Questioni alimentari sulla cosiddetta rettocolite ulcerosa
Inviato: 17 settembre 2013, 23:36
Ciao a tutti, pongo a voi le mie prime questioni da nuovo iscritto.
Se il troppo muco e veleni vari (e pure stress e altri guai similari) dentro a un corpo (il mio) hanno infiammato e danneggiato il colon (rettocolite ulcerosa, perciò ulcera e sangue), si può dire che le azioni da compiere siano due e che siano da compiere una alla volta? e cioé, uno: normalizzare la mucosa ferita, e due: eliminare veleni e muco (e arrivare a non reinmetterli) che sono causa di tutto?
Se ciò è esatto, parlando ora dell'azione “uno”, ed essendo vero (almeno credo) che le sostanze irritanti come alcool e caffé peggiorano l'ulcera, quali sono altre sostanze/cibi realmente irritanti in sé e per sé a prescindere da se e quanto creino muco? Le melanzane? I peperoni? Il cacao? Il tè? Altri?
E il pH dei cibi, se acido, aggrava l'ulcera? Irrita? E se il pH non è acido? Per esempio un pomodoro (pH 4 e qualcosa cioé acido) a contatto con l'ulcera ha lo stesso effetto di magari qualche tipo di melone che arriva ad un pH maggiore di 6 cioé quasi neutro o comunque molto meno acido del pomodoro? A livello di irritazione della mucosa intendo, non a livello di capacità di eliminare o sciogliere muco. O per esempio il miele che ha il pH quasi uguale al pH del pomodoro se non sbaglio, ha lo stesso effetto del pomodoro a contatto con l'ulcera?
Una grande curiosità devo ora chiedere: il limone e il peperoncino, essendo il primo acidissimo (pH 2 e qualcosa) e il secondo irritantissimo perché contiene capsicina, sono benefici e disinfettanti per l'ulcera? Oppure dannosi?
Sempre parlando del normalizzare un colon ulcerato, se è vero che l'attrito delle feci con le mucose del colon lo fanno sanguinare, e se svuotarsi (con digiuni e lassativi ecc) può logicamente evitare quell'attrito, quanti giorni può essere necessario restare vuoti affinché le mucose si rimarginino a sufficienza per poter ricominciare con magari una dieta liquida inizialmente e poi infine di nuovo solida (e di transizione naturalmente) senza stavolta più problemi con l'attrito?
E ancora: se queste mucose tardassero a rimarginarsi, ci vuole solo pazienza e prolungare il digiuno e la dieta liquida, oppure è lecito il ricorso a qualche aiuto cicatrizzante ahimé chimico come il cortisone per evitare peggiori danni (perforamento del colon?)?
Ultimo abuso della vostra attenzione: leggendo nel forum sull'argomento “integratori”, ho letto che Luciano sconsiglia quelli di sintesi, ma li ritiene comunque meglio di niente quando integrare è necessario; però in questo sito ho letto anche un lungo articolo del Dott. Tim O'Shea, “L'acido ascorbico NON è la vitamina C”, in cui si dice che gli integratori di sintesi sono incompleti, cioé sono solo delle singole parti di un sistema vitaminico complesso che è composto di varie singole sostanze (come sali ed enzimi e altro) le quali solo tutte insieme funzionano per il corpo, ma non solo, si dice anche che ingerire una vitamina non corredata da tutte le altre componenti necessarie provoca che l'organismo reperisca queste ultime da qualche parte (in se stesso ovviamente) così che il tutto alla fine funzioni, però quel reperimento è un sottrarre quelle sostanze a qualche organo a cui si fa un “furto”, c'è un impoverimento, e alla fine è un danno insomma, o almeno ho capito così, perciò domando se il pensiero di Luciano quando dice che meglio che niente si può accettare integrazione di sintesi laddove necessario, e le spiegazioni così come io le ho intese nell'articolo suddetto, siano conciliabili fra loro.
Probabilmente ho esagerato con la lunghezza e con il numero di domande se non pure con la specificità e la multilateralità di esse, ho svariato troppo forse, e scusandomene do la “colpa” alla mia sete di sapere e di carpire quanto più possibile da chiunque avrà qualcosa da dire/dare, non di certo la colpa è di un riguardo superficiale verso di voi, perciò un grazie immenso per la pazienza, e farò tesoro di qualunque risposta arrivi.
