provare a cercare un riequilibrio metabolico di quell'organismo che consenta a quella persona di ritornare nella situazione in cui il dente può essere tenuto a bada senza perdite di funzionalità e rilascio di tossicità eccessivi.
    So che questo non sempre è possibile. E comunque è un risultato temporaneo e da monitorare fino alla prossima crisi.
    E quali sono i costi di questo? Bisogna fare cure o sedute di controllo con EAV.
    Se per esempio una persona ha un fegato in difficoltà, un dente devitalizzato fatto su un canino, quindi sul meridiano del fegato, sarà problematico e veramente si porrà la questione di valutare l'opzione di estrarlo.

    Il Dr. Weston Price mostrò che i denti devitalizzati di soggetti asintomatici erano molto meno tossici che quelli di persone con malattie croniche degenerative, come se l'organismo riuscisse a metterli sotto assedio e costringerli a relativa inattività. Stiamo parlando di una cancrena controllata in cui alcuni vasi capillari giugono all'esterno del dente (non all'interno), sul periodonto. Una cancrena controllata che richiede un pedaggio variabile, ma non da poco, dal sistema di regolazione e dal meridiano sul quale il dente morto si trova.
    Le persone in difficoltà invece avevano rilasci a sbalzi di tossine dal dente. La tenuta del contenimento che il sistema di regolazione organizza intorno al dente era minore.

    Io uso una valutazione mediante un test EAV specifico per valutare l'entità della zavorra posta dai denti devitalizzati sull'organismo o sugli organi e se decidiamo di lasciarlo, seguire l'evoluzione della situazione sempre con EAV, particolarmente necessaria nel momento in cui lo stato di salute di una persona inizia a vacillare.
    La cosa importante di tutto questo discorso è di mettere il paziente nelle condizioni di tenere la situazione sotto controllo, quindi sapere il giorno arriverà quando l'estrazione sarà proprio necessaria per il suo benessere, il dente devitalizzato sicuramente non rimarrà lì per sempre.

    Ma certo, non appena una persona ha un problema di salute, subito bisogna interrogarsi sull'opportunità di tenere i suoi denti devitalizzati.
    L'invecchiamento capita, le malattie capitano, il dente devitalizzato ad un certo punto diventerà non più tollerato. Le persone che soffrono di disturbi cronici devono assolutamente avere questo tipo d'informazione.

    Molto spesso il mio approccio è di questo tipo: come primissima cosa valuto con EAV e anamnesi gli effetti sistemici dei denti devitalizzati. Ma in ogni caso ci tengo che il paziente non decida ancora di toglierlo se con altre contromisure naturali può riequilibrare le sue situazioni metaboliche tanto da rinfozare il meridiano e quindi poter lasciare il dente al suo posto. È pur vero che molti pazienti vengono da me estremamente convinti e motivati e quindi togliamo il dente in previsione di un miglioramento su un certo sintomo o malattia."
Questa traduzione che ho fatto dal libro del Dr. Breimen risponde a molte persone con domande diverse.
Per rappresentare al meglio la posizione del dottore americano bisogna però aggiungere almeno alcuni dei casi proposti nel suo scritto originale:
  • "Nei primissimi tempi della mia carriera ero un avido devitalizzatore, ma la mia prima lezione non tardò ad arrivare. La moglie di un collega soffriva di problemi renali cronici. Il Dr. Voll in persona fu consultato per quanto riguarda i problemi della moglie. Non c'erano otturazioni di mercurio, ma aveva un dente devitalizzato. Usando la sua apparecchiatura di elettroagopuntura (EAV), il Dr. Voll valutò lo stato energetico dei meridiani e le disse che doveva far togliere quel dente devitalizzato. Lei cercò di evitare di arrivare a tanto e provò vari metodi non tossici, disintossicanti o di riequilibrio metabolico. Ma dopo tutti questi esperimenti che non la portavano da nessuna parte, si convinse e fece rimuovere il dente devitalizzato. E ciò fece guarire la sua condizione renale cronica. Questa testimonianza fu la leva di Archimede grazie alla quale ci fu la mia decisione di raccogliere più informazioni sui denti devitalizzati."
Breiner presenta poi questo caso: SINUSITE CRONICA DA DENTI DEVITALIZZATI
  • "Fu un naturopata ad inviarmi per un consulto Marge. La devitalizzazione di un premolare sull'arcata superiore destra risaliva a 18 mesi prima. Presto sviluppò una condizione di sinusite cronica oltre alla quale avvertiva una sensazione di pressione alla guancia destra. Il suo dentista si era consulatato anche con il direttore della sezione di Endodonzia di una famosa università, ma entrambi i dottori le avevano detto che il dente devitalizzato appariva assolutamente ineccepibile ed era impossibile che fosse la causa dei suoi problemi.
    Per cui la signora si recò presso uno specialista otorino-laringoiatra. Fu effettuata una TAC che mostrava il seno mascellare destro completamente infetto. Fu sottoposta a chirurgia mascellare per ripulire l'infezione. Questo gli procurò sollievo che però durò solo due settimane. Disperata, assolutamente voleva evitare un secondo intervento di pulizia dell'infezione del seno mascellare, arrivò da me e decise di rimuovere il dente devitalizzato.
    La chiamai il giorno successivo all'estrazione per vedere come si sentiva. Era sorpresa che l'estrazione non le fosse stato la causa di nessun dolore e nessuna infiammazione o gonfiore e approfittò per chiedermi qualcosa su quello che stava succedendo. Che cosa stava succedendo veramente? Poteva essere davvero che la pressione ai seni mascellari e la sinusite se ne fossero andati via già a partire da 5 minuti dopo l'estrazione del dente devitalizzato e ´che non sembravano voler ritornare?
    A volte ci vuole di più, ma sicuramente era possibile le dissi, e aggiunsi che quello che c'era stato in passato non sarebbe ritornato, perché avevamo trovato la causa. Ancora oggi Marge non ha avuto ricadute di sinusite. Questa malattia è guarita
    ."
Questa traduzione dunque risponde a molte persone con domande diverse.
Però soddisfa solo a metà la domanda di chi è in procinto di fare un dente devitalizzato. Parliamo ora di Biocalex.

