Vasocostrittore si o no?
Oramai questo vasocostrittore mi sembra sia diventato una leggenda metropolitana!
Vorrei chiarire alcune cose.
Primo non si può fare a meno dell'anestesia, tranne che per i veri duri!
Secondo l'anestesia è comunque un tossico e meno se ne fa prima verrà smaltita.
Ma cosa c'entra l'adrenalina che è un vaso costrittore nell'anestetico?
Serve a due scopi: il primo a far sanguinare meno la ferita e quindi avere un campo operatorio più pulito per poter vedere meglio.
Secondo a far durare di più l'anestesia e quindi a farne meno.
Direi che sono sicuramente due cose positive, il chirurgo vede meglio e può lavorare meglio e il paziente avrà bisogno di meno anestetico.
Quali problemi può dare?
Il primo è una sensibilità personale, ad alcune persone provoca tachicardia, sudorazione fredda con sensazione di svenimento.
Il secondo che, chiudendo i vasi, non facilita la formazione di un coagulo nella ferita che,senza il coagulo stesso, potrebbe non guarire e, successivamente,, focalizzarsi .
L'utilizzo andrebbe quindi ponderato e non demonizzato.
Non andrebbe assolutamente utilizzata nelle persone sensibili è quindi importante testarla prima di cominciare.
Nelle estrazioni, soprattutto di denti focali, può essere utilizzata sul lembo gengivale per diminuire il sanguinamento superficiale che non permetterebbe all'operatore di vedere bene e fare un buon lavoro ma, non andrebbe utilizzata all'interno della ferita, nell'osso per intenderci, per non alterarne l'afflusso sanguigno e compromettere le sue capacità di guarigione.
Speriamo di aver chiarito una volta per tutte il discorso del vasocostrittore.....
ma non ne sono convinto