Ciao Luca
ho ben compreso la tua domanda; ti risponderò miscelando alle mie parole alcuni brani di Ehret per dare un maggior senso di realtà all’argomentazione (visto che siamo in famiglia) per poi arrivare alla tua domanda che troverai certamente soddisfazione nella parte che tratta di ACIDOSI.
Una verità che riguarda le condizioni del sangue umano, scoperta dai medici, è che l'acidità è un sintomo di malattia. C'è poco da meravigliarsi che questo accada prontamente all'onnivoro quando riempie lo stomaco quotidianamente di carne, amidi, dolci, frutta, ecc., tutto insieme.
Puoi fare una prova personale se non sei convinto completamente. Fai un pranzo normale ed un'ora dopo il consumo, vomitalo. Avrai una miscela acida in fermentazione di odore terribile, che ti ricorderà un bidone dell'immondizia e se la dessi da mangiare ai maiali diventerebbero indisposti perfino loro.
Se non ti senti di fare una prova così eroica fai il seguente esperimento: la prossima volta che ti siedi per il pranzo della domenica apparecchia un posto per un ospite immaginario. Versa la sua parte, le stesse quantità di ciò che mangi e bevi tu stesso, in una pentola. Mescola bene e porta il tutto alla stessa temperatura del sangue (circa 37 gradi) per almeno 30 minuti. Metti il coperchio e lascialo per tutta la notte. Quando alzerai il coperchio la mattina seguente ti aspetterà una bella sorpresa.
L’organismo è progettato per sopravvivere a problemi immediati ed è in grado di farlo a qualsiasi costo fintanto che organi e sistemi diventano esausti dopodiché possono comparire i sintomi.
Il pH del sangue deve essere compreso tra 7,39 e 7,41: l’organismo non esiterà a distruggere qualche organo per reperire sostanze capaci di riequilibrare il pH, come, per esempio, il sodio dai muscoli come prima difesa e poi con il calcio dalle ossa.
L’osteoporosi è dovuta esclusivamente all’intervento alcalinizzante che il calcio delle ossa deve espletare.
Questo non significa che si deve divenire obbligatoriamente vegetariani - se non lo si gradisce - e non mangiare più carne, ma, piuttosto, occorre trovare un giusto equilibrio: il corpo può maneggiare questi cibi acidificanti purché consumati eccezionalmente.
Esistono diete e dietine di tutti i tipi, consigli alimentari, programmi di come mangiare, ma dopo circa 10 anni di esperienza e studi ho capito che, di fatto, non esiste una dieta uguale per tutti; sono per tutti valide le linee guida, ma ogni individuo dovrebbe farsi seguire personalmente da un medico davvero esperto in nutrizione.
Questo è il motivo per cui cosi tanti "digiuni", "diete a base di frutta", "cure", ecc., falliscono. IL PROFANO INESPERTO SPESSO CONDUCE SE STESSO IN PUNTO DI MORTE con il "digiuno". In altre parole, rimuove "TOSSINE E MUCO DI OSTRUZIONE" troppo rapidamente; troppa "OSTRUZIONE" immediatamente e per un po' "si sente bene." Continuando il digiuno il processo di eliminazione va più a fondo e troppe tossine e veleni entrano in circolo causando ulteriore "Ostruzione" nel flusso sanguigno e ora si sente terribilmente debole, ritorna all'usuale dieta sbagliata. Questa dieta sbagliata ferma il processo di eliminazione e ritorna a sentirsi bene, considera il cibo corretto responsabile della sua debolezza e pensa che la sua vitalità è ritornata perché ha ripreso a mangiare come prima. Perde la fiducia e in tutta sincerità ti dice: "Ho provato, ma non funziona." Rimprovera il sistema di eliminazione non sapendo in realtà nulla a riguardo, quando l'unico da rimproverare è se stesso.
Per far funzionare un programma innanzitutto si deve COMPRENDERE cosa stiamo facendo: ciò significa che se una persona comprende che le proteine della frutta sono sufficienti, allora potrà divenire fruttariano senza soffrire di carenza proteica; ma se non lo comprenderà, allora si ammalerà.
La domanda classica è: Come si fa a vivere senza proteine? La mia risposta è quella che fu di un medico indiano: E l’elefante come fa? È la forza del pensiero che orienta il corpo.
Ma per prima cosa dobbiamo capire quanto segue: il corpo si abitua lentamente ai cambiamenti.
A tal fine bisogna dire che un corpo può rispondere più velocemente ad un cambio di abitudine, fermo restante il fatto di non farlo soffrire, rispetto ad un altro.
Un altro punto importante è che una dieta vegetariana non significa sempre non acidificante, poiché tutte le proteine (e quindi anche quelle vegetali) e gli amidi sono acidificanti. Sono da preferire le proteine vegetali rispetto a quelle animali: quest’ultima è più calorica della vegetale ed immette nel nostro corpo tossine che vi rimangono per 142 ore dopo l’ingestione (cadaverina, putrescina, fenoli, ecc) dando comunque luogo ad uricemia (acido urico).
Per digerire le proteine animali il pH dello stomaco deve arrivare fino a 2 per attivare un enzima digestivo detto PEPSINA con relativo successivo scarico nel circuito corporeo degli acidi; se le riserve di minerali alcalini sono esaurite, il corpo si depaupera di sostanze per tamponare gli acidi. Alla fine i reni produrranno quantità di ammonio (NH3+) per tamponare gli acidi forti della digestione e dopo interviene la malattia cronica.
Abbiamo detto che il pH del sangue deve essere compreso tra 7,39 e 7,41. Questo intervallo trova il suo corrispondente nel pH urinario che deve essere circa 6,5. Quindi il livello del pH del sangue ha un suo corrispettivo nelle urine così come, anche, per quello della saliva.
