E' da tempo che desideravo poter portare a conoscenza del fatto che il diabete può in qualche modo essere imbrigliato e risolto per mezzo della scrupolosa osservanza con il metodo Ehret. Non essendo un medico, mi posso sbilanciare a dire ciò!!!!!!!!!!!
Pur riportando i seguenti due casi,
ciò deve servire solo come motivazione e come conferma che il sistema Ehret funziona e non come riferimento del proprio caso rispetto ad altri casi; non è quest'ultimo il mio obiettivo.
Inoltre voglio anche portare il pubblico a conoscenza di alcune cose che non si conoscono.
Ci sono due miei conoscenti che stanno seguendo la rigenerazione; uno dei due è un ragazzo di 47 anni che, all'età di 7 a seguito di uno shock da operazione chirurgica, è divenuto insulino-dipendente e quindi sono 40 anni che fa siringhe di insulina. L'altro mio conoscente è una donna di 58 anni con il cosidetto diabete tipo 2.
Per chiarezza di tutti, desidero fare una breve disquisizione per poi fare qualche dichiarazione oltre che operativa anche personale (quasi di sfogo).
Vediamo come la medicina definisce il diabete:
Diabete Mellito di Tipo 1 - o Diabete Mellito Insulino-dipendente, dove la Malattia è dovuta ad una
mancanza di produzione di Insulina da parte del Pancreas e necessita di essere trattata con terapia sottocutanea a base di Insulina.
Diabete Mellito di Tipo 2 - o Diabete Mellito non-Insulino-dipendente, è una Malattia in cui
l'Organismo è ancora in grado di produrre Insulina, ma poi accade qualcosa che lo rende resistente all'azione dell'Ormone.
Questa tipologia di TIPO 2 è più comune del Diabete Mellito di tipo 1 ed è responsabile di almeno il 75% dei casi di Diabete.
Ci ritorno tra poco.
DICHIARAZIONI DI SUCCESSI
La prima
Ritornando al ragazzo di 47 anni, un amico con il quale si stanno applicando i principi che noi tutti conosciamo in questo forum, l'altro giorno mi ha dichiarato:
"Per la prima volta dopo 40 anni in cui prendo insulina (oggi 5 dosi/giorno) è la prima volta che posso affermare che seguendo le indicazioni della linea Ehret mi sento bene più frequentemente come mai mi sono sentito e quando ciò accade dura anche per più tempo."
Le oscillazioni dei suoi valori di glicemia si stanno restringendo ed i picchi sono sempre meno intensi.
L'unica cosa alla quale si deve stare attenti è un super-controllo della glicemia a partire da un mese della dieta Ehret, ciò in quanto con la disintossicazione "scorte" di insulina nei tessuti possono essere di colpo rilasciate nel sangue e sommarsi alle normali dosi assunte dando luogo ad un violento crollo della glicemia con rischio di coma diabetico.
La seconda
Parliamo della donna che dopo poche settimane di disintossicazione, ha cominciato a sentirsi meglio, ha migliorato il colore della pelle, la luce degli occhi e l'umore. Comincia a sentirsi diversa....
Quindi, per quanto sto seguendo, il metodo Ehret funziona anche sul diabete, che sia di tipo 1 o di tipo 2. Questi sono fatti!!!!!!!
ancora sul DIABETE sia 1 che 2
Tempo fa navigando su internet, lessi di un medico di Ancona che aveva scoperto un metodo per risolvere il DIABETE TIPO 2 di cui sono vittima almeno 150 milioni di persone.
Contattai personalmente questo medico il quale ha circa 80 anni ed era disperato: aveva scritto a tutti in ogni dove ed in ogni quando, Istituzioni, giornali ed altri: NESSUNA RISPOSTA!!!!
Poichè sono geneticamente nato come rompiscatole, gli chiesi se era a lui gradito che intervenissi a nome suo presso altri enti ed istituzioni per cercare di trovare un modo per informare l'opinione pubblica e mi diede il suo consenso: scrissi almeno una ventina di mail ad associazioni di consumatori, al sito di Beppe Grillo e ad altri: NESSUNA RISPOSTA. Ma lui me lo aveva detto: non le risponderà nessuno poiché si vuole continuare a tenere lì l'industria del malato.
Questo medico afferma essenzialmente quanto segue: "il fegato è la causa principale della inattivazione dell'insulina che, nel caso di DIABETE tipo 2, viene prodotta dal pancreas ma viene inibita appunto dal fegato."
Il fegato è, per gli zuccheri provenienti dall'alimentazione, una sorta di centralina: quando essi sono alti, non inibisce molta insulina, ma quando sono bassi, ne inibisce molta affinché, giunta nel sangue, non inattivi tutti gli zuccheri provocando una violenta ipoglicemia e dando luogo all'utilizzazione degli zuccheri stessi.
Lo scopo di questo medico era di curare e guarire 150 milioni di diabetici tipo 2 e ridurre il potere delle case farmaceutiche suggerendo la sperimentazione di un sistema di micro-chirurgia vascolare per cui l'insulina che parte dal pancreas non andasse tutta al fegato per essere erroneamente inibita, ma che lo bypassasse per mezzo di un capillare che riversasse piccole dosi di insulina direttamente nel sangue prima di arrivare al fegato.
Ora, alla luce del metodo Ehret, non mi sogno neanche lontanamente di appoggiare una operazione chirurgica per quanto banale possa essere, ma voglio porre enfasi su questi tre punti:
1
questa è una ulteriore conferma che i "farmaci" non vogliono ....lasciarci e che nessuna strada che li possa evitare sarà mai appoggiata dalle istituzioni o comunque da quelli che noi con i nostri voti mettiamo lì e con le nostre tasse paghiamo per cautelarci.
2
che l'ipotesi che il fegato sia la causa primaria della inattività dell'ormone insulina
fisicamente non dipende da altro che da una intossicazione dell'organismo e dell'organo in particolare che così come porta un raffreddore può portare un difetto dei meccanismi di controllo dei tassi insulinici nel sangue.
3
se il pancreas è rimasto intossicato (come a seguito dello shock del ragazzo di 47 anni a 7 anni), possiamo avere una patologia di TIPO 1, ma anche questa è gestibile, secondo me, fino a completa guarigione. Certo è una questione di tempo e di maggior attenzione visto che in questo caso si deve far fronte anche all'intosicazione dell'insulina assunta.
CONCLUSIONE
Caro Bruschino, quello che ti posso vivamente consigliare è di comprendere bene il sistema Ehret (che definirlo "solo" geniale sarebbe sottovalutarlo) e di metterlo in pratica. Quando leggerai il libro passaci attraverso più volte fino a totale comprensione e divieni maestro e medico di te stesso.
Ma, mi raccomando, controlla spesso i valori di glicemia e passa attraverso una dieta di transizione in modo "molto di transizione".
Spero che ora ne sappiamo un po' di più, saremo anche un po' più liberi.
Un caro saluto.
Aca