Sfogo intriso di dubbi perplessità e angosce

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Antishred
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Sfogo intriso di dubbi perplessità e angosce

Messaggio da Antishred »

Ragazzi, perdonate la mia ignoranza.
Premetto che ho letto il libro di Ehret e ne sono stato molto entusiasmato: le promesse sono fantastiche e all'apparenza facili da raggiungere (ma solo se si ha un'intenzione pura).
TUTTAVIA
se ci sono dei cibi che eliminano muco, vuol dire che se si assumono una volta ogni tanto cibi che ne producono, sarà poi facile nel lasso del tempo tra questi "ogni tanto" ripulire l'organismo dal muco prodotto.
Mi riferisco ovviamente a cibi come carne e pesce, freschi naturalmente, consumati crudi o con limone o cotti alla piastra (a detta di molti il metodo meno invasivo per la cottura).
Qui sul forum si sente parlare continuamente di "cali" di sostanze di chi segue questa dieta o anche solo le carenze che hanno i vegetariani o vegani o credo anche fruttariani, costretti a imbottirsi di integratori di chissà quale genere e tipo che danno chissà quali effetti collaterali e che soprattutto molto poco hanno di "naturale" nel senso stretto, e magicamente queste sostanze sembrano presenti in cibi "sbagliati" come carne e pesce o prodotti che ne derivano o altri che non conosco.

Ora. Noi stiamo cercando la salute perfetta o la salute perfetta "solo se" ?
Perdonatemi ma mi piace vederci chiaro.
Un consumo eccessivo di cibi che producono tossine o muco è sbagliato, fin qui siamo tutti d'accordo. Ma se dei cibi ci possono aiutare a evitare di prendere tutti sti integratori e costringerci ad acquistare macchinari da mille euro per "aiutarci" nella nostra dieta "secondo natura" - avete mai visto un albero di frullatori? - allora perchè evitare di consumarli, se tanto poi con l'aiuto di alimenti muco-distruttori si eliminano le tossine da essi derivanti?
Già l'alimentazione e la dieta Ehretista implicano un distacco quasi totale dalla società (mangiare è prima di tutto un fattore sociale per il 99% della popolazione), se ancora si deve ricorrere ad espedienti assurdi e aiuti esterni per seguirla, allora perdonatemi ma secondo me c'è qualcosa che non quadra! Stiamo diventando monaci di clausura? Perchè dobbiamo privarci del piacere di certe cose, se tanto consumarle una volta ogni tanto non provoca danno?

Il mio modesto parere, ed è una provocazione che vi lancio, è questo:

Primo passo: depurare il corpo dal muco (anche se non so bene come si faccia a capire quando questo avverrà, ma va beh)

Secondo passo: concedersi delle cose cavolo! Forse penserete che ho una mente debole o che sono facilmente suscettibile, o che questo è un "picco di golosità dovuto al fatto che nel mio sangue ora ci sono elementi dei miei cibi preferiti e che quindi mi viene voglia di mangiare" ma io qua vedo molta gente che non è in pace con se stessa da quando segue questo stile di vita! e io stesso sto incontrando molte difficoltà! perchè so che se passassi a mangiare solo frutta sarò prima di tutto uno scheletro ambulante, cosa che NON voglio essere, in quanto la mia idea di forma ottimale è un fisico tonico, forte, allenato e scattante, e poi so già che sarò una sorta di robot solitario che si perde il 99% delle feste, cene con gli amici, uscite... per cosa? per raggiungere la "salute perfetta"? ma sapete se per caso con essa si elimina il bisogno di avere amici e storie sentimentali? Ovvio, un'amicizia non si basa sul cibo, a meno di non essere in un gruppo di soli chef, e una relazione sentimentale non ha come fondamenta il "mangiare assieme". E', questo stile di vita, un modo originale per diventare dei pezzi di ghiaccio che "possono fare a meno di"? Sapete benissimo quello che dico. Magari sono dubbi che col tempo si fugheranno, ma io vedo una via di solitudine e fatiche davanti a me.
"Vieni a cena da me?" - "No grazie, a meno che tu non mi faccia trovare un piattone di uva" o ancora peggio "No grazie, mangerò a casa, semmai verrò a fare un salto" o "Mi porto io le mie cose". Cena coi colleghi di lavoro: "Cameriere, per me lasci stare e mi porti solo un kg di mele verdi"

