che ripristino dentale fare dopo l'estrazione? Eccolo qua, il mio VALPLAST!

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cristi
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che ripristino dentale fare dopo l'estrazione? Eccolo qua, il mio VALPLAST!

Messaggio da cristi »

Che ne pensate degli impianti dentari fissi (implantologia odontoiatrica, mi sembra che si chiami)??
Voglio dire, in alternativa ai ponti di capsule dei nostri genitori...
io confesso che l'idea di mettermi qualcosa che non posso togliere, infilzata nell'osso mandibolare mi fa paura e magari rimarrò anche senza denti, ma non ho intenzione di pensarci.

I medici dentisti mi avevano terrorizzata che l'arcata si sarebbe rovinata e i denti sovrapposti, dopo le estrazioni, invece i denti sono rimasti diritti, anche se oramai me ne mancano 4 ...poi ora mi è spuntato tardivamente un dente del giudizio.
Comunque gli anni in compagnia di libri universitari, zucchero e caffè mi hanno indebolito sia gli occhi che cariato i denti: ora, da quando sono frugivora NON HO UN FASTIDIO e TANTOMENO UNA CARIE, ma per i vecchi danni...qualcosa dovrò fare...che ne pensate quindi dei vecchi ponti di capsule?

L'idea a dire il vero potrebbe essere proprio quella di farne a meno, capitalizzando i "denti survivors"....almeno purchè non si carino gli altri...chissà se è una buona idea.....


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acerra99
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Impianti, Valplast o Deflex: che ripristino dentale fare dopo l'estrazione?

Messaggio da acerra99 »

I ponti hanno come controindicazione sia magari un peggioramento dell'occlusione e sia che devi moncare in modo tragico i due denti adiacenti.

Gli impianti di titanio sono un terno al lotto, nel senso che molti che conosco se li sono dovuti togliere anche solo dopo 8-9 mesi per problemi netti, evidentissimi peggioramenti di salute, o problemi sul meridiano di agopuntura dove erano stati messi. Ma ad alcuni non danno problemi apparenti. Io non mi fido. Ma anche avendo potuto, se avessi avuto tempo, non mi sarei messo a raccogliere io la vasta letteratura che sostanzierebbe questa mia intuizione.

Gli impianti ceramici in ceramica di zirconia non danno problemi, mi dicono il Dr. Lechner, il Dr. Munro Hall, che testano il paziente in tutti i modi, lo seguono con Vega test, clinica e Kirlian, e non rilevano problemi. MA COSTANO UN BOTTO, circa 2200-2500 euro nei migliori dei casi.

Io non ho impianti di zirconia. Sono un contadino come mio zio, sempliciotto, che volete da me!
Alle persone che mi scrivono che dicono che vogliono sostituire tutti i denti mancanti rispondo che hanno perso la testa! (libri universitari alla mano, ti terrorizzano con tutti gli argomenti se non concordi che vuoi rimanere fino a novantanni con tutti i trentadue denti! ).

Molti utenti del forum hanno trovato nel Valplast o nel Deflex le soluzioni ideali.
Il Valplast è Nylon pressato ad alta temperatura che non dovrebbe rilasciare nulla. non ha bisogno di ganci, infatti la bellissima gengiva finta (altro che dentiere di metacrilato) fa due piccole curvette che entrano leggermente nell'intercapedine tra i denti veri successivi a quello finto.
Sono sicuro che tra pochissimo arriveranno delle recensioni dettagliati degli utenti del forum. I primi anni in cui si rompeva

Il Deflex è una mescola di nylon pressato e metacrilato. Anch'esso è molto meglio delle vecchie dentiere di metacrilato, e anzi, ora che esiste il Deflex le vecchie protesi di metacrilato sono ridicole e non hanno ragione di esistere.

