peperoni

Specifico sulla transizione, per chiedere suggerimenti, chiarire punti del libro a riguardo, descrivere sintomi comparsi all'inizio o durante.

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soultrap
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peperoni

Messaggio da soultrap »

ciao, pur leggendo i vari messaggi non sono riuscito a capire se i peperoni dolci si possono utilizzare, vorrei avere un parere vostro.

e per i pomodori e le cipolle che ne pensate.

sono i pomodori crudi o la salsa che crea acidità?

scusate la confusione
grazie


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Calogero
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Messaggio da Calogero »

Dal libro di Ehret si capisce chiaramente che durante la transizione sono ammessi sia i peperoni che i pomodori, ma Ehret dice anche, giustamente, di usare ortaggi di stagione, quindi usare in autunno-inverno i peperoni e i pomodori, così come tutti gli ortaggi e i frutti estivi, è assolutamente sbagliato e insensato. La natura insegna, ma l'uomo è più de coccio del granito.
Io uso raramente peperoni, pomodori e melanzane, ma solo in primavera-estate.
Oltretutto mi meraviglia abbastanza che Ehret permettesse il consumo di Solanacee nella dieta di transizione, visto che anche questa ha comunque lo scopo di disintossicare, più o meno lentamente. Gli Indios d'America sapevano bene che il pomodoro era (ed è) un frutto tossico, infatti lo usavano solo come pianta ornamentale; è "diventato" un alimento da quando è stato importato in Europa e poi in tutto il mondo.
La solanina è un alcaloide decisamente tossico, ed è altamente presente nelle Solanacee, anche se sono ben mature; viene distrutta solo parzialmente con la cottura, perché è resistente al calore.
Da esperimenti condotti su pazienti affetti da artriti varie, hanno constatato che soltanto con l'eliminazione dall'alimentazione degli ortaggi della famiglia delle Solanacee, si notano discreti miglioramenti.
Comunque io non faccio testo; sto seguendo i consigli di Ehret, ma continuo (e continuerò) ad applicare anche altri princìpi alimentari; già l'aver eliminato tutti gli alimenti animali e di origine animale, tutto ciò che contiene zucchero e quasi tutto ciò che è ridotto in farina mi sembra un buon passo.
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parider
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Messaggio da parider »

il pomodoro era (ed è) un frutto tossico
Personalmente non sono d'accordo con questa affermazione, io mangio spesso pomodori e peperoni crudi e non mi danno il minimo fastidio digestivo, mai.

Concordo sul fatto che sarebbe meglio consumare solo cibo locale e stagionale, ma io ammetto per primo che sovente faccio uso di ortaggi fuori stagione, come appunto pomodori e peperoni d'inverno.
Forse qualcuno inorridirà a leggere questo, ma ancora non me la sento, vivendo in Italia, di passare l'inverno mangiando solo arance e cavoli (e magari non vanno bene neanche le arance perchè arrivano dalla sicilia ed io abito a Milano).
Il mio pensiero è che qua in Europa la vita per l'uomo quasi non dovrebbe esistere, dato che il clima non è propriamente adatto alla nostra specie, quindi scendo a compromessi e ad esempio mi mangio cose come i pomodori d'inverno, oppure frutta essiccata come datteri e fichi secchi.
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Calogero
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Messaggio da Calogero »

Parider, cosa c'entra che che non ti hanno mai dato disturbi digestivi?
Dovresti sapere bene che la potenziale tossicità di alimenti e sostanze ingerite, inalate e introdotte nel circolo sanguigno epidermicamente, non danno necessariamente disturbi immediati, ma che la tossicità si accumula nel tempo fino a provocare malattie che a volte difficilmente riescono a identificarne le cause. Altrimenti come potrebbe l'uomo essere pieno di tossine, a 30, 50 o 70 anni e più, ed essere apparentemente in salute?
La solanina è tossica, e come tutte le sostanze tossiche viene in parte eliminata ed in parte accumulata, insieme a tutti i veleni ingeriti, formando le famose scorie.
Quanto al consumo di ortaggi fuori stagione, ognuno è padrone del proprio corpo ed è libero di trattarlo come gli pare, ma è un'abitudine che crea squilibri energetici, per quanto a qualcuno potrebbe sembrare una teoria (che tanto teoria non è) un po' bislacca. Se un ortaggio si sviluppa in un determinato periodo dell'anno è perché l'organismo animale (e quindi anche il nostro) è predisposto per trarne beneficio in quel periodo.
E anche vero che la cottura e la salatura, la tostatura e l'essiccazione rendono un alimento estivo meno raffreddante e quindi meno disadatto per il consumo invernale.
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parider
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Messaggio da parider »