Ragazzi, io sono invaso dai dubbi. Non nego che ho anche molta paura! Paura di perdere tutto in nome di me stesso, di addentrarmi in una strada fatta di sole privazioni e sacrifici. Ma sono abbastanza forte per rinunciare a tutto (compagnia, serate con gli amici, sport e forma fisica ottimale - secondo me) ? Sono abbastanza fanatico da rinunciare a così tanto in questa ultima vita che mi rimane? A cosa sto aspirando? a governare il mondo? a essere ricordato un giorno come "l'uomo dalla salute perfetta"? Per cosa poi? Godermi la mia salute perfetta in perfetta solitudine?

Capisco che siamo in un mondo che ci costringe a giustificarci per ogni nostra azione e che cerca di incasellarci continuamente per avere più controllo su di noi, ma io non voglio lottare contro nessuno. Le mie scelte le porto avanti con orgoglio, ma quando questo diventerà disprezzo allora avrò capito che basta. I miei modi di vivere interessano solo me e nessun altro, ma temo che un giorno vicino alla mia Fine mi ritroverò solo nel mondo, con non più di una o due persone al mio fianco che abbiano capito il perchè mi sono spinto così avanti, e sarà troppo tardi tornare indietro, capirò che tutto ciò che ho sacrificato per ME stesso e per la MIA ossessione della salute perfetta mi faranno sprofondare in un baratro profondissimo e senza ritorno, che porta alla follia.

L'unica cosa che voglio è vivermi la vita: se c'è qualcosa che mi avvantaggia, tanto meglio (raggiungere un migliore stato di salute per mezzo della dieta di transizione mi pare un ottimo mezzo) ma so di non essere perfetto e non lo diventerò con uno schiocco di dita.

Non vi sentite un po'soli?


La Filosofia del Digiuno
Questo libro offre la visione di un Autore illuminato sul digiuno. Per maggiori ragguagli: La Filosofia del Digiuno

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sibilla
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Messaggio da sibilla »

Caro Antishred, spesso questi sfoghi sui dubbi iniziali sono intrisi di polemica e quindi lasciano il tempo che trovano, il tuo invece mi sembra tranquillo e mi ci sono anche riconosciuta, intendo la me di un po' di tempo fa! :D
Premesso che non mi sento chissà che esperta, pure io ho i miei alti e bassi, ma ormai è parecchio tempo che seguo il sistema e alcune cose mi sento di averle superate.

Pe resempio la sensazione iniziale di smarrimento quando si afferra che tutto questo percorso ti porterà (se, forse, se ti andrà di arrivarci, se coinciderà coi tuoi scopi etc) a mangiare sono frutta e verdura! E' pazzesco, da onnivori sicuramente ci viene da pensare: frutta e verdura=quello che mangio io meno questo, questo, questo... praticamente meno tutto. Un menù onnivoro meno.

E da lì poi si pensa a integratori, ma chi me lo fa fare se devo finire a fare la figura del reietto, pelle e ossa tra l'altro. Me lo diceva pure mio padre (medico): la gente ti eviterà perchè non sarai più in grado di andare a farti una pizza con gli amici. E' l'idea così comune che si venga accettati su un principio di conformismo... quando sarò 'diversa' chi mi prenderà più?

