Come aiutare il dentista nella bonifica del vostro focolaio.
Inviato: 4 febbraio 2016, 21:34
L'organismo ci dà una mano a capire qual'è la zona o meglio il punto preciso da bonificare.
Si comincia con l'estrazione del dente o con l'apertura della zona focalizzata senza più il dente.
Una volta arrivati nella zona profonda, dove invece di un osso sano ci sarà una zona di necrosi ossea o di tessuto di granulazione, cercate di non farvi fare l'anestesia in profondità.
La maggior parte dei focolai non sono come quelli che si vedono nei filmati, grandi zone vuote, ma piccole caverne o buchetti a volte di appena un millimetro di diametro, difficili da vedere anche agli ingrandimenti se non sono in asse ma girano parallelamente alle radici, per spiegarmi meglio è come se una persona si nascondesse dietro un angolo nascondendosi alla visione diretta.
Cosa faccio quindi per far trovare al dentista il punto giusto?
Approfitto della caratteristica delle zone di infiammazione sulle quali l'anestesia ha un effetto parziale.
Basterà ,da parte sua, ispezionare tutta la cavità con uno specillo e intervenire dove voi gli direte che lì fa male.
Una volta pulita la zona, a mano e fresata, magicamente non sentirete più quel dolorino perchè la zona infiammata e, quindi, solo semi anestetizzata, non ci sarà più.
In quel momento saprete che ha fatto il giusto lavoro e, se non trova altre zone dolenti, si può fermare.
Farsi fare l'anestesia appena sentite qualcosa benderebbe i vostri e i suoi occhi, al massimo si può, in questo caso, fare in zona un goccio di procaina se non sopportate il dolore.
Si comincia con l'estrazione del dente o con l'apertura della zona focalizzata senza più il dente.
Una volta arrivati nella zona profonda, dove invece di un osso sano ci sarà una zona di necrosi ossea o di tessuto di granulazione, cercate di non farvi fare l'anestesia in profondità.
La maggior parte dei focolai non sono come quelli che si vedono nei filmati, grandi zone vuote, ma piccole caverne o buchetti a volte di appena un millimetro di diametro, difficili da vedere anche agli ingrandimenti se non sono in asse ma girano parallelamente alle radici, per spiegarmi meglio è come se una persona si nascondesse dietro un angolo nascondendosi alla visione diretta.
Cosa faccio quindi per far trovare al dentista il punto giusto?
Approfitto della caratteristica delle zone di infiammazione sulle quali l'anestesia ha un effetto parziale.
Basterà ,da parte sua, ispezionare tutta la cavità con uno specillo e intervenire dove voi gli direte che lì fa male.
Una volta pulita la zona, a mano e fresata, magicamente non sentirete più quel dolorino perchè la zona infiammata e, quindi, solo semi anestetizzata, non ci sarà più.
In quel momento saprete che ha fatto il giusto lavoro e, se non trova altre zone dolenti, si può fermare.
Farsi fare l'anestesia appena sentite qualcosa benderebbe i vostri e i suoi occhi, al massimo si può, in questo caso, fare in zona un goccio di procaina se non sopportate il dolore.