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Sono Enrico, cercatore in difficoltà

Inviato: 17 novembre 2009, 14:33
da neo84
Ciao a tutti!
Mi chiamo Enrico e per presentarmi vi racconterò brevemente la mia storia alimentare.

Quando iniziai l’università a Torino venni in contatto con la realtà del vegetarianesimo attraverso un amico vegano; inizialmente i miei preconcetti mi fecero dibattere con lui se fosse o meno giusto e/o naturale mangiare carne e prodotti animali, poi iniziai lentamente e mettere in discussione e ad abbandonare le mie convinzioni, anche per una nascente sensibilità verso gli animali.
Così a 22 anni, sfruttando anche il fatto di essermi spostato a Bologna per la tesi specialistica e potendo godere di una maggiore autonomia dalla famiglia in fatto di cibo, smisi di mangiare carne (non il pesce).
Dopo la tesi tornai in famiglia e in quel periodo incappai nel libro di Ehret, il sistema di guarigione della dieta senza muco. Mi colpì subito, lo lessi e rilessi più volte, e come gli uomini incatenati nella caverna nel mito di Platone, mi accorsi che in materia di alimentazione il pensiero comune e la medicina industrializzata sono solo ombre, quanto mai lontane dalla verità.
Iniziai a mangiare molta più frutta e verdura, e poiché vivevo in campagna incominciai anche a curare un orto per coltivare il mio cibo.
Fermo restando che alcuni capitoli del libro non mi convincono ancora del tutto (dove si parla dell’uomo come una macchina ad aria e quello di genii e geni), la forza di quelle verità si radicarono in me, ma continuando a vivere in famiglia continuai anche a posticipare l’adozione del SDGDDSM. Salvo qualche caso in cui timidamente rifiutavo fritture, formaggi e simili in favore di insalate e verdure, non trovai mai la forza di esporre apertamente le mie nuove idee.
Quando comunicai che avrei smesso di mangiare anche il pesce incontrai ovviamente l’opposizione dei miei genitori, secondo cui mi sarei ammalato, avrei avuto carenze di elementi indispensabili quali le proteine e cose simili.
Ma dopo alcune discussioni e un po’ di tempo lo accettarono, forse pensando ancora che si trattasse di una scelta puramente animalista.
Così ho vissuto per circa due anni, senza carne e pesce, continuando a mangiare tutto il resto, alternando periodi di crescita e ricadute, facendo brevi digiuni quando lontano da occhi indiscreti e talvolta dimenticando l’importanza delle scoperte fatte, faticando a togliere dolci e gelati che poi ho introdotto di nuovo. Combattevo sul fronte interno la battaglia tra le nuove convinzioni, la forza di volontà, la golosità e quella che Shelton chiama falsa fame. Sul fronte esterno le difficoltà in famiglia e con la mia ragazza.

Ora ho 25 anni, da settembre faccio l’insegnate al liceo italiano di Casablanca e non posso più ignorare il fatto che vorrei fare di più. Ho avuto la fortuna di trovare lavoro qui in Marocco insieme alla mia ragazza e approfittando della distanza dall’influsso famigliare sono tornato alla carica. Il problema è che lei, vegetariana solo per motivi animalisti, non condivide quello che Ehret dice e che io vorrei seguire, ritenendo impossibile il vivere senza pasta, piazza e formaggi, anche solo per questioni di cultura alimentare. Così ogni volta che rimetto in ballo la questione finisco col prendermi del fondamentalista intransigente egoista.

Il problema più arduo da superare sta però nel fatto che lei non ammette che si mangino cose diverse a tavola, nel senso che il pasto deve essere condiviso e tutti e due dobbiamo mangiare le stesse cose… colazione esclusa, per fortuna.
L’argomento alimentazione ha rischiato di dividerci più volte, e ci sarebbe riuscito se non fossimo giunti a dei compromessi. Attualmente alterniamo a pranzo e cena verdure cotte e crude, insalate, cous cous, pasta, riso, legumi, uova e formaggio, mentre per colazione e per gli spuntini sono libero di mangiare solo frutta.

Nei due mesi passati ho fatto parecchi sgarri, specialmente con i dolci, ma adesso vorrei fare uno sforzo e chiedere a me stesso tutto ciò che posso restando fedele al compromesso a cui io e lei siamo giunti.
In particolare vorrei fare attenzione a questi punti:
1. Evitare gli eccessi a tavola.
2. Eliminare pane bianco, zucchero, dolci e prodotti industriali.
3. Ridurre formaggi e uova.
4. Associare bene verdura e alimenti amidacei o proteici(da Shelton, La facile combinazione degli alimenti)
Che ne pensate?

