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Inviato: 14 dicembre 2010, 1:23
da luciano
Riguardo alla fede, uno può anche fare le cose per fede, ma è un basso livello di responsabilità.

Uno deve fare le cose perchè la sua intelligenza gli fa intravvedere che agendo in un determinato modo otterrà dei risultati, e per far questo deve fare le azioni e vedere quali risultati producono. Poi una volta osservato il risultato saprà che funziona, o che non funziona se questo è il caso.

La fede non richiede l'applicazione della propria intelligenza ed iniziativa, ma di credere senza verifica, ed è per questo che nel mondo ci sono in giro molti bigotti ipocriti e fanatici integralisti.

Nel sistema di guarigione della dieta senza muco, il verificare e l'osservare i risultati è parte essenziale nel modo di procedere ed applicare. La fede proprio non c'entra.

Ehret in più parti dice di guardare tu stesso.

Inviato: 14 dicembre 2010, 6:21
da bactabeven
Ecco, adesso ho qualcosa su cui riflettere :D

Ciao a tutti

Inviato: 14 dicembre 2010, 20:40
da robyvac
Io personalmente sostituirei la parola fede con SERIETA', o con DETERMINAZIONE( o grinta se vogliamo). :D :D

Inviato: 14 dicembre 2010, 21:10
da luciano
robyvac ha scritto:Io personalmente sostituirei la parola fede con SERIETA', o con DETERMINAZIONE( o grinta se vogliamo). :D :D
Direi che non sono molto pertinenti. La serietà è pesante, adombrante, non c'è spazio per la gioia. La grinta e la determinazione devono essere prima motivate dalla conoscenza, senza di quella si possono fare disastri.

Inviato: 15 dicembre 2010, 8:33
da SteG73
luciano ha scritto:
robyvac ha scritto:Io personalmente sostituirei la parola fede con SERIETA', o con DETERMINAZIONE( o grinta se vogliamo). :D :D
Direi che non sono molto pertinenti. La serietà è pesante, adombrante, non c'è spazio per la gioia. La grinta e la determinazione devono essere prima motivate dalla conoscenza, senza di quella si possono fare disastri.
Saggie parole le tue, Luciano.

Oggi spesso si confonde conoscenza con scienza e fede con fiducia.
Però sempre di più, mi rendo conto che tutto dipende dallo spirito che alberga ognuno di noi. C'è chi ha lo spirito di iniziativa e chi no, chi ha lo spirito dell'avventura e chi no, chi quello della scoperta, chi quello dell'aiuto al prossimo, chi quello della spiritualità, ... insomma, tutti abbiamo un mix di queste cose, ma una, due o tre di queste sono preponderanti. Evidenti.

Ma spirito e "volontà" sono due cose diverse. Lo spirito è quella vocina flebile (all'inizio) che senti in lontanaza dentro di te. Povero, con tutto il muco che abbiamo in giro è difficile farsi sentire, ma a volte urla e lo sentiamo forte e chiaro.
La volontà è perlopiù dettata dalla neocorteccia, adestrata a seguire modelli, oppure a soddisfare i bisogni del cervello emotivo, magari traumatizzato.

Lo spirito ha più una conotazione di "attrazione magnetica" che di volontà cosciente al 100%.

Ecco, penso che chi non ha uno spirito volto al cambiamento, alla conoscenza, alla ricerca, alla scoperta, all'apertura mentale, penso che non bastino 1000 testimoni e 1000 dimostrazioni scientifiche a convalidare la validità di una pratica salutistica ai suoi occhi. O magari può concordare, ma non cambiare.

Il percorso è lento, e si diffonde per passa parola tra chi è sensibile a questa direzione. Quindi conta il numero di persone con cui si condivide la conoscenza, come fai tu Luciano tramite i siti che curi e porti avanti.

Ciao

Inviato: 15 dicembre 2010, 9:53
da robyvac
Si, scusate, è che io interpreto queste parole in un contesto totalmente differente e ciò può dar luogo a malintesi. La serietà da me intesa non è seriosità ma chiarezza di intenti e coerenza, non prendersi in giro insomma giustificando continuamente le proprie debolezze. In ciò non manca la gioia o l'ironia. E giustamente questa segue ad una comprensione che nasce prima e che predispone anche alla determinazione. Mannaggia, è incredibile quanto l' utilizzo delle parole sia sempre oggetto di differenti interpretazioni :lol: La cieca determinazione diventa caparbietà o cocciutaggine e cio giustamente può escludere l' apertura di pensiero, ma la determinazione motivata da una intima comprensione di sè è certamente altro dalla precedente :D Quindi mi scuso per l' equivoco :roll:

Inviato: 15 dicembre 2010, 10:14
da Peaceful
luciano ha scritto:
Foca ha scritto:Come fai Luciano, ad accettare (senza starci male) che i tuoi figli siano onnivori? :roll:
Perché la frustrazione non viene dal fatto che un figlio sia onnivoro e non voglia cambiare le sue abitudini, ma dal fatto che il genitore vorrebbe che il figlio facesse come il genitore vuole.