Il dilemma tra Valplast e Deflex viene risolto in una direzione o in un'altra a seconda che di alcuni piccoli aspetti che si rimproveravano al Valplast si sia verificata il superamento oppure no.
  • Per esempio al Valplast si rimproverava nei primi anni una suscettibilità alla rottura. Il superamento di questo problema però è oggi testimoniato da garanzie di rimborso spese in caso di rottura valide 10 o 20 anni, fornite dai migliori laboratori.
    Un bravissimo tecnico piemontese per esempio ci ricorda che Valplast offre la garanzia a vita sulla struttura della protesi. (Plast Academy, Largo Migliara 14, Torino- Att. Sergio De Paola)
  • Una domanda: "La protesi in valplast si muove molto?"
    Risposta di Sandro: "...Beh la mia protesi Valplast non si muove di un millimetro masticando, direi quindi che [Sergio De Paola] ha fatto un lavoro molto accurato".
    La tecnologia Valplast rimette dunque all'odontotecnico e al dentista un ruolo centrale nel farla funzionare. Ci sarà bisogno senz'altro di un paio di appuntamenti di aggiustamento dopo che la protesi è uscita dal laboratorio.
  • Altra domanda: le protesi in metacrilato sono fermissime (sia perché sono proprio pesanti rispetto a queste nuove in Valplast e Deflex, sia perché hanno ganci). tanto che riesco a metterci sopra il bite per fare il metodo Appim. Questo per caso sarebbe possibile anche con il manufatto Valplast?
    Risposta: "in qualche raro caso isolato mi è stato detto che è stato fatto, ma è tutt'altro che automatico.
cristi ha scritto:L'idea potrebbe essere quella di farne proprio a meno, capitalizzando i "denti survivors"....almeno purchè non si carino gli altri...chissà se è una buona idea.....
grazie per queste parole che mi scrivi Cristi, io in altri post lo avevo già riferito:
  • LE ASPETTATIVE DI SOSTITUIRE I DENTI IO HO SEMPRE CERCATO DI ABBASSARLE, lo faccio in prima luogo dicendo che io non ho mai messo un impianto di ceramica di zirconia, anche se sono aperto all'idea, ma escludo come soluzione QUELLI DI TITANIO. Qua in Germania nessuno ha mai sostituito i denti estratti se non con dentiere..
Ultima modifica di acerra99 il 2 agosto 2014, 12:00, modificato 6 volte in totale.
Hippocampo
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Impianti e dintorni: che ripristino dentale fare dopo l'estrazione?

Messaggio da Hippocampo »

Ciao a tutti! La settimana scorsa, in occasione della mia quarta e ultima (spero!) estrazione, parlavo con Ronchi di eventuali protesi.
Premetto che io sono dell'idea di Lorenzo e Cristi di tenermi i miei buchi, anche perché mi mancano 4 denti tutti sotto (2 molari e 2 premolari: 35, 36, 45 e 46) e quando potrò mettere qualcosa (voglio lasciare tutto libero fino a quando farò la panoramica 3D alla fine dell'anno per capire se i focus si sono ripresentati o meno) mi sarò abituato a masticare con "solo" i denti che mi rimangono, anzi già mi ci sono abituato.

L'eventuale problema che dice Ronchi è che i denti potrebbero spostarsi, in particolare quelli sopra potrebbero scendere. Per evitare questo ci sono apparecchi che si possono mettere anche solo di notte o per qualche ora per fare capire ai denti sopra che non devono scendere. È comunque da capire se questo può effettivamente accadere o meno. Uno stile di vita naturale, alimentazione etc., può ovviare a questo? Non so...

Altrimenti mi parlava di Valplast che a me sembra una figata, certo per una soluzione sull'arcata inferiore sembra poco invasiva, mentre per quella superiore no. Mi ha fatto vedere un prototipo e sembra realmente una bella soluzione anche relativamente economiva, circa 1100-1200 euro ad arcata. Sulla arcata inferiore mi è sembrato molto simile a Dentaflex che vedete qui su internet.

[*] Lo Snap-On invece è stile denti di dracula a carnevale, si presta molto bene anche se si ha una brutta dentatura.

Immagine
opzione SNAP-ON, "i denti finti di Dracula..

Snap-Contro: scarica il peso della masticata sui denti vicini, meno bello. Toglie l'identità della propria dentatura perché la copre. (cosa che non si verifica con il Valplast: il dente finto valplast poggia sulla gengiva e scarica qui il peso della masticata.
altri Vantaggi-Valplast: Ganci non presenti, la gengiva finta fa due piccole curvette che entrano leggermente nell'intercapedine tra i denti veri successivi a quello finto.

Sul Vaplast scrive Sandro più in dettaglio:
  • gian64 ha scritto:Puoi illustrami come ti trovi con la tua protesi in valplast e se hai problemi da segnalare nell'uso quotidiano? Puoi illustrami i costi?
    Io mi trovo molto bene, tengo la protesi praticamente 24 ore escluso i pochi minuti occorrenti per la pulizia e non ho alcun problema con le gengive dopo l'unica modifica effettuata dopo i primi giorni.

    Funzionalmente è più che sufficiente per la masticazione, ho anche masticato un cubetto di ghiaccio senza nessun problema. Certo i denti 'originali' sono un altra cosa, ma ero preparato al peggio e devo dire che sono proprio soddisfatto!