Oggi mi sono iscritto a questo forum, che già leggevo da tempo, per non lasciare scritto solo nella mia testa il mio impegno e avvantaggiarmi del supporto di chi è già passato per queste difficoltà, ma soprattutto per chiedere un consiglio sul mio problema di relazione. Secondo voi come posso fare passi avanti sul SDGDDSM senza distrugge i miei legami affettivi?

Se posso abusare della vostra pazienza, posso chiedere cosa ne pensate della dieta macrobiotica? Pongo la domanda perché secondo i suoi principi l’uomo dovrebbe nutrirsi prevalentemente di cereali integrali e qualche verdura, e chi l’ha provata ha avuto ottimi risultati, ma sarà solo per il fatto che anche in questa dieta si eliminano prodotti animali e industriali?

Scusate la lunghezza e grazie in anticipo per le risposte.

Re: Sono Enrico, cercatore in difficoltà

Inviato: 17 novembre 2009, 15:16
da rolando7
neo84 ha scritto:Ciao a tutti!
Così ogni volta che rimetto in ballo la questione finisco col prendermi del fondamentalista intransigente egoista.

Il problema più arduo da superare sta però nel fatto che lei non ammette che si mangino cose diverse a tavola, nel senso che il pasto deve essere condiviso e tutti e due dobbiamo mangiare le stesse cose… colazione esclusa, per fortuna.
L’argomento alimentazione ha rischiato di dividerci più volte, e ci sarebbe riuscito se non fossimo giunti a dei compromessi.
(....) ma soprattutto per chiedere un consiglio sul mio problema di relazione. Secondo voi come posso fare passi avanti sul SDGDDSM senza distrugge i miei legami affettivi?

Se posso abusare della vostra pazienza, posso chiedere cosa ne pensate della dieta macrobiotica? Pongo la domanda perché secondo i suoi principi l’uomo dovrebbe nutrirsi prevalentemente di cereali integrali e qualche verdura, e chi l’ha provata ha avuto ottimi risultati, ma sarà solo per il fatto che anche in questa dieta si eliminano prodotti animali e industriali?
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Ciao Enrico e benvenuto.
La tua compagna pretende uno strano compromesso: che si mangi quello che ha deciso lei.
Un compromesso è un avvicinarsi di due parti lontane verso un punto comune, non un abdicare alle proprie esigenze da un lato soltanto.
Così mi sembra davvero una imposizione intollerabile.
A meno che non ti piaccia un rapporto madre-figlio (ma non mi sembra che ti ci trovi troppo bene, altrimenti non chiederesti aiuto sul forum).
Scusami se sono diretto e un po' brutale, ma essendoci passato alla tua età, so di cosa parlo. 8)

Per quello che riguarda la dieta macrobiotica, trovo che sia una dieta totalmente sbilanciata, fondata su concetti più ideologici che naturali.

Basandosi principalmente su cereali e legumi, ed escludendo drasticamente la frutta, la macrobiotica comporta per l'organismo un eccesso di acidificazione che è piuttosto dannoso.

In passato anch'io mi ero fatto attrarre dal suo fascino vagamente orientale, ma i risultati sono stati pessimi.
Inoltre, come ricordava qualche collega qui sul forum, il suo fondatore Osawa è morto di cancro a 72 anni, non proprio l'età di un longevo.

In poche parole è una dieta agli antipodi del Sistema Ehretista.

Un buon proseguimento
Rolando
:wink:

Inviato: 17 novembre 2009, 17:38
da neo84
Ciao,
non vorrei aver fatto passare la mia ragazza per un dittatore alimentare, ma il problema concreto è che mentre io farei oggi stesso il passo di togliere farinacei, uova e lattici d'un colpo e iniziare la dieta di transizione, lei quando ha fame vuole una pasta o comunque qualcosa di "sostanzioso", e non le va che non la si condivida... quindi io posso magiare tutta la verdura che voglio, ma non posso esimermi dal mangiare anche un poco del resto.

Inviato: 17 novembre 2009, 18:34
da rolando7
Intanto togliere di colpo tutto quello che mangiavi finora sarebbe uno sbaglio.
La dieta di transizione è appunto un lungo, lento e graduale passaggio da una alimentazione onnivora (o vegan) ad un regime fruttariano.
neo84 ha scritto:Ciao,
non vorrei aver fatto passare la mia ragazza per un dittatore alimentare, ma il problema concreto è che (...) non le va che non la si condivida...
quindi io posso magiare tutta la verdura che voglio, ma non posso esimermi dal mangiare anche un poco del resto.
Mi sembra che corrisponda esattamente a quell'atteggiamento di cui ho parlato: vuole importi una sua decisione, che a te non piace e che riguarda la TUA alimentazione.
E se fosse carnivora, e ti obbligasse a condividere un piatto di carne?

