Bulimia

Qui si possono discutere e richiedere riferimenti del libro riguardo alla risoluzione di condizioni non ottimali di salute

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SofiaLoren
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Messaggio da SofiaLoren »

Ciao Ambretta
non sono la persona più indicata a darti consigli ma ti scrivo per solidarietà perchè anch'io credo di soffrire di disturbi alimentari che per ora tengo sotto controllo ma so che se sgarrassi in solitudine in un momento di debolezza non so se mi riprenderei.Il terrore di sgarrare e di non dimagrire mi fa pensare di avere disturbi alimentari e prima quando mangiavo di tutto avevo giorni in cui mi abbuffavo poi mi sentivo in colpa ed il giorno dopo magari ripetevo lo stesso errore soprattutto nei periodi di tristezza o di tensione.Credo che sia difficilissimo curare la bulimia come la fame nervosa perchè dobbiamo mangiare tutti i giorni,dell'alcool o delle sigarette ne fai a meno ma del cibo no ed è difficile nei momenti di nervosismo resistere vero?In quei momenti la mente è annebbiata e non c'è storia:ti devi riempire lo stomaco,è come una consolazione poi quando non ci sta più niente ti senti malissimo.Ci vuole una forza di volontà non da poco per evitarlo.Io quando sgarro è perchè ho una cena e sono con altra gente quindi mi trattengo poi ultimamente anch'io mi accorgo che il giorno dopo sto male e mi sveglio gonfia se mangio cibi che creano muco.Quando ti viene voglia di mangiare cibi sbagliati pensa al male che ti fai e che rovinerai tutto cio che hai fatto finora,a me aiuta molto.Hai fatto bene a parlarne con tua madre e se non hai un gran rapporto con lei fai di tutto per recuperare perchè ricordati che la mamma è una sola e goditela finchè ce l'hai.Tienici informati sulle tue crisi se ne avrai ed ogni volta che le avrai,forse ti aiuterà parlarne e sono convinta che col tempo e con questo stile di vita ti libererai anche di questo problema e spero di essermene liberata anch'io,sai meglio di me che bisogna stare sempre all'erta! :? Un abbraccione.Sofia


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eugeniomario
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Messaggio da eugeniomario »

Ciao, credo personalmente che quando si ha una gran fame, la dieta di Ehret sia più dura da seguire specialmente anche quando manca qualcuno vicino che ti dia forza, coraggio e conosca il tuo percorso. Però quello che conta è sapere che c'è una luce che ci aspetta alla fine. Ci siamo buttati in un mare in tempesta lasciando un isola in fiamme per raggiugnere un'altra isola che sarà il nostro paradiso. Occorre solo nuotare e in una sola direzione, prima lo fai, senza interruzioni, prima arrivi all'isola paradiso. Ogni volta che ti fermi o che torni indietro, rallenti il tuo cammino ed aumenti la sofferenza. Questo è quello che io penso.

Eugenio
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donastella
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Messaggio da donastella »

Ciao Ambretta...Come ti capisco, sai...la bulimia è stata una delle ombre della mia vita, fino a qualche anno fa...Comprendo ogni sfumatura di quello che dici e anche, forse..quello che non dici...Non sto a descriverti la mia esperienza, perchè alla fine le dinamiche, le abbuffate, i sensi di colpa, il malessere psicologico, la disistima...penso che siano un po' comuni a tutte noi, che abbiamo vissuto la bulimia..senza nulla togliere all'esperienza personale che è unica, sempre.

Invece vorrei dirti come ne sono uscita e chiaramente anche questa è una mia esperienza personale, ma magari potrà esserti utile conoscerla...
Fino a qualche anno fa, il cibo per me era una droga..per non sentire. Quando ho capito che mangiavo fino a star male, soltanto per non sentire: emozioni, rabbia, tristezza, pulsioni sessuali, mancanza di affetto etc...e soprattutto che il motivo per cui non volevo sentire era che pensavo di non farcela (cioè mancavo di fiducia in me), qualcosa è scattato dentro di me.
Mi sono chiesta: perchè penso di non farcela? Perchè continuo a pensare che sono debole, che non ce la farò, che sono fallata...?Cosa potrà mai esserci in queste emozioni o pensieri o stati d'essere, che dentro di me giacciono inascoltati, di cosi' terribile, inaccettabile, amorale o sconveniente?
Una voce dentro mi ha risposto:niente. Ma una cosa non guardata, non accettata, puo' essere immaginata nei modi piu' strani...e quando c'è tanta fantasia e sensibilità, è facile distorcere...