Bene, spero che tu consumi veramente solo arance e quelle poche verdure che l'Italia offre d'inverno, perchè mi pare che un clima invernale come quello italiano offra ben poco.
Spero che tu non cosumi MAI cose come sale, olio d'oliva, condimenti di quasi tutti i tipi, in quanto sono estratti non esistenti in natura e consumarli è ben peggio che consumare cose come fichi secchi.
Spero che naturalmente non usi MAI qualsiasi tipo di farinaceo in quanto non esiste in natura la farina e che tu non mangi MAI qualsiasi tipo di frutto non coltivato in Italia.
Spero che non consumi MAI cereali o legumi, in quanto allo stato naturale sono palesemente inadatti all'alimentazione umana e idonei piuttosto a quella dei volatili.
Spero che tu mangi SOLO cibi crudi ed in nessun modo trattati, in quanto in natura gli alimenti esistono in quello stato.

Per quanto riguarda la solanina se non ci fosse la scienza a dirci che i pomodori fanno male io non mi preoccupei e li consumerei tranquillamente dato che sono gradevoli al mio gusto al loro stato naturale.
La medicina dice molte cose, dice anche che quando non si sta bene è meglio mangiare il riso in bianco, ma io non ci credo.

Potranno anche portare a squilibri energetici ma a me pare chiaro che il solo vivere in questo luogo della terra può portare a "squilibri energetici".
Mi pare chiaro che solo guardando l'aspetto naturale delle cose l'europa non è adatta alla vita dell'essere umano, perlomeno non nella stagione invernale.
Prova a dormire fuori la notte nudo (così come ci ha fatti madre natura) per capire cosa intendo.

E questo senza contare tutti gli altri infiniti fattori "innaturali" ed artificiali: inquinamento dell'aria, dell'acqua, del suolo, onde elettromagnetiche, scie chimiche, ecc.
Altro che mangiare pomodori a dicembre.

Io pratico una dieta molto intransigente dal punto di vista del mangiare solo cibi naturali e non trasformati dall'uomo ma vivo anche di compromessi.
Devo dire che non ho conosciuto nessuno (nè di persona nè tramite esperienze lette su internet) che vive SOLO con cibo naturale crudo non manipolato e che si nutre SOLO con cibo LOCALE E STAGIONALE.
Perlomeno nessun italiano.
Se tu ti alimenti da almeno 2-3 anni in questo modo fammelo sapere che ti faccio i miei più sinceri complimenti
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luciano
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Pomodori e belladonna

Messaggio da luciano »

Calogero ha scritto:Dal libro di Ehret si capisce chiaramente che durante la transizione sono ammessi sia i peperoni che i pomodori, .........
Oltretutto mi meraviglia abbastanza che Ehret permettesse il consumo di Solanacee nella dieta di transizione, visto che anche questa ha comunque lo scopo di disintossicare, più o meno lentamente.
Calogero, l'argomento delle solanacee è già stato trattato e forse dovresti rivedere le tue posizioni.

Le solanacee sono una famiglia molto ampia e alcune piante sono altamente tossiche come per esempio la belladonna che è un allucinogeno e anche mortale in overdose, e altre come pomodori e melanzane sono commestibili e non tossiche.
Calogero ha scritto:Da esperimenti condotti su pazienti affetti da artriti varie, hanno constatato che soltanto con l'eliminazione dall'alimentazione degli ortaggi della famiglia delle Solanacee, si notano discreti miglioramenti.
Forse diminuisce il dolore perchè l'acido urico non viene smosso dagli acidi del pomodoro.
Calogero ha scritto:Gli Indios d'America sapevano bene che il pomodoro era (ed è) un frutto tossico, infatti lo usavano solo come pianta ornamentale; è "diventato" un alimento da quando è stato importato in Europa e poi in tutto il mondo.
La solanina è un alcaloide decisamente tossico, ed è altamente presente nelle Solanacee, anche se sono ben mature; viene distrutta solo parzialmente con la cottura, perché è resistente al calore.
Da esperimenti condotti su pazienti affetti da artriti varie, hanno constatato che soltanto con l'eliminazione dall'alimentazione degli ortaggi della famiglia delle Solanacee, si notano discreti miglioramenti.
Dove hai preso queste informazioni? Tanto per capire se le fonti sono attendibili.
Calogero ha scritto:Comunque io non faccio testo; sto seguendo i consigli di Ehret, ma continuo (e continuerò) ad applicare anche altri principi alimentari
Accertati che non siano in contrasto, i risultati altrimenti potrebbero essere scadenti o addirittura inesistenti.
Ultima modifica di luciano il 5 agosto 2010, 10:42, modificato 1 volta in totale.
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Messaggio da Calogero »