    Esteticamente è perfetta e non si vede proprio.

    L'unico 'fastidio' (se così si può chiamare) è la necessità di pulirla dopo aver mangiato qualcosa, perchè ovviamente i residui di cibo si infilano un pò dappertutto. E' comunque un'operazione semplice e fattibile in qualsiasi luogo dotato di rubinetto: basta lavarla con acqua corrente.
    Mi è stato fornito uno spazzolino con setole di silicone per non rigare il nylon e la resina con cui sono fatti i denti e che utilizzo tutte le volte che la pulisco a casa.

    Ti potranno dire che questo tipo di materiale dopo un pò puzza. Non è vero se si usa un semplice accorgimento: non lasciare mai la protesi all'asciutto, ma se la togli per più di qualche minuto, lasciarla immersa in acqua.
    Questo perchè il nylon assorbe una certa quantità di liquidi, circa il 5% del suo volume. Se lasci la protesi fuori dalla bocca e non immersa in acqua, si asciuga e se la rimetti in bocca senza lasciarla in acqua per un paio d'ore, assorbirà la saliva e i batteri in essa contenuti che portano poi al formarsi di cattivo odore.
    Quando me l'hanno consegnata, l'hanno portata in un sacchettino pieno d'acqua.
    Mi hanno anche consegnato un apparecchietto ad ultrasuoni da utilizzare ogni 7 giorni per una pulizia profonda: bastano 20 minuti di immersione in soluzione di acqua e un quarto di bustina di Isoclean (Potassio, Magnesio, Sodio, Solfuro) per la pulizia di protesi mobili in nylon.

    Come avrai potuto vedere, la mia è una protesi che copre interamente le arcate essendomi rimasti 8 denti in quella inferiore e 5 in quella superiore. Il costo della protesi dipende anche dagli elementi, più ce ne sono e più costa.

    Io ho speso 3000 Euro per il tutto.

    Devo dire che oltre a tutto quello che avevo letto su valplast, ho deciso anche in base alle sensazioni ricevute dall'odontotecnico che poi ha preparato la protesi. Mi ha dedicato due ore spiegandone pregi e difetti, compreso tutto quello che ho cercato di riassumere qui, oltre ad avere una piacevole chiacchierata su argomenti più disparati.
    Pensa che per prendermi le impronte definitive, ha prima preparato (dopo aver ricevuto una prima impronta) un portaimpronte personalizzato con il quale mi sono state prese le impronte definitive.
    Poi ha preparato una versione di prova della protesi (in materiale meno pregiato) con la quale sono stati verificati tutti i punti di contatto dei denti che sarebbero poi stati applicati alla protesi definiva, oltre ad avere un primo riscontro sull'aderenza alla forma delle arcate.
    Infine mi hanno fatto testare per ben tre volte la protesi definitiva verificando immediatamente un problema di infiammazione di una parte della gengiva ancora in guarigione che ha obbligato l'odontotecnico ad abbassare il bordo della parte sinistra dell'arcata superiore.
    Mi aveva avvertito che avrei potuto avere problemi da quella parte anche perchè l'aggancio ai denti esistenti era il peggiore possibile e cioè sul secondo incisivo: beh la protesi non si muove di un millimetro masticando, direi quindi che ha fatto un lavoro molto accurato e veramente poco importa se è costata qualcosa di più di altre protesi o marche o dello stesso valplast preparato in altri studi.

    Giusto per finire questa lunga dissertazione tieni presente che la protesi è modificabile ed adattabile in qualsiasi momento. Anche la parte asportata adesso per permetterne una perfetta vestibilità senza infiammazioni alla gengiva, potrà essere ripristinata in un secondo momento senza doverla rifare. Inoltre la struttura (non i denti) è garantita a vita, quindi in qualsiasi parte del mondo un tecnico valplast la ripristinerà gratuitamente in caso di rottura. Ergo: non si romperà mai. :)

    Riccardo ha testato kiniesologicamente la mia protesi che non mi causa in alcuna posizione motivo di disturbo (leggi malaocclusione).

    Scusa per il ritardo nella risposta, ma ci voleva un pò di tempo che ho trovato solo questa sera.