Quello che diciamo però vale solo per denti mai curati che sono appena morti. Innanzitutto proprio per un discorso tecnico (fare biocalex su dente prima con guttapercha non da' risultati accettabili). E poi anche perché cercare di salvare un dente devitalizzato anni prima con un'altra devitalizzazione è tutto un altro argomento. Secondo il mio istintivo modo di vedere, e anche delle testimonianze drammatiche ricevute in modo diretto, questa pretesa di salvare un dente morto con un'ulteriore imbalsamatura pone un carico troppo pesante sulle spalle del sistema di regolazione ed è pericolosissimo per persone sopra i 42 anni.

Parliamo qui di tecniche di riempimento: "Guttapercha" e "Biocalex".
Nel 98% dei denti devitalizzati esistenti ad oggi, i canali sono stati riempiti da guttapercha, il materiale di riferimento degli ultimi 80 anni. I coni di Guttapercha sono costituiti da un materiale letteralmente "gommoso" (impregnato di cadmio) che ha una caratteristica molto sfortunata, cioè che nel tempo si ritrae. Dunque sigilla il canale solo il primo giorno, quello quando il dentista ha fatto la devitalizzazione. Poi si ritira sempre di più creando spazi sia a livello apicale che laterale. Questo fa si che la tossicità all'interno del dente in cancrena cresca alquanto rapidamente. Se ci fosse un materiale con caratteristiche migliori il dente raggiungerebbe caratteristiche di tossicità rilevanti per malattie sistemiche solo molto più lentamente.

Ormai lo sappiamo tutti, il dente devitalizzato pone sempre una scommessa, perché può capitare non di infrequente che la polpa di una radice non possa essere estratta (ergo vada incontro alla putrefazione).
Oppure può capitare e capita che la cancrena si sia allargata all'osso adiacente al dente già prima della cura dei canali. E il dentista l'osso adiacente e il periodonto non li può raggiungere se non al momento dell'estrazione del dente.

Ma se qualcuno che conoscete sta per fare una devitalizzazione di un dente precedentemente vivo, allora può essere che venga fuori la domanda sul Biocalex, il materiale alternativo alla Guttapercha per il riempimento del canale.
E' un materiale a base di ossido di calcio, che viene applicato al canale e immediatamente si espande, quindi si espande e non come la guttapercha che si contrae. Si espande e forse va a sigillare meglio i canali microscopici della dentina.