Parider, mi sembra che tu sia andato molto oltre l'argomento della discussione, cioè le Solanacee e ortaggi fuori stagione (anche se questo l'ho aggiunto io, visto che le Solanacee sono per ora fuori stagione).
Poi non ho capìto perché l'Europa non è adatta per la vita dell'uomo; dovremmo vivere tutti nelle zone tropicali? Anche i beduini del deserto si coprono con lana leggera e bevono bevande calde per difendersi meglio dal calore del sole, non stanno mica nudi.
E' ovvio che anch'io devo necessariamente scendere a compromessi con la natura, e vorrei conoscere anch'io qualcuno che non lo fa.
Quando vado a mangiare fuori cerco di mangiare il "meno peggio" che il ristorante o pizzeria offre, e se il meno peggio è la verdura grigliata, prendo quella, anche se ci sono peperoni e melanzane, anche se è inverno; ma a casa mia cerco di usare solo ortaggi di stagione e cereali integrali in chicchi adatti alla stagione, anche se richiedono la cottura.
Le poche (ma neanche tanto) verdure che offre l'Italia d'inverno sono più che sufficienti per superare la stagione. Anche Ehret era avverso al totale crudismo, da quel che si legge nel suo libro.

Luciano, ho letto e studiato quasi tutti i libri di Michio Kushi tradotti in italiano, e quello che ho riportato l'ho letto nel libro "Alimentazione macrobiotica" (di Michio e Aveline Kushi), della Macro Edizioni.
Sai sicuramente anche tu che la macrobiotica non vieta le solanacee in modo assoluto, ma ne consiglia un consumo non abituale quando è la loro stagione.
Ho fatto una ricerca e ho trovato le altre discussioni sulle Solanacee, ma non mi convincono assolutamente; inoltre, quale medico convenzionale andrebbe contro la commercializzazione ed il consumo di questi ortaggi così buoni? E quale interesse dovrebbero avere i naturopati per farne evitare l'uso ai propri pazienti? Ho conosciuto diversi medici naturopati e tutti, quando fanno fare una cura disintossicante, inseriscono le Solanacee tra i prodotti e le sostanze da evitare o ridurre drasticamente, almeno durante la cura.
Gli "altri princìpi" sono quelli della macrobiotica; mi sembra che il principio di Yin e Yang si possa tranquillamente applicare nella dieta di transizione, visto che non annulla alcunché di ciò che ha dichiarato Ehret; da questo principio si comprende che un eschimese che si nutrisse esclusivamente di frutta e verdura cruda sarebbe destinato a morire di freddo, esattamente come un abitante di una zona tropicale morirebbe di caldo se si nutrisse esclusivamente di carne e pesce, visto che questi sono molto Yang.
Comunque, sul discorso delle Solanacee non ho intenzione di impuntarmi e proseguire oltre; tanto se io non le uso quando sono fuori stagione (tranne poche eccezioni) e le uso solo ogni tanto in primavera-estate, non disturbo nessuno, e tanto meno il mio corpo, e non credo che Ehret si offenderebbe :D
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parider
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Messaggio da parider »

Non volevo assolutamente fare polemica, ma esprimere chiaramente la mia opinione.
Semplicemente per me è più naturale mangiare pomodori (anche se fuori stagione) piuttosto che cereali che magari non sono neanche italiani e che non dovevano crescere nemmeno qui in Italia se non fosse che l'uomo ha iniziato a coltivarli.
Lo so che pure il pomodoro viene dall' America ma almeno è un cibo adatto all'uomo nel suo stato naturale e comunque su questi argomenti si potrebbe dibattere all'infinito ed ognuno contienuerebbe con tutta probabilità ad avere le sue opinioni.
Il discorso sarebbe molto complesso dato che molti alimenti sono stati importati nella storia da altre parti del mondo, quindi parleremmo all'infinito senza venirne a capo.

