cosa può voler dire "BONIFICA DENTALE ": un caso emblematico.
Inviato: 12 ottobre 2014, 18:48
traduco e riporto questo caso clinico, citato nel libro del dentista inglese (di fama mondiale ) Graham Munro-Hall "odontoiatria tossica svelata" (Toxic dentistry exposed)
disponibile in inglese, senza costi di spedizione, qui:
http://www.bookdepository.com/Toxic-Den ... 0955220715
quello esposto di questa giovane ragazza, è un caso emblematico, che mostra con quale CHIAREZZA DI INTENTI E DETERMINAZIONE è necessario agire per ottenere i risultati sperati quando si entra nel " campo minato" della bonifica dentale.
ovvio che scelte estreme sono spesso dettate dalla disperazione!
chi non soffre di disturbi particolarmente invalidanti, sarà proporzionalmente meno propenso a prendere decisioni drastiche, inoltre si troverà circondato da "professionisti" che tenderanno a "rassicurarti" che quei denti non sono assolutamente un problema, e se proprio si deve, il ritrattare la "cura canalare" si prenderà cura della "piccola imperfezione evidenziata sulla lastra" ....
IL CASO :
"una ragazza di 20 anni ebbe i 4 ottavi (GIUDIZIO) estratti a 18 anni.
nessun particolare problema dopo le estrazioni.
in seguito indossò un apparecchio ortodontico per i due anni post-estrazione, allo scopo di "raddrizzare" l'arcata superiore.
l'ortodonzia era appena stato rimossa al momento della prima visita.
la ragazza aveva forzatamente abbandonato gli studi a causa di:
stanchezza cronica,
incapacità di concentrarsi,
acuti dolori intermittenti nella zona della temporomandibolare e dei 4 ottavi.
aveva costantemente un sapore strano e spiacevole in bocca da dopo le estrazioni.
ogni sorta di esame e test medico "ufficiale" era stato eseguito, senza alcuna indicazione rivelatrice o diagnosi .
non aveva nè otturazioni in amalgama nè degenerazioni gengivali/paradontosi.
l'effetto dell' ortodonzia le aveva procurato una "bella bocca", ma completamente in disarmonia con l'articolazione temporomandibolare.
era dunque presente una malocclusione severa/stress posturale, dal momento che si vedeva un arretramento ed usura della temporomandibolare.
trattamento:
la malocclusione venne ridotta con l'applicazione di un bite in plastica.
l'esame sonografico Cavitat (non disponibile in italia, ndt) rilevò cavitazioni estese in tutti i siti estrattivi, ESTESE AL DI SOTTO DI TUTTI I MOLARI ADIACENTI.
la bonifica delle SOLE cavitazioni produsse solo un leggero miglioramento.
la ragazza RICHIESE CHE TUTTI I MOLARI VENISSERO ESTRATTI e le cavitazioni sottostanti ripulite.
accettammo di estrarre molari, tutti apparentemente intatti, vitali ed asintomatici in alcune sedute consecutive.
dopo ogni bonifica (suppongo un quadrante alla volta, ndt) i sintomi miglioravano.
al termine delle estrazioni, la ragazza era senza molari, ma tutte le sue sofferenze erano scomparse, così da poter riprendere agevolmente gli studi interrotti.
a oggi i sintomi non sono più riapparsi.
i denti mancanti (otto) vennero sostituiti da dei parziali in resina. (tipo valplast o dentalflex ndt )
COMMENTO DI MUNRO-HALL
la perdita di tutti i molari è un evento drammatico, ma ...
"è meglio essere senza molari piuttosto che senza alcuna qualità nella vita" (parole della ragazza).
non c'è altro modo di gestire situazioni simili senza l'estrazionedei denti coinvolti.
la carica batterica è totalmente trincerata nei tessuti malati, inarrivabili da antibiotici o difese immunitarie.
rimuovere tutti quei denti può sembrare una scelta estrema, ma non vi erano altre soluzioni.
la medicina convenzionale aveva completamente fallito nel suo caso, e la distruzione ossea evidenziata dal cavitat era molto reale.
all' atto pratico si trattava di scegliere: o i denti o la salute; nel suo caso la scelta è stata azzeccata.
la rimozione di denti apparentemente vitali e asintomatici non è mai consigliabile; qui entrano in ballo "mani esperte" e test adeguati.
i molari estratti vennero sezionati a metà, per esaminare i nervi e la polpa all' interno.
nei settimi, i nervi non c'erano più, i denti erano morti.
nei sesti, i nervi erano danneggiati, e nessuno dei quattro era definibile "sano".
interessante notare che tutti i denti erano testati "vivi" dal "test della polpa" (pulp testing, non so cosa sia, suppongo un simil vega test ndt) eseguito prima delle estrazioni.
evidentemente una ragazza giovane, determinata, guidata da un intuito superiore.
quanti qui sarebbero in grado di prendere una decisione simile, e quanti infatti continuano a chiedersi (e chiedermi) ...che ci faccio con questo/quel dente, devitalizzato o preso in mezzo tra devitali o cavitazioni?"
certo, la sofferenza profonda aiuta nelle scelte, se non sono però viziate dal virus della paura.
nota bene: il test kinesiologico, se ben eseguito,non porta solitamente i "falsi" negativi come il citato "test della polpa".
