REFERENDUM 12 e 13 GIUGNO

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luciano
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Messaggio da luciano »

Per costruire una centrale nucleare si fa così:
  • si prepara l'opinione "pubblica" con allarmistiche informazioni sulla "crisi energetica" e che le energie rinnovabili non possono soddisfare la domanda e che quindi è possibile che le grandi aziende dovranno ridurre la produzione con conseguente perdite di posti di lavoro.
  • Si fanno parlare gli scienziati a favore e si ridicolizzano quelli contro.
  • Quando tutti sono cotti a puntino, si sceglie una zona depressa in base alla percentuale di disoccupazione e si fa passare la voce che se si fa lì la centrale tutti quelli del posto avranno un lavoro, con stipendi più che buoni e con indennità aggiunte, compensi riparatori per i residenti ecc. (hanno fatto questo in passato con le industrie chimiche, e in quelle zone ci sono le più alte percentuali di morti per cancri e tumori)
  • L'opposizione fa finta di opporsi, più avanti si mostra favorevole, "non possiamo tornare indietro a un nuovo medioevo, il nucleare è una scelta dolorosa ma necessaria". Per la guerra a Gheddafi, governo e opposizione si sono trovati subito d'accordo con la falsa motivazione dei diritti umani. Nessuna TV ha fatto un misero sondaggio per chiedere agli italiani chi è pro o contro. Lo sanno che i cittadini non sono d'accordo con la scelta fatta in merito.
  • Iniziano i lavori, operai con tute nuove e sorridenti. I lavori di manovalanza soltanto vengono dati alle imprese locali, gli specialisti di centrali nucleari difficilmente ci sono in quelle aree depresse.
  • I manifestanti che arrivano sul posto vengono fermati. (Vi ricordate il NO-TAV?)
  • Dopo il tafferugli iniziali, i media non ne parlano più e le cose vanno avanti. "La maggioranza silenziosa" continua ad rimanere silente, deve pensare alle ferie! :D
Vorrei anch'io che bastasse un referendum a fermare tutto, ma prima occorre cambiare le persone.

La nostra è una piccola realtà. Per esempio chi conosce il sistema di Ehret è una esigua percentuale del pubblico italiano, e chi la comprende è una percentuale ancora più piccola. Per contro i libri della Clerici e della Parodi e dei vari cuochi delle rubriche tipo Gusto, Cotto e mangiato, ecc. sono in prima fila nelle librerie.

Sul nucleare ci sono molte più probabilità che chi non lo vuole sia ora la maggioranza, a causa del disastro in Giappone, ma poi tutti dimenticano in fretta, meno chi vuole fare le centrali che lavorerà in continuazione sull'assioma :"Le centrali adesso sono sicure".


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mauropud
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Messaggio da mauropud »

Ottima analisi Luciano, purtroppo! :(

Senza contare che gli italiani hanno gia' votato contro ad un altro referendum sul nucleare, negli anni '80.

Naturalmente quel risultato e' stato calpestato promuovendo UN ALTRO referendum!

Ma purtroppo siamo in buona compagnia: qualcuno ricordera' come recentemente gli irlandesi sono stati chiamati a votare due volte in pochi mesi sul famigerato trattato di Lisbona, bocciandolo la prima volta e promuovendolo (sotto minaccia!) la seconda.
Saluti
Mauro
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Utente cancellato

Messaggio da Utente cancellato »

Se le persone sono contrarie al petrolio ma lo usano, sono contrarie al nucleare ma ne usano i frutti, se sono amanti degli animali ma li mangiano, in realtà sono daccordo con tutto questo, la loro è solo una falsa morale.

Non si è obbligati a fare niente, esiste solo la paura.

Se si farà in nucleare è perchè ci sono 60 milioni di persone che lo sfruttano e quindi sono daccordo, chi non è daccordo non lo usa.

Nel momento in cui si è dipendenti da qualcosa si dà agli altri il potere di fare con noi ciò che vogliono, allora la colpa è del popolo che è debole e ne pagherà sempre le conseguenze.

E non si tratta di dire " se lo fanno tutti lo faccio anche io " non esiste, così non si muove nessuno perchè tutti aspettano gli altri. Ogni persona deve farlo fregandosene degli altri, anche se resta da sola.
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luciano
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Messaggio da luciano »

Sì in teoria è corretto, ma nella pratica se vuoi vivere nella società devi scendere a compromessi, a meno che tu non vada a vivere nelle montagne senza luce, gas, acqua, vestiti, ecc.

Esprimere il dissenso e usare la corrente derivata dal petrolio non significa essere ipocriti.

Ho dei figli che non desiderano rinunciare a una casa calda d'inverno, per esempio e se dovessi agire solo in base al fatto che non sono d'accordo con la fonte del riscaldamento dovrei lasciarli al freddo.

E nemmeno desidero rimanere al freddo io stesso, e non rinuncio se non mi dai una fonte alternativa.

Quindi non necessariamente si è ipocriti se non si agisce di conseguenza a un disaccordo.

Ipocrita sarebbe chi dice che il petrolio va sostituito con energie rinnovabili e vende e intende continuare a vendere petrolio, per esempio. :wink:

Per assurdo potrei dire che ad ogni respiro si ammazzano migliaia di microrganismi e se la tua etica ti dice che non devi ammazzare nessun essere vivente non dovresti respirare altrimenti saresti un ipocrita.