Per quanto riguarda il fatto che la vita in gran parte del territorio europeo non dovrebbe esistere per l'uomo, a me questo pare evidente.
Se esci fuori di inverno nudo non è che stati proprio bene, l'uomo avendo avuto la stessa linea evolutiva dei primati fino a non molti milioni di anni fa, rimane biologicamente un animale adatto a climi tropicali.
Che poi grazie alla sua intelligenza è riuscito ad adattarsi ed a vivere sia al polo che nel deserto, questo è un altro discorso.
Ma la nostra biologia è rimasta sostanzialmente la stessa.
Con 30° al sole stiamo bene, con 0° quando nevica non ci sentiamo mica tanto bene se non ci copriamo con felpe e giubbotti.
Comunque questo discorso è OT, dato che su questo forum si parla di alimentazione.
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Messaggio da Antishred »

Scusate se mi intrometto, ma a proposito di verdura di stagione: non è vero che la lattuga è di stagione in estate? Al mercato dei contadini non la trovo mai. In questo periodo c'è la valeriana, il radicchio rosso e verde, la gelata e un altro tipo molto amaro. La lattuga e il manigotto li trovo davvero raramente e chiedo sempre: "ma è di stagione?" e loro: "no, ma la si coltiva anche in inverno ormai". Dunque che fare? niente "insalata mista" solo perchè la lattuga non è di stagione?
Per fortuna ci sono i cavoli, lunga vita ai cavoli! eeeeeeeeeeeeH!!! :lol:
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Calogero
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Messaggio da Calogero »

E' vero; tra cavoli e cavolate si supera anche l'inverno :lol:
Ricordiamoci anche delle "sante" carote, dei porri, cipolle, cardi, e dei ravanelli, dei quali sono ghiotto e ne sto facendo scorpacciate. A volte riesco a trovare anche il daykon, anche se è giapponese (ma il clima è temperato più o meno come il nostro), che però mi piace solo cotto, perché crudo è troppo piccante, almeno per me.
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Messaggio da braveheart »

Calogero ha scritto:...un eschimese che si nutrisse esclusivamente di frutta e verdura cruda sarebbe destinato a morire di freddo, esattamente come un abitante di una zona tropicale morirebbe di caldo se si nutrisse esclusivamente di carne e pesce, visto che questi sono molto Yang...
Ciao Calogero :) , anch'io la pensavo come te, ma ragionando un attimo mi sono ricreduto.
Il prof. Ehret era un tedesco, quindi si presume che per la maggior parte della sua vita abbia vissuto in Germania, oltre che in Svizzera dove aveva aperto il sanatorio, Paesi con un clima molto piu' freddo del nostro (..ci son stato diverse volte in inverno ) , ovviamente non paragonabile al polo nord , pero' con solo frutta e verdura avrebbe dovuto anche lui morir di freddo.

Nel libro non c'è un solo accenno a questo problema, probabilmente con un corpo perfettamente ripulito e quindi con la massima Vitalita' credo che si possa vivere ovunque..tu che ne pensi?
"Sta a ciascuno di noi scegliere se abbandonare la Terra e porre le nostre speranze in un'arca di Noe' spaziale o convertire la Terra nel paradiso terrestre che era in origine."
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Dieta senza muco versus macrobiotica.

Messaggio da luciano »

Calogero ha scritto:Luciano, ho letto e studiato quasi tutti i libri di Michio Kushi tradotti in italiano, e quello che ho riportato l'ho letto nel libro "Alimentazione macrobiotica" (di Michio e Aveline Kushi), della Macro Edizioni.
Lo immaginavo, la macrobiotica non centra nulla con il sistema di Ehret. Per i macrobiotici la frutta è troppo yin e consumano un casino di cereali e legumi. Direi che sono quasi agli antipodi.
D'altra parte ci sono degli ex macrobiotici che seguono la dieta di Ehret, se ne avranno voglia lo confermeranno.

La teoria della tossicità dei pomodori e delle melanzane ha come fondamento solo le opinioni di tali promotori della macrobiotica come Kushi e altri orientali e nostrani.

