transizione morbida

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sibilla
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transizione morbida

Messaggio da sibilla »

salve a tutti,

la mia dieta attuale probabilmente non mi consente di considerarmi in transizione sul serio: in pratica da quando ho avuto il libro ho modificato la mia veganità verso una riduzione di cereali, e finalmente, per la prima volta anche di dolci!
Cerco il più possibile di mangiare cereali massimo una volta a giorno e possibilmente a pranzo, evitanto il più possibile pasta, riso, pane bianco, cereali brillati ecc. Ho eliminato del tutto i temibili 'snack', e la sorpresa è che ora davvero non mi costa granchè!
:D
Ancora mi pesa, ma sempre meno, lo sforzo che faccio di non mangiare dopocena, altro must di tutta una vita! ma che mi ha dato un sacco di benefici, dal dormire megli oe meno al non aver fame al mattino a, soprattutto, veder sparire 'l'eczema' al dito anulare (triplice riscaldatore collegato all'alimentazione!) che mi portavo dietro da circa un anno e mezzo. Sto cominciando a voler bene al mio sintomo: mi avverte con chiarezza di quando sgarro e di quando miglioro.

La mattina e il pomeriggio non riesco ancora a non mangiare nulla: ho fame! ma ormai dò per scontato che mi venga naturale mangiare solo frutta. (allamattina bisognerebbe evitare anche quella?)

Il principio sul quale cerco di basarmi è la gradualità, ma non vorrei scoprire che questa 'gradualità' è più che altro un alibi per non fare passi più importanti... Mi chiedo se sia possibile arrivare a una dieta perfetta e perfettamente soddisfacente senza subire choc da privazione e morsi della fame. E poi: è così sbagliato dirsi che magari, se fosse una tentazione troppo irresistibile o socialmente irrinunciabile ( :oops: ) si potrebbe fare qualche strappo qui e là, magari una pizza vegan, senza per questo fare cento passi indietro? E se fosse un dolce non vegan?

Esiste una 'dead line' oltre la quale la parte di noi a favore del cambiamento debba mettere a tacere la parte reticente, oppure si può sperare di arrivarci in armonia?


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luciano
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Messaggio da luciano »

Ciao Sibilla,
sei come un libro aperto e ti ringrazio per il fatto di esprimerti come parli con te stessa, senza filtri. :D

Se hai fame, mangia della frutta, non importa se al mattino o altri periodi del giorno. Non deve essere un sacrificio, e se ti senti meglio non hai arrecato certo danno al tuo corpo. Se ci si sente obbligati a non mangiare, il corpo insisterà nelle sue richieste. La frutta gli da una calmata, anche se si aspettava cappuccio e brioche alla crema.

L'aspetto sociale, "Ci facciamo una pizza", l'ho risolto con "D'accordo. Io però ho una gran voglia di verdure grigliate, ma non quelle quattro fette di zucchine che di solito ti mettono li, un bel piattone!" A volte anche altri si prendono il piattone di verdure grigliate quando lo vedono arrivare.

Ma devi dirlo chiaramente al ristoratore, che non stai chiedendo un contorno, ma che devi uscire dal suo ristorante senza aver voglia di andare a cercarne un altro per terminare la cena.

Di solito la prendono come una sfida e ti portano un piatto esagerato.

Poi se mai puoi prendere anche una insalata.

I cereali, pizze, dolci, torte e i latticini creme ecc. fermano il progresso con la dieta per un paio di giorni dopo averli mangiati.

E' come se rimani a un semaforo che rimane rosso per due giorni.

L'uomo è per natura socievole, ama condividere le sue emozioni con altri, e mangiare le stesse cose che mangia l'altro/a di solito è come dire che ci si sente affini ed è più difficile fare scelte differenti come quando si è da soli.

Ma possiamo essere più causativi invitando l'altro/a a mangiare quello che desideriamo noi, ci guadagna in salute anche l'altro/a.

In ogni caso, se hai compreso gli insegnamenti di Ehret e sei davvero intenzionata a raggiungere la perfetta salute, hai già la risposta riguardo agli sgarri, e saprai regolarti in maniera di non andare troppo oltre.

Ma bisogna stare comunque all'erta per non abbandonare il cammino.

Io sono quello che fa le cose all'ultimo momento, calcolo comunque che se arrivo in ritardo di dieci minuti per un appuntamento, la persona mi aspetterà. Ma se tardo di mezzora, potrei anche non trovare nessuno ad aspettarmi.
Un abbraccio,
Luciano. :D
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sibilla
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Messaggio da sibilla »

Due giorni!! Uff!

Grazie per i consigli e i complimenti... :D
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marcodbk
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Messaggio da marcodbk »

Riguardo alla dieta di transizione vi volevo chiedere se, nel corso delle settimane, avete personalizzato il menù in base alle vostre esigenze o avete seguito passo passo come il libro illustra,

e, quando sono finite le otto settimane, mi sembre siano otto, che cosa avete fatto? Come avete perfezionato la dieta?

Avete dei consigli, a parte il clistere per favorire l'evacuazione nella dieta di transizione?

grazie
Marco
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sibilla
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Messaggio da sibilla »

Ciao Marco,

personalmente mi sono subito resa conto che la transizione proposta dal libro era un po' troppo rapida per me: in otto settimane arrivare alla dieta finale! Non sarai durata granchè. certo, dipende da motivazionee volontà, ma mi trovo molto meglio facendo secondo i miei ritmi, dove le conquiste e le ricadute sono considerate in base alle mie abitudini personali.

Tanto più che mi sono resa conto che anche senza imposizioni traumatiche, una volta cominciato il viaggio le cose proseguono anche da sè... dopo un po' il corpo capisce l'antifona e spontaneamente si indirizza sul cibo più sano. Almeno per me sta funzionando così!
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marcodbk
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Messaggio da marcodbk »

Grazie Sibilla,

anche per me in questo periodo non riesco proprio tutti i giorni a seguire fedelmente il testo, ma mi sono reso ben conto della diversità benefica che il cibo della dieta senza muco ha sul corpo, e sulla mente, e sono sicuro che, lentamente, il progresso diverrà sempre più stabile,

Marco

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