Cosi', giorno dopo giorno, ho provato a resistere all'impulso di mangiare, ogni volta un po' di piu'...pensando: ce la posso fare, sono forte, quello che proverò non mangiando, saprò affrontarlo...
E allora ho cominciato a lsciare che il nervosismo, la rabbia, la tristezza, il pianto, emergessero di volta in volta...Ci sono stati momenti in cui mi sembrava di impazzire, mi sentivo una drogata in astinenza...Ma continuavo a ripetermi che ero forte e che tutto puo' essere affrontato, senza fretta, con pazienza, accoglienza...Mi sono data delle regole alimentari e questo mi ha aiutata..anche perchè come te, ad un certo punto qualsiasi cosa mangiassi mi gonfiava...
Ad un certo punto Ambretta, il corpo non ne puo' piu'...io so di aver abusato del mio corpo, violentandolo con una quantità di cibo, combinazioni alimentari assurde, orari impensabili, per tanti anni...ad un certo punto, come un orologio svizzero, il corpo restituisce e presenta la parcella.
Ha ragione e meno male che succede.
Ora ho 42 anni e fino a prima di iniziare la dieta di transizione indicata da Ehret nel libro, avevo mal di stomaco e gonfiore, qualsiasi cosa mangiassi o bevessi...Eppure non sono piu' bulimica da diversi anni, ma il corpo non dimentica. Il corpo è sacro, non si puo' trattare come una pattumiera. Anche perchè senza corpo non si va da nessuna parte. Il corpo è il veicolo dell'anima, l'espressione materiale della scintilla divina in noi contenuta.
Amore per se è la frase chiave, sembra banale, ma non lo è... Non sei sbagliata Ambretta, anche se quando sei arrivata su questo pianeta, non ti sei sentita amata, compresa, accettata per quello che sei veramente e hai dovuto ricacciare nell'inconscio parte di te, per piacere agli altri, per sentirti un po' amata, tu sei perfetta come lo è ognuno di noi, nell'essenza piu' autentica.
Se farai riemergere cio' che hai voluto dimenticare di te, piano piano, imparando a valorizzarlo, ti renderai conto che anche gli altri ti apprezzeranno di piu', perchè sei vera e non ti nascondi piu' dietro la maschera del cibo, per la vergogna...Il tuo corpo ti ringrazierà e la stima di te salirà alle stelle.

Scrivimi pure anche in privato se vuoi, mi fa piacere...

Ciao!!
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arca
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Messaggio da arca »

Ambretta ha scritto:La volontà di guarire c'è assolutamente e mi sto accorgendo che la volontà è un gran motore... La mia vita è troppo meravigliosa!
Cara Ambretta,
leggerti denota di una persona di enorme intelligenza e sensibilità e non posso che riaffermare che è bello averti tra noi.

Mi fa piacere dare un suggerimento di carattere generale e di valore fondamentale per aggiustare il tiro: noi realizziamo ciò a cui maggiormente crediamo per cui dobbiamo vederci GIA' GUARITI, non che STIAMO GUARENDO.

Poiché la nostra mente realizza fedelmente ciò che le si chiede (se chiediamo con intenzione), nel primo caso lo saremo davvero GUARITI poiché ci vediamo GIA' tali; nel secondo poiché ci vediamo sulla via della guarigione, tra noi e la guarigione stessa ci sarà "sempre" una via che ci dividerà da essa.
Sembra una sottigliezza, ma questo è il modo in cui funzionano le cose: ci hanno insegnato a sperare e non ad avere certezza, cose ben differenti tra loro e qui sta il grande errore. :wink:
Allora ti leggeremo nella sezione dei SUCCESSI. :)
Un vincitore è un sognatore che non si è mai arreso.

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luciano
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Messaggio da luciano »

Beh che dire? Sono felice di conoscere delle belle persone! :D
Grazie per le vostre testimonianze.
Un abbraccio, Luciano. :D
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arca
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Messaggio da arca »

Bene Ambretta, continua così. Portaci a conoscenza di tanti successi; siamo con te.
Un vincitore è un sognatore che non si è mai arreso.

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