Per un macrobiotico "verace" la dieta senza muco, a cui si arriva dopo la transizione più o meno lunga, è una dieta completamente errata, "solo yin", quindi se intendi metterla il pratica mantenendo i dati della macrobiotica, penso che avrai non poche difficoltà.
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Messaggio da Calogero »

Luciano, ti posso dire che per ora, nella dieta di transizione, non ho difficoltà ad applicare il principio di Yin-Yang, considerando che comunque in un pasto al giorno inserisco un piatto di cereali integrali in chicchi e una manciatina di legumi (ma questi non sempre), ma ho ridotto le porzioni e poi abbondo con verdure crude; ma un pasto al giorno lo faccio con la frutta essiccata insieme a semi oleosi oppure frutta fresca, e poi abbondo con verdura cotta.
Insomma, ad ogni pasto qualcosa di crudo non lo faccio mancare.
In primavera-estate potrò mangiare quasi tutto crudo.
Considera comunque che ho cominciato questo percorso da un mese e ho eliminato completamente da subito tutti i prodotti animali, dolciumi vari e i cereali ridotti in farina (questi ultimi per ora li consumo solo quando ceno fuori casa).
Non so fino a dove riuscirò a spingermi e se arriverò alla Dieta senza muco e se sì, quanto tempo mi ci vorrà. Di sicuro so che farò una transizione molto lenta, anche se non ho cominciato questo percorso per problemi di salute, ma solo per pulire e mantenere pulito il mio organismo e per cercare di farlo funzionare al meglio per più tempo possibile.
Intanto mi sto accorgendo, malgrado i vari accorgimenti per impedirlo, di essere diventato un po' più freddoloso, e questo, per l'ennesima volta (ma anche di più) mi conferma che la medicina cinese non è aria fritta con la teoria (se così vogliamo chiamarla) di Yin e Yang.
Tu in inverno riesci ad alimentarti solamente di frutta e verdura cruda e resistere bene al freddo?
braveheart ha scritto: Nel libro non c'è un solo accenno a questo problema, probabilmente con un corpo perfettamente ripulito e quindi con la massima Vitalita' credo che si possa vivere ovunque..tu che ne pensi?
Vabbè, io ho fatto un esempio con i due estremi climatici. In climi più temperati è sicuramente più facile adattarsi; in parte dipende dalla resistenza individuale di base al caldo e al freddo, ma in parte dipende anche dalla condizione energetica che si forma nell'organismo in seguito agli alimenti ingeriti nell'arco di decenni di vita; non lo so se un organismo perfettamente privo di muco e tossine riesce a resistere bene ad un clima molto freddo, nutrendosi solo con frutti e verdure crude. C'è anche da considerare che l'abitudine di coprirsi molto e il riscaldamento artificiale diminuiscono la resistenza al freddo. Magari se tutti facessimo come quei veneziani che fanno i bagni d'inverno nelle acque gelide dei canali, diventeremmo tutti più resistenti al freddo e potremmo così mangiare anche solo frutta e verdura cruda in inverno, se non crepiamo prima di bronco-polmonite; non posso escludere che Ehret sia riuscito a rafforzare la sua resistenza al freddo con metodi vari, come gli esercizi all'aria aperta a temperature anche rigide.

Tropico, in linea di massima posso essere d'accordo con te.
E' verissimo che tutti (o quasi) gli alimenti hanno qualche "pecca" e se si considerassero solo le pecche non si mangerebbe alcunché; però sono anche convinto che anche mangiando solo frutti e ortaggi di stagione, a certi alimenti si dovrebbe dare più spazio rispetto ad altri potenzialmente più dannosi. Per tante persone che vedo, sembra che d'estate ci siano quasi solo pomodori (oltre a carne e pasta).
Se dobbiamo considerare l'esperienza personale, io allora posso confermare che la capacità dei cereali integrali in chicchi (già, proprio gli amidi) di pulire l'intestino supera abbondantemente la capacità di produrre muco (sempre che abbiano quest'ultima capacità); se dovessi mettere su una bilancia pregi e difetti dei cereali (intendo sempre in chicchi e integrali) direi che il piatto dei pregi pesa decisamente di più, anche se capisco benissimo che senza l'uso del fuoco non potrebbero essere commestibili per noi umani.

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