Voglio capire il PROTOCOLLO CORRETTO necessario all'ESTRAZIONE DEL DENTE

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acerra99
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Voglio capire il PROTOCOLLO CORRETTO necessario all'ESTRAZIONE DEL DENTE

Messaggio da acerra99 »

a grande richiesta.... Ecco un riassunto delle puntate precedenti, cioè di cosa abbiamo detto finora sul forum riguardo il pericolo di estrazioni dentali fatte male, che poi potranno pesare sul nostro stato di salute. Le cosiddette osteiti asettiche generate da rimasugli di infiammazioni dell'osso mandibolare, rimasugli di periodonto, rimasugli di radici dentali e soprattutto da incapacità dell'osso di guarire il sito estrattivo, anche a causa di uso di vasocostrittori, sono tristemente note in Germania.
Ad occhio direi che la domanda sul protocollo per le estrazioni è legata a questo:
Posso andare da un dentista sotto casa? Evidentemente ti serve essere preparato a difenderti sui temi sopra esposti.

Questo dialogo tra te e il dentista ha molte più probabilità di successo se il tuo interlocutore è un chirurgo maxillo-facciale.
Una volta un amico si voleva far togliere un pezzo di radice dalla mandibola (anni addietro era stato estratto un molare, il 37. Questa radice era asintomatica, ma una volta tolta porterà alla scomparsa di dolori alla spalla). Nessuno voleva toglierla la radice, perché sembrava non dare problemi (locali), (considerare problemi a distanza è fantascienza!)
Ma lui (grandioso!) si rivolse ad un maxillofacciale dicendo: "Devo fare un impianto lì, perciò dobbiamo togliere la radice."
Allora il chirurgo gli diede ragione e aprì l'osso, tolse la radice, ripulì infezione asettica dell'osso e lui guarì dal mal di spalle.

Cioè quando tu parli ad un maxillo facciale della opportunità di non lasciare schifezze nell'osso, lui lo sa che l'osso con infezione o con infiammazione asettica porta a insuccesso dell'impianto. Ci sono tantissimi chirurghi che sanno cosa significa lavorare pulito, e quando parlano tra di loro dei dentisti, trovano orripilante e disgustosa la professionalità di dentisti che continuano a fare estrazioni superficiali, senza indagare con uno specillo l'osso infiammato per curettarlo via insieme a rimasugli di periodonto o radici spezzate. Spesso io vedo panoramiche dentali in cui radici superficiali (quindi non difficili da togliere) erano state lasciate dai dentisti e loro lo sapevano pure che le lasciavano e ci hanno fatto passare sopra ponti.
Appunto, per molti dentisti non solo considerare problemi a distanza è fantascienza, ma ci si può tranquillamente disinteressare del fatto che questi lavoretti (pietosi) di cui sono capaci possano innescare parodontosi e quant'altro.
Per loro l'importante è che il paziente non si lamenti di dolore.

Per le estrazioni dei denti del giudizio, andate da un chirurgo maxillo-facciale, vi prego, non ne parlate proprio con il dentista.
A parte a necessità di lavorare senza lasciare infiammazioni asettiche sul sito di estrazione, ne ho visti tantissimi di dentisti olistici messi in seria difficoltà dall'estrazione di un dente semi-incluso. Cioè l'estrazione gli blocca lo studio per due ore, con tutti gli altri pazienti che sono già in coda da un'ora!
Perché sono problematici i denti del giudizio. Il dente si è saldato all'osso mandibolare. E ci credo! da anni e anni e anni il periodonto si è putrefatto, quindi il dente si è saldato alla mandibola!
Molti dentisti, olistici o no, non la conoscono proprio la necessità di andare a tastare il sito estrattivo con uno specillo, per poi poter curettare tutto il suprplus di osso degenerato e non lasciare focus. Anche se uno prova a farlo per la prima volta , avendo letto questo discorso, è un'avventura perché non hai "la mano", cioè non sai dove puoi andare e come devi andare.

In generale ci si trova di fronte un dentista che toglie il dente ... e non vede l'ora di congedare il paziente senza dolori, o con meno dolori possibili. Quindi si ritiene autorizzato a non interessarsi proprio di quello che si lascia dietro. Meno fa e piu' bravo e'. Cosi pensano.

Se la posizione del dente del giudizio lo richiede, il chirurgo maxillo-facciale vi chiederà una 3D- Cone Beam
Grazie alla tridimensionalità dell'immagine, egli potrà effettuare un accurato studio del caso
e lavorare in sicurezza sapendo in anticipo la posizione del nervo, onde evitarlo, ma ripulire tutto il resto senza ansia, e dare al sito le migliori possibilità possibili di guarigione perfetta.

