Diario di glc69: anno II

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glc69
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Diario di glc69: anno II

Messaggio da glc69 »

Cari amici del forum,
eccomi ad iniziare il diario del II anno con un “certo” ritardo…quasi quasi facevo prima ad iniziare direttamente quello del III :-)

Scherzi a parte è tanto tempo che non scrivo e mi dispiace soprattutto perché ho proseguito nel mio percorso di transizione con costanza e successo.
Mi riprometto di raccontarvi tutto il mio percorso (magari un po’ per volta, senza annoiarvi troppo….).

Prima di raccontarvi il mio stato attuale, però, vi vorrei raccontare di un periodo “drammatico” (emotivamente parlando) che ho passato tra aprile e ottobre, a causa di problemi nati in ambito professionale, questioni che ho fortemente temuto potessero avere conseguenze importanti; in realtà il rischio sussiste ancora ma è radicalmente cambiato il mio approccio mentale alla questione.
Ho quindi vissuto un periodo nel quale ero molto preoccupato (proprio nel senso etimologico di “occuparmi in anticipo”) ossia avevo pensieri (negativi) ricorrenti al limite dell’ossessivo, paure e fragilità emotiva che mi hanno accompagnato costantemente. Proprio in questo periodo ho avuto la prova, la conferma diretta, di quanto sia importante, FONDAMENTALE, accompagnare una dieta alimentare con una dieta spirituale, con un percorso parallelo di crescita complessiva come individuo, ossia mente, anima e corpo. Non era certo la prima volta che provavo questo disagio ma questa volta è stato molto forte e prolungato nel tempo. Sebbene siano stati giorni molto pesanti mi hanno permesso, ancora una volta, di fare un passo in avanti verso la ricerca della serenità e dell’equilibrio, elementi fondamentali per procedere sulla strada della ricerca della salute.

Da un punto di vista di transizione ho mantenuto costantemente una dieta povera di muco assai simile a quella delle prime due settimane descritta da Ehret sulla quale mi sono veramente sentito in equilibrio per lungo tempo; nel frattempo ho eliminato definitivamente il vino ed il caffè (risultato per me ottimo), ho sensibilmente ridotto i cereali ed i legumi; in pratica ho fatto un salto di qualità a partire da giugno, cioè proprio a partire dal periodo di crisi. Infatti, dopo aver effettuato un digiuno di cinque giorni, ho mantenuto ridotte le quantità di cibo ed ho definitivamente abbandonato il caffè, uno dei maggiori elementi di compulsione che ancora mi condizionavano. Ho iniziato ad “assaggiare” la dieta senza muco con regolarità con pasti di sola frutta ed ho fatto i miei primi “giorni di sola frutta”. Ho concentrato tutte le ferie per poter fare tre settimane consecutive di relax e bagni di sole al mare, di riflessione e meditazione, di gioco con le bimbe e di recupero del rapporto di coppia con la mia compagna. Ho inoltre iniziato con regolarità l’assunzione di spirulina e soprattutto di fermenti lattici che prendo per tre settimane con pausa di altre tre settimane.
Da allora in poi mi sono orientato su una dieta quasi esclusivamente fruttariana e “verduriana” (?) che mi ha portato adesso a mangiare costantemente la sola frutta a pranzo per almeno sei giorni su sette.