    Attendiamo altre testimonianze, sia positive che negative su valplast, dentalflex, deflex o simili.

    p.s. non ditelo al mio odontotecnico, ma una piccola modifica l'ho fatta direttamente da solo: era un venerdì sera e un angoletto mi dava un pò fastidio, così l'ho arrotondato con della carta seppia finissima ed ho risolto.
    ;)
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ricky66
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Impianti di titanio

Messaggio da ricky66 »

acerra99 ha scritto: Gli impianti di titanio sono un terno al lotto, nel senso che molti che conosco se li sono dovuti togliere anche solo dopo 8-9 mesi per problemi netti, evidentissimi peggioramenti di salute, o problemi sul meridiano di agopuntura dove erano stati messi. Ma ad alcuni non danno problemi apparenti. Io non mi fido. Ma anche avendo potuto, se avessi avuto tempo, non mi sarei messo a raccogliere io la vasta letteratura che sostanzierebbe questa mia intuizione.
...concordo... dopo l'ennesimo paziente che mi arriva con impianti in titanio a cui rilevo un galvanismo assurdo... 160mV... astenica, gengive che si ritirano, piena di dolori, iniziato dopo 1 anno dall' installazione dei perni.... crollo kinesiologico con titanio in mano...
che gli dico, leva tutto? non è mica bello. finche sono amalgame e devitali, è già un supersforzo per molti, ma fortunatamente molti capiscono e agiscono... ma dover levare di nuovo tutto, con la salute peggiorata e dopo aver speso una fortuna... lascia davvero l'amaro (titanio) in bocca. :cry:

articolo a riguardo:
http://tinyurl.com/cv4ttyg


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theDentist
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Impianti, Valplast o Deflex: che ripristino dentale fare dopo l'estrazione?

Messaggio da theDentist »

Valplast o Flexione sono in nylon entrambe, senza nessun metallo, da quel che ho letto. Ma mi chiedevo: il nylon è il materiale meno atossico che ci sia per ora, oppure esistono materiali ancora più atossici del nylon?
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acerra99
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Impianti, Valplast o Deflex: che ripristino dentale fare dopo l'estrazione?

Messaggio da acerra99 »

Quando io ho fatto la mia bonifica dei focus dentali ho inviato l'ortopanoramica al Dr. Max Daunderer con la descrizione dei miei obiettivi di salute.

Conosco altri che hanno fatto lo stesso percorso facendosi consigliare da Daunderer. In pratica lui ci ha sempre tenuto a farci capire che la questione più importante risultava quella di togliere i denti del giudizio. Come Ernesto Adler!
Perciò ho tradotto un po' di autori ed ora ho un dossier di 25 pagine sui denti del giudizio, che sicuramente troverete con google : "denti del giudizio" "lorenzo acerra" medicinenon.

Nei casi particolari in cui ci sono queste focalità dei denti del giudizio, numerosi autori tedeschi dicono che bisogna dimenticarsi momentaneamente degli altri possibili focus dentali. Ci sono delle ragioni tecniche plausibili per questa priorità, le sto per tradurre in italiano e mettere nel mio nuovo dossier.

In pratica avrei fatto meglio a cominciare a divulgare la questione dei denti del giudizio. Oggi mi scrivono, io dico, ora chiediamo a Daunderer, ma forse i denti devitalizzati possono rimanere altri 5-10 tranquillamente, prima valutiamo invece i denti del giudizio.. ma ormai non mi credono, credono più agli articoli vari tradotti da Lorenzo.
EDIT: Daunderer e' morto a giugno del 2013. Attacco di cuore. Era contrario al magnesio ed era ingrassato tantissimo.

La ricerca dei focus dentali non è una cosa banale, certamente la persona che vuole farla deve avere tutte le informazioni.
Sarebbe ridicolo togliere un impianto di titanio che non dava fastidio e invece LASCIARE una FOCALITA' di un dente del giudizio o di un'osteomielite di una precedente rimozione.

Approfitto per darti l'indirizzo del dr. Stefano Capoferri 035 841358 a Bolgare (BG), un dentista che si e' formato per un anno da Bobbie Beckmann, una persona umile e capace, che mi ha sempre dato soddisfazioni.

A Milano invece Ronchi si e' dovuto focalizzare su altre cose, tra cui una apparecchiatura Cone Beam 3D e non fa più estrazioni lui. Le gira alla brava Simona Abbatista che mi ha scritto varie volte e mi tiene aggiornato.