p.s ringrazio superwoman per avermi ricordato questo particolare caso clinico tra i tanti presentati nel libro, che quasi "fotocopia" il suo doloroso e coraggioso vissuto.
disponibile in inglese, senza costi di spedizione, qui:
http://www.bookdepository.com/Toxic-Den ... 0955220715
quello esposto di questa giovane ragazza, è un caso emblematico, che mostra con quale CHIAREZZA DI INTENTI E DETERMINAZIONE è necessario agire per ottenere i risultati sperati quando si entra nel " campo minato" della bonifica dentale.
ovvio che scelte estreme sono spesso dettate dalla disperazione!
chi non soffre di disturbi particolarmente invalidanti, sarà proporzionalmente meno propenso a prendere decisioni drastiche, inoltre si troverà circondato da "professionisti" che tenderanno a "rassicurarti" che quei denti non sono assolutamente un problema, e se proprio si deve, il ritrattare la "cura canalare" si prenderà cura della "piccola imperfezione evidenziata sulla lastra" ....
IL CASO :
"una ragazza di 20 anni ebbe i 4 ottavi (GIUDIZIO) estratti a 18 anni.
nessun particolare problema dopo le estrazioni.
in seguito indossò un apparecchio ortodontico per i due anni post-estrazione, allo scopo di "raddrizzare" l'arcata superiore.
l'ortodonzia era appena stato rimossa al momento della prima visita.
la ragazza aveva forzatamente abbandonato gli studi a causa di:
stanchezza cronica,
incapacità di concentrarsi,
acuti dolori intermittenti nella zona della temporomandibolare e dei 4 ottavi.
aveva costantemente un sapore strano e spiacevole in bocca da dopo le estrazioni.
ogni sorta di esame e test medico "ufficiale" era stato eseguito, senza alcuna indicazione rivelatrice o diagnosi .
non aveva nè otturazioni in amalgama nè degenerazioni gengivali/paradontosi.
l'effetto dell' ortodonzia le aveva procurato una "bella bocca", ma completamente in disarmonia con l'articolazione temporomandibolare.
era dunque presente una malocclusione severa/stress posturale, dal momento che si vedeva un arretramento ed usura della temporomandibolare.
trattamento:
la malocclusione venne ridotta con l'applicazione di un bite in plastica.
l'esame sonografico Cavitat (non disponibile in italia, ndt) rilevò cavitazioni estese in tutti i siti estrattivi, ESTESE AL DI SOTTO DI TUTTI I MOLARI ADIACENTI.
la bonifica delle SOLE cavitazioni produsse solo un leggero miglioramento.
la ragazza RICHIESE CHE TUTTI I MOLARI VENISSERO ESTRATTI e le cavitazioni sottostanti ripulite.
accettammo di estrarre molari, tutti apparentemente intatti, vitali ed asintomatici in alcune sedute consecutive.
dopo ogni bonifica (suppongo un quadrante alla volta, ndt) i sintomi miglioravano.
al termine delle estrazioni, la ragazza era senza molari, ma tutte le sue sofferenze erano scomparse, così da poter riprendere agevolmente gli studi interrotti.
a oggi i sintomi non sono più riapparsi.
i denti mancanti (otto) vennero sostituiti da dei parziali in resina. (tipo valplast o dentalflex ndt )
COMMENTO DI MUNRO-HALL
la perdita di tutti i molari è un evento drammatico, ma ...
"è meglio essere senza molari piuttosto che senza alcuna qualità nella vita" (parole della ragazza).
non c'è altro modo di gestire situazioni simili senza l'estrazionedei denti coinvolti.
la carica batterica è totalmente trincerata nei tessuti malati, inarrivabili da antibiotici o difese immunitarie.
rimuovere tutti quei denti può sembrare una scelta estrema, ma non vi erano altre soluzioni.
la medicina convenzionale aveva completamente fallito nel suo caso, e la distruzione ossea evidenziata dal cavitat era molto reale.
all' atto pratico si trattava di scegliere: o i denti o la salute; nel suo caso la scelta è stata azzeccata.
la rimozione di denti apparentemente vitali e asintomatici non è mai consigliabile; qui entrano in ballo "mani esperte" e test adeguati.
i molari estratti vennero sezionati a metà, per esaminare i nervi e la polpa all' interno.
nei settimi, i nervi non c'erano più, i denti erano morti.
nei sesti, i nervi erano danneggiati, e nessuno dei quattro era definibile "sano".
interessante notare che tutti i denti erano testati "vivi" dal "test della polpa" (pulp testing, non so cosa sia, suppongo un simil vega test ndt) eseguito prima delle estrazioni.
evidentemente una ragazza giovane, determinata, guidata da un intuito superiore.
quanti qui sarebbero in grado di prendere una decisione simile, e quanti infatti continuano a chiedersi (e chiedermi) ...che ci faccio con questo/quel dente, devitalizzato o preso in mezzo tra devitali o cavitazioni?"
certo, la sofferenza profonda aiuta nelle scelte, se non sono però viziate dal virus della paura.
nota bene: il test kinesiologico, se ben eseguito,non porta solitamente i "falsi" negativi come il citato "test della polpa".
p.s ringrazio superwoman per avermi ricordato questo particolare caso clinico tra i tanti presentati nel libro, che quasi "fotocopia" il suo doloroso e coraggioso vissuto.