Attualmente la mia giornata tipo è così composta:
- colazione: acqua tiepida con limone e miele (è così dall’inizio della transizione)
- pranzo: tre/quattro mele ed una o due banane, oppure un intero melone bianco tagliato a cubetti (d’estate ovviamente anguria), oppure una decina di mandarini ed una o due arance (il tutto condito con una bella passeggiata lungolago qui al quartiere EUR di Roma, dove lavoro, con contorno di respirazione profonda)
- spuntini (occasionali la mattina, più regolari il pomeriggio): frutta secca o altri tipi di frutta fresca, centrifugati di frutta e verdura
- cena: quantità industriale di insalata cruda (una scodella equivalente a circa due o tre piatti fondi) spessissimo con cavolo cappuccio bianco o viola + carote + qualche cappero, oppure in estate con i pomodori; altre volte insalata verde di lattuga o canasta con qualche ortaggio. Poi una seconda portata di una o due verdure cotte al vapore o stufata (ogni dieci o quindici giorni patate), il tutto accompagnato con una o due fette di pane di segale tostato e condite con tanto aglio, erbette aromatiche e officinali, peperoncino, talvolta semi di sesamo o di lino tostati.
Periodicamente faccio anche la cena con sola frutta, quasi sempre con tre o quattro mele tagliate a cubetti e condite con limone (una delizia…provate!)
Una (talvolta due) volte a settimana mangio ancora pasta integrale di farro o di kamut, raramente ancora tofu o seitan.

Da un punto di vista fisico ho avuto ripetute conferme di essere il tipo di persona che non ha ripercussioni particolarmente significative rispetto all’andamento della transizione, sia in negativo che in positivo, cioè non ho crisi drammatiche ne’ exploit di vigoria fisica e benessere. Per questo motivo non ho molto da raccontare circa dolori o segnali particolari di espulsione. Di sicuro vi posso dire che le analisi del sangue che ho fatto per l'ultima donazione erano perfette, e che in occasione della visita medica sportiva, dovendo portare le urine, ho verificato l'apparente assenza di muco in sospensione mentre solo un anno fa nella stessa occasione ne avevo visto una discreta quantità , proprio come descritto da Ehret nel libro.

Nonostante ciò ho avuto già dimostrazione e continue conferme, di come la causa principale del mio mal di testa (che è il mio “termometro”, la valvola di sfogo principale) risieda proprio nell’intestino. Da quando ho iniziato la transizione, infatti, ho smesso l’assunzione di farmaci e quando ho mal di testa quasi sempre dipende da errata combinazione alimentare oppure, più spesso, da scioglimento eccessivo di muco ad opera della frutta. Il tutto è scatenato oppure enfatizzato da stress fisico (tensione alle spalle o dolore alla schiena) o psicologico. Ogni volta che durante un mal di testa sono riuscito ad andare in bagno e liberarmi la conseguenza è stata che in pochissimo tempo il mal di testa svaniva o si attenuava tantissimo: una conferma diretta del rapporto di causa-effetto.

Mi rendo conto di essermi dilungato un po'; rimando ad un intervento successivo il tema "sgarri" che a quanto pare è un tema sensibile un po' per tutti, però vi lascio con una certezza che mi nasce dalla mia esperienza diretta: gli sgarri sono stati INDISPENSABILI per me sin da quanto, tredici anni fa, ho smesso di fumare....primo passo di questo mio lungo percorso che mi ha portato qui adesso.

Vi ringrazio per l'attenzione e vi saluto con affetto
Gianluca


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Foca
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Messaggio da Foca »

:D Ciao Gianluca e complimenti.
Anche io mi sono accorta della "causa-effetto" dopo la pulizia intestinale mi sento sempre meglio e gli sgarri...non so se siano indispensabili, ma io a volte ho deciso di assecondarli per poi accorgermi, nel tempo, che quelle voglie erano sparite.
"Dammi la possibilità di eliminare, di riparare, con il meccanismo del corpo!" "Trova il tempo di rimanere "ammalato" per alcuni giorni o settimane, e io ti aiuto! <<Rimani fermo, tranquillo, riposa, dormi e NON MANGIARE!>>"
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Messaggio da glc69 »

Ciao Foca.
Anch'io alcuni sgarri a volte li sto assecondando perché questo mi permette d'indagare il meccanismo (trasformista e subdolo) della compulsione....ma di questo voglio parlare in un post specifico.
Talvolta utilizzo gli sgarri proprio come "freno" per la disintossicazione eccessiva (me ne accorgo proprio dall'intensità del mal di testa).
Ad ogni modo adesso sono nella fase in cui vorrei eliminarli del tutto ma mi rendo conto che, per alcuni versi, è ancora presto.
Un caro saluto
Gianluca
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Messaggio da glc69 »

Ciao Luca.
Proprio mentre inviavo la risposta a Foca mi hai bruciato sul tempo....bene!
Vedi come siamo in sintonia. Di fatto stavamo scrivendo contemporaneamente dell'importanza dello sgarro come rallentamento della dieta, come strumento utile nelle sperimentazioni e nelle esperienze alimentari che facciamo in transizione.
Gianluca
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Re: Diario di glc69: anno II

Messaggio da mauropud »

glc69 ha scritto:Cari amici del forum,
eccomi ad iniziare il diario del II anno con un “certo” ritardo…quasi quasi facevo prima ad iniziare direttamente quello del III :-)
Complimenti Gianluca! :D
Io penso che potresti fare un passo avanti mischiando meno nella cena, tipo solo insalatona o solo verdure cotte ecc.
Ma solo se te la senti, in ogni caso vai avanti con i tuoi tempi senza fretta! :D
Saluti
Mauro
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Messaggio da glc69 »

Grazie Mauro,
mi hai anticipato una delle prossime puntate. :-)
In effetti mi capita abbastanza spesso di fare anche la cena monopiatto, specialmente se mangio frutta anche la sera come ho già scritto, oppure con sole verdure.
Talvolta, invece, mischio un po' troppe cose però direi comunque che va benone lo stesso.
Adesso mi vorrei concentrare sugli extra pasti perchè i miei sgarri avvengono quasi esclusivamente al di fuori dei due pasti convenzionali.....
....ma questa è un'altra puntata.
Grazie. A presto
Gianluca
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Messaggio da danielsaam »

Complimenti Gianluca! La tua testimonianza conferma che procedere gradualmente è la cosa migliore.
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Messaggio da glc69 »

Grazie danielsaam.
E' proprio così, la gradualità consente di comprendere fino in fondo le varie tappe del percorso.

Personalmente mi sono trovato, all'inizio della transizione, a rallentare "per forza" il percorso perchè ero partito in tromba ed avrei anche continuato tranquillamente se non fosse che questo ha gettato tutti nel panico (ho perso 6 Kg nelle prime tre settimane, 13 Kg in due mesi passando da 70 a 57 Kg per 173 cm) ed in particolare mia moglie che ravvisava il rischio di contraccolpi per le bambine.

Andando avanti, però, mi sono reso conto che alcune astinenze che credevo di poter sostenere agevolmente (ad esempio lo zucchero o la pizza) iniziavano a darmi spinte compulsive mentre altre che sapevo essere più ostiche (vino e caffè) riuscivo ad affrontarle con "terapia a scalare" :D .

Allora ho deciso di introdurre nuovamente alcune cose (zucchero e pizza, appunto) e d'iniziare anche con quelli un percorso di lungo periodo.
Purtroppo questo ha innescato un meccanismo perverso che conosco bene, ossia quello della "compulsione", ossia della incapacità a frenare un nostro desiderio forte. Ho quindi riniziato con un po' di dolci e quando limitavo i dolci la compulsione cambiava oggetto e si concentrava sulla pizza, e da questa poi passava su altro fino ad arrivare ad avere come oggetto compulsivo gli stati mentali (ad esempio il desiderio di eros, l'aspettativa nei confronti di eventi o comportamenti di persone ecc.....).

Non entro adesso nel dettaglio di queste fasi compulsive ma credo vi sia chiaro che a quel punto "costringermi" con tutta la forza a "schiacciare" queste compulsioni, a sopprimerle per cercare di contenerle, avrebbe significato non fare emergere al livello della coscienza gli stati emotivi che ne sono alla base e dargli quindi maggior potere, rafforzarli, invece che farli giungere a galla per farli svanire per sempre.

In questo senso a fronte di significativi successi soprattutto nella dieta dei pasti quotidiani devo dire che si rende per me necessario ricominciare da capo (anzi, come diceva il caro Massimo Troisi, da tre) rispetto ad alcuni sgarri, se così vogliamo continuare a chiamarli, che sono aumentati negli ultimi mesi. A ciò, come vi ho raccontato più in alto, ha contribuito il forte stress emotivo dei mesi scorsi.

Adesso sono molto ottimista perchè mi trovo nella fase in cui ero all'epoca (remota) delle sigarette; nella fase cioè in cui i meccanismi della mente sono chiari e la coscienza non può barare con se' stessa. Ciò vuol dire che a breve scatterà la molla della retta azione (per dirla con il Buddha) ed il percorso di liberazione sarà inarrestabile.

Un saluto
Gianluca
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Messaggio da danielsaam »

Gianluca, il modo in cui ti stai districando tra i meandri della mente è secondo me l'approccio giusto che bisogna tenere!

A volte è come essere dentro un labirinto; l'uscita c'è ma bisogna trovarla senza andare in panico. :D
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Messaggio da luciano »

Complimenti Gianluca. :D
Leggo sempre tutti i post prima o poi, anche se non sempre posto e scrivo poco. :wink:
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Messaggio da glc69 »

Grazie Luciano.
Lo so che leggi tutto e non mi aspetto che rispondi a tutti; del resto credo il diario sia uno strumento di condivisione delle proprie esperienze ed un modo per offrire agli altri amici del forum una visione sul proprio approccio e su ciò che viviamo e di contro ricevere dagli altri un punto di vista diverso.

E' vero daniel che "cerco" di districarmi tra i meandri della mente; sono anch'io convinto dell'importanza di questo percorso che per me è iniziato da tanti anni ed è passato, non a caso, per un decennio di pratica di meditazione vipassana che attualmente ho interrotto. Inoltre ho frequentato a lungo gruppi di auto aiuto per cercare di supportare una persona a me cara ed ho speso il mio anno di servizio civile presso una comunità giovanile di recupero tossicodipendenti...tutte esperienze che mi hanno scavato profondamente e che mi hanno aiutato ad avere "il coraggio di cambiare".

Ne scriverò ancora perchè sono tematiche per me importanti da sperimentare al pari della transizione....dieta alimentare e dieta spirituale.

Ciao
Gianluca
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Messaggio da danielsaam »

glc69 ha scritto:dieta alimentare e dieta spirituale.
Transizione alimentare e transizione spirituale. :D

Il principio descritto da Ehret si può applicare universalmente. :D
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Messaggio da glc69 »

danielsaam ha scritto:
glc69 ha scritto:dieta alimentare e dieta spirituale.
Transizione alimentare e transizione spirituale. :D

Il principio descritto da Ehret si può applicare universalmente. :D
Certo danielsaam.
Con il termine dieta intendo l'insieme degli alimenti che gli animali, esseri umani compresi, assumono abitualmente, secondo la definizione etimologica.

Grazie della precisazione; appare chiaro che stiamo parlando proprio della transizione ed è vero che Ehret ci indica una strada universale incentrata sul ritorno allo stato di natura (per citare Rousseau) nella semplicità.
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Messaggio da danielsaam »

glc69 ha scritto:
danielsaam ha scritto:
glc69 ha scritto:dieta alimentare e dieta spirituale.
Transizione alimentare e transizione spirituale. :D

Il principio descritto da Ehret si può applicare universalmente. :D
Certo danielsaam.
Con il termine dieta intendo l'insieme degli alimenti che gli animali, esseri umani compresi, assumono abitualmente, secondo la definizione etimologica.

Grazie della precisazione; appare chiaro che stiamo parlando proprio della transizione ed è vero che Ehret ci indica una strada universale incentrata sul ritorno allo stato di natura (per citare Rousseau) nella semplicità.
Nessuna precisazione Gianluca, era solo un mio pensiero, grazie a te invece per i messaggi che condividi. :wink:

Daniele
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