Se il troppo muco e veleni vari (e pure stress e altri guai similari) dentro a un corpo (il mio) hanno infiammato e danneggiato il colon (rettocolite ulcerosa, perciò ulcera e sangue), si può dire che le azioni da compiere siano due e che siano da compiere una alla volta? e cioé, uno: normalizzare la mucosa ferita, e due: eliminare veleni e muco (e arrivare a non reinmetterli) che sono causa di tutto?
Se ciò è esatto, parlando ora dell'azione “uno”, ed essendo vero (almeno credo) che le sostanze irritanti come alcool e caffé peggiorano l'ulcera, quali sono altre sostanze/cibi realmente irritanti in sé e per sé a prescindere da se e quanto creino muco? Le melanzane? I peperoni? Il cacao? Il tè? Altri?
E il pH dei cibi, se acido, aggrava l'ulcera? Irrita? E se il pH non è acido? Per esempio un pomodoro (pH 4 e qualcosa cioé acido) a contatto con l'ulcera ha lo stesso effetto di magari qualche tipo di melone che arriva ad un pH maggiore di 6 cioé quasi neutro o comunque molto meno acido del pomodoro? A livello di irritazione della mucosa intendo, non a livello di capacità di eliminare o sciogliere muco. O per esempio il miele che ha il pH quasi uguale al pH del pomodoro se non sbaglio, ha lo stesso effetto del pomodoro a contatto con l'ulcera?
Una grande curiosità devo ora chiedere: il limone e il peperoncino, essendo il primo acidissimo (pH 2 e qualcosa) e il secondo irritantissimo perché contiene capsicina, sono benefici e disinfettanti per l'ulcera? Oppure dannosi?
Sempre parlando del normalizzare un colon ulcerato, se è vero che l'attrito delle feci con le mucose del colon lo fanno sanguinare, e se svuotarsi (con digiuni e lassativi ecc) può logicamente evitare quell'attrito, quanti giorni può essere necessario restare vuoti affinché le mucose si rimarginino a sufficienza per poter ricominciare con magari una dieta liquida inizialmente e poi infine di nuovo solida (e di transizione naturalmente) senza stavolta più problemi con l'attrito?
E ancora: se queste mucose tardassero a rimarginarsi, ci vuole solo pazienza e prolungare il digiuno e la dieta liquida, oppure è lecito il ricorso a qualche aiuto cicatrizzante ahimé chimico come il cortisone per evitare peggiori danni (perforamento del colon?)?
Ultimo abuso della vostra attenzione: leggendo nel forum sull'argomento “integratori”, ho letto che Luciano sconsiglia quelli di sintesi, ma li ritiene comunque meglio di niente quando integrare è necessario; però in questo sito ho letto anche un lungo articolo del Dott. Tim O'Shea, “L'acido ascorbico NON è la vitamina C”, in cui si dice che gli integratori di sintesi sono incompleti, cioé sono solo delle singole parti di un sistema vitaminico complesso che è composto di varie singole sostanze (come sali ed enzimi e altro) le quali solo tutte insieme funzionano per il corpo, ma non solo, si dice anche che ingerire una vitamina non corredata da tutte le altre componenti necessarie provoca che l'organismo reperisca queste ultime da qualche parte (in se stesso ovviamente) così che il tutto alla fine funzioni, però quel reperimento è un sottrarre quelle sostanze a qualche organo a cui si fa un “furto”, c'è un impoverimento, e alla fine è un danno insomma, o almeno ho capito così, perciò domando se il pensiero di Luciano quando dice che meglio che niente si può accettare integrazione di sintesi laddove necessario, e le spiegazioni così come io le ho intese nell'articolo suddetto, siano conciliabili fra loro.
Probabilmente ho esagerato con la lunghezza e con il numero di domande se non pure con la specificità e la multilateralità di esse, ho svariato troppo forse, e scusandomene do la “colpa” alla mia sete di sapere e di carpire quanto più possibile da chiunque avrà qualcosa da dire/dare, non di certo la colpa è di un riguardo superficiale verso di voi, perciò un grazie immenso per la pazienza, e farò tesoro di qualunque risposta arrivi.