Premetto che sono stati trovati denti devitalizzati fatti con Biocalex che erano tossici [il riferimento principale qui è il test di citotossicità enzimatica: i denti devitalizzati ma non quelli sani abbassano la produzione enzimatica per tossicità secondo gli studi del Dr. Boyd Haley. Studi di caratterizzazione genetica hanno confermato la natura di questa tossicità presente nei denti devitalizzati. in particolare: Actinomyces naeslundii, israelii, viscous Aspergillus parasiticus, versicolor, Corynebacterium, Enterococcus faecalis, eubacterium, Fusobacterium, Staphylococcus lentus, Streptococcus constellatus, sanguis, mitis, viridans, Peptostreptococcus micros, prevoti, Porphyromonas endiodontalis, Proprionibacterium acnes, granulosum, Veillonella sp.).
Quindi questa mummificazione con Biocalex non è una panacea o un'alternativa biologica. Il dente è morto. Noi gli diamo una mummificazione quanto leggerissimamente più accettabile o meno non saprei nemmeno quantificarlo. Potrebbe essere che la crescita batterica anaerobica all'interno del dente devitalizzato riempito con Biocalex sia più lenta.
elena68 ha scritto:Il mio dentista mi vuole devitalizzare un dente! Non so come comportarmi,lui dice che è meglio farlo..non sarebbe il primo che devitalizzo. Consigli?
Ovviamente proprio in questa sezione dobbiamo anche inquadrare il tutto, quindi anche parlare di denti del giudizio che pesano come un macigno sul meridiano del sistema immunitario ed endocrino, dobbiamo parlare di cavitazioni, in altri post leggo di osteiti condensanti. quindi IL PROBLEMA non è solo il dente devitalizzato, ma quello che esso crea sull'osso.

Per questo io non vorrei nemmeno un dente devitalizzato con Biocalex, perché mi sono reso conto che la salute dell'osso è troppo importante. Addirittura vorrei che esperimenti controllati con cancrene controllate da biocalex le facessero meno persone possibile.
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acerra99
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la morte del dente devitalizzato però documentata con studi genetici

Messaggio da acerra99 »

domanda: i denti devitalizzati sono denti morti oppure no?
La letteratura scientifica dice che i microrganismi che correntemente vengono ritrovati nelle biopsie dei denti devitalizzati, ma non nei denti vivi, sono i seguenti:

Actinomyces naeslundii, israelii, viscous
Aspergillus parasiticus, versicolor
Corynebacterium
Enterococcus faecalis, eubacterium
Fusobacterium
Staphylococcus lentus
Streptococcus constellatus, sanguis, mitis, viridans
Peptostreptococcus micros, prevoti
Porphyromonas endiodontalis
Proprionibacterium acnes, granulosum
Veillonella sp.

Alcuni studi hanno confrontato di microorganismi anaerobici riscontrati in piccole dosi nel sangue con quelli trovati in denti devitalizzati estratti: l’identità dei due è stata confermata da metodi di caratterizzazione fenotipica e genetica.
Uno di questi studi, quello di Debelian (1998), valutava solo denti devitalizzati asintomatici di denti con una sola radice. Tutti i denti devitalizzati contenevano batteri anaerobici, anche se il livello minimo stabilito per decretare una bacteremia era rispettato solo 54% di essi.

Questi batteri anaerobici, anche quando sono presenti a livelli inferiori a quello stabilito di “batteremia”, respirano a modo loro ed hanno un metabolismo che produce metilmercaptano, idrogeno solforato, acido butirrico e in generale potenti sostanze solforate molto dannose.
In particolare producono aflatossine. Le aflatossine sono state implicate in vari campi di ricerca. Per esempio le aflatossine causano disturbi dell’umore o schizofrenia.
Le aflatossine hanno livelli di tossicità superiori a molte sostanze industriali che causano malattie degenerative gravi. Esercitano un’azione dannosa sulla funzione del cuore, del fegato e dei reni.

L'unico studio che a questo punto serve e' quello che consente di capire perche' non si tiene in mente questa informazione in caso di malattie di causa sconosciuta.

Ricercatori universitari hanno dimostrato in svariate occasioni che malattie autoimmuni di origine sconosciuta guarivano dopo la rimozione di un dente devitalizzato apparentemente in buono stato e non infetto.

