celestia ha scritto:Ciao Monia
Attenta alle alghe perchè stimolano la tiroide, controlla i valori se le usi da tanto tempo, è bene non prenderle a lungo senza consultare un medico o un dietologo, puoi rischiare Hashimoto o un'ipertiroidismo iatrogeno, difficile da trattare.
Comunque anche per gli integratori è bene non eccedere, devono servire per integrare, ma non sono alimenti, a torto sono sottovalutati, vengono equiparati al cibo, ma mangiarli fissi è sconsigliabile, a parte che poi "perdi" l'effetto perchè il fisico si abitua e non li sfrutti più.
Con simpatia
Celestia
Scusami, Celestia, ma stai dando delle informazioni scorrette.
Le alghe di acqua dolce, come la Klamath, la Spirulina e la Clorella, non contengono iodio o ne contengono pochissimo, e nelle dosi adeguate non comportano rischi di alcun tipo. Solo le alghe brune (es. il Kelp, la Kombu), che sono le più ricche di iodio, potrebbero essere controproducenti per chi già soffre di ipertiroidismo (anche se non è certo), perché chi ha la tiroide sana può solo beneficiarne, ovviamente con un consumo moderato.
I terreni, e quindi anche i prodotti che vi sono coltivati, sono sempre più poveri di iodio, quindi una integrazione di questo elemento può solo essere utile; ovviamente prendiamo per buono, per semplice cautela, che chi soffre di ipertiroidismo sarà bene che eviti le alghe brune.
Io uso il Kelp da 18 anni, senza pause, e non mi ha dato mai problemi.
Ma chi ha detto che gli integratori non sono alimenti? Questo vale per gli elementi isolati puri, che siano di sintesi o estrapolati da alimenti, ma le alghe e tante piante particolarmente ricche di vitamine e/o minerali, così come altri prodotti naturali non o poco manipolati, sono veri e propri alimenti che possono svolgere la funzione di integratori, proprio perché la loro particolare ricchezza di alcuni elementi va ad integrare un'alimentazione che ne è povera, anche se sembra apparentemente ricca.
Non è assolutamente vero che gli integratori si possono prendere solo a periodi, perché l'organismo ha sempre bisogno di essere nutrito bene sia di macro che di micro-elementi; magari può essere utile variare i tipi di integratori, ma non è necessario cessarne completamente l'assunzione.
E' logico che un organismo carente e con degli acciacchi si accorga di più all'inizio dell'effetto degli integratori; ma il fatto che poi continui a stare bene o soltanto meglio, non significa che non li sfrutti più, ma significa che sta funzionando meglio, e se si abitua ad una condizione migliore è solo un bene.
In 18 (quasi 19) anni di assunzione di integratori, ne ho provati diversi: quelli che ho mantenuto fissi sono la vit. C e le compresse di alga Kelp; per diversi anni ho usato la farina d'ossa per il calcio, ma da qualche anno a questa parte l'ho sostituita con capsule di equiseto; da alcuni anni a questa parte sto usando i semi di girasole quasi tutti i giorni, visto che sono un concentrato di tutte le vitamine e quasi tutti i minerali.
Monia, mi sembra di capire che tu vorresti semplicare al massimo prendendo un integratore che contenga tutta la gamma di vitamine e minerali, ma un prodotto del genere può essere "costruito" solo dall'uomo, e comunque non potrà mai essere veramente completo, visto che ci sono sicuramente altri elementi non ancora conosciuti che possono trovarsi solo negli alimenti naturali non manipolati.
A parer mio la cosa migliore da fare, per una buona integrazione, è informarsi bene sui tanti prodotti in commercio e sceglierne alcuni, tra quelli meno manipolati, da abbinare per avere una gamma più completa possibile di vitamine e minerali, almeno di quelli già conosciuti.
Il giorno che potremo tutti avere il nostro orto, concimato con prodotti ricchi di minerali, isolato dall'atmosfetra inquinata, irrigato con acqua non inquinata, e magari seguendo la Biodinamica, potremo, forse, non avere più bisogno di integrazioni alimentari.