ACIDOSI
L'acidosi è uno stato pericoloso del nostro organismo: crea stanchezza, stati infiammatori nei tessuti, sofferenza della mielina del sistema nervoso, aumento delle tossine e quindi dei radicali liberi… Normalmente è sottovalutata, malgrado la gravità dei disturbi che può procurare. Si parla di acidosi quando il pH urinario è
costantemente acido. È essenziale per la salute del nostro organismo che il pH delle nostre urine non scenda sotto 6 (l'ideale sarebbe intorno a 6,5). Normalmente se l'alimentazione è equilibrata, l'acidità rientra nella norma; il livello di acidità del nostro organismo va perciò tenuto sotto controllo.
Il metodo migliore è il controllo dell'acidità delle urine, che può essere effettuato facilmente da chiunque. Basta procurarsi in farmacia un misuratore del pH (cartina di tornasole): sono venduti sotto forma di stiks (striscioline multiparametri) o di rotolini di carta speciale (più economici). L'acidità si misura in tre momenti della giornata:
• prima urina del mattino dopo aver eseguito il primo versamento
• prima di pranzo
• prima di cena.
Basta staccare un pezzo di strisciolina dal rotolo e bagnarne la punta mentre si orina.
La parte bagnata cambia colore: sulla scala colorata riportata sulla confezione si può rilevare il numero relativo e segnarlo sulla scheda che preparerete per avere traccia dei valori rilevati nei 15 giorni. La misurazione deve continuare per 10-15 giorni.
Queste sono le cause dell'acidificazione:
a) l’assunzione eccessiva di alimenti acidificanti per tutti (proteine animali, cereali, legumi, zucchero, tè, caffè, alcol);
b) la carenza di minerali e vitamine (cibi poco “biologici” o cotti oltre i 45°C e quindi denaturati, cioè che perdono alcune caratteristiche nutrizionali)
c) le sostanze provenienti dall’inquinamento;
d) la scarsità di ossigenazione nei soggetti sedentari;
e) un’insufficienza funzionale endocrina;
f) il sovraffaticamento fisico;
g) disturbi degli organi emuntori (per es. insufficienza renale);
h) l’uso di farmaci di tipo chimico;
i) alcuni stati psicologici (collera, preoccupazione, paura, ecc.).
Occorre agire il più presto possibile contro tutti questi fattori. Se il pH rimane comunque basso (sotto il 5,5-6) occorre intervenire con un prodotto alcalinizzante: per un intervento "di emergenza" basta un po' di bicarbonato di sodio (non abusare poiché il bicarbonato si installa nel cervello). Se il problema dovesse prolungarsi occorre usare un deacidificante con basso contenuto di sodio, come Alcabase, Basenpulver, Basica, Rego Basic o Erbasit (uno di questi in farmacia è sempre reperibile; dipende dai loro distributori).
Ma, lo ripeto, occorre evitare di pensare che basti correggere l'acidità con un alcalinizzante: l'acidità delle urine è sintomo di uno squilibrio quasi sempre alimentare.
È comunque pericoloso abusare di sostanze alcalinizzanti (non alcaline ma alcalinizzanti) poiché si può portare l’organismo a collassare dall’altra parte. È quindi sempre indicato il controllo da parte di un medico nutrizionista.
Caro Luca bisogna, innanzi tutto, correggere l'alimentazione con una dieta più equilibrata e “nutrirsi” di pensieri sereni.
Per avere precise informazioni in merito ti consiglio il seguente libro: Il Ph e la dieta ortomolecolare del dott. Adolfo Panfili edizioni TECNICHE NUOVE (euro 7,90). In questo libro, se letto con la corretta ottica, si troveranno le stesse indicazioni di Ehret supportate da moderne conferme scientifiche.
Inoltre, posso indicarti la mia “bibbia”; ce l’ho appesa in cucina. Puoi stamparla e fare altrettanto per averla sempre sott’occhio.
Ciao. Arca
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Il sangue dovrebbe ricevere dal tubo digerente acqua, aminoacidi, acidi grassi, glicerina, monosaccaridi, minerali e vitamine e non dei veleni. Purtroppo le nostre abitudini alimentari creano invece dei veleni che intossicano il sangue e tutto l'organismo. Perché? Perché il cattivo accostamento degli alimenti nello stesso pasto genera fenomeni di fermentazione e putrefazione.
- Dr. Herbert M. Shelton
..........D E V O R I C O R D A R M I CHE…........
ASSOCIAZIONI PERICOLOSE:
frutta (soprattutto quella acida) e proteine (carne, pesce, pollo, legumi, noci, uova, latticini)
frutta acida e frutta dolce
proteine e cereali
proteine di tipo diverso (carne con pesce, o con legumi, ecc)
proteine ed amidi
amidi e frutta
mischiare agrumi, mele, meloni e prugne (evitare la macedonia specie se preparata tempo prima: la frutta si acidifica subito)
carboidrati e proteine
zuccheri e proteine
zuccheri ed amidi (le fette di pane con la marmellata, ad esempio)
ASSOCIAZIONI CORRETTE:
cereali e frutta (sebbene sia sempre meglio consumare la frutta da sola)
verdure e cereali
verdure e proteine
proteine e cereali non acidi
i vari tipi di frutta secca
definizioni:
CEREALI (sono comunque cibi amidacei ma non definiti AMIDI a livello alimentare): Avena - Farro - Frumento - Bulgur - Kamut - Mais - Miglio - Orzo - Riso - Segale
AMIDI: Pane – Pasta – Riso - Patate
NOTA importante: Nessun animale fa pasti “combinati”.
La parola d’ordine è SEMPLICITA’! Non mischiare più di tre tipi di verdure e passare gradatamente ad una alimentazione fruttariana.
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