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L'America, il paese delle contraddizioni

Inviato: 27 marzo 2010, 9:47
da danielsaam
Vivo a San Francisco dal 2007 e prendendo spunto da un post in un'altra sezione del forum ho deciso di parlare un pò degli Stati Uniti, posto nel quale sì, molte persone mangiano in modo altamente scorretto, ma è vero anche il contrario. E' un pò il paese delle contraddizioni.


Per esempio non tutti gli stati sono uguali, quì in California ci sono molti supermercati biologici e anche vegetariani (in alcuni si possono trovare perfino i libri di Ehret), per non parlare di ristoranti, caffè, pasticcerie, ecc., vegetariani, vegani o crudisti. Inoltre molti ristoranti convenzionali inseriscono nel menù dei piatti o delle sezioni vegetariane/vegane.


Ancora, in altri ristoranti, se una persona fa presente al cameriere che è vegano sanno benissimo cosa vuol dire e si comportano a riguardo.


Si possono trovare molti corsi o seminari sull'argomento e persone che fanno dell'attivismo per le strade.


A San Francisco ha sede una società vegetariana che, tra le altre cose, ogni hanno organizza un festival a riguardo.


Molti medici importati nel campo naturale e allo stesso tempo anche persone dalla grande spiritualità hanno domicilio in California. Quì ed anche in altri stati ci sono strutture apposite dove seguono persone durante digiuni o diete crudiste per guarire da malattie giudicate incurabili dalla medicina ufficiale.


La costa della Big Sur, sempre in California, ospita il famoso Esalen Institute.


Dall'altra parte ci sono le catene dei vari fast-food (McDonnal's è solo una delle tante), le multinazionali alimentari, della chimica, della farmaceutica, gli OGM ...


Da un altro lato ancora c'è chi supporta la guerra in Iraq e chi invece fa manifestazioni pacifiste o diffonde materiale sull' "internal job" del 09/11.


Come si dice, "non è tutto oro quel luccica" ma neanche tutto ciò che sembra marcio lo è fino in fondo veramente; anzi paradossalmente, proprio da lì spuntano dei fiori bellissimi.


Non sò cosa sia ma in California c'è qualcosa di magico, specialmente a San Francisco. E' una sensazione che si sente e si prova quando si è quì.


Arnol Ehret ha passato molto tempo in California; all'epoca, da una parte aveva trovato del terreno fertile per diffondere i suoi insegnamenti e dall'altra trovò la sua tomba, messa lì probabilmente da qualcuno che tentava di farlo tacere. Riuscendoci solo in parte.


Arnold Ehret ha lasciato un segno in questo mondo, un segno indelebile che di certo la sua morte non ha cancellato.


Arnold Ehret vive, vive con tutti noi.




Con gratitudine,


Daniele.

Inviato: 27 marzo 2010, 10:42
da Alberto22
Fra qualche mese mi trasferirò definitivamente in Florida sulla bella baia di Clearwater...anche a me gli USA sono sempre piaciuti, quando il pilota annuncia che siamo in teritorio americano ho sempre la sensazione di essere tornato a casa.

Inviato: 27 marzo 2010, 11:02
da luciano
La California è dove è nata l'alternativa alla medicina allopatica e l'alimentazione naturale. Negli anni '70 i libri di Ehret giravano fra gli Hippies, per esempio.

A Los Angeles ho mangiato in diversi posti dove avevano i libri di Ehret, assieme a quelli di Jensen ecc.

L'atmosfera in quei posti è particolare, si sta bene anche seduti a bere un succo di frutta, non andresti mai via.

Questo link può aiutare a capire perché la California è sensibile a stili di vita sani:
http://www.hippy.com/php/article-243.html

se poi c'è qualche volonteroso che lo traduce in italiano e mi manda la traduzione lo pubblichiamo.

Inviato: 27 marzo 2010, 11:56
da indi
anch'io amo l'USA. e in particolar modo california, new mexico, mexico, arizona ,utah, tutta quella zona arida e selvaggia e desertica con i bikers sulle harley!

l'america sempre stata all'avanguardia di tutto e spiritualità inclusa.

mi viene in mente adesso per es in california il famoso Mount Shasta, dove attraverso gli anni hanno avuto luogo vari incontri tra individui che scalavano la montagna con ascended masters, i Lemurians etc....
http://www.sacred-destinations.com/usa/mount-shasta

io torno da Londra dopo 20 anni e adesso sperimento la natura e il mare e la gente italiana di cui ho molto bisogno dopo 20 anni di una vita 'snaturata' diciamo così, anche se volevo fare quella vita 'snaturata'.

ma all'america ci penso spesso...e chissà che un giorno vada anch'io, trovare gente con cui quello che dico non è una novità e/o scioccante. e trovare una natura indimenticabile.

saluti
indi

Inviato: 27 marzo 2010, 14:40
da mirialu
Complimenti,Daniele hai scritto un'articolo molto interessante.

Inviato: 27 marzo 2010, 20:32
da neo84
Ciao, riguardo alle spinte positive come vedi la situazione in California relativamente alla qualità del cibo? So che ci sono grandi monocolture nella central valley, ma riescono ad emergere anche coltivazioni biologiche e naturali? Da qualche parte dovranno prendere frutta e verdura per ristoranti e negozi "organici"...

Inviato: 31 marzo 2010, 23:29
da danielsaam
In California ci sono moltissime aziende biologiche.

Nei supermercati dove vado a rifornirmi si trovano al 98% solo frutta e verdure biologiche ed è sempre indicata la provenienza, quindi si cerca di favorire gli agricoltori locali.