Praticando, si scopre che 'l'altra' dieta, che stai pensando di praticare, non è quella onnivera meno, ma è proprio 'altra'. Altra cosa. Non è neppure una dieta, se per dieta hai in mente quella cosa che 'decidi' di seguire con spirito di sacrificio in vista di un dimagrimento, per esempio, o cose così. E' più simile a: sono d'accordo con quello che dice il libro? si. E allora adesso vediamo che succede.
Ok, non ti nascondo che una certa dose di disciplina sia necessaria, almeno all'inizio, ma poi ti accorgi di aver dato solo l'abbrivio: quando il corpo comincia a stare meglio, semplicemente modifica le richieste. La differenza con prima è che un tempo mettevo a tacere un istinto buono (tipo non mangiare se non avevo granchè fame) perchè ero influenzata dal 'mangia che sennò deperisci', ora invece non mi spaventa contraddire OGNI raccomandazione medica se questa interferisce con le cose nuove che ho/sto imparando.

Hai paura di diventar epelle e ossa, ma potrebbe succederti, andando avanti, di voler sperimentare un digiuno! potresti scoprire sulla tua pelle che al quinto giorno sei pieno di energia... e questa energia da dove arriva allora?! tutte queste cose metteranno in crisi le tue (nostre) convinzioni precedenti. E' da lì che arrivano le paure.

Io non ho mai detto: bello questo libro, ok adesso lo faccio. Mi sono solo resa conto che ero d'accordo, e che se ero d'accordo qualche implicazione dal lato pratico, forse, avrebbe anche potuto esserci. Non ho mai detto: da oggi niente più spaghetti! come avrei potuto?! sarebbe stato troppo sconvolgente! Allora mi sono detta: se il libro ha ragione, gli spaghetti non dovrebbero mancarmi, ma se mai li dovessi desiderare li mangerò. E indovina? non li ho mai più desiderati. Sembra pazzesco ma è così. Desideravo il condimento, e allora mangiavo quello, ma quel supporto elastico e gommosetto fatto di farina bianca e collosa no, quello non mi andava più granchè. Non abbastanza, comunque, da ordinarne un piatto.
Un tempo, quando credevo che la pasta fosse necessaria per reggermi in piedi, non mi sarei azzardata a toglierla. E' buona? si, forse, finchè ti piace. Spesso si pensa che certe cose non le mangi più perchè non mi piacciono, e allora mi dicono che sono 'capricciosa'. Maccome, non mi piace il panino del mcdonald, che è così 'compagnone', così 'cibo del popolo'? No, e nemmeno il gelato confezionato, anche se, scommetto che se dessi un morso a un magnum ancora mi piacerebbe!
Semplicemente, il piacere non deve essere il nostro unico criterio di scelta. E' un concetto evidente in tanti campi (se no passeremmo tutto il nostro tempo a dormire, o a fare sesso con chi ci capita!), ma quando si tratta di cibo si trovano molte persone che ragionano così. Come bambini. Affermano risoluti che se una cosa gli piace, allora è giusto che la si mangi. Anche se ti spappola il fegato. Anche se ti uccide lentamente, o se sai di per certo che è la causa principale di malattie mortali. Anche se qualcuno viene torturato e ucciso perchè tu possa gustarla.
Lo ammetto: il gelato alla crema mi piace, ma non lo mangio lo stesso! Scommetto che pure l' MDMA non è male, ma non la uso lo stesso!

A parte gli scherzi: non so quanto tempo ci voglia perchè il sapore non ti attiri più, come è per me oggi quello della carne. Ripugnante. La pasta, se me la mettessi in bocca, forse ancora mi piacerebbe, come mi piacerebbe chessò, la torta al cioccolato o i biscotti o roba dolce in genere. Ma mi verrebbe un mattone sullo stomaco, e poi starei male; chi me lo fa fare?

Ah-ha, dicono i miei amici onnivori! non la digerisci, stai male! io invece che sono onnivoro e la digerisco, sto messo meglio!
Sicuro? sicuro che se nel caos in cui si trova i ltuo organismo non sei in grado di avvertire quando quello che mangi ti fa male sia davvero un vantaggio? perchè di questo si tratta. Capire in prima persona, o aspettare che il danno diventi visibile e mettere 'il caso' in mano a un medico o a un farmacista.

La prima cosa che abbandoni, se metti alla prova il sistema, è la dipendenza. Dai farmaci, dai medici, dai cibi 'dell'infanzia', dai cibi 'consolatori', dai cibi che fanno da collante a rapporti vuoti dei quali faresti meglio a fare a meno e lo sai, dai media, dal sistema, quello grande intendo, la nostra matrix invisibile. Te ne sganci poco alla volta, giorno per giorno.