La Abbatista mi da veramente molte soddisfazioni e usa tutto il curettaggio e l'osservazione necessari, nei casi di estrazioni dentali. era persino sinceramente interessata alla cura delle cavitazioni.
Mi scrive Roberto: "Una mia amica che segue una buona alimentazione mi ha chiesto consiglio per degli sfoghi che cominciavano a venirle sul braccio e sulla mano destra. Vere e proprie ferite che le davano parecchio fastidio.. Le ho tamponato il sintomo usando delle erbe e le ho fatto un test kinesiologico sugli ottavi destri... quello infariore è risultato quello più infetto.. è stata una decina di giorni fa a farselo estrarre dalla d.ssa Abbatista.. Ad oggi le piaghe son sparite.... :) "

Mi scrive Ilaria sempre sulla Abbatista: "ciao Lorenzo,

volevo dirti che ieri mattina ho tolto il dente infetto 16 presso lo studio della dottoressa.
L"intervento di estrazione sembra sia andato proprio bene (dico " sembra" per scaramanzia).
Ho avuto solo una piccolissima,millimetrica lacerazione alla membrana del seno mascellare. Data l'infezione cronica e la presenza del granuloma si poteva prevedere invece una rottura del seno mascellare.
Non ho avuto punti, non ho preso finora antibiotici (necessari solo se, in occasione del volo di ritorno di sabato mi verra' una sinusite...ma tocco ferro...).
Finora non ho avuto nemmeno un gonfiore ne' febbre. sto benissimo.
(penso mi abbia aiutata anche il digiuno pre-intervento e l"assunzione di magnesio)
Ora continuo con il magnesio cloruro (quanto tempo dovrei assumerlo, secondo te?). inoltre prendo arnica, echinacea e un colluttorio a base di melaleuca alternifolia (prescritti dalla dottoressa).
Volevo ringraziarti tanto per il tuo suggerimento della dottoressa Abbatista, che si e' dimostrata, oltre che brava , molto gentile, umana e paziente con me.
Ti auguro una buona serata"

Metà della definizione della propria bonifica dei propri focus dentale viene dal paziente (che deve sapere che ha questa responsabilità) e metà dal naturopata olistico.

Anche io, se fossi dentista, prenderei la posizione cauta-molto molto-cauta di un dentista coinvolto suo malgrado in tutto questo, per es. Ronchi, per cui si dirige sul metal-free e si disinteressa di tutto il resto, magari lasciando denti del giudizio impossibili o rifacendo le cure canalari di denti già devitalizzati con granulomi.

Una volta Barile ha recuperato un impianto in titanio con periimpiantite semplicemente aprendo la gengiva e pulendo ed è venuto fuori un ottimo lavoro.

Non bisogna ragionare in modo troppo lineare. Ogni persona ha un punto debole metabolico, quindi una domanda generica che pretenda una risposta per tutti non ha senso.
Alla stessa domanda necessariamente un milione di risposte diverse davanti a un milione di persone diverse.
( e magari nella stessa persona la risposta varia nel tempo, come ho visto e' sicuramente stato vero per me.)

A volte compaiono qui sul forum domande senza nemmeno far vedere l'ortopanoramica , che ci metterebbe in grado almeno di poter contare i denti e sapere di che dente e contesto si sta parlando.

Davanti a domande generiche e senza ortopanoramica ha proprio ragione chi dice che siamo esauriti e siamo confusi. Molti si sono trovati bene con Beckman, con la sua valutazione di quali denti erano compromessi e quali no. A 70 anni se lo puo' permettere, altri dentisti capaci di fare un piano di bonifica da soli non ne conosco.

Prendere posizioni in generale, come uno dovrebbe fare di fronte a domande dei neofiti poste sul forum, non mi vede d'accordo. Anche con la presunta posizione del male minore, cioè la soluzione del metal-free
non sono d'accordo. Lo spirito del metal-free è importante.
Con lo spirito del metal-free sono d'accordo, ma se tu mi dici che è sicuro che devi eliminare questo impianto di titanio allora non sono d'accordo. Bisogna valutare cosa succede quando hai tolto tutti gli altri focus dentali, denti del giudizio etc., e farsi venire dubbi solo se dopo di cio' permangono disturbi come mal di testa o di organi in relazione con l'impianto secondo lo stesso meridiano di agopuntura.


Altri specialisti dei campi di disturbo non si vedono, forse Miclavez ad Udine, ma solo davanti a persone che hanno già le idee chiare.
Forse il dr. Sabatino Meletani ad Ancona (ma non sono sicuro, non ci sono mai stato)
L'EAV lo usa bene Meletani, che lo confronta con la ortopanoramica, ma con altri omeopati non ha dato risultati sensati, a volte serve piu' la kinesiologia.
Prove con neuralterapia della focalita' dei denti non la fa nessuno in Italia al momento).