È stato dimostrato da Brisman (JADA 2001) che il fattore comune di impianti che falliscono è la presenza di denti devitalizzati adiacenti ad esso, seppure questi compaiano clinicamente e radiograficamente senza segni di patologia, ovvero asintomatici.

Numerosi autori, per esempio Mike Jackson, Jerry Bouquot, Robert McMahon, hanno dimostrato che i denti devitalizzati determinano una patologia dell’osso chiamata cavitazione osteonecrotica.

Tabachali (1988) ha dimostrato che Fusobacterium nucleatum coltivato da asintomatici denti devitalizzati era associato a infezioni croniche orofacciali, otite media cronica, sinusite cronica, mastoidite ascessi al cervello, ma anche problemi al mediastino e polmoni.

Il dottor Weston Price riscontrò che non c’era un singolo dente devitalizzato che fosse sterile, però trovò anche che i denti di persone malate erano più tossici e nocivi ai conigli che i denti di persone sane (!). Price esaminò alcune migliaia di pazienti.

Il fatto è che un’infezione in una parte di un corpo può diffondere batteri o tossine batteriche in un’altra parte del corpo, questo lo dimostrò molto bene.
Il bastione per eccellenza, la fonte primaria di infezione sono assolutamente i denti devitalizzati. Questa informazione potrebbe tornare utile a molte persone con disturbi cronico degenerativi e disturbi.

Rosenow spiegò che questi microrganismi originati nei denti devitalizzati generalmente cercano nel corpo tessuti da colonizzare che abbiano le appropriate condizioni, per esempio le particolari concentrazioni di ossigeno favorevoli alla propria crescita. Uno di questi tessuti prediletti è la vagina.
La scelta del sito preferito da colonizzare comunque, questo lo dimostrò anche Weston Price, dipende da fattori quali un precedente incidente o malattia o frattura o ferita, oppure semplicemente fattori genetici.

J. Lechner nel video riporta centinaia di studi per cui i messaggeri infiammatori nella malattia dell’osso mandibolare (Rantes, FGF-2, MCP-1), provenienti da biopsie di pazienti che avevano avuto denti devitalizzati infetti, erano capaci di causare un’ampia gamma di malattie a distanza.

http://www.stopthecrime.net/docs/5%20Le ... RANTES.pdf
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Messaggio da cristalgri »

una parte dell'ultima cosa che hai scritto in effetti spiega in modo PALESE perchè un problema da unaparte del corpo possa creare problemi in tuttaltra zona!
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Messaggio da sandrod »

non solo ... tieni presente che il tuo sistema immunitario è straimpegnato a combattere le tossine provenienti dai denti e nel frattempo qualcos'altro (inquinamento, metalli pesanti o chissà cos'altro) attacca i tuoi organi che hanno meno difese, oltretutto con l'età si ha meno energia e quindi meno risorse per il sistema immunitario.
Con questo ragionamento potrebbe anche sopravvenire una malattia che non ha niente a che fare, direttamente, con il focus dentale.
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la morte del dente devitalizzato però documentata con studi genetici

Messaggio da ricky66 »

chi vuole seguire il video di Lechner senza quella atroce musichetta celestiale di sottofondo, apprezzera' questa presentazione (5 minuti esatti),
[youtube][/youtube]
Oppure qui con sottotitoli in italiano, messi da me:
http://www.amara.org/it/videos/SH09Fhh7 ... act-43852/

Descrive efficacemente la relazione tra l'osteonecrosi mascellare NICO = neuralgia inducing cavitational osteonecrosi = Osteonecrosi Cavitazionale Inducente Nevralgie ) ) con la presenza di mediatori infiammatori, CITOCHINE chiamate RANTES e fgf-2 , le stesse che si trovano nelle più temute malattie degenerative, , dal cancro, all' artrite reumatoide, parkinson, sclerosi evia dicendo...
La presentazione di Lechner senza sottotitoli italiani (45 minuti) la trovate qui:
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Messaggio da sandrod »

sto guardando questo video del Dr Lechner, dove all'inizio fa vedere alcuni casi di metalli pesanti ritrovati nelle cavitazioni o nell'osso in cui sono stati fatti impianti in titanio. Si capisce che il titanio non è così stabile come lo vogliono far passare ... da brividi veramente.

[youtube][/youtube]

video Lechner convegno IAOMT in US 2011

link alla IAOMT associazione americana di medici dentisti.
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