Lo strumentario piezoelettrico.
Inviato: 3 febbraio 2016, 23:48
Il trapano piezoelettrico o puntale piezoelettrico è uno strumento che munito di punte diverse, di solito diamantate e, vibrando, ha la caratteristica di asportare solo il tessuto duro, nel nostro caso osso, senza aver alcun tipo di effetto sui tessuti molli.
Non gira ma vibra e, questa vibrazione trasmessa ad una punta abrasiva, consuma l'osso sulla quale viene appoggiata in maniera atraumatica e senza produrre fratture sull'osso stesso.
La sua azione su qualsiasi altro tessuto che non abbia rigidità è nulla, se lo appoggiassimo sulla pelle non avrebbe alcuna azione, alla stessa maniera su un nervo o sulla parete di un vaso sanguigno.
Qual'è il suo utilizzo?
Permette di togliere l'osso intorno ad un dente ad esempio per poterlo estrarre più facilmente evitando di ledere i tessuti circostanti, come gengiva e fasci vascolo-nervosi.
Si utilizza anche per fare il foro di un impianto per traumatizzare meno l'osso rispetto alla fresa.
Che aiuto può dare per eliminare l'infezione focale?
Poco o niente, può servire per estrarre il dente togliendone l'osso intorno o per fare il foro di accesso alla cavitazione, oppure per togliere l'osso sano per arrivare ad un punto profondo della cavitazione stessa.
E' molto più lento comunque di una comune fresa da osso ma, soprattutto non elimina nè l'osso malato nè il tessuto infiammatorio granulomatoso della cavitazione stessa.
L'osso e il tessuto malati infatti non hanno una consistenza tale da subire l'azione del piezoelettrico che non ha alcun effetto su di loro.
Solamente una fresa a palla a lame larghe e a bassi giri alternate ad una pulizia manuale con un cucchiaio affilato ha la capacità di eliminare osso infiltrato e quindi di consistenza pappacea e il tessuto molle di granulazione che caratterizzano il core della cavitazione.
Quindi nel maggior parte dei casi se ne può fare a meno mentre è imprescindibile, per la riuscita dell'intervento, il cucchiaio associato ad una fresa a palla da osso.
Non gira ma vibra e, questa vibrazione trasmessa ad una punta abrasiva, consuma l'osso sulla quale viene appoggiata in maniera atraumatica e senza produrre fratture sull'osso stesso.
La sua azione su qualsiasi altro tessuto che non abbia rigidità è nulla, se lo appoggiassimo sulla pelle non avrebbe alcuna azione, alla stessa maniera su un nervo o sulla parete di un vaso sanguigno.
Qual'è il suo utilizzo?
Permette di togliere l'osso intorno ad un dente ad esempio per poterlo estrarre più facilmente evitando di ledere i tessuti circostanti, come gengiva e fasci vascolo-nervosi.
Si utilizza anche per fare il foro di un impianto per traumatizzare meno l'osso rispetto alla fresa.
Che aiuto può dare per eliminare l'infezione focale?
Poco o niente, può servire per estrarre il dente togliendone l'osso intorno o per fare il foro di accesso alla cavitazione, oppure per togliere l'osso sano per arrivare ad un punto profondo della cavitazione stessa.
E' molto più lento comunque di una comune fresa da osso ma, soprattutto non elimina nè l'osso malato nè il tessuto infiammatorio granulomatoso della cavitazione stessa.
L'osso e il tessuto malati infatti non hanno una consistenza tale da subire l'azione del piezoelettrico che non ha alcun effetto su di loro.
Solamente una fresa a palla a lame larghe e a bassi giri alternate ad una pulizia manuale con un cucchiaio affilato ha la capacità di eliminare osso infiltrato e quindi di consistenza pappacea e il tessuto molle di granulazione che caratterizzano il core della cavitazione.
Quindi nel maggior parte dei casi se ne può fare a meno mentre è imprescindibile, per la riuscita dell'intervento, il cucchiaio associato ad una fresa a palla da osso.