I casi complessi a questo punto per il chirurgo maxillo-facciale non esistono più, i casi erano complessi
solo quando uno doveva lavorare senza altre informazioni se non quelle derivanti dalle normali radiografie bidimensionali.

L'operatore maxillo-facciale, inoltre, potrà agire con maggiore precisione e delicatezza grazie alla specializzazione e il training cui si e' voluto sottoporre, alle strumentazioni di cui dispone e conosce l'uso, turbine angolate a 45°, bisturi piezoelettrici (di importanza fondamentale nei casi complessi), visione ottimalizzata da microscopi e illuminazione adeguata con fibre ottiche.

La guarigione oltre che dalla tecnica di estrazione, dipendono dall'età. A cinquant'anni uno ha la scelta tra farsi seppellire dagli effetti focali di denti semi-inclusi e avere una convalescenza lunga dopo una loro eventuale estrazione. Perciò se uno è giovane si consiglia di pianificarle per tempo queste estrazioni degli ottavi. La tentazione era di lasciarli, ma la situazione ora cambia, visto che sono disponibili informazioni dettagliate sui loro effetti focali e sul peggioramento della situazione orale che essi causano in vari modi.

°° esempio: UTENTE del Forum EHRET verifica se i professionisti sotto casa possono fare l'estrazione °°
Grazia ha scritto: mi piace molto lui si chiama Antonio Parrinelli è di Reggio Emilia principalmente si occupa di chirurgia, lui dice di togliere il periodonto non perché crede in quello che diciamo, ma lo fa perché prepara sempre per un eventuale impianto, pulendo il tutto bene a modo,poi dice che se c'è un infiammazione è ovvio che deve essere asportato con il dente, ora comunque nel frattempo che aspettiamo la panoramica di mio marito gli invio il video del periodonto, va bene quello che hai inviato a me l'ultima volta? Oppure gli debbo proporre questo qui sulla tecnica?
> ho capito, per quanto riguarda le estrazioni mi sembra che sia un chirurgo ideale,
>se hai tempo di fare un messaggio sul Forum per segnalarlo, lo possiamo veramente mettere
>nella lista dei dentisti sul forum a questo punto. La sparizione definitiva dei sintomi
>ci da' la conferma definitiva della sua tecnica. Complimenti che lo hai trovato.
>Lorenzo
°°


VECCHI POST (facoltativi da leggere) VARIE ED EVENTUALI:
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ricky66
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"MINIMO SINDACALE": cosa devo fare in relazione alle ESTRAZIONI

Messaggio da ricky66 »

nota:
da quando gli mando gente a estrarre ottavi e marciumi vari, barile si è dotato di strumenti piezoelettrici e di apparecchiatura per fare le 3D .
l'ho visto all' opera su un ottavo di mio padre, completamente incluso nell' osso , completamente orizzontale, e con il nervo linguare tutto attorcigliato tra le radici... 8O
... una lavoro simile rappresenta l'incubo per gran parte dei dentisti, ma per lui sono i casi in cui si "diverte", è anche per questo che mi piace. :lol:
... poi ha il suo caratterino, che come per tutti può piacere o meno... :roll: :)
tra l'altro da poco si è dotato di un apparecchiatura di "fotodinamica"
http://www.andi.it/files/2012/08/2011-1 ... -unito.pdf
che promette davvero bene, specie per quanto riguarda l' osteonecrosi da cavitazione.


per quanto riguarda il protocollo "zavarella", per quanto ottimo, trovo che se qualcuno inizia a girare dai vari dentisti con la stampata, chiedendo che facciano le stesse cose che fà lui, troverà solo teste che si scuotono.
dall' esperienza acquisita fino ad oggi, il "MINIMO SINDACALE " per favorire al massimo un intervento di bonifica è rappresentato dai seguenti punti:

1) attivazione degli emuntori , reni, intestino e fegato, almeno un mese prima dell' inizio dei lavori, con alimentazione viva, assenza di latticini, maiale e frumento, uso quotidiano di centrifugati, e assunzione di prodotti drenanti e/o omeopatici, quali ad esempio tipo dren comp, galium, limphomyosot, depuressiac e altri.
2)magnesio cloruro a tolleranza intestinale tutti i giorni.
3)digiuno pre-post estrazione di almeno 12 ore
4) sciacqui a casa con acqua depurata e sale rosa hymalaiano con aggiunta di qualche goccia pura o miscelata con l'acqua di olio essenziale di chiodo di garofano/clove oil (testare per ev.allergia)
5)monodosi di arnica omeopatica pre-post intervento
6) acidophilus (del tipo tipo nutriflor) 3xdì per almeno 1 settimana prima e 2 setttimane dopo, sempre associato ad alimentazione viva e , se non si fanno succhi, assumerle insieme ad un liofilizzato di erba di orzo (tipo "green magma") +magnesio cloruro
il dentista a sua volta dovrà:
1)evitare l'uso di anestesie a base di adrenalina
2)irrorare la zona con procaina, durante e alla fine del lavoro
3)curettare profondamente i tessuti molli e malati, con l'ausilio di un ingranditore ottico
4)accettare la richiesta di non suturare, se il paziente è disposto a non mangiare nulla per le 12-24 ore seguenti
5) accettare la richiesta di non assumere antibiotici/antiinfiammatori, a discrezione del cliente.
6) programmare una sequenza di sedute di neuralterapia in loco, acadenza settimanale/quindicinale, io come linea guida consiglio una seduta per ogni decennio di vita del paziente.
neuralterapia che può essere fatta tranquillamente da soli a casa , per chi ha un minimo di manualità e intraprendenza, o aiutato da qualcuno che riesca a iniettare il liquido dentro la cavità e/o "in zona". non c'è bisogno di precisione "chirurgica" per fare con successo la neural ai denti. 8)
tutto qui, facile no?! :lol:
Ultima modifica di ricky66 il 9 ottobre 2013, 13:52, modificato 2 volte in totale.
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acerra99
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Messaggio da acerra99 »

Ale ha scritto:Buonasera, la dentista mi ha estratto i due denti devitalizzati ed è rimasta visibilmente scossa per i seguenti motivi

1. il molare in fondo, il 47, era quello messo meglio a detta della dentista e aveva attaccato ad una radice un granuloma che non si vedeva dalla ortopanoramica, in più un'infezione alla base del dente tra le radici (impossibile da curare) contraddistinta a detta della dentista da massa di carne attaccata al dente venuta via con l'estrazione, inoltre altre piccole infezioni visibili come masse di carne attaccate in altri posti al dente di misura inferiore.

2. il dente devitalizzato affianco, il 46, penultimo dente posteriore destro in basso era quello messo peggio; a detta della dentista e aveva una carie laterale grande anche lì impossibile da raggiungere, inoltre aveva una grande massa di carne di colorazione rossa ma anche un po' scura attaccata al dente più in profondità che a detta della dentista è un'infezione e altre più piccole in vari punti.

Ti chiedo, ma queste masse di carne attaccate ai denti che a detta della dentista sono infezioni, in realtà cosa sono?
Ale, qui ci sono delle foto fornite dal Dr. Graeme Munro-Hall:

Immagine

Immagine

La spiegazione per certi fenomeni veramente ai limiti dell'immaginabile che coinvolgono anche l'osso dove si appoggiava il dente, è che
le mascelle non sono tessuti immutabili, ma come tutte le ossa sono soggette ad un continuo rinnovamento/rigenerazione: osteoblasti (formazione ossea) e osteoclasti (disgregazione).

In questa continua opera di ricrescita il nuovo midollo osseo non diventa mai osso, ma genera costantemente un materiale deformato.

Quindi, a seconda dell'entità dell'infezione interna al dente e a seconda dello sviluppo, veramente si possono avere fenomeni degenerativi diversi tra loro:
si rilevano alterazioni degenerative fibrotiche sull´osso, oppure atrofia dell'osso trabecolare e del midollo, rarefazione ossea, osteomielite necrotizzante, o necrosi asettica.

Studi con sonografia ossea evidenziano un fenomeno di rarefazione ossea che si osserva in corrispondenza del 90% dei denti devitalizzati.
Questo accade perché negli organismi viventi c'è un programma genetico che prevede la fagocitazione di aree ossee ad opera dei metaboliti della granulazione in caso d'infezione dentale.

I metaboliti dell'infiammazione fuoriescono in maniera massiccia dalla sacca di contenimento dell'infezione e colonizzano l'osso adiacente.
Accumulandosi lì in gran quantità, essi creano una barriera fisica contro l´invasione dell'organismo da parte dei batteri. Però allo stesso tempo il loro insediamento induce un aumento dell'attività degli osteoclasti (la disgregazione ossea), che è un tentativo di separare l'area ossea tossica.
Da ciò deriva il fenomeno della rarefazione ossea in corrispondenza dei denti devitalizzati.
Il fenomeno di "sequestro" osseo (che è programmato nel caso di tessuti ossei morti) consiste nella separazione della parte ossea compromessa e nel tentativo di far scomparire l'osso. Invece qui avviene che l'osso mandibolare venga solo gradualmente e parzialmente eroso dai metaboliti della granulazione. I risultati sono: osteolisi, osteomielite e formazione di un'area di osso gelatinosa o molliccia.


