- si prepara l'opinione "pubblica" con allarmistiche informazioni sulla "crisi energetica" e che le energie rinnovabili non possono soddisfare la domanda e che quindi è possibile che le grandi aziende dovranno ridurre la produzione con conseguente perdite di posti di lavoro.
- Si fanno parlare gli scienziati a favore e si ridicolizzano quelli contro.
- Quando tutti sono cotti a puntino, si sceglie una zona depressa in base alla percentuale di disoccupazione e si fa passare la voce che se si fa lì la centrale tutti quelli del posto avranno un lavoro, con stipendi più che buoni e con indennità aggiunte, compensi riparatori per i residenti ecc. (hanno fatto questo in passato con le industrie chimiche, e in quelle zone ci sono le più alte percentuali di morti per cancri e tumori)
- L'opposizione fa finta di opporsi, più avanti si mostra favorevole, "non possiamo tornare indietro a un nuovo medioevo, il nucleare è una scelta dolorosa ma necessaria". Per la guerra a Gheddafi, governo e opposizione si sono trovati subito d'accordo con la falsa motivazione dei diritti umani. Nessuna TV ha fatto un misero sondaggio per chiedere agli italiani chi è pro o contro. Lo sanno che i cittadini non sono d'accordo con la scelta fatta in merito.
- Iniziano i lavori, operai con tute nuove e sorridenti. I lavori di manovalanza soltanto vengono dati alle imprese locali, gli specialisti di centrali nucleari difficilmente ci sono in quelle aree depresse.
- I manifestanti che arrivano sul posto vengono fermati. (Vi ricordate il NO-TAV?)
- Dopo il tafferugli iniziali, i media non ne parlano più e le cose vanno avanti. "La maggioranza silenziosa" continua ad rimanere silente, deve pensare alle ferie!
La nostra è una piccola realtà. Per esempio chi conosce il sistema di Ehret è una esigua percentuale del pubblico italiano, e chi la comprende è una percentuale ancora più piccola. Per contro i libri della Clerici e della Parodi e dei vari cuochi delle rubriche tipo Gusto, Cotto e mangiato, ecc. sono in prima fila nelle librerie.
Sul nucleare ci sono molte più probabilità che chi non lo vuole sia ora la maggioranza, a causa del disastro in Giappone, ma poi tutti dimenticano in fretta, meno chi vuole fare le centrali che lavorerà in continuazione sull'assioma :"Le centrali adesso sono sicure".