La tua malattia o disturbo sembrano non trovare soluzione?
Inviato: 18 settembre 2014, 17:06
Ecco con il pezzo tradotto da Lorenzo ci abbiamo fatto un articolo.
La tua malattia o disturbo sembrano non trovare soluzione?
Avevo 21 anni e stavo facendo le mie prime esperienze presso un laboratorio odontoiatrico. Una mattina riscontrai che il secondo dito del piede sinistro era rosso “fuoco” e gonfio. Era diventato molto più grosso del buco dei sandali dove avrebbe dovuto entrare.
Un pò spaventata decisi di andare dal miglior dermatologo della Baviera. Costui si prese un pò di tempo per osservare il dito, poi mi chiese di aprire la bocca. “Non c’è bisogno,” dissi io, “i denti non hanno nessun problema”. Lui però mi spiegò che bisognava far risalire il gonfiore del dito del piede ad un dente del giudizio che era già a buon punto della sua eruzione, che si trovava nell’arcata inferiore sinistra. Mi chiedeva di farlo estrarre. Rimasi però un bel po’ delusa e confusa.
Tornata dal dentista per il quale lavoravo, mi ricordo che gli dissi quello che pensavo e cioè che era una cosa completamente irragionevole. Il mio capo era d’accordo con me: il dente del giudizio non c’entrava niente con il gonfiore al dito del piede.
Comunque il dito non accennava a guarire spontaneamente e io per qualche motivo non riuscivo a togliermi dalla testa quella visita. Iniziai a vederla con occhi diversi. Il consiglio veniva infatti da una specie di matusalemme della professione, con cattedra universitaria a Monaco e sessant’anni di pratica clinica. Perché avrebbe dovuto dirmi una cosa così balzana se non era rilevante? Non aveva motivo di farmi uno scherzo o di commettere un errore abnorme nel mio caso. Quel signore distinto con i capelli bianchi già da tempo avrebbe dovuto andare a godersi la pensione, ma non lo faceva.
Perciò con umiltà ritornai sulla mia valutazione e decisi di far togliere il dente. Il dito del piede si sgonfiò immediatamente a seguito dell’estrazione. Aveva avuto ragione il dermatologo.
Nel frattempo sono passati ormai 35 anni in cui ho esercitato la professione odontoiatrica. In questo lasso di tempo ho potuto constatare la relazione sui denti del giudizio in un grandissimo numero di miei pazienti.
La prima cosa che feci all’inizio della mia carriera fu di procurarmi una mappa delle correlazioni denti-organi. La più famosa era stata prodotta dai dottori Voll e Kramer negli anni sessanta. I due autori avevano avuto conferme della mappa denti-organi e delle malattie focali dalle loro osservazioni personali e dal lavoro di altri autori che li avevano preceduti nell’arco di ottant’anni.
Quella che segue è una piccola relazione sulle osservazioni da me raccolte, organizzata in modo che forse qualcuno dei miei lettori possa anche lui trovare la causa di disturbi cronici per i quali i medici non hanno potuto trovare nessuna buona soluzione. Ringrazio il Dr. Florian Kubitzek e ringrazio tutti i miei pazienti la cui collaborazione mi ha consentito di raggiungere le certezze che poi mi hanno permesso di produrre questo libro.
La tua malattia o disturbo sembrano non trovare soluzione?
Avevo 21 anni e stavo facendo le mie prime esperienze presso un laboratorio odontoiatrico. Una mattina riscontrai che il secondo dito del piede sinistro era rosso “fuoco” e gonfio. Era diventato molto più grosso del buco dei sandali dove avrebbe dovuto entrare.
Un pò spaventata decisi di andare dal miglior dermatologo della Baviera. Costui si prese un pò di tempo per osservare il dito, poi mi chiese di aprire la bocca. “Non c’è bisogno,” dissi io, “i denti non hanno nessun problema”. Lui però mi spiegò che bisognava far risalire il gonfiore del dito del piede ad un dente del giudizio che era già a buon punto della sua eruzione, che si trovava nell’arcata inferiore sinistra. Mi chiedeva di farlo estrarre. Rimasi però un bel po’ delusa e confusa.
Tornata dal dentista per il quale lavoravo, mi ricordo che gli dissi quello che pensavo e cioè che era una cosa completamente irragionevole. Il mio capo era d’accordo con me: il dente del giudizio non c’entrava niente con il gonfiore al dito del piede.
Comunque il dito non accennava a guarire spontaneamente e io per qualche motivo non riuscivo a togliermi dalla testa quella visita. Iniziai a vederla con occhi diversi. Il consiglio veniva infatti da una specie di matusalemme della professione, con cattedra universitaria a Monaco e sessant’anni di pratica clinica. Perché avrebbe dovuto dirmi una cosa così balzana se non era rilevante? Non aveva motivo di farmi uno scherzo o di commettere un errore abnorme nel mio caso. Quel signore distinto con i capelli bianchi già da tempo avrebbe dovuto andare a godersi la pensione, ma non lo faceva.
Perciò con umiltà ritornai sulla mia valutazione e decisi di far togliere il dente. Il dito del piede si sgonfiò immediatamente a seguito dell’estrazione. Aveva avuto ragione il dermatologo.
Nel frattempo sono passati ormai 35 anni in cui ho esercitato la professione odontoiatrica. In questo lasso di tempo ho potuto constatare la relazione sui denti del giudizio in un grandissimo numero di miei pazienti.
La prima cosa che feci all’inizio della mia carriera fu di procurarmi una mappa delle correlazioni denti-organi. La più famosa era stata prodotta dai dottori Voll e Kramer negli anni sessanta. I due autori avevano avuto conferme della mappa denti-organi e delle malattie focali dalle loro osservazioni personali e dal lavoro di altri autori che li avevano preceduti nell’arco di ottant’anni.
Quella che segue è una piccola relazione sulle osservazioni da me raccolte, organizzata in modo che forse qualcuno dei miei lettori possa anche lui trovare la causa di disturbi cronici per i quali i medici non hanno potuto trovare nessuna buona soluzione. Ringrazio il Dr. Florian Kubitzek e ringrazio tutti i miei pazienti la cui collaborazione mi ha consentito di raggiungere le certezze che poi mi hanno permesso di produrre questo libro.