Molti pensano di poter interrogare il dentista sulla bonifica. Vi assicuro, ormai seguiamo insieme questo argomento da un anno con molte persone e curiosi, vi assicuro che INTERROGARE IL DENTISTA sulla BONIFICA non esiste.
Il dentista la bonifica la esegue, non la decide.

A deciderla è il naturopata dei campi di disturbo. Il medico neurofocale deve poi identificare un dentista, mettersi in contatto con lui e assicurarsi che per il bene del paziente faccia le cose con i giusti protocolli anti-osteomielite cronica infettiva della mascella.

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Messaggio da cristalgri »

detto e premesso che un osso libero da impianti è meglio di un osso con un impianto in zirconia, io vi chiedo: quanto tempo è meglio,in media, aspettare prima di mettere un impianto?

Viaggiando su internet si legge che sarebbe quasi il caso di metterlo SUBITISSIMO dopo l'estrazione ma mi sembra cozzare molto con l'idea dell'aspettare che prima tutto sia guarito e in buona forma. Aspettare,a scapito di un possibile riassorbimento osseo curbile con metodiche piu o meno semplici (innesti vari), mi sembra la cosa migliore.
Ma quanto aspettare? 1 anno?
Si parla ovviamente di una estrazione fatta nello stile di Barile: grattare tanto e bene senza lasciare infenzioni con un postoperatorio senza complicazioni.
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Impianti e dintorni: che ripristino dentale fare dopo l'estrazione?

Messaggio da sandrod »

cristalgri ha scritto:La domanda è:
Ma quanto aspettare? 1 anno?
Bella domanda ....

Ritengo che sia molto soggettivo e dipenda dallo stato di partenza (estensione delle infezioni, situazione dell'osso al momento delle estrazioni, etc).
Barile comincia a parlarne dopo 3/4 mesi dall'estrazione.

Personalmente penso sia un errore costringere un osso in via di guarigione ad accettare un corpo estraneo per quanto questo possa essere inerte, e che la guarigione dell'osso può durare mesi o addirittura anni. E come saperlo?
Ti faccio un esempio del mio caso: provando la protesi mobile in valplast, abbiamo scoperto che la gengiva nella zona della prima estrazione (24-27) è ancora estremamente sensibile dopo 5/6 mesi dall'estrazione.
Lasciandola libera non ho sentito nessun disturbo in questi 6 mesi, ma come la protesi ha toccato quella zona, la gengiva si è irritata immediatamente e faceva male!
L'odontotecnico ha risolto abbassando il bordo della protesi per non toccare la zona irritabile. La struttura del valplast permette di togliere, ma anche di aggiungere e quindi in futuro potremo eventualmente ripristinare quanto tolto.
Se la gengiva è così dopo 6 mesi, l'osso come sarà? Io non ci provo nemmeno a toccarlo!
Sarebbe come ributtarsi nell'ignoto e visto come sto adesso il rischio non lo corro, neanche se mi pagano! :) viva la dentiera! (purchè atossica e senza metalli) :lol:

La mia conclusione è:
- bonifica completa
- lasciar guarire le gengive liberamente (per quanto possibile, compatibilmente con problemi estetici, per chi se ne fa)
- protesi mobile valplast, dentalflex o deflex dopo almeno 3 mesi dall'ultima estrazione.
- pulizia, pulizia, pulizia e ancora pulizia: alimentazione ehretista, digiuni, pulizie del fegato, magnesio, idrocolon o clisteri.
Ci penserà l'organismo finalmente ripulito a rimediare ai mille danni fatti in passato.
Ci vorrà del tempo, ma i benefici si sentono subito, garantito!

'edit' aggiungo un ingrediente altrettanto importante: serenità, ottimismo e gioia di vivere! :D
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re : Impianti e dintorni: che ripristino dentale fare dopo l'estrazione?

Messaggio da cristalgri »

In realtà la mia unica preoccupazione è che gli altri denti si spostino.
Mi sembra di capire che i tempi perche questo accada sono in realtà belli lunghi :D
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Messaggio da luciano »

Si possono inserire dei tasselli temporanei. :wink:
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Re: Impianti e dintorni: che ripristino dentale fare dopo l'estrazione?

Messaggio da sandrod »

cristalgri ha scritto:In realtà la mia unica preoccupazione è che gli altri denti si spostino.
Mi sembra di capire che i tempi perche questo accada sono in realtà belli lunghi :D
A me in sei mesi non si è spostato niente ....
Certo se passano degli anni il discorso è diverso!
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Impianti e dintorni: che ripristino dentale fare dopo l'estrazione?

Messaggio da sorvolando »

ciao a tutti
avevo iniziato la bonifica eliminando il necessario e tentando di salvare qualche dente devitalizzato, non ho disturbi,
ho cambiato idea grazie all'informazione trovata qui e ora ho deciso per l'estrazione di tutti i denti morti,
scelta non facile perchè ne ho ancora in vita solo 8, i centrali inferiori.

Sto dunque raccogliendo informazioni sugli impianti, che condivido per chi fosse interessato
e aggiungo un grande grazie per i consigli ricevuti :D

la risposta del dott. Ronchi riguardo gli impianti in zirconio :arrow:

"Dunque, qui c'é un discorso generale ed uno più specifico riguardante marche e modelli. Contrariamente ad alcuni deliri che si leggono su internet la zirconia (non lo zirconio) è assolutamente una ceramica, esattamente con la teglia del forno, la tazzina e le piastrelle. Ha la caratteristica di avere una particolare struttura cristallina che é in grado di fermare, entro certi limiti, il propagarsi di crepe nel materiale. Questa struttura molecolare é il motivo per cui questo tipo di ceramica é estremamente resistente e relativamente immune alla frattura. (Relativamente immune). La resistenza al carico della zirconia, nota anche come ceramica tenacizzata, si avvicina molto a quella dei metalli, senza però raggiungere esattamente gli stessi valori.

Da un punto di vista meccanico la rottura di un metallo e di una ceramica sono abbastanza diversi. Le ceramiche normalmente si rompono in modo secco, parte una crepa e si dividono in due. Reggono anche grossi carichi statici ma possono spaccarsi per un piccolo impatto in senso sfavorevole.
I metalli si rompono prima con una notevole deformazione della struttura e lo scorrimento di piani di atomi che vengono dislocati. Al carico i metalli rispondono con una deformazione elastica, poi una deformazione irreversibile plastica e poi cedono.

Tutto questo per gettare le premesse al discorso di perché l'impianto in zirconia può rompersi.

Da un punto di vista merceologico sono pochissime le aziende al mondo che realizzano impianti in zirconia. La prima é stata la Z-Lock tedesca, poi sono arrivate una manciata di altre aziende tra cui Bredent, CSM, BioAxis ed ora Dentsply.

Fino ad oggi quasi tutti gli impianti in zirconia erano monoblocchi (vite ossea che diventava il moncone che sporge dalla gengiva, senza soluzione di continuità).
Questo perché la zirconia, a differenza di un metallo, non ha praticamente deformazione elastica e quindi con é possibile avviare una vite ceramica in un filetto ceramico e bloccare assieme i due pezzi.
Questa particolarità strutturale ci ha dato impianti difficili da usare, che puntano subito dalla gengiva, subito esposti a sollecitazione meccaniche masticatorie e senza possibilità di compensare l'angolo di inserzione.
Molti degli impianti di questa prima generazione avevano disegni del filetto che si avvita nell'osso derivati dall'implantologia in titanio. Sfortunatamente questo genere di filetto, a forma di "V", tende a concentrare degli stress meccanici alla punta della V e crea un punto d'innesco per le crepe di frattura. (In pratica realizza quello stesso tipo di solco/incisione che utilizza il vetraio per tagliare i vetri - crea un punto di rottura e di clivaggio preferenziale).
Altro problema della prima generazione di impianti é il fatto che la lavorazione del pezzo avveniva tramite una creazione con iniezione a stampo di polveri ceramiche ad altissima pressione in una forma ma poi si rifiniva il tutto con passaggi abrasivi a fresa. Questo tipo di lavorazione introduce tutta una serie di microscopici "solchi" sulla supericie del materiale, tutti con comportamento di punto d'innesco di frattura.

Per nostra fortuna siamo oggi alla seconda generazione di impianti, che hanno fatto tesoro di questi insegnamenti ed hanno corretto i problemi fin qui riscontrati.
L'impianto BioAxis che uso oggi é frutto di 6 anni di studio meccanico volto proprio ad eliminare le criticità riscontrate. Ha un filetto disegnato apposta per essere arrotondato e non creare clivaggio. Viene stampato con una precisione quasi fantascientifica senza poi rettifica a fresa, in modo da essere perfettamente omogeneo in superficie. Il produttore é riuscito a realizzare un sistema con due pezzi staccati (impianto + moncone), riuscendo a disegnare il filetto di congiunzione direttamente nello stampaggio e non tramite maschiatura meccanica. (Stiamo parlando di un filetto interno, di 2 mm creato direttamente a stampo nella ceramica).
Tutto ciò ha permesso di utilizzare due materiali diversi per impianto e ceramica (entrambi senza metallo): zirconia per l'impianto ed un polimero che si chiama PEkton per il moncone. Il moncone polimerico é molto più elastico e flessibile, si comporta da ammortizzatore e, nella peggiore delle ipotesi, si rompe lui salvando l'impianto.
Ci sono quindi numerosi motivi per ritenere che questa serie di impianti siano molto più affidabili di un tempo. Occorrerà tuttavia un decennio per saperlo con certezza."