L'unico problema semmai è il costo. Una famiglia con un reddito basso è di sicuro svantaggiata e disincentivata a comprare biologico.

Inviato: 31 marzo 2010, 23:34
da danielsaam
luciano ha scritto:L'atmosfera in quei posti è particolare, si sta bene anche seduti a bere un succo di frutta, non andresti mai via.
Potreste organizzare un viaggio e venire da queste parti; un tour ehretista per la California. :D 8) :D

Inviato: 1 aprile 2010, 17:20
da ikxikx
un tour ehretista per la California.
*******************************
Ciao danielsaam!

Magari un giorno che sogno!!!

Inviato: 2 aprile 2010, 0:54
da danielsaam
Ti aspetto ikxikx! :D

Inviato: 2 aprile 2010, 1:20
da braveheart
danielsaam ha scritto:Nei supermercati dove vado a rifornirmi si trovano al 98% solo frutta e verdure biologiche..

L'unico problema semmai è il costo. Una famiglia con un reddito basso è di sicuro svantaggiata e disincentivata a comprare biologico.
Lo stesso problema che abbiamo nel bel Paese, almeno dalle mie parti :roll:

Inviato: 2 aprile 2010, 8:48
da luciano
braveheart ha scritto:
danielsaam ha scritto:Nei supermercati dove vado a rifornirmi si trovano al 98% solo frutta e verdure biologiche..

L'unico problema semmai è il costo. Una famiglia con un reddito basso è di sicuro svantaggiata e disincentivata a comprare biologico.
Lo stesso problema che abbiamo nel bel Paese, almeno dalle mie parti :roll:
La soluzione è quella di guadagnare più soldi. Le condizioni economiche dipendono dal singolo individuo, altrimenti significa che il libero arbitrio non esiste. :wink:

Inviato: 2 aprile 2010, 15:44
da davide32
luciano ha scritto:
braveheart ha scritto:
danielsaam ha scritto:Nei supermercati dove vado a rifornirmi si trovano al 98% solo frutta e verdure biologiche..

L'unico problema semmai è il costo. Una famiglia con un reddito basso è di sicuro svantaggiata e disincentivata a comprare biologico.
Lo stesso problema che abbiamo nel bel Paese, almeno dalle mie parti :roll:
La soluzione è quella di guadagnare più soldi. Le condizioni economiche dipendono dal singolo individuo, altrimenti significa che il libero arbitrio non esiste. :wink:
che risposta eh questa?

Inviato: 2 aprile 2010, 18:24
da luciano
davide32 ha scritto:che risposta eh questa?
E' un commento a queste asserzioni:

"L'unico problema semmai è il costo. Una famiglia con un reddito basso è di sicuro svantaggiata e disincentivata a comprare biologico."

"Lo stesso problema che abbiamo nel bel Paese, almeno dalle mie parti "

Intendo dire che queste non sono condizioni fisse e possono essere cambiate. Nessuno è obbligato a rimanere nella fascia di "famiglia a reddito basso".

Quindi il problema non è tanto il costo dei prodotti bio, ma la credenza che uno non possa cambiare le proprie condizioni economiche.

Inviato: 2 aprile 2010, 23:17
da braveheart
luciano ha scritto:
davide32 ha scritto:che risposta eh questa?
E' un commento a queste asserzioni:

"L'unico problema semmai è il costo. Una famiglia con un reddito basso è di sicuro svantaggiata e disincentivata a comprare biologico."

"Lo stesso problema che abbiamo nel bel Paese, almeno dalle mie parti "

Intendo dire che queste non sono condizioni fisse e possono essere cambiate. Nessuno è obbligato a rimanere nella fascia di "famiglia a reddito basso".

Quindi il problema non è tanto il costo dei prodotti bio, ma la credenza che uno non possa cambiare le proprie condizioni economiche.
Non voglio iniziare una discussione, tra l'altro OT, che non porterebbe da nessuna parte, ma non condivido per niente questo tuo pensiero.

Al negozio bio dove mi servo hanno dei prezzi che ritengo "vergognosi", oltre il doppio rispetto ai prodotti della grande distribuzione, e molto piu' cari anche di quelli bio di quest'ultimi.
Ti spiego il perchè: al sabato vado a far spesa, e di fianco a me ci sono persone sicuramente con reddito di fascia alta, nel parcheggio hanno dei SUV da far paura, riempono il carrello fino a straboccare e ci lasciano come minimo 300 euri.
Quindi con questo tipo di clientela si possono permettere di vendere a prezzi fuori dalla norma; ho un amico che compra al mercatino vicino Como dagli agricoltori, roba bio ma senza il marchio, di qualita', molto buona e con prezzi nettamente inferiori.

Ho provato a cambiare la mia "condizione fissa", ma credimi che coi tempi che corrono non è facile..sono un operaio, senza titoli di studio, e girando per altre aziende mi propongono sempre un lavoro simile a quello che gia' svolgo, ovviamente con la stessa busta paga.
Sicuramente ho sbagliato qualcosa in passato se la mia situazione oggi è cosi', ma la realta' è questa, e la maggioranza della popolazione è nella mia condizione, se non peggio.

Ti faccio un esempio: la benzina oggi costa 1.35 euri al litro, domani la portano che so, a 10 euri..che facciamo?..cambiamo tutti le "nostre condizioni economiche"?..oppure ce ne andiamo in giro in bicicletta :D

Penso che ci debba essere piu' onesta da parte di chi vende, specialmente per i beni di consumo; se cosi' fosse, non ci sarebbe la necessita' di "cambiare le nostre condizion economiche", per colpa di pochi che vogliono lucrare alla grande.