cambiamento climatico e destino della terra

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Bruschino
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cambiamento climatico e destino della terra

Messaggio da Bruschino »

Vorrei sapere la vostra opinione, soprattutto da parte di Arca e Luciano, in merito alle repentine mutazioni climatiche che stanno investendo il nostro pianeta. Secondo voi, si tratta di un evento naturale o ciò è da imputare esclusivamente all'inquinamento terrestre causato dall'uomo, oppure si tratta per la gran parte di falso allarmismo e fatalismo?


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corvino72
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Messaggio da corvino72 »

Questo problema è stato sempre minimizzato, nonostante i ripetuti allarmi lanciati dagli ambientalisti, perché ai grandi interessi economici mondiali risultava scomodo doversi riadattare a riorganizzare in modo da non nuocere al pianeta.
Ora che le cose stanno veramente precipitando ed è sotto gli occhi di tutti, si parla apertamente di problemi seri e di provvedimenti urgenti.
Temo che esista addirittura il rischio che le cose siano ben più gravi di come vengono ufficialmente divulgate dai massi-media.
"Per avere un corpo veramente sano, è necessario imparare a vivere in pace."
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Bruschino
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Messaggio da Bruschino »

Si d'accordo ma, mi chiedo, possibile in così poco tempo? Ed ancora, possibile che si stia verificando un mutamento climatico naturale? In effetti non abbiamo la possibilità di valutare questo in quanto non disponiamo di dati a sufficienza.

Stamattina, la vallata difronte casa mia era interamente ricoperta di nebbia tanto che sembrava un mare di panna montata. Questo fenomeno negli ultimi anni si ripete spesso ma mai in pieno inverno.
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luciano
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Messaggio da luciano »

Bruschino ha scritto:Si d'accordo ma, mi chiedo, possibile in così poco tempo? Ed ancora, possibile che si stia verificando un mutamento climatico naturale? In effetti non abbiamo la possibilità di valutare questo in quanto non disponiamo di dati a sufficienza.
Ci sono molte ragioni, ma nessuno ha mai fatto questa considerazione.

Estraendo petrolio da decenni dal ventre della terra e poi rimettendolo in atmosfera come gas tipo anidride solforosa ed altri stiamo variando l'equilibrio dei pesi. Sebbene il peso totale del pianeta della terra rimanga lo stesso, il globo più la sua atmosfera, il pianeta solido pesa sempre meno e l'atmostera è sempre più pesante oltre alla crosta terrestre sempre più debole.

Puoi immaginare il futuro di un pianeta in tali condizioni?
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mauropud
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Re: cambiamento climatico e destino della terra

Messaggio da mauropud »

Bruschino ha scritto:Vorrei sapere la vostra opinione, soprattutto da parte di Arca e Luciano, in merito alle repentine mutazioni climatiche che stanno investendo il nostro pianeta. Secondo voi, si tratta di un evento naturale o ciò è da imputare esclusivamente all'inquinamento terrestre causato dall'uomo, oppure si tratta per la gran parte di falso allarmismo e fatalismo?
Direi che è causato dalla scelleratezza umana al 100%, e le prove sono dappertutto per chi non fa finta di non vedere.
Inoltre da un pò di anni esistono progetti segreti di "controllo del clima" e probabilmente le cosiddette "scie chimiche" lasciate da aerei che vedi ogni giorno sporcare il cielo (su cui un nostro ministro ha ammesso finalmente che sono parte di un progetto straniero, probabilmente NATO o USA) fanno parte di questi progetti, assieme al progetto HAARP (vedi in rete).
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corvino72
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libro consigliato

Messaggio da corvino72 »

Ciao a tutti.

Vi suggerisco una lettura su questo argomento.
Chi fosse interessato può scrivermi in privato.
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Messaggio da Bruschino »

(ANSA) - LONDRA, 21 GEN - Si aggrava il rischio di disastro ecologico nella Manica: il combustibile sta fuoriuscendo dalla portacontainer Napoli. Da giovedi' l'imbarcazione e' in avaria in quello stretto in seguito al devastante uragano Kyrill. La scorsa notte, mentre infuriava la burrasca, la barca si e' inclinata di 30 gradi e ha perso in mare circa 200 dei 2400 containers a bordo. Almeno due di questi container finiti in acqua trasportavano sostanze tossiche potenzialmente molto inquinanti.