ancora un estratto dal libro : J. Lechner, "Campi di disturbo nell'area mascellare e malattie sistemiche" (Ganzheitliche Medizin Verlag, 1999) -

Per prevenire la formazione del focus osteolitico (o osteite cronica della mascella), viene di seguito suggerita la corretta procedura per l'estrazione dei denti .
In caso di osteite (o cavitazione) già presenti, viene inoltre presentata la procedura di curettaggio osseo per la loro bonifica.

Def. di "Focus osteolitico" - All'interno delle ossa mascellari possono formarsi non di rado aree di materiale osseo deforme, molliccio, gelatinoso, oleoso, causate da una delle seguenti interferenze:

( - ) estrazioni dentali fatte lasciando parte del periodonto infetto nel sito di estrazione.
( - ) la presenza all'interno della maggior parte dei denti devitalizzati di piccole e medie infezioni sub-acute croniche e loro spostamento nel periodonto.
( - ) difficoltà che si sviluppano nel corso di decenni per una crescita non completa o perfetta dei denti del giudizio.


PROCEDURA per ESTRAZIONI DI DENTI

( # ) idealmente l'anestesia usata per questi interventi non dovrebbe contenere vasocostrittori, oppure contenerne solo in traccia. Infatti vasocostrittori rimangono nell`osso e, in caso di uso eccessivo da parte dell'odontoiatria di anestesia con vasocostrittori, finiscono per favorire fenomeni osteomielitici.


( # ) il periodonto deve essere rimosso. Rimuovere solo il dente non è sufficiente. Si può usare un'apposita fresa per il periodonto oppure un cucchiaino per curettare il periodonto. In caso di infezione conclamata però, grattare col cucchiaio potrebbe mettere in circolo troppe tossine nell'organismo con un parziale KO nei giorni successivi all'intervento.
In questo video una piccola spiegazione del perché il periodonto deve essere tolto:


( # ) bisognerebbe anche valutare eventuali malformazioni che l'infezione cronica di alcuni denti devitalizzati hanno creato sull´osso

La valutazione visiva ci permette di identificare eventuali degenerazioni dell´osso nell´area su cui poggiava il dente. In caso di dubbio, la pressione di un ferretto sull'osso ci darà informazioni sulla eventuale presenza di degenerazioni. Infatti un osso sano non cede alla pressione di un ferretto. L´obiettivo di questa esplorazione è di eliminare degenerazioni che si presentano come osso molle, deformazioni gelatinose, materiale fluido marronastro.


PROCEDURA PER LE CAVITAZIONI

Parliamo ora di un intervento chirurgico di ripristino di un'area ossea degenerata lasciata da precedenti estrazioni dentali. La prima identificazione dell'area dei difetti deriva dall'ortopanoramica e dall'anamnesi.

Per esporre l'osso, si effettua un'incisione, possibilmente sulla cresta alveolare, anche per evitare di lasciare cicatrici visibili sulla parete gengivale.
( 1. ) Per stabilire una buona visione, ribaltare un lembo mucoperiosteo.
( 2. ) Lo scopo operativo dell'apertura del periostio è quello di stabilire condizioni di buona e ampia visibilità per individuare le alterazioni spongiose patologiche e ad altre deformazioni in cui si raggiungono elevate concentrazioni di mediatori infiammatori.
( 3. ) Delle mini-perforazioni vengono effettuate con la fresa Lindmann lungo il perimetro dell'area da scoperchiare.

Da notare che già in questa fase sono possibili improvvisi cedimenti di fronte all'intervento con la fresa. Infatti queste formazioni ossee molli si possono ritrovare non solo a carico della spongiosa (la parte interna dell'osso) ma anche a carico della parte corticale.
Immagine

Attenzione: la creazione delle mini-perforazioni richiede una certa attenzione (ridurre il livello di pressione sulla fresa ed essere pronti a ridurlo ulteriormente), e una certa inclinazione della fresa che dipende della torsione del corpo mandibolare.


( 4. ) Con la stessa fresa vengono unite le mini-perforazioni in una linea ovale continua.
( 5. ) Facendo leva, delicatamente sollevare l´ovale di corteccia corticale trapanata via.