Quindi vanno valutate tutte le situazioni.
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annalisa82
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Messaggio da annalisa82 »

luciano ha scritto: Per assurdo potrei dire che ad ogni respiro si ammazzano migliaia di microrganismi e se la tua etica ti dice che non devi ammazzare nessun essere vivente non dovresti respirare altrimenti saresti un ipocrita.
In particolare, il respiro di alcuni, è capace di ammazzare anche i macrorganismi :wink:
Utente cancellato

Messaggio da Utente cancellato »

Daccordo con te Luciano. Tuttavia mi resta sempre quella senzazione di turbamento per il fatto che 60 milioni di persone non riescono ad ottenere ciò che vogliono da poche persone.
Magari per ottenerlo potrebbero iniziare partendo da sè stesse.

Un pò di freddo non fà male ! comunque non sapevo mangiassi il plancton ! scherzo :lol:
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sibillina
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fate girare con la mail

Messaggio da sibillina »

copiate e incollate e facciamo girare, sperando di far arrivare la voce a piu' persone.

Stamattina mi hanno girato una mail:


INOLTRIAMO PC

Ciao a tutti,
confermo la necessità di questo passaparola, aggiungendo che si tratta di informazione per ri-affermare i diritti costituzionalmente garantiti . Il dramma è che sembra la maggior parte della popolazione non sia consapevole di quanto sta avvenendo.
Quello che Vi porto è solo un piccolo esempio. Sono una ricercatrice, mi occupo di diritto ambientale e di risorse idriche. Ieri mattina dovevo intervenire ad un programma RADIO RAI (programmato ormai da due settimane) per parlare del referendum sulla privatizzazione dell'acqua e chiarirne meglio le implicazioni giuridiche.
'E arrivata una circolare interna RAI alle 8 di ieri mattina che ha vietato con effetti immediati a qualunque programma della RAI di toccare l'argomento fino a giugno (12-13 giugno quando si terrà il referendum), quindi il programma è saltato e il mio intervento pure.
Questo è un piccolo esempio delle modalità con cui "il servizio pubblico" viene messo a tacere e di come si boicotti pesantemente la possibilità dei cittadini di essere informati e di intervenire (secondo gli strumenti garantiti dalla Costituzione) nella gestione della res publica. Di fronte a questa ennesima manifestazione di un potere esecutivo assoluto che calpesta non solo quotidianamente le altre istituzioni, ma anche il popolo italiano di cui invece si fregia di esser voce ed espressione, occorre riappropriarci della nostra voce prima di perderla definitivamente.
Il referendum è evidentemente anche questo!
Mariachiara Alberton
RICORDATEVI CHE DOVETE PUBBLICIZZARLO VOI IL REFERENDUM... perchè il Governo non farà passare gli spot ne' in Rai ne' a Mediaset.
Sapete perché ? Perché nel caso in cui riuscissimo a raggiungere il quorum
lo scenario sarebbe drammatico per i governanti ma stupendo per tutti i
cittadini italiani:
Vi ricordo che il referendum passa se viene raggiunto il quorum. E' necessario che vadano a votare almeno 25 milioni di persone
Il referendum non sarà pubblicizzato in TV.

I cittadini, non sapranno nemmeno che ci sarà un referendum da votare il 12 giugno. QUINDI : I cittadini, non andranno a votare il referendum.

Vuoi che le cose non vadano a finire cosi ? Copia-incolla e pubblicizza il referendum a parenti, amici, conoscenti e non conoscenti.Passaparola!
Tutto è difficile prima di essere semplice.
Thomas Fuller
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luciano
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Messaggio da luciano »

Si tratta di una strumentalizzazione e la dottoressa non è d'accordo che venga inviata quell'email che non ha scritto:
Chiedo di non diffondere ulteriormente, ho infatti purtroppo riscontrato un uso strumentale della mail che, peraltro, era rivolta a un gruppo di conoscenti e non a tutto il web e che è seguita da un invito a pubblicizzare il referendum che non mi appartiene, ed è aggiunto da altri.

Se invece c'è interesse per l'oggetto dei quesiti referendari e le possibili conseguenze giuridiche degli stessi, invito a leggere una nota informativa che ho scritto:
http://bit.ly/referendum-12giugno

Grazie.

Un saluto cordiale,

Mariachiara Alberton"
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SeghiAlex
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Messaggio da SeghiAlex »

Chiaro e limpido. Forse per questo non lo si vede in TV.

Il fisico Emilio Del Giudice espone il perchè di una scelta consapevole contro le centrali nucleari.

http://www.youtube.com/watch?v=xABa7fX8OHs

Mi permetto di segnalare un documentario franco tedesco sul tema della gestione dei rifiuti radioattivi, anche questo mai visto in TV italiane, anche questo rigorosamente documentato quanto inquietante:


http://www.videobb.com/video/TQrbkuEnnFh7

E' facile prevedere danni incalcolabili per le future generazioni, anche al netto di incidenti.
Qualunque cosa che non sia semplice,facile da comprendere,non può essere la verità (A.Ehret)
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annalisa82
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Messaggio da annalisa82 »

Hanno vinto i SIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII :D :D :D :D :D

Chiaramente, i giornalisti asserviti al regime, la sera del 13 giugno, invece di parlare del raggiungimento del quorum, evento raro nella storia referendaria del nostro paese e del trionfo dei "sì", hanno parlato del caso "Sara Scazzi" :!:
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mauropud
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Messaggio da mauropud »

annalisa82 ha scritto: Chiaramente, i giornalisti asserviti al regime, la sera del 13 giugno, invece di parlare del raggiungimento del quorum, evento raro nella storia referendaria del nostro paese e del trionfo dei "sì", hanno parlato del caso "Sara Scazzi" :!:
Giornalisti?
Oggi si chiamano propagandisti al servizio del minculpop planetario! :D
Saluti
Mauro
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