E infine (ammazza quanto ho scritto!), la cosa meglio è che non diventi affatto un reietto! diventi quello particolare che però guarda caso sta meglio di tutti, e piano piano diventi un punto di riferimento. Non c'è luogo, ristorante, chiosco, festa dell'unità, bar, pub, dove sia impossibile restare coerenti a sè stessi, se lo si desidera. OK, avrai meno scelta sul menù degli altri, certe volte dovrai accettare compromessi più o meno forti, ma non è affatto così difficile, quando si accetta che ok, viviamo in un mondo a misura di onnivoro (per ora). Non pensare solo al cibo. I vantaggi sono così tanti che bisogna provare per crederci.
la ragione conosce solo ciò che ha fatto in tempo a conoscere
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Messaggio da luciano »

Tutto giusto quello che scrivi.

Tutto dipende dai punti di vista.

Ci sono diversi modi di godersi la vita, le scelte che vengono fatte dipendono dalle tendenze individuali .

Ho conosciuto buongustai, in particolare uno, morto obeso per una "congestione" con uno scampo cotto al vapore condito con una salsina al limone e finocchietto in bocca.

Così ha vissuto e così è morto.

Si è goduto la vita. Mi diceva, cosa c'è di più bello, oltre che a una scopata, di un buon piatto e del buon vino?

Quella era la sua consapevolezza della vita e secondo lui quello era il modo in cui va vissuta.

Punti di vista. :wink:

Riguardo al sentirsi soli, personalmente non mi sento solo nemmeno quando sono da solo.
Ci si può sentire soli anche in mezzo a una folla.
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Messaggio da luciano »

Ciao bellissima Sibilla! :D
sibilla ha scritto:...E infine (ammazza quanto ho scritto!)...

Ammazza, quanta strada hai fatto! 8O
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sibilla
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Messaggio da sibilla »

Grazie... hai sempre una parola carina... :oops:
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Messaggio da luciano »

sibilla ha scritto:Grazie... hai sempre una parola carina... :oops:
Non esagerare, a volte sono brutale! Ma quando è facile dire una parola carina, perchè no?! :D
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Messaggio da Antishred »

sibilla ha scritto:Caro Antishred, spesso questi sfoghi sui dubbi iniziali sono intrisi di polemica e quindi lasciano il tempo che trovano, il tuo invece mi sembra tranquillo e mi ci sono anche riconosciuta, intendo la me di un po' di tempo fa! :D
Premesso che non mi sento chissà che esperta, pure io ho i miei alti e bassi, ma ormai è parecchio tempo che seguo il sistema e alcune cose mi sento di averle superate.

Pe resempio la sensazione iniziale di smarrimento quando si afferra che tutto questo percorso ti porterà (se, forse, se ti andrà di arrivarci, se coinciderà coi tuoi scopi etc) a mangiare sono frutta e verdura! E' pazzesco, da onnivori sicuramente ci viene da pensare: frutta e verdura=quello che mangio io meno questo, questo, questo... praticamente meno tutto. Un menù onnivoro meno.

E da lì poi si pensa a integratori, ma chi me lo fa fare se devo finire a fare la figura del reietto, pelle e ossa tra l'altro. Me lo diceva pure mio padre (medico): la gente ti eviterà perchè non sarai più in grado di andare a farti una pizza con gli amici. E' l'idea così comune che si venga accettati su un principio di conformismo... quando sarò 'diversa' chi mi prenderà più?