Del resto sarebbe altrettanto sbagliato se tu le imponessi un regime fruttariano o una dieta di transizione che lei non ha minimamente intenzione di fare.
Almeno, questo è il mio personale parere, per quel che conta...

:wink:

Inviato: 17 novembre 2009, 19:29
da luciano
neo84 ha scritto:lei quando ha fame vuole una pasta o comunque qualcosa di "sostanzioso", e non le va che non la si condivida... quindi io posso magiare tutta la verdura che voglio, ma non posso esimermi dal mangiare anche un poco del resto.
E proprio questo il problema.
Se non ti concede di mangiare quello che ti pare, non puoi mettere in pratica il sistema di Ehret.

Personalmente non accetterei mai una relazione con una persona che non mi concede di essere come sono. E questo include anche le mie scelte alimentari.

Però posso comprendere che altri possano accettare quel tipo di relazione, ma questo impedisce la corretta applicazione del sistema di guarigione, dove la libertà di mangiare quello che si vuole senza l'ingerenza del partner è fondamentale.

Quindi se non riesci ad arrivare a un accordo sereno con la tua compagna di non interferire se non condividi la sua pasta con lei senza che si immusonisca, non ci sono soluzioni.

Ha studiato i libri di Ehret?

Inviato: 18 novembre 2009, 10:24
da neo84
Ciao,
la mia ragazza sa di Ehret da quanto le ho esposto, non ha ancora letto i libri, ma ogni volta che ne parliamo il suo atteggiamento è del tipo "se una pastasciutta è un castigo divino, che Dio me ne mandi cento"...
Io non ho insistito perché li leggesse cercando di preparare il terreno con subdolo convincimento e aspettando i momenti più propizi, ad esempio proprio ieri siamo arrivati al compromesso di mangiare frutta a pranzo; non perché si sia convinta d'un tratto del sistema di Ehret ma perché dopo la scuola (fa la maestra) al pomeriggio deve mettersi a lavorare alla tesi ed è arrivata lei a proporre frutta per pranzo per non addormentarsi dopo.

Oltre ad aver avuto "un'ottima istruzione", a casa sua la cultura del gusto regna sovrana, e comprendo la sua difficoltà a staccarsi da tutto ciò. Non è affatto una persona ottusa, ma nella nostra relazione il Noi viene prima dell'Io, e di conseguenza mi faccio carico di far fare anche a lei i progressi nell'alimentazione che vorrei fare io. Ma essendo testardo e drastico nei cambiamenti spesso sbaglio il modo di porre la questione, e si finisce con un muro contro muro.
Crediamo entrambi nella nostra relazione perché siamo l'uno l'opposto dell'altro, e vogliamo imparare a sfruttare le nostre diversità positivamente.
In fatto di alimentazione io nel passato ho bruciato qualche tappa, ad esempio ho eliminato bruscamente i dolci e poi ci sono ricaduto, e magari con il sistema di Ehret avrei ceduto per lo stesso motivo.
Con lei sto imparando la moderazione, e con tutte le strategie possibili, dal judo psicologico alla resistenza non violenta, ho fiducia nel fatto che alla fine si riuscirà a salvare capra e cavoli, ehretisti insieme... in fondo una coppia dovrebbe essere più della somma di due singoli individui.

Intanto spero che il mangiar frutta a pranzo dia qualche risultato tangibile utile per la mia opera di convincimento. E' possibile alternando cene mucose (pane, formaggio, cereali, uova, pasta sempre abbinati a verdura) o poco mucose (insalate, verdure cotte, patate o zucca al forno)? Non sarebbe come iniziare una mezza transizione?

Inviato: 18 novembre 2009, 11:59
da luciano
Il punto è che non necessariamente si deve convincere l'altro ad adottare la propria dieta alimentare, semplicemente rispettare le scelte dell'altro.

Il lavoro deve essere fatto in questa direzione, i "subdoli convincimenti" non dovrebbero esistere in un rapporto di coppia basato sulla lealtà.

Inviato: 18 novembre 2009, 12:24
da neo84
Il termine subdolo era ironico... diciamo che cerco delicatamente di proporre una visione dell'alimentazione e della salute differente da quella comunemente accettata, senza demolire in un colpo solo un castello di false convinzioni ma lasciando che si sgretoli lentamente.

