sono in transizione da due anni e mezzo, anche io ero partita "in quarta" all'inizio, come succede a molti, avevo abbandonato troppo presto, quasi tutti i cibi sbagliati, nonostante tutte le raccomandazioni che avevo letto.
Il mio corpo mi segnalò l'errore con veri e propri raptus verso alcuni cibi sbagliati.
Quando ho capito che avevo esagerato e ricominciai a mangiare con tranquillità alcuni cibi onnivori, i raptus si calmarono.
Iniziai ad essere più tranquilla, soprattutto ACCETTAI DENTRO DI ME IL FATTO CHE BISOGNAVA ANDARE CON UNA MARCIA PIU' BASSA.
MAI mi ha sfiorato l'idea che il sistema NON funsionasse o che io non potessi riuscire, solo dovevo convincermi che era necessario andare con più calma e serenità, godendomi i piccoli miglioramenti già ottenuti.
La mia difficoltà più grande è abbandonare i dolci, ma con il passare del tempo mi accorgo che la dipendenza si attenua.
Credo che sia veramente importante imporsi una certa dose di tranquillità, senza MAI mettere in dubbio di non potercela fare.
La DETERMINAZIONE è d'obbligo.
Se oggi il tuo corpo ti chiede di rimanere sotto le coperte
credo sia giusto che tu lo assecondi, ricordati che "siamo sul tavolo operatorio della natura" 
Credo che NON dovresti sentirti triste, ma accettare i tempi del tuo corpo.
Patrizia
nessuno te le ha chieste.