riguardo al tipo e costo dell'impianto e alla copertura assicurativa in caso di rottura Arrow

"Qui é più difficile dare risposte. Per quanto riguarda il sottoscritto io ho utilizzato impianti CSM Biozyrk ed oggi sono passato a quelli che descrivevo sopra, prodotti dalla BioAxis Dental. Il costo varia da professionista a professionista. Tipicamente l'impianto in zirconia costa circa il doppio al dentista.
Per quanto mi riguarda li sto proponendo allo stesso prezzo finale di quelli in titanio sfruttando il fatto che ho un rapporto diretto con il produttore e riesco ad avere un po' di sconto.
Fino ad ora i produttori ci hanno dato ben poco supporto in caso di frattura. Sui nuovi impianti e produttori non so dire perché il problema, ad oggi, non si é mai posto.
Se facciamo riferimento a quanto fanno i grossi nomi dei produttori di impianti in titanio normalmente é coperta la sostituzione dell'impianto fallito. (Cosa gradevole ma che sfortunatamente lascia scoperti tutti i costi chirurgici e gestionali e quello della componente protesica eventualmente costruita sugli impianti.
Per quanto mi riguarda nei casi di fratture che ho avuto mi sono messo una mano sul cuore ed ho provveduto io.... Però ad un certo punto avevo anche interrotto l'uso di impianti in zirconia proprio perché ero troppo esposto professionalmente, in particolare nel caso fossero aumentati i pazienti interessati a questo genere d'implantologia. "
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Messaggio da sandrod »

:D :D ed eccolo qua il mio valplast:

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con 'selfie' al primo semaforo rosso, appena ritirato :lol: :lol:

Immagine

l'estetica è perfetta, mi ci devo abituare, ma intanto non fa male 8) 8)

posterò fra qualche giorno le mie sensazioni!


Luciano o Lorenzo: mi fareste uscire le immagini nel post? grazieee! (ma come diavolo si fa? 8O )
Riccardo: domani vengo da te col sorriso nuovo!! :wink:
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Messaggio da cristalgri »

è bello darti un volto :D
(e se c'è una cosa che la storia insegna: fidatevi sempre delle persone con la barba :lol: )
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la mia bonifica, epilogo!

Messaggio da sandrod »

eccomi qua dopo qualche giorno di valplast!

il primo giorno è stato fantastico, gustarsi l'insalata alla sera con tutti i denti è stato forte.
Poi i primi problemini:
salivazione al massimo, sembravo Fantozzi al contrario. In effetti è logico: un corpo estraneo in bocca provoca maggiore salivazione; comunque pian piano è diminuita. Ci vorrà ancora qualche giorno per tornare alla normalità!

Combinazione giovedì avevo appuntamento da Riccardo che mi ha fatto un pò di test senza riscontrare problemi.

Dopo un paio di giorni ho cominciato a sentire un pò di fastidio alla gengiva dalla parte sinistra, specie in alto, in corrispondenza con il famigerato buco del 26.
Certe cose sono proprio lunghe a guarire, dipende come al solito dal punto di partenza!
Oltre a questo sentivo che la protesi 'spingeva' un pò sui denti davanti provocando un pò di dolore al povero incisivo che si fa carico di agganciare la parte superiore sinistra!
Ieri ho deciso di lasciar riposare il tutto (dopo una bella neural nelle zone doloranti delle gengive) senza metterla e oggi sono andato a farmi fare due ritocchi, del resto ampiamente previsti.

Adesso non ho più nessun dolore, ho fatto la prova masticando una carota cruda per fare un test probante ed è andato bene.
Certo i denti veri sono altra cosa, ma meglio questo della situazione pre-bonifica :)

Ci vorrà un pò di tempo per dimenticarsela (la protesi), ma sembra proprio la strada giusta!

Sandro

ps: riesco di nuovo a fischiettare senza stonare, wow! Era veramente deprimente sentir uscire una nota diversa da quella voluta!!!! :lol:
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