Praticando, si scopre che 'l'altra' dieta, che stai pensando di praticare, non è quella onnivera meno, ma è proprio 'altra'. Altra cosa. Non è neppure una dieta, se per dieta hai in mente quella cosa che 'decidi' di seguire con spirito di sacrificio in vista di un dimagrimento, per esempio, o cose così. E' più simile a: sono d'accordo con quello che dice il libro? si. E allora adesso vediamo che succede.
Ok, non ti nascondo che una certa dose di disciplina sia necessaria, almeno all'inizio, ma poi ti accorgi di aver dato solo l'abbrivio: quando il corpo comincia a stare meglio, semplicemente modifica le richieste. La differenza con prima è che un tempo mettevo a tacere un istinto buono (tipo non mangiare se non avevo granchè fame) perchè ero influenzata dal 'mangia che sennò deperisci', ora invece non mi spaventa contraddire OGNI raccomandazione medica se questa interferisce con le cose nuove che ho/sto imparando.

Hai paura di diventar epelle e ossa, ma potrebbe succederti, andando avanti, di voler sperimentare un digiuno! potresti scoprire sulla tua pelle che al quinto giorno sei pieno di energia... e questa energia da dove arriva allora?! tutte queste cose metteranno in crisi le tue (nostre) convinzioni precedenti. E' da lì che arrivano le paure.

Io non ho mai detto: bello questo libro, ok adesso lo faccio. Mi sono solo resa conto che ero d'accordo, e che se ero d'accordo qualche implicazione dal lato pratico, forse, avrebbe anche potuto esserci. Non ho mai detto: da oggi niente più spaghetti! come avrei potuto?! sarebbe stato troppo sconvolgente! Allora mi sono detta: se il libro ha ragione, gli spaghetti non dovrebbero mancarmi, ma se mai li dovessi desiderare li mangerò. E indovina? non li ho mai più desiderati. Sembra pazzesco ma è così. Desideravo il condimento, e allora mangiavo quello, ma quel supporto elastico e gommosetto fatto di farina bianca e collosa no, quello non mi andava più granchè. Non abbastanza, comunque, da ordinarne un piatto.
Un tempo, quando credevo che la pasta fosse necessaria per reggermi in piedi, non mi sarei azzardata a toglierla. E' buona? si, forse, finchè ti piace. Spesso si pensa che certe cose non le mangi più perchè non mi piacciono, e allora mi dicono che sono 'capricciosa'. Maccome, non mi piace il panino del mcdonald, che è così 'compagnone', così 'cibo del popolo'? No, e nemmeno il gelato confezionato, anche se, scommetto che se dessi un morso a un magnum ancora mi piacerebbe!
Semplicemente, il piacere non deve essere il nostro unico criterio di scelta. E' un concetto evidente in tanti campi (se no passeremmo tutto il nostro tempo a dormire, o a fare sesso con chi ci capita!), ma quando si tratta di cibo si trovano molte persone che ragionano così. Come bambini. Affermano risoluti che se una cosa gli piace, allora è giusto che la si mangi. Anche se ti spappola il fegato. Anche se ti uccide lentamente, o se sai di per certo che è la causa principale di malattie mortali. Anche se qualcuno viene torturato e ucciso perchè tu possa gustarla.
Lo ammetto: il gelato alla crema mi piace, ma non lo mangio lo stesso! Scommetto che pure l' MDMA non è male, ma non la uso lo stesso!

A parte gli scherzi: non so quanto tempo ci voglia perchè il sapore non ti attiri più, come è per me oggi quello della carne. Ripugnante. La pasta, se me la mettessi in bocca, forse ancora mi piacerebbe, come mi piacerebbe chessò, la torta al cioccolato o i biscotti o roba dolce in genere. Ma mi verrebbe un mattone sullo stomaco, e poi starei male; chi me lo fa fare?

Ah-ha, dicono i miei amici onnivori! non la digerisci, stai male! io invece che sono onnivoro e la digerisco, sto messo meglio!
Sicuro? sicuro che se nel caos in cui si trova i ltuo organismo non sei in grado di avvertire quando quello che mangi ti fa male sia davvero un vantaggio? perchè di questo si tratta. Capire in prima persona, o aspettare che il danno diventi visibile e mettere 'il caso' in mano a un medico o a un farmacista.