Inviato: 18 novembre 2009, 15:14
da luciano
Ben, allora buon lavoro! Intanto fai il miglior compromesso possibile per entrambi.

Inviato: 20 novembre 2009, 18:04
da Antishred
Ciao neo, benvenuto!

Allora, i miei modesti consigli sono:

- Ripetizione fino alla nausea dei concetti sulla salute e il mangiare bene.

- Spiegarle che le vuoi bene anche se non mangiate le stesse cose.

- Spiegarle che non è così eroico nè romantico "morire insieme" perchè si sta lottando solo contro se stessi.

- Iniziare o rafforzare delle attività che vi accomunino veramente, al di fuori della tavola! In questo modo sarete uniti e non collegherete la vostra unità al cibo.

- Lottare per compromessi migliori (se ti sembra la via migliore) ad es. la pasta una volta alla settimana.

- Imparare a cucinare un sacco di verdure e condividere IL TUO CIBO con lei.

- Cercare di evitare di mangiare solo frutta e farinacei tutti i giorni, perchè può fare più male che bene. L'azione sciogliente della frutta va tamponata con abbondante verdura. Ricorda che il sistema di guarigione è prima di tutto una CURA BASATA SUL CIBO, è meglio seguire gli insegnamenti alla lettera se si vogliono ottenere risultati.

- Capire se il sottomettersi al suo volere sia o meno una scusa per mangiare cibi per cui si prova ancora una forte attrazione. In tal caso, arrivare a un compromesso CON SE STESSI.


Se mi viene in mente altro te lo scrivo.

Ciaoo

Inviato: 20 novembre 2009, 19:26
da luciano
Antishred ha scritto:- Spiegarle che non è così eroico nè romantico "morire insieme" perchè si sta lottando solo contro se stessi.
Difficile applicazione. Se uno è convinto invece che mangiando pastasciutta, formaggi, ecc. sia una cosa buona, puoi solo creare ulteriori contrasti.

Il primo passo è liberare dalla disinformazione, e se questo ha successo, allora si può fare il discorso che proponi.

Diversamente stai cercando guerra. :wink:

Inviato: 20 novembre 2009, 22:13
da Antishred
luciano ha scritto:
Antishred ha scritto:- Spiegarle che non è così eroico nè romantico "morire insieme" perchè si sta lottando solo contro se stessi.
Difficile applicazione. Se uno è convinto invece che mangiando pastasciutta, formaggi, ecc. sia una cosa buona, puoi solo creare ulteriori contrasti.

Il primo passo è liberare dalla disinformazione, e se questo ha successo, allora si può fare il discorso che proponi.

Diversamente stai cercando guerra. :wink:
Uhm... non ci avevo pensato. In effetti il risultato potrebbe essere ancora peggiore, e lei potrebbe finire per difendere a spada tratta quello che ritiene il corretto alimentarsi.

Già, ottima osservazione!

Allora questo punto lo lascio in forse :)

Inviato: 21 novembre 2009, 17:58
da neo84
Ciao Antishred e grazie per i numerosi consigli, sono tutti ottimi punti su cui lavorare... vi aggiornerò sulla messa in pratica

Inviato: 22 novembre 2009, 4:23
da danielsaam
Ciao Enrico, ho visto che hai già ricevuto molti consigli dagli altri utenti del forum, quindi mi limito a darti il benvenuto! :D

Inviato: 8 dicembre 2009, 14:33
da neo84
Ciao a tutti, vi aggiorno delle novità:

Io e la mia compagna siamo arrivati al compromesso che posso mangiare quel che voglio quando siamo solo noi due, quindi sono libero di evitare uova, latticini e farinacei, magari con qualche eccezione... vabbe' mangerò qualche pasta ogni tanto, vorrà dire che cercherò di sfruttare bene questi bonus-sgarri.
Essendo lei più moderata di me, preferisce che in compagnia di altri non esponga (ancora aggiungo io) la svolta alimentare, per non destare troppe discussioni e non mettere in imbarazzo parenti o amici, per non dover rifiutare inviti, insomma per evitare cose tipo: "Cosa gli cucino se mangia solo erba?". Tutti sanno che siamo vegetariani, ma per non mettere in difficoltà nessuno e cercare di lasciare che il tempo porti i suoi frutti senza dare vita a liti e incomprensioni inutili...

Quindi mi concederò ancora cene mucose con parenti, cercando di contenere i danni, piazza e simili, chissà come andrà sotto le feste...