Profonda tristezza.

Questa sezione è per postare le tue storie dei successi personali conseguiti con la Dieta Senza Muco.

Moderatore: luciano

Homar
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Profonda tristezza.

Messaggio da Homar »

Premetto che: Nella mia indole la curiosità rasenta l'integralismo e l'estremismo.
Dopo un anno e mezzo senza prendere alcun medicinale, dopo 5 mesi di digiuni prima mono e ora ogni due settimane(24 ore), e dopo un mese e mezzo di dieta fruttariana e vegetale cruda(ma con porzioni da sceicco) ho perso 6 chili( sono alto un metro e 77 e pesavo 2 anni fa 70 chili, fino a 2 mesi fa 75 e oggi 69-quindi diciamo ritornato in linea con il mio peso naturale-ho 24 anni)e...tragedia! Ho perso molta massa muscolare e sono scavato in viso. Sfortunatamente, o per mia negligenza, ho transitato un pò troppo velocemtne e la mia compagna, che mi ha lasciato fare per un mese e mezzo, ora mi obbliga a mangiare come dice lei! Sono comunque riuscito a ottenere di restare vegano, ma, a discapito dell'apparenza esterna ''malata'', i miglioramenti fisici e mentali ottenuti in transizione senza muco sono quasi totalmete svaniti. Sto soffrendo moltissimo, ieri sera digiuno con Innerclean e crampi addominali tutta notte con relativa fuoriuscita esosa di mucomistofeci questa mattina.
Non so come fare, vorrei riprendere la dieta di Ehret ma ora ho compromesso molto, la minaccia di andarsene via perchè non poteva vedermi in quelle condizioni(di magrezza eccessiva, che ho riconosciuto anch'io, ma a cui non badavo, data la salute totale)mi ha scosso troppo. Purtroppo lei ad Ehret proprio non ci si vuole avvicinare, e non riesce a concepire una dieta a base di sola frutta e verdura cruda.
Se riuscite,
un consiglio è ben accetto.

Homar


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alkampfer
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Messaggio da alkampfer »

proprio ieri pomeriggio la mia ragazza mi ha detto che non le piaccio più, che sembro uno zombie che cammina, che sono rachitico etc..etc..
io le ho detto che cmq è un periodo di transizione,che sto facendo poco sport, che fra qualche tempo facendo palestra rimetterò su massa.
se vuole capire e aspettare bene,
altrimenti mi spiace.....
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ikxikx
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Messaggio da ikxikx »

Purtroppo la consapevolezza spirituale e direi alimentare non è sincronizzata negli individui....
la pratica è superiore a tutte le teorie
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StefanoⓋRAW
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Messaggio da Utente cancellato »

e la mia compagna, che mi ha lasciato fare per un mese e mezzo, ora mi obbliga a mangiare come dice lei!
Nessuno ci obbliga a mettere qualcosa dentro la nostra bocca.
Può capitare di stare in mezzo a 20 persone che bevono e insistono perchè beviamo anche noi, ma se lo facciamo nessuno ci ha obbligati, noi abbiamo scelto.
dell'apparenza esterna ''malata''

L'effetto di ciò che diciamo dovremo moltiplicarlo per 10 mentre quello che riceviamo smoltiplicarlo per 10.

Un consiglio? in medio stat virtus
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Messaggio da Utente cancellato »

ikxikx ha scritto:Purtroppo la consapevolezza spirituale e direi alimentare non è sincronizzata negli individui....
Bhe posso anche essere daccordo con te se intendiamo le stesse cose, se non c'è una maggior connessione con gli altri e comprensione si finisce col mandare al diavolo tutti come suggerisce MrDrago

Se ci dicono
proprio ieri pomeriggio la mia ragazza mi ha detto che non le piaccio più, che sembro uno zombie che cammina, che sono rachitico etc..etc..
Come scritto da Alkampfer, non vedo perchè bisogna prendersela sul personale, a me mi pare che questa abbia avuto una brutta giornata !
Troverei ridicolo il fatto di giustificarmi, anche perchè la conseguenza è che si può solo confermare che sono cose che penso anchio e dunque è per quello che mi offendo. E quello che conta è più come pensiamo di essere, e in genere questo viene modellato dagli altri.
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celestia
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Messaggio da celestia »