La prima cosa che abbandoni, se metti alla prova il sistema, è la dipendenza. Dai farmaci, dai medici, dai cibi 'dell'infanzia', dai cibi 'consolatori', dai cibi che fanno da collante a rapporti vuoti dei quali faresti meglio a fare a meno e lo sai, dai media, dal sistema, quello grande intendo, la nostra matrix invisibile. Te ne sganci poco alla volta, giorno per giorno.

E infine (ammazza quanto ho scritto!), la cosa meglio è che non diventi affatto un reietto! diventi quello particolare che però guarda caso sta meglio di tutti, e piano piano diventi un punto di riferimento. Non c'è luogo, ristorante, chiosco, festa dell'unità, bar, pub, dove sia impossibile restare coerenti a sè stessi, se lo si desidera. OK, avrai meno scelta sul menù degli altri, certe volte dovrai accettare compromessi più o meno forti, ma non è affatto così difficile, quando si accetta che ok, viviamo in un mondo a misura di onnivoro (per ora). Non pensare solo al cibo. I vantaggi sono così tanti che bisogna provare per crederci.
Grazie mille sibilla, tutto questo mi conforta di più, anche se dovrò rileggere nei prossimi giorni per capire davvero come va la faccenda.
Intanto ho capito che (me l'ero dimenticato) le preoccupazioni sono inutili e soprattutto quando capiterà qualcosa l'importante sarà approcciarsi ad essa con lo spirito giusto. Riguardo al piacere... forse hai ragione, molte cose sono più gustose che "buone" - è un discorso che facevo una volta riguardo ai panini di McDonald's: il fatto che siano gustosi non significa che siano buoni. Ma ti faccio un esempio pratico: sono in transizione. Cuocio la verdura, affetto la verdura ecc ecc. ma a fine pasto vedo lì sul ripiano dei baci d'Alassio (dolcetti liguri) e mi dico cavolo... sarà anche l'ultimo, ma lo mangio. che cazzo. E poi rifletto su quanto sia paradossale considerare uno sgarro una cosa che prima mi sembrava assurdamente buona e che in qualche modo mi fa stare meglio. Con un dolcetto minuscolo dopo ogni pasto non credo di mettere in crisi tutta la dieta, ma voglio concedermelo, perchè so che sennò potrei fare cazzate come mi è già successo una o due volte, tipo che alle 4 del pomeriggio mi metto a mangiare dolci per mezz'ora, proprio perchè ne sentivo il bisogno quasi convulso. Mi sono promesso che la prossima volta che capiterà magari mi farò un tè con molto sciroppo d'acero (non credo sia compromettente) o miele, e cercherò di resistere.
In ogni caso, i risultati li sto già apprezzando: molta più lucidità, concentrarsi è molto più facile, determinazione e voglia di fare come non ne avevo mai avuta, poche ore di sonno ogni giorno e la mattina è meravigliosa. Ed è solo da pochi giorni!
Dopo una cena a base di cacciucco (scorpacciata violenta) e il pranzo successivo ugualmente pesante - ero con gli amici e ho detto cazzo voglio godermi questo cibo - sono stato malissimo per tutto il giorno (era già da un po'che seguivo una pseudo-dieta perciò un po'ero depurato) e ho deciso che cercherò di non cascarci più. Così ho digiunato per una quarantina di ore e poi ho iniziato la transizione.
Aggiornerò periodicamente :)

in ogni caso grazie!

ps: hai voglia di raccontare la tua storia? la leggerei molto volentieri.
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Messaggio da luciano »

Antishred ha scritto:ps: hai voglia di raccontare la tua storia? la leggerei molto volentieri.
Qui trovi tutti i post di Sibilla:
https://www.arnoldehret.it/modules.php? ... or=sibilla

Quando vuoi sapere la storia di qualcuno, prendi un suo post qualsiasi e in fondo al post c'è il pulsante profilo.
Cliccandolo vai al suo profilo e quindi clicca "trova tutti i post di..."

Se è un utente che ha scritto diversi post potrai farti un'idea della sua storia leggendoli.

