colon

Qui si possono discutere e richiedere riferimenti del libro riguardo alla risoluzione di condizioni non ottimali di salute

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robviz58
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colon

Messaggio da robviz58 »

buon giorno a tutti
sono circa due anni che cerco di avvicinare una mia amica al sistema della dieta senza muco, ora dopo numerosi fiaschi con la medicina ufficiale, si è quasi convinta a seguire una dieta alimentare naturale il più possibile ed eliminare la farmacologia ufficiale.
è di ieri il risultato di un esame, fatto all'ospedale, al colon .
il risultato è il seguente:
"colon pervio fino al ceco con pareti plastiche e ben distensibili.
numerosi difetti di riempimento sono apprezzabili lungo il decorso delle varie anse coliche, verosibilmente di tipo fecale data la scarsa toilette intestinale pertanto non è possibile un'analisi di tipo mucoso.
unico rilievo possibile non evidenti immagini riferibili a stenosi organiche.
a seguito della fuoriuscita della sonda retale dall'ampolla retale e conseguente stravaso esterno di mdc baritato per via reflua si ottiene opacizzazione del condotto vaginale".
questo è il responso,
lei soffre di forti dolori alla parte sx all'altezza dello stomaco/intestino e frequenti coliche che le impediscono una normale conduzione di vita,
ora, prima che lei vada dal medico ufficiale, le ho chiesto di attendere un eventuale suggerimento da parte del forum di Arnold Ehret.
se qualcuno in base al responso ha qualche consiglio, gli sarei grato.
grazie
roberto


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Maryza
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Messaggio da Maryza »

Consigliale di fare l'idrocolonterapia!

L'idrocolonterapia è lo sviluppo più recente, più tecnologico e scientifico degli antiquati clisteri. Essendo una versione raffinata, è rispettosa del corpo, non è traumatizzante ed è più efficace. E' allo stesso tempo una tecnica curativa e diagnostica, dato che consente un collegamento in monitoraggio, tra i disturbi di molte persone, e il cattivo funzionamento dell'intestino.

Una tecnica che ha sostituito le tradizionali irrigazioni massicce e alla cieca del passato con un vero e proprio ciclo di lavaggi più profondi. L'antico clistere, finalmente, è diventato innocuo e completo, curativo e rilassante al tempo stesso.

Col lavaggio della parte dell'intestino che dall'ampolla rettale risale al cieco, dove cioè si depositano le scorie e in conseguenza si possono verificare i problemi, s'interrompono i meccanismi responsabili dell'intossicazione, mentre la ricostituzione immediata di una flora batterica benefica, ripristina condizioni di normalità ambientale.

Lo scopo è quello di far vivere una vita diversa all'intestino, al suo contenuto e all'intero sistema digerente, e soprattutto dà salute e serenità alla persona.

Nel metterlo in pratica occorre professionalità, naturalmente, sia per sfruttarne le opportunità sia per evitarne i possibili inconvenienti, del resto, come abbiamo detto, è lo sviluppo recente di una pratica antica, ritenuta efficace da centinaia di migliaia di uomini, medici compresi. Il quadro attuale dell'idrocolonterapia è frutto di sviluppi abbastanza recenti.

Il colon è, il "cassonetto" dell'organismo, dove tutti i rifiuti sono scaricati per essere espulsi. Se rimangono nel colon più del dovuto vanno in putrefazione, producendo un vero e proprio avvelenamento dell'organismo.

Le tossine, attraverso il circolo sanguigno, raggiungono ogni cellula del corpo e indeboliscono l'intero sistema, abbassando le difese immunitarie e provocando uno stato di stanchezza cronica. Quest'autointossicazione molto spesso è rivelata da un cattivo odore del corpo, soprattutto dei piedi, e dal forte odore di putrefazione delle feci.

Il loro accumularsi inoltre, provoca uno stiramento delle pareti che può dar luogo, a lungo andare, a delle anormalità meccaniche. Una parte può, ad esempio, gonfiarsi a tal punto da provocare un'ernia: eliminare questa pressione eccessiva con un lavaggio è essenziale per permettere al corpo d'autocurarsi.

Una contrazione cronica d'alcune aree intestinali, come nel caso della colite spastica, una dilatazione o un allungamento, non permettono un regolare svuotamento dell'intestino.

Il colon può trattenere del materiale tra le sue pieghe, deformandosi in uno stato d'infiammazione cronica, oppure può subire un prolasso e premere sulle viscere vicine, come la vescica, l'utero o la prostata, causando problemi anche in questi organi.

Tutti questi stati, più comuni di quel che si pensi, portano ad un ristagno e ad una putrefazione dei residui organici e quindi ad una intossicazione cronica dell'organismo.

La cattiva alimentazione, una vita particolarmente sedentaria, lo stress, l'inquinamento, e tutti quegli elementi negativi tipici del vivere cittadino rendono l'idrocolonterapia praticamente indispensabile all'uomo moderno, che universalmente lamenta coliti, stitichezza, gonfiori e stati d'intossicazione cronici.

La preparazione é una tappa fondamentale per poter permettere l'esecuzione dell'ICT, ed è finalizzata in primo luogo ad eliminare o ridurre il meteorismo intestinale onde evitare possibili disagi al paziente (coliche, crampi addominali) e permettere una accurata pulizia del colon; in secondo luogo con la preparazione e con la terapia post - ICT si riequilibria la flora intestinale (terapia antidisbiosi).

Ricordo che quando ho fatto l'idrocolonterapia ho eseguito questa preparazione suggeritami da un medico di una stazione termale (Cervia)

Circa dieci giorni prima della ICT si comincia ad assumere le seguenti sostanze:
1 - Tisana antimeteoritica (per es. semi di finocchio: bollire due cucchiaini per qualche minuto, coprire e lasciare un po' in infusione, filtrare e bere dopo i pasti mattino e sera).

2 - Fermenti lattici, io ho usato LIEVIFLOR®/DIFASS (senza derivati del latte negli eccipienti): un flaconcino od una capsula prima dei pasti, da assumersi anche dopo l'ICT per almeno 15 giorni per riequilibrare la flora batterica intestinale.

3 - Nei tre giorni che precedono l'ICT e fino al momento dell'ICT non assumere le seguenti sostanze: bevande gassate, latte e derivati, verdure cotte e peperoni.

Per l'idrocolonterapia si deve essere a digiuno da almeno quattro ore. Se si hanno feci dure e quindi difficilmente eliminabili è possibile utilizzare perossido di magnesio al 25% (1 - 2 cucchiaini in un bicchiere di acqua un'ora dopo i pasti principali cominciando 7 - 8 giorni prima dell'ICT) o REGULOSIO ®/DIFASS al fine di rendere semiliquide le feci e quindi facilmente eliminabili durante la lavanda intestinale.

Questa nuova terapia serve a fare una totale pulizia del colon e sostituisce per efficacia e semplicità il comune clistere. Si utilizza un moderno strumento per ICT ed un piccolo specolo sterile monouso, anatomico ed indolore, che il terapeuta inserisce nel retto del paziente e che collega, tramite un tubo di plastica, allo strumento.

Il terapeuta regola la quantità e la temperatura dell'acqua depurata e, aprendo e chiudendo un rubinetto, l'acqua sale e defluisce dall'intestino portando via tutti i residui intestinali; l'operazione, assolutamente indolore e inodore e che anche il paziente, se vuole, può assistere a quello che è espulso, è praticata fino a 20 - 30 volte, dura circa un'ora e si utilizzano quasi 100 litri di acqua. al fine di pulire la parete intestinale che, se potesse essere distesa su un piano, raggiungerebbe una superficie di 300 metri quadrati.

Contemporaneamente il terapeuta effettua un leggero massaggio addominale finalizzato all'induzione della peristalsi intestinale. In effetti, lo svuotamento avviene in modo attivo, provocato dai movimenti fisiologici del grosso intestino. In questo modo le pareti intestinali che sono costituite in gran parte da muscolatura liscia, sono "allenate" al meccanismo di evacuazione e questo é importante per il ripristino della funzionalità intestinale.

L'acqua gradualmente arriva fino all'ultimo tratto del colon, che in questo modo è pulito a fondo, riuscendo ad eliminare anche quei rifiuti organici vecchi di anni, cronicamente radicati alle pareti intestinali, e che non possono essere eliminati con i tre - quattro litri di acqua di un normale clistere con il quale si arriva al massimo al trasverso.

Il colonterapista può osservare inoltre, attraverso un settore trasparente del tubo, la qualità del processo digestivo ed eventuali infezioni di parassiti.

A volte sono necessarie più sedute di ICT (anche a distanza di pochi giorni una dall'altra, io ne ho fatte 3 una alla settimana). Il numero e la frequenza delle sedute di ICT lo programmerà comunque il medico in sede di prima visita, quando discuterà con il paziente il programma terapeutico in base alle problematiche specifiche che il paziente stesso presenta.

In caso di necessità è possibile aggiungere all'acqua altri liquidi come ad es. estratti fitoterapici ecc. (lo deciderà il terapeuta)

Durante le ultime sedute della terapia, quando colon e retto sono quasi del tutto liberi, è consigliabile addizionare ossigeno all'acqua del lavaggio per esercitare una azione riparativa, in caso di coliti od ulcere, ed una azione rivitalizzante favorendo lo sviluppo della flora batterica aerobica.

Comunque se ti rivolgi a centri specializzati (in ospedale NON lo fanno) ti sanno consigliare meglio.

http://www.aamterranuova.it/article153.htm

http://www.procaduceo.org/it_strum/idrocolo.htm

(Scusa se sono stata lunga ma è un mio difetto/pregio quello di essere precisa e dare informazioni corrette e il più attendibili possibile)

Un abbraccio :wink:
Maryza
"LA VOLONTA´ E´ CIO´ CHE CI TRASFORMA"

Se c'è una via migliore di un'altra, quella, puoi essere certo, è la via della Natura. (Ippocrate)
robviz58
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Messaggio da robviz58 »

sei stata molto esaustiva
e ti ringrazio, ci avevamo pensato effettivamente all' ICT ma prima volevo avere un parere al riguardo, da chi l'aveva fatta e che risultati aveva ottenuto.
terrò al corrente dei risultati
grazie ancora
roberto

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