Sera a tutti, sono Marco da Sansepolcro (AR)
Inviato: 2 aprile 2016, 23:26
Salve carissimi amici.
Beh da dove parto.... mi chiamo Marco, ho 28 anni (29 il 24 Maggio) e da poco più di un paio di settimane ho finito un percorso molto lungo e profondo che mi ha portato a conoscere l'illuminato Arnold Ehret e le sue conoscenze.
Abito a Sansepolcro in provincia di Arezzo.
La mia è una storia come tante altre (purtroppo) dei giorni d'oggi. Da acclamato ragazzo prodigio (genio a scuola, virtuoso pianista e calciatore destinato ai maggiori palcoscenici), al fallimento totale e la distruzione dell'IO con la tossicodipendenza e l'odio per la vita.
Ma oggi mi sento rinato. Rinato non perchè stia bene in questo momento. Ma proprio perchè ritrovo la consapevolezza di aver preso la strada,l'unica, giusta. Non starò qua a parlar di quale malattia o quale malessere mi hanno afflitto fino oggi (Ehret direbbe lo stesso se lo si è capito) ma di quel percorso spirituale che ho attraversato.
All'età di 19 anni (era il 2006), dopo molti anni di agonie fisiche (metaboliche e muscolari su tutto) che non mi permettevano di giocare a calcio (a quei tempi ero un giocatore del Siena in procinto di affacciarmi alla Serie A), decisi di tentare una nuova strada con l'omeopatia, forse perchè ero stufo del brancolar nel buio della quasi totalità della classe medica conosciuta fino all'ora. E ne trassi giovamento e non nascondo che alcune volte gridai al miracolo. Miracolo fine a se stesso. Si perchè l'Omeopatia funziona davvero se si va a toccare quel mix di sostanza giusta, diluizione su "misura" e "momento storico" idoneo. Ma non ti fa capire dove avevi sbagliato e sarai sempre destinato ad ammalarti di nuovo. In 10 anni di omeopatia solo 2 volte ho gridato alla guarigione e sempre allo stesso modo, il 24esimo giorno del rimedio ben scelto. Ma sempre sono ricaduto nel male.
Da alcuni anni ho scelto la strada del mondo vegetale, ma senza sapere bene quello che stavo facendo. Troppa insicurezza e troppa sensibilità all'opinione altrui, che, aggiunti a sbalzi troppo frequenti dello stato di salute, mi ritrovavo sempre a perdere fiducia sul cammino intrapreso.
Poi pochi mesi fa mi si consiglia la dieta del gruppo sanguigno. Confesso che per un pò mi ha tratto in inganno, ma il mio sesto senso mi diceva che stavo sbagliando.
Ecco il 2016. Ancora ero in contatto con il medico omeopata (primi forti contrasti nei punti di vista specie sulla dieta) e mi avvicino alle traduzioni bibliche di Biglino (così per caso). Questa è stata la svolta. Si. Perchè il mio obiettivo era quello di trovare un verità assoluta e se per un attimo prendevo per vere le traduzioni originali della Genesi, tutto mi portava ad una conclusione:
"prese l'adam e lo fece a immagine e somiglianza di Elohim"
"Li collocarono nell'Eden (parco recintato) e gli dissero di nutrirsi di ciò che gli alberi e la terra producono".
Questo era quanto mi bastava per avere un'illuminazione.
Poi mi sono appassionato al digiuno e anche su quello nella Bibbia se ne parla spesso (i 40 giorni di digiuno di Gesù su tutti).
Ma nonostante tutte queste informazioni e questo percorso durato anni e anni non riuscivo a capire perchè, se alcuni cibi erano quelli davvero giusti, mi trovavo a peggiorare in modo troppo repentino e profondo quando li mangiavo. Ovviamente la frutta.
Qualche settimana fa ho deciso di chiamare un mio amico. Mi aveva già parlato di Ehret e della dieta senza muco. Allora mi dico "su forza leggiamoci quel libro". E li scatta l'illuminazione, quando si dice che Ehret era molto legato alla Bibbia. Mi sono subito detto "vedi, io come lui ci sono arrivato tramite la Bibbia, in particolar modo la Genesi". Arrivato nel senso che avevo avuto la conferma che mi serviva. Bene, ho letto il libro e devo dire che tutto mi torna. Ed eccomi che ad oggi sono uno dei vostri, nonostante la diffidenza di tutti i miei parenti, nonostante la mia salute sia ancora precaria, ma per la prima volta con la totale fiducia e fermezza.
Il percorso sarà lungo. O forse meno lungo di quello che si pensa. Dipende da quanto si vuole soffrire. Più si è in grado di tollerare (senza ESAGERARE ed Ehret è molto chiaro su questo punto) e più si è in grado di accelerare (la mangiata di succo di Uva di Ehret con vomito e diarrea mucosa quasi letale ma da lui definita "guaritoria"). L'importante è sapere quello che si fa. E grazie a questo libro è tutto (o quasi) a portata di mano.
Un saluto (stacco che domani ho la partita di calcio e si fa tardi)
Marco
Beh da dove parto.... mi chiamo Marco, ho 28 anni (29 il 24 Maggio) e da poco più di un paio di settimane ho finito un percorso molto lungo e profondo che mi ha portato a conoscere l'illuminato Arnold Ehret e le sue conoscenze.
Abito a Sansepolcro in provincia di Arezzo.
La mia è una storia come tante altre (purtroppo) dei giorni d'oggi. Da acclamato ragazzo prodigio (genio a scuola, virtuoso pianista e calciatore destinato ai maggiori palcoscenici), al fallimento totale e la distruzione dell'IO con la tossicodipendenza e l'odio per la vita.
Ma oggi mi sento rinato. Rinato non perchè stia bene in questo momento. Ma proprio perchè ritrovo la consapevolezza di aver preso la strada,l'unica, giusta. Non starò qua a parlar di quale malattia o quale malessere mi hanno afflitto fino oggi (Ehret direbbe lo stesso se lo si è capito) ma di quel percorso spirituale che ho attraversato.
All'età di 19 anni (era il 2006), dopo molti anni di agonie fisiche (metaboliche e muscolari su tutto) che non mi permettevano di giocare a calcio (a quei tempi ero un giocatore del Siena in procinto di affacciarmi alla Serie A), decisi di tentare una nuova strada con l'omeopatia, forse perchè ero stufo del brancolar nel buio della quasi totalità della classe medica conosciuta fino all'ora. E ne trassi giovamento e non nascondo che alcune volte gridai al miracolo. Miracolo fine a se stesso. Si perchè l'Omeopatia funziona davvero se si va a toccare quel mix di sostanza giusta, diluizione su "misura" e "momento storico" idoneo. Ma non ti fa capire dove avevi sbagliato e sarai sempre destinato ad ammalarti di nuovo. In 10 anni di omeopatia solo 2 volte ho gridato alla guarigione e sempre allo stesso modo, il 24esimo giorno del rimedio ben scelto. Ma sempre sono ricaduto nel male.
Da alcuni anni ho scelto la strada del mondo vegetale, ma senza sapere bene quello che stavo facendo. Troppa insicurezza e troppa sensibilità all'opinione altrui, che, aggiunti a sbalzi troppo frequenti dello stato di salute, mi ritrovavo sempre a perdere fiducia sul cammino intrapreso.
Poi pochi mesi fa mi si consiglia la dieta del gruppo sanguigno. Confesso che per un pò mi ha tratto in inganno, ma il mio sesto senso mi diceva che stavo sbagliando.
Ecco il 2016. Ancora ero in contatto con il medico omeopata (primi forti contrasti nei punti di vista specie sulla dieta) e mi avvicino alle traduzioni bibliche di Biglino (così per caso). Questa è stata la svolta. Si. Perchè il mio obiettivo era quello di trovare un verità assoluta e se per un attimo prendevo per vere le traduzioni originali della Genesi, tutto mi portava ad una conclusione:
"prese l'adam e lo fece a immagine e somiglianza di Elohim"
"Li collocarono nell'Eden (parco recintato) e gli dissero di nutrirsi di ciò che gli alberi e la terra producono".
Questo era quanto mi bastava per avere un'illuminazione.
Poi mi sono appassionato al digiuno e anche su quello nella Bibbia se ne parla spesso (i 40 giorni di digiuno di Gesù su tutti).
Ma nonostante tutte queste informazioni e questo percorso durato anni e anni non riuscivo a capire perchè, se alcuni cibi erano quelli davvero giusti, mi trovavo a peggiorare in modo troppo repentino e profondo quando li mangiavo. Ovviamente la frutta.
Qualche settimana fa ho deciso di chiamare un mio amico. Mi aveva già parlato di Ehret e della dieta senza muco. Allora mi dico "su forza leggiamoci quel libro". E li scatta l'illuminazione, quando si dice che Ehret era molto legato alla Bibbia. Mi sono subito detto "vedi, io come lui ci sono arrivato tramite la Bibbia, in particolar modo la Genesi". Arrivato nel senso che avevo avuto la conferma che mi serviva. Bene, ho letto il libro e devo dire che tutto mi torna. Ed eccomi che ad oggi sono uno dei vostri, nonostante la diffidenza di tutti i miei parenti, nonostante la mia salute sia ancora precaria, ma per la prima volta con la totale fiducia e fermezza.
Il percorso sarà lungo. O forse meno lungo di quello che si pensa. Dipende da quanto si vuole soffrire. Più si è in grado di tollerare (senza ESAGERARE ed Ehret è molto chiaro su questo punto) e più si è in grado di accelerare (la mangiata di succo di Uva di Ehret con vomito e diarrea mucosa quasi letale ma da lui definita "guaritoria"). L'importante è sapere quello che si fa. E grazie a questo libro è tutto (o quasi) a portata di mano.
Un saluto (stacco che domani ho la partita di calcio e si fa tardi)
Marco