Sono d'accordo con chi afferma (Jvvan) che la virtù sta nel mezzo
Credo che la soluzione migliore sia la pazienza e la dolcezza: parlare pacatamente spiegando che in transizione si soffre perchè si smaltiscono tossine, vecchi residui di farmaci o alimenti sbagliati.... O altre schifezze simili!!! Cercare di tranquillizzarla spiegando che certi cibi non piacciono, e che con il tempo il fisico si "Riassesta". Io per far capire la dieta alle persone uso spesso la metafora della stanza: una stanza zozza quando viene pulita tira fuori una marea di M...! incredibile, e solleva polvere e zozzume ovunque, ma una volta pulita risplende nel suo nitore. Sostituite alla stanza il nostro fisico e ottenete la perfetta salute Chiaro che pulendo qualunque sozzume si soffre: però non è un inutile masochismo per il gusto di soffrire, ma un modo di recuperare la purezza originaria del corpo perfetto e armonico, che porta a sperimentare una salute piena
Poi, se la ragazza non sente ragioni, può andare per la sua strada, ma intanto darle un'altra possibilità, senza azzannarla, senza piangersi addosso, ma semplicemente dicendo che si crede in un metodo che può anche apparire bizzarro ma dà risultati certi
Mi rendo conto che non è facile: ma prova, val la pena almeno fare un tentativo, è più facile da dire che da fare, ma con un pò di pazienza si riesce, non mi pare giusto troncare senza cercare una mediazione, io che sono sola non ho grossi problemi, se non la solitudine... ma vedo che in rete o nella vita la pazienza paga
Auguri di cuore e Buon proseguimento
Ciao, un sorriso :D
"Il problema dell´umanità è che gli stupidi sono strasicuri, mentre gli intelligenti sono pieni di dubbi" B. Russell -
Il più redditizio dei commerci è comprare gli uomini per ciò che valgono e rivenderli per ciò che credono di valere
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adda
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Messaggio da adda »

Ciao
Io non mi sento di darti nessun consiglio, però voglio dirti che ho notato che la tristezza ,che preferisco chiamare felicità in stand by,è un passaggio pressocché obbligato.

Noi siamo convinti delle nostre scelte .
Non ci fa stare bene il fatto che il nostro ambiente non le condivida né concepisca.
E' un passaggio da cui molti di noi passano, ed ognuno trova la chiave con calma e tempo.
Nel mio caso,
( io che ero partita brillante e sicura con la transizione , dato che frutta e verdura hanno sempre costituito il mio cibo per eccellenza )
ho dovuto rallentare molto non per mia necessità fisica ma per dare a casa il tempo di ambientarsi al fatto che le mie scelte queste erano, senza nemmeno dichiararle.
Ho sentito il bisogno di morbidezza dei modi, di gentilezza e tempo, per far si che capissero che non voglio altrimenti , per mostrare che il mio cambiamento è profondo con i fatti.
Ho scelto una transizione morbida, anche elastica se vuoi, perché la tensione per me non è facile da gestire.
con calma, questa scelta mi sta dando ragione.
Per me è stato più semplice capire che andare per gradi era la prima necessità del mio ambiente, visto che volevo conservarlo,e non è detto che sia così per sempre! però è stato più semplice dire " non mi sento di mangiare più carne," che dire " da oggi sono ehretista". Più facile preparare colorati piatti di frutta e verdura dichiarando di mangiare in nome della leggerezza che dire non voglio mangiare altro.
Credo che ognuno trovi in se le sue strade, cercando di ascoltare le proprie priorità, ed è più facile a raccontarsi che a farsi.
Io ci passo spesso nella felicità in stand by ma ho sempre uno spirito più leggero e felice della volta prrecedente.
un caro saluto

adda
«Tu prova ad avere un mondo nel cuore | e non riesci ad esprimerlo con le parole. (da Un matto)»
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Madreperla
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riflessione

Messaggio da Madreperla »

Affrontare le persone che ti vivono accanto e che ti "fanno la guerra" in quanto non condividono le tue scelte alimentari, non deve essere facile. Dalle tue parole pero' oltre ad una grossa pressione da parte della tua compagna, traspare anche un grosso condizionamento: "sono riuscito ad ottenere di rimanere vegano", "minaccia di andarsene se non le do ascolto" sono frasi che la dicono lunga sul grande condizionamento che lei esercita su di te.
Tra le altre cose credo che, una volta intrapresa, l'ehretismo sia una strada beneficamente senza ritorno. Queste difficolta' con la tua compagna, scusami se sono brusca, li vedo come dei semplici contraccolpi tecnici e, come tali, verranno trattati, ossia te ne libererai.
L'alternativa quale e' se ci pensi bene? Restare vegano o eheretista a meta', per poi rinfacciarglielo un giorno si e uno no?
E le come fa ad essere tranquilla sapendo di constringere il suo compagno a qualcosa che non vuole?
E poi ancora, molto brutalmente, lei cosa mangia? Carne? Non so, nel caso, come tu lo possa sopportare, a partire dal semplice odore (per non definirlo in altra maniera) che emana l'alito di tali persone.
Il titolo stesso del tuo messaggio contiene in se' tutto quello che si puo' commentare: profonda tristezza.
Riflettici: sei profondamente triste perche' la tua compagna vuole andarsene?
In questo caso, dal momento che se le dai ascolto lei non se ne va, il fatto di sapere come trattenerla ti dovrebbe rasserenare.
Oppure sei profondamente triste perche' lei, non accettando il tuo modo di mangiare, e' come se non accettasse te e quello che sei?
Homar
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Messaggio da Homar »

Grazie a tutti, da chi misuggerisce di mollare tutto a chi cerca di appianare e dilungare nel tempo le aspettative di miglioramento che ho capito e mi sono preposto di attuare.
In particolare vorrei rispondere a madreperla, che ci ha preso con l'ultima domanda: la mia tristezza deriva dal fatto che sembra che non riesca ad accettare quello che sono, uno sperimentatore, anche se è sempre stata molto interessata a tutto ciò che scopro e che ricerco. Non vorrei sembrare succube, anzi, però penso sempre a mia figlia, di due mesi e mezzo, e in una famiglia dei compromessi vanno trovati per il bene comune.
Oggi è nella norma mandarsi a cagare se non funziona la coppia, io credo invece che bisogni trovare un equilibrio sempre, soprattutto ora che da due siamo passati a tre, e stiamo riassestandoci.
Riesco a capire se lei è preoccupata dal mio aspetto, dato che son fuori a lavorare dal mattino presto sino a sera tardi, e lei è impegnata con nostra figlia, e vedermi tornare a casa sciupato per la mole di lavoro e ora anche per la transizione, durante il periodo post-parto, non dev'essere semplice.
Inoltre si sta abituando a riaccettarsi nel ruolo nuovo di mamma, dobbiamo pensare che siamo persone diverse, che ognuno ha i suoi ritmi, le sue idee, e chiaramente che non possiamo obbligarci, e questo lo capisco.
Proverò, nel modo più morbido e sereno possibile, a rispiegarle la questione e a continuare la transizione facendo qualche passo indietro, dando il tempo di evolversi alla situazione ed ovviamente di riassestare la nuova famiglia.
Un abbraccio di cuore a tutti, e un punto di vista: se questo cammino ci porta a scontrarci ed a esser soli, pèrchè affrontarlo con rabbia se la consapevolezza ci appartiene? E se invece col tempo saremo sempre più, perchè isolarci nelle nostre convinzioni?

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Messaggio da Homar »

citazione: L'effetto di ciò che diciamo dovremo moltiplicarlo per 10 mentre quello che riceviamo smoltiplicarlo per 10.

utente cancellato, cosa intendi?
alkampfer
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Messaggio da alkampfer »

Homar ha scritto:Proverò, nel modo più morbido e sereno possibile, a rispiegarle la questione e a continuare la transizione facendo qualche passo indietro, dando il tempo di evolversi alla situazione ed ovviamente di riassestare la nuova famiglia.
Homar
questo secondo me è l'approccio migliore
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Messaggio da luciano »

Questo me l'ero perso.

Mandare al diavolo le persone non è mai la soluzione ottimale.

La transizione va fatta con attenzione. Se qualcuno sta diventando uno scheletro sta facendo qualcosa di sbagliato.

Transizione può voler dire togliere anche solo il pane per mesi.

E nient'altro.

Rovinare una relazione può essere l'inizio di una spirale discendente. Non è necessario arrivare a questo punto.

Le persone pongono il ricatto di troncare la relazione perchè sono convinti che il compagno o la compagna si sta rovinando, e la cosa è rafforzata dal fatto che sta dimagrendo a vista d'occhio.

Quindi la transizione va fatta con attenzione. Se si dimagrisce troppo occorre fare un passo in dietro, a volte due o tre.

Che poi si debba lavorare sul fatto che il compagno o la compagna vuole prevaricare è un'altra faccenda, ma non occorre dare motivi per farlo quando sono evitabili.

Prenderla con filosofia è importante.

Trovarsi scheletri, non piacersi, non è piacevole, quindi occorre fare una vera transizione.

Trovarsi scheletri, non piacersi e abbandonati è peggio se tale abbandono non è causato da soprusi. E' l'inizio di una spirale discendente.

Quindi osservatevi. se siete troppo magri fate un passo indietro. Le difficoltà a ritornare indietro sono solo mentali, occorre togliere ogni pensiero negativo sul cibo della precedente alimentazione. :D
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Messaggio da Homar »

Grazie anche a te luciano, condividiamo la stessa filosofia.
Come dicevo prima, bisogna comprendersi.
Io mi sono reso conto di esser dimagrito parecchio in poco tempo, non credevo fosse pericoloso, ma convinto del fatto mi stessi disintossicando, e comunque con molte energie, non gli davo importanza.
Allora leviamo i condizionamenti mentali e ricominciamo con uno spirto migliore: ovviamente se l'alimentazione modificata lentissimamente non mi porta a drastici cambiamenti di peso nessuno, mai potrà aver da ridire. Casomai avremo da ridere insieme!

ps. ottimo luciano l'articolo di stamattina, io voglio viaggiare, per scoprire, ed accettare il mondo com'è, combatterlo serve a poco, se non lo conosci.
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Messaggio da luciano »

Homar ha scritto:ps. ottimo luciano l'articolo di stamattina, io voglio viaggiare, per scoprire, ed accettare il mondo com'è, combatterlo serve a poco, se non lo conosci.
Accettare prima le cose è l'unico modo per poterle poi cambiare. :D
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Messaggio da swami863 »

Luciano, in merito al consiglio di fare passi indietro, ti chiedo però questo: oltre a un condizionamento mentale, spesso è proprio il fisico che non vuole saperne dei cibi di prima, anche se il peso lo suggerirebbe.

Come si può fare per correggere la transizione, nel modo più indolore possibile?

Probabilmente il corpo si riabitua a vecchi cibi dimenticati, è che quando provo i segnali di rifiuto sono inequivocabili :(

Ale

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