I post scritti per primi si trovano nelle ultime pagine. :wink:

Qui c'è il primo post di Sibilla:
https://www.arnoldehret.it/modules.php? ... ight=#2628

Ovviamente non sto rispondendo per Sibilla, è solo per dare dei suggerimenti per tutti, se ha e vuole aggiungere altro di sicuro lo posterà.
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Messaggio da alexa »

Silver ha scritto:Io lavoro in pizzeria. Una volta mangiavo tutto e adoravo i formaggi.
Oggi sono al 5° giorno di digiuno. Né l'odore né la vista di alimenti errati mi tenta. Il naso, adesso, è più sensibile e associa il profumo a qualcosa di plasticoso-non commestibile.

A distanza di tempo, sono spesso preso a modello. Mi chiedono consigli alimentari. A volte solo per curiosità anche se poi continuano nella loro alimentazione comune.

Posso assicurare a chiunque che non vivo per niente da recluso. Non assomiglio a un derelitto.

Saluti
Silver
Posso dire la stessa cosa.
In pizzeria o al ristorante non ho problemi: verdure grigliate che sono un piacere! Anche io lavoro in un ristorante (per ora)... gli odori di certi "cibi" mi nauseano, pizza e focacce mi sembrano di cartone... formaggi e prosciutti odorano di andato a male, specialmente i prosciutti... mi danno una brutta sensazione di morto, odore di putrefatto... e non sò perchè di naftalina... mah!

Mai stato un problema per me la mia dieta differente nel relazionarmi con gli altri, proprio sabato scorso eravamo a pranzo da un'amica, il menù era riso e pollo al curry, ma in più c'erano tre enormi vassoi di: peperoni rossi, melanzane grigliate e fagiolini verdi preparati in maniera maggistrale. Ho mangiato a sazietà e non ci sono stati mai momenti di imbarazzo, ecc. anzi. Per loro era la cosa più normale che io mangiassi "solo" le verdure e non il riso con il pollo... Mi sono divertita tanto... alle persone non importa se tu prendi dal vassoio del riso o dal vassoio delle melanzane, ma che tu sia di compagnia, che ti diverta e rilassi...

poi per quanto riguarda il fatto che diventiamo modelli, è vero. L'onnivoro di solito soffre di vari disturbi addominali, di altri problemi che semplicemente qualche giorno di digiuno potrebbero risolvere... o alleviare... Vedono che noi non abbiamo più quei problemi di cui loro ancora soffrono e chiedono informazioni sulla dieta senza muco, poi certi li applicano certi no... ma almeno noi gli abbiamo spiegato come stanno le cose, abbiamo la coscienza pulita :)
antishred ha scritto: se ci sono dei cibi che eliminano muco, vuol dire che se si assumono una volta ogni tanto cibi che ne producono, sarà poi facile nel lasso del tempo tra questi "ogni tanto" ripulire l'organismo dal muco prodotto.
Mi riferisco ovviamente a cibi come carne e pesce, freschi naturalmente, consumati crudi o con limone o cotti alla piastra (a detta di molti il metodo meno invasivo per la cottura).
Qui sul forum si sente parlare continuamente di "cali" di sostanze di chi segue questa dieta o anche solo le carenze che hanno i vegetariani o vegani o credo anche fruttariani, costretti a imbottirsi di integratori di chissà quale genere e tipo che danno chissà quali effetti collaterali e che soprattutto molto poco hanno di "naturale" nel senso stretto, e magicamente queste sostanze sembrano presenti in cibi "sbagliati" come carne e pesce o prodotti che ne derivano o altri che non conosco.


Un consumo eccessivo di cibi che producono tossine o muco è sbagliato, fin qui siamo tutti d'accordo. Ma se dei cibi ci possono aiutare a evitare di prendere tutti sti integratori e costringerci ad acquistare macchinari da mille euro per "aiutarci" nella nostra dieta "secondo natura" - avete mai visto un albero di frullatori? - allora perchè evitare di consumarli, se tanto poi con l'aiuto di alimenti muco-distruttori si eliminano le tossine da essi derivanti?
Se eviti di consumare cibi che creano muco dopo un pò proverai una forza superiore, più forza fisica, che agli altri non sembrerà normale... è ciò che è capitato a me e se leggi i miei post iniziali, io ero costretta a letto dalla mia "malattia", avevo bisogno che qualcuno mi accudisse... non pensi che questo sia un gran traguardo?
Anche la tua lucidità mentale e la prontezza dei tuoi riflessi ti stupirà...

Penso che questo non abbia prezzo.

Continua la dieta senza muco, sempre stando attento a non sciogliere insieme troppe tossine, altrimenti è controproducente. Vuol dire mangiare più verdure e meno frutta... Le verdure ti danno i sali minerali, se poi purtroppo oggi disponiamo di verdure demineralizzate a causa dell'inquinamento, dei concimi, dell'eccessivo sfruttamento del suolo, ecc. che male c'è a farsi una centrifuga? Sei disposto a mangiare in un pasto 5 lattughe, 1 kg di carote e 4 cetrioli? Se pensi di non farcela centrifuga tutto e bevi il succo, tutti questi minerali nella tua dieta ti aiuteranno a disintossicarti ancora meglio... Piano piano arriverai anche tu come tanti qui sul forum.

un abbraccio, Ale.
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dimenticavo: io non ho la centrifuga di 1000 euro come tu dicevi, ma una da 70, ora mio padre l'ha trovata alla Metro per 40 euro iva inclusa... quella con la bocca grande che in pochi minuti (2,3) ti centrifuga tutto... :wink:
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Antishred
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Messaggio da Antishred »

vi ringrazio infinitamente per la gentilezza e per la quantità di consigli! solo all'inizio (un po'anche ora, lo ammetto) mi sento un po'debole a livello fisico, infatti come anche ho notato che avete scritto, ho eliminato quasi del tutto la frutta, e così dei dolorini sono scomparsi. Rimane solo un po'di stanchezza e poca forza, dovuta al pasto leggero che consumo a pranzo e cena (oggi ho fatto colazione con una fettazza di melone perchè dovevo studiare e sennò non ce l'avrei mai fatta). In ogni caso, di benefici ne sto ricevendo parecchi: sono molto più "me stesso" in bene e in male - la mia decisione è aumentata molto - e riesco a cacciar via molto più facilmente pensieri che distraggono.
Ora sono deciso a continuare, allungando anche di un po'il periodo delle otto settimane perchè voglio che sia un periodo di dieta ferrea al 99%, cosa che prima non era avvenuta; dopo questo, onnivori tendenti al vegan con scelta accurata dei cibi. Per un bel po'. Poi si vedrà!

per quanto riguarda la centrifuga, frulla e basta in modo incontrollato o è più clemente con le povere verdure? c'era un discorso in ballo tempo fa di uno che diceva di scegliere centrifughe che non tritassero le verdure, per permettere alla cellulosa di aprirsi e far uscire un succo di maggior qualità... non so se vi ricordate ma comunque l'argomento mi interessa.

Grazie ancora a tutti!
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luciano
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Messaggio da luciano »

Antishred ha scritto:... perchè voglio che sia un periodo di dieta ferrea al 99%...
E' importante comunque osservare quanto ferrea o non ferrea il corpo la vuole, non tanto quanto vorremmo noi.

Se uno si sente debole o ha dei fastidi dovrebbe necessariamente tornare indietro di un passo o più.
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Antishred
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Messaggio da Antishred »

quindi dici che la debolezza non è da vedere come un fatto normale, contando la dieta "povera" delle otto settimane? essa immagino che sia stata ideata per i pazienti della sua clinica, inoltre al suo tempo forse la vita era un po'più tranquilla. So di cosa parli dicendo "quanto ferrea o non ferrea il corpo la vuole" infatti certi alimenti come il brodo la sera o qualche pezzo di pane (integrale) a cena ho dovuto reintrodurli, e infatti mi sento meglio. Diciamo che viene un po'la fobia di dover disintossicare al più presto l'intestino, quindi si tende a pretendere troppo da noi stessi... la strada è più lunga del previsto, a quanto sembra!

grazie ancora, davvero

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