Se accetti che tuo figlio sia ciò che lui vuole essere, forse un giorno cambierà, ma se in cuor tuo lo vorresti diverso da come è, sarà più difficile che cambi. Per cambiare bisogna prima accettare le cose come sono.

Se poi non cambiano, è comunque una scelta della persona e va accettata.
Concordo con Luciano, ognuno ha il suo percorso da seguire, le sue lezioni da imparare, anche i nostri figli...

concordo

Inviato: 15 dicembre 2010, 18:15
da marcopane
Concordo pienamente. Anche a me capitano queste cose se mangio alimenti sbagliati.
La mattina mi alzo con un viso tutt'altro che rilassato e riposato, il colorito non è bello roseo ma pallido. Idem la soffiatina dal naso e la sete smodata.
Noto anche la pelle cambiare luminosità, soprattutto le parti sempre esposte alle intemperie, viso e mani. La pelle è meno resistente. Si screpola subito, si inaridisce. Al contrario, se mangio seguendo la dieta, non succede.
Uguale per andare di corpo: alimenti sbagliati = blocco intestinale.
Difficoltà di vario genere: tempistica (il percorso digestivo rallenta e c'è una anormale sosta del cibo mal digerito nell'apparato) e difficoltà di espulsione (durezza delle feci), ovvio gonfiore generale del ventre.

...Concordo anche col terminare scrivendo:

" VIVA EHRET ! "

:D

Inviato: 19 dicembre 2010, 14:57
da Utente cancellato
bactabeven ha scritto:
SteG73 ha scritto:...ma mi chiedo come abbiamo fatto per anni ad andare avanti con una alimentazione così fuori da quella corretta.
Grazie all'amore dei nostri cari che ci hanno nutrito. Lo hanno fatto come hanno potuto e creduto, cercando di fare il meglio per noi. Nasce da qui, se vogliamo, una sorta di responsabilità nel crecare di fare al meglio la nostra disintossicazione, per porla come esempio da manifestare anche ai nostri cari :D

Ciao a tutti
bellissimo messaggio pieno di compassione :D

Inviato: 19 dicembre 2010, 22:48
da Saretta
robyvac ha scritto:Si, scusate, è che io interpreto queste parole in un contesto totalmente differente e ciò può dar luogo a malintesi. La serietà da me intesa non è seriosità ma chiarezza di intenti e coerenza, non prendersi in giro insomma giustificando continuamente le proprie debolezze. In ciò non manca la gioia o l'ironia. E giustamente questa segue ad una comprensione che nasce prima e che predispone anche alla determinazione. Mannaggia, è incredibile quanto l' utilizzo delle parole sia sempre oggetto di differenti interpretazioni :lol: La cieca determinazione diventa caparbietà o cocciutaggine e cio giustamente può escludere l' apertura di pensiero, ma la determinazione motivata da una intima comprensione di sè è certamente altro dalla precedente :D Quindi mi scuso per l' equivoco :roll:
Quoto cio' che dici, anche a me capita di non farmi capire bene a parole, e mi dispiace, tanto che mi piacerebbe poter trasmettere cio' che sento senza l'utilizzo della voce e della scrittura.
Per serietà possiamo intendere come estimazione di cio' che siamo e facciamo. Che è pur sempre fede. Ma anche qui ogniuno puo' interpretarlo a modo suo.. :lol:

Inviato: 19 dicembre 2010, 23:17
da Saretta
luciano ha scritto:
Foca ha scritto:Come fai Luciano, ad accettare (senza starci male) che i tuoi figli siano onnivori? :roll:
Perché la frustrazione non viene dal fatto che un figlio sia onnivoro e non voglia cambiare le sue abitudini, ma dal fatto che il genitore vorrebbe che il figlio facesse come il genitore vuole.

Se accetti che tuo figlio sia ciò che lui vuole essere, forse un giorno cambierà, ma se in cuor tuo lo vorresti diverso da come è, sarà più difficile che cambi. Per cambiare bisogna prima accettare le cose come sono.

Se poi non cambiano, è comunque una scelta della persona e va accettata.
Luciano è proprio vero. I miei genitori hanno cambiato rotta quando li ho "lasciati perdere". Nel mio cuore ci rimanevo male per il fatto che loro non capivano cosa sta dietro a quel sistema di falsità che comprende anche la dieta onnivora. Ma la cosa che piu' mi pesava è che non riuscivo a far capire loro cio' che provavo, e quindi il problema non erano piu' loro ma io. Era come se, dopo anni che loro mi insegnavano a seguire certi schemi, anch'io volessi insegnargli ora i mei. Ho capito che non è giusto, ogni persona deve sentirsi libera di vivere la propria strada, a patto che non vada a nuocere agli altri. Perchè se una persona non è pronta...che so'..alla dieta senza muco...questa potrebbe "nuocergli". Almeno cosi la vedo io. I miei genitori si sono aperti verso nuove idee col tempo, dopo che avevo accettato il fatto che avere un legame familiare, ed essere una vera famiglia, non significa per forza avere le stesse abitudini.