Bene, davvero molto bene, non c'è che dire. Ecco l'ennesimo contributo dell'uomo, un colpo al cerchio ed uno alla botte, per devastare il pianeta terra e dobbiamo riconoscergli un merito davvero importante.

Ho deciso che la prossima volta che cambierò l'olio del motore alla mia auto, lo verserò direttamente in mare per due motivi:

1, perchè è quasi meno inquinato del mare.
2, visto che ormai ci siamo, direi che olio in più o in meno, che differenza fa? Anzi!

Amici miei siamo arrivati quasi alla resa dei conti. La natura ci sta preparando il conto e credo sia davvero molto, molto salato.
Prevedo un futuro dove l'uomo dovrà abdicare da questo pianeta e cercare dimora altrove. Ricordiamo che questo pianeta non ci appartiene in quanto siamo solo ospiti e fino ad ora indesiderati.
Lo sfratto è imminente.

Fatalità o catastrofismo?
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Volevo aggiungere che a mio avviso il maggior inquinamento e danno al pianeta gli è stato inflitto dai milioni e milioni di tonnellate di gas immessi nell'atmosfera a causa dei pozzi petroliferi bruciati (ricordate Saddam cosa fece durante la guerra del Golfo?), dalle scorie radioattive delle bombe nucleari , dalle industrie, dagli aerei, perchè tutto sto "fumo", non è che la Terra c'ha una valvola di sfogo per liberarsene. Accade proprio come nei fumatori che hanno i polmoni pieni di catrame e veleno. PER NON PARLARE DEL CATRAME RIVERSATO NEL MARE.. EVVAI CHE CE NE'!!

Effetto serra se ci sei batti un colpo!
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luciano
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Messaggio da luciano »

Bruschino ha scritto:Volevo aggiungere che a mio avviso il maggior inquinamento e danno al pianeta gli è stato inflitto dai milioni e milioni di tonnellate di gas immessi nell'atmosfera a causa dei pozzi petroliferi bruciati (ricordate Saddam cosa fece durante la guerra del Golfo?), dalle scorie radioattive delle bombe nucleari , dalle industrie, dagli aerei, perchè tutto sto "fumo", non è che la Terra c'ha una valvola di sfogo per liberarsene. Accade proprio come nei fumatori che hanno i polmoni pieni di catrame e veleno. PER NON PARLARE DEL CATRAME RIVERSATO NEL MARE.. EVVAI CHE CE NE'!!

Effetto serra se ci sei batti un colpo!
Tutto quel fumo in quelle piccolissima spanna di tempo non è niente rispetto alle permanenti emissioni dei gas di scarico dei mezzi di locomozione. (sono miliardi di tonnellate)
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Messaggio da Priscilla »

Per non parlare delle innumerevoli tonnellate delle deiezioni dei bovini da allevamento...!
Si legga questo:

Gli allevamenti intensivi sono anche causa di un
grave inquinamento chimico del terreno innanzi
tutto a causa dell’enorme quantita’ di deiezioni prodotte
e difertilizzanti organici necessari per la coltivazione
intensiva di foraggi. In Italia vengono prodotti
annualmente circa cento milioni di quintali di
deiezioni animali che non possono essere smaltiti
medianti depuratori essendosi questi ultimi gia’ dimostrati
inefficaci nel risolvere il problema (13). La
concimazione mediante deiezioni animali comporta
infatti gravi conseguenze ambientali a causa della
loro mutata composizione chimica. Esse sono caratterizzate
da un basso contenuto di sostanza secca
da una altocontenuto di metalli pesanti, quali zinco
e rame, che sono somministrati artificialmente agli
animali allevati e che possono raggiungere nel terreno concentrazioni notevoli, al limite della
fitotossicita’; inoltre sono causa di unavera e propria
“fecalizzazione ambientale” con i conseguenti rischi
di inquinamento microbiologico che la concentrazione
di deiezioni comporta anche per le falde acquifere,
sempre piu’ contaminate da nitrati e nitriti (14).
Il rischio di un aumento dell’incidenza di salmonellosi
e di patologie dovute a microorganismi patogeni
contenuti nelle deiezioni animali sono estremamente
concreti come dimostra la grave epidemia di
salmonellosi dell’ottobre del ’91 nella provincia di
Parma, una delle province in cui l’allevamento intensivo
e’ maggiormente praticato e come dimostrano
i dati epidemiologici dell’ incidenza di questa malattia
nella provincia di Forli’ (5 volte superiore alla
media nazionale), altra zona ad alta concentrazione
di allevamenti (15).
Nel bacino idrografico del Po vengono riversati le
deiezioni di 4 milioni di bovinie di 7 milioni di suini per
un totale di 190.000 tonnellate di deiezioni ogni
anno (16). Le conseguenze sono ben note: la drammatica
eutrofizzazione dell’ Adriatico che causa lo
sviluppo abnorme di alghe e la morte della fauna
ittica. Oltre al contenuto organico e al contenuto di
metalli pesanti degli escrementi animali esiste il
problema dei residui dei farmaci (soprattutto antibiotici
edormoni). La pericolosita’ ambientale dei rifiuti
degli allevamenti spinge gli agricoltori adutilizzare
concimazioni chimiche che tuttavia hanno pure esse
conseguenze gravi per l’ambiente. Infatti secondo
alcuni studi (17) circa il 50 % dell’azoto dei concimi
chimici viene disperso soprattutto negli habitat
aquatici ed e’ una delle cause della diminuzione
degli animali anfibi (in particolar modo gli anuri) che
popolano gli stagni e, ancora una volta,
dell’eutrofizzazione dei mari.
In America il problema raggiunge livelli insostenibili.
Basti pensare che gli allevamenti americani producono
1 miliardo di tonnellate di deiezioni ogni
anno(18 ) e che ogni giorno i soli allevamenti di polli
americani ne producono 1 milioni di Kg (19). Sempre
a proposito dei composti azotati presenti nelle
deiezioni va detto che essi ed in particolar modo
l’ammoniaca (NH3) contribuiscono in maniera sostanziale
alla iper-acidificazione del suolo e alle
piogge acide che causano gravi danni alle foreste di
tutto il mondo. Il comitato di ricerca sull’ inquinamento
atmosferico istituito nel 1992 dal Governo tedesco
ha infatti concluso che “le emissioni di ammoniaca
sono dovute, sia a livello nazionale, sia a livello
del continente europeo, sia a livello globale, per il 90
% all’agricoltura, e nello specifico, per l’ 80 % agli
allevamenti” .

FONTE: http://www.progettogaia.it/materiali/svisos1.pdf
E´ giusto nutrire il corpo fisico con cibi sani e adatti alla specie umana.
Ma non ci si deve dimenticare di nutrire anche lo spirito.
Non bisogna mai perdere di vista il vero scopo dell´esistenza.
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Messaggio da Bruschino »

Certo, questo perchè come al solito l'uomo deve forzare l'equilibrio naturale. Infatti l'allevamento, secondo me, è stato una delle peggiori aberrazioni umane. Allevare il bestiame in stalle e batterie, ha causato un aumento spropositato del bestiame non nato e cresciuto in modo naturale in mezzo ai boschi dove perciò dovrebbe restare, e poi ci sono i cereali e i mangimi al Polonio ed alle ossa di altri animali morti che contribuiscono senz'altro a peggiorare una situazione già disastrosa di suo. In Sardegna, esiste lo stesso problema ed i liquami stanno inquinando le acque dei fiumiciattoli ecc.. Ma quand'è che l'uomo finalmente comincerà ad usare il cervello in modo saggio ed intelligente mi domando io?
Da quando sono divenuto Ehretista, quando ho occasione, cerco di parlare alla gente dell'importanza di abbandonare cereali e prodotti animali e di ritornare al consumo di frutta e verdura come un tempo. Molti di questi mi danno ragione, il problema è che non saprebbero però da dove cominciare e nemmeno troverebbero la forza per fare un possibile minimo cambiamento.
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Messaggio da luciano »

Bruschino ha scritto:Da quando sono divenuto Ehretista, quando ho occasione, cerco di parlare alla gente dell'importanza di abbandonare cereali e prodotti animali e di ritornare al consumo di frutta e verdura come un tempo. Molti di questi mi danno ragione, il problema è che non saprebbero però da dove cominciare e nemmeno troverebbero la forza per fare un possibile minimo cambiamento.
Vendigli il libro! Magari leggendo il libro possono scoprire da dove cominciare, come è successo a me.
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Messaggio da Bruschino »

Sto già cominciando con il dare l'indirizzo del sito a qualche mio conoscente, che mi sembra per il momento più facile.
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Messaggio da Bruschino »