( 6. ) L'area dei difetti la si stabilisce sia visivamente, sia tastando con un cucchiaino l'osso per vedere se ci sono cedimenti.
L'allontamento delle parti molli e delle parti di degenerazione spongiosa può essere effettuato secondo tre modalità a seconda dei casi:

-a- con l'aspiratore di liquidi, che viene usato per rimuovere le parti di degenerazione oleosa che spesso si ritrovano in questi ambienti.
Si tratta di cristalli di colesterolo all'esterno e di grasso fluido marronastro all'interno.
-b- con un cucchiaino affilato viene usato per curettare o definire precedenti curettaggi.
-c- con una fresa a palla.

Ovviamente bisogna procedere con somma attenzione per non danneggiare il nervo linguale o il nervo mandibolare. Quindi bisogna essere sempre in guardia rispetto ad improvvisi cedimenti del ferretto o della fresa.
Se i fenomeni osteitici sono arrivati a coinvolgere aree mandibolari vicini al nervo alveolare, bisogna assicurarsi almeno di bonificare i fenomeni più grossi e rilevanti, almeno con il cucchiaino.

Scopo dell'intervento è quello di arrivare a vedere, prima di chiudere la ferita, una mandibola pulita e sana, completamente libera da sostanze gelatinose, fluido marronastro, osso molliccio.
Ultima modifica di acerra99 il 12 agosto 2014, 8:58, modificato 1 volta in totale.
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cristalgri
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Messaggio da cristalgri »

E' diventato possibile capire se l'osso è guarito correttamente e completamente ?
Ovviamente escludo il cavitat in questa domanda ;)
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Messaggio da pps1964 »

Test EAV (o EAVI) da Meletani Sabatino di Falconara Marittima (AN).
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acerra99
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Messaggio da acerra99 »

Quante volte capita che a partita iniziata, uno deve fare una grossa precisazione che non si era capita prima? Ora capita anche con noi!
L'argomento è spuntato fuori da alcune osservazione e uno scambio di email con Ricky66, in cui sono diventate protagoniste alcune pagine del libro di J. Lechner.

Nelle due foto che seguono si vede, nella prima c'è la forma di due radici sul sito del dente estratto e nella seconda pagina questa sottile parete cosiddetta intra-radicolare che è stata abbattuta.
Lechner lo scrive per ben tre volte nel giro di 4 pagine!! Bisogna proprio abbatterle quelle pareti che separavano le due radici. E bisogna smussare tutto per evitare focolai infiammatori durante la fase della guarigione della ferita quando compare la gengiva. Tra l'altro quel setto è spessissimo infetto con i denti devitalizzati.

Quindi, alla pagina 228 Lechner dice di abbattere quell'osso che rimane tra le due radici (intraradicolare)
e a pagina 229 nella foto in alti INFATTI E' SCOMPARSO.
E aggiunge a pagina 229 un'altra frase che dice che ha pure smussato il margine inter-radicolare (oltre ad aver abbattuto nella pagina di prima il setto intradicolare.)

PAG.228
Immagine
--> DA NOTARE L'AREA TRATTEGGIATA IN ROSSO intorno al dente IN QUESTA SECONDA FIGURA DI Pag. 228! <--

PAG.229
Immagine

Per chi capisce il crucco faccio il punto della situazione.

A pag. 229 dice:
geglättete Knochenränder zur schmerzfrei Verheilung des Periosts
  • (Spigoli ossei smussati, resi lisci, per una guarigione del periostio senza dolori)
e a pagina 225 (che non ho messo in questo messaggio, dovrei andare da uno che ha lo scanner), uno dei punti della procedura che spiegava diceva:

- (4.) Abtragen und ausfräsen der inter- und intradental Septen.
- (5.) Entfernung der intrarädikularen Septen
  • (4.) Ridimensionamento per fresatura di setto interdentale e di quello intradentale
    (5.) Allontanamento dei setti intraradicolari (quelle lamine sottili di osso che separano una radice dall'altra)
al punto (1.) diceva di sollevare il lembo gengivale in modo da avere poi la possibilità di fare le seguenti operazioni:
- die inter- und intraradikulären Septen sauber entfernen zu können.
- Knochensplitter sauber entfernen zu können und damit postoperative Schmerzen gering zu halten.
  • Poter fare l'appropriato trattamento dei setti inter- e intra- radicolari.
    Curettare eventuali spigoli ossei cosi' che i dolori post-operatori si mantengano ad un minimo.
Ultima modifica di acerra99 il 5 marzo 2014, 2:42, modificato 1 volta in totale.
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re : Voglio capire il PROTOCOLLO CORRETTO necessario all'ESTRAZIONE DEL DENTE

Messaggio da angelo76 »

avrei dovuto saperlