luciano ha scritto:Ciao Corvino, ogni tanto riappari, come va con il sistema di guarigione di Ehret? E Priscilla?
Ciao Luciano.
Grazie alle dritte ottenute proprio su questo forum, quasi ogni sabato andiamo all'ortomercato di Milano a prendere numerose casse di frutta e facciamo delle scorte che ci consumiamo durante la settimana.
Io sono diventato un po' troppo appassionato di mandorle, noci, pinoli, pistacchi, uvetta, anacardi, banane, datteri, fichi secchi e similari...
Dico "troppo" poichè io, sempre di buon appetito, tenderei a mangiare 5 volte al giorno alternando queste delizie alle altre suggerite dal modello di Cambridge 2000, spiegato qui:
http://valdovaccaro.blogspot.com/2010/0 ... stema.html
Il "troppo" è dovuto al fatto che economicamente è insostenibile e quindi devo obbligatoriamente limitarmi.
Infatti, in questo forum c'è una discussione intitolata "Spesa e spese" in cui c'è questo giustissimo intervento:
Antishred ha scritto:Ciao Ale, ecco qualche consiglio:
- Non comprare frutta essiccata o frutta a guscio, o limitarla. Preferibile quella fresca e di stagione.
Un altro mio difetto, questo non di natura economica, è che sono ancora troppo legato al consumo di carboidrati.
Il discorso negativo non si riferisce ai carboidrati naturali di prima scelta e di prima fascia, veraci e vitali, ovvero gli zuccheri naturali prodotti dagli alberi e dai cespugli con la loro frutta e le loro bacche.
Non mi auto-stigmatizzo neanche per l'attaccamento ai carboidrati di seconda fascia caratterizzati da compresenza di amidi concentrati e di contenuto proteico, ai quali appartengono le patate ed i tuberi (ed anche cereali e legumi, che saltuariamente mi piace ancora consumare senza eccedere).
Il mio vero problema riguarda i carboidrati di terza fascia, ossia le farine e la pasta, i pani e le pizze... per i quali provo ancora qualche debolezza che mi impedisce di rinunciare saltuariamente a dei pasti insani.
Il mio miglioramento è consistito nell'eliminazione del pane in accompagnamento alle verdure cotte e crude, che ho imparato a gustarmi da sole, incoraggiato dall'esempio di Priscilla che ha raggiunto questo traguardo molto prima di me.
Priscilla in generale è molto in avanti, nel senso che non si è fissata sulle frutte secche ed essiccate come me e non sente desideri particolari di farinacei, anche se qualche volta li mangia anche lei.
Una ulteriore cosa che ci distingue è la quantità.
Io tenderei sempre a mangiare un ragguardevole quantitativo di cibo (dalla sana frutta ai dannosi farinacei) anche più volte al giorno come dicevo sopra.
Priscilla invece non è così perennemente affamata.
Lei si mangia tranquillamente le sue piccole dosi (piccole dal mio punto di vista) ed è sazia così... mentre io invece sono un lupo.
Beh, forse sono stato prolisso e Luciano non mi aveva chiesto di rispondere con un simile papiro... ma ormai mi è uscito così e non lo cancello!!
Un salutone a tutti.