Non ho idea se quanto sto per asserire possa esser vero o quantomeno accettabile. Ragionando un pochino sull'aumento della temperatura terrestre, ho pensato ad una ipotesi forse un pochino fantasiosa.
Oggi pomeriggio, mentre seguivo con attenzione i fatti di cronaca al Tg2, una notizia mia ha lasciato molto colpito e cioè, in una cittadella in Danimarca, la popolazione si è decisamente data da fare ricercando saggiamente altrove risorse per la produzione di enegia, rinunciando così a: metano, gasolio, benzina ecc.. Questa gente formidabile, ha praticamente sfruttato le forze del vento attraverso le pale eoliche che muovono potenti turbine e che generano energia, hanno utilizzato la paglia per ottenere calore, olio dei semi d'uva per far funzionare i loro mezzi agricoli, i pannelli solari per l'energia solare... mi sembra che allora i sistemi alternativi esistono. Tral'altro forniscono una parte di questa energia al resto della nazione ( e meno male che Prodi al Parlamento Europeo è tutto soddisfatto e contento perchè si sono fatti passi avanti per la riduzione delle emissioni inquinanti... chissà perchè ma io di quei signori in giacca e cravatta non mi fido tanto).
Così mia madre, donna saggia, mentre seguivamo sorpresi quella notizia, si è domandata perchè tutti non facevano in questo modo e che lei stessa stava decidendo di acquistare molto presto, attraverso alcuni risparmi, dei pannelli solari per utilizzare così, almeno per l'acqua calda, l'energia del sacro SOLE! Mia madre, peiché è una donna buona come il pane, non immagina che, se l'uomo non ha ancora deciso di modificare i sistemi di produzione energetica, è perchè in ballo ci sono enormi interessi, come per il petrolio. Il petrolio.....!!

Ecco così che ho pensato ad una cosa. Il petrolio risulta esser, come sappiamo, depositato sotto la crosta terrestre e perciò se è situato in quel posto (il sottosuolo intendo) un motivo ci deve essere. L'uomo, furbo come una volpe, ha così deciso di sottrarre questo liquido, denso e viscoso, dal sottosuolo per ricavarne del combustibile. Ora, fino a qua ci siamo però, se pensiamo bene, il liquido che sta sotto la crosta terrestre dovrebbe creare una certa contropressione che manterrebbe anche la crosta terrestre stabile e, molto probabilmente, in equilibro l'asse terrestre. Svuotando una sfera, posta con i due poli appena schiacciati a un certo grado di inclinazione, del liquido contenuto in essa, potrebbe questo fatto causare un certo spostamento di pesi e di forze di traslazione tali che l'equilibrio dell'asse si sposterebbe di parecchi gradi?
Da qui ne deriverebbe un diverso irraggiamento del sole perchè di conseguenza i raggi colpirebbero la crosta terrestre con una diversa inclinazione. Questo fatto determinerebbe così un'aumento della temperature col contributo dato dall'inquinamento di tutti i gas prodotti dalla combustione del petrolio e suoi derivati, che vengono riversati inevitabilmente nell'atmosfera. Dunque uno sbilanciamento netto dal di dentro al di fuori della terra, perchè tutto quel petrolio estratto da qualche parte deve pur finire (nell'atmosfera è ovvio).

Aggiungo che la mia è solo una considerazione, un'ipotesi non fondata su studi scientifici, ma solo su semplici supposizioni personali.
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Bruschino ha scritto:Svuotando una sfera, posta con i due poli appena schiacciati a un certo grado di inclinazione, del liquido contenuto in essa, potrebbe questo fatto causare un certo spostamento di pesi e di forze di traslazione tali che l'equilibrio dell'asse si sposterebbe di parecchi gradi?
Da qui ne deriverebbe un diverso irraggiamento del sole perchè di conseguenza i raggi colpirebbero la crosta terrestre con una diversa inclinazione. Questo fatto determinerebbe così un'aumento della temperature col contributo dato dall'inquinamento di tutti i gas prodotti dalla combustione del petrolio e suoi derivati, che vengono riversati inevitabilmente nell'atmosfera. Dunque uno sbilanciamento netto dal di dentro al di fuori della terra, perchè tutto quel petrolio estratto da qualche parte deve pur finire (nell'atmosfera è ovvio).

Aggiungo che la mia è solo una considerazione, un'ipotesi non fondata su studi scientifici, ma solo su semplici supposizioni personali.
Si è tutto vero. Aggiungo anche che creando il vuoto estraendo il petrolio, rimangono enormi buche, come delle gigantesche grotte e la volta di queste "grotte", non più sostenuta dal petrolio estratto, a volte crolla causando terremoti, in aree anche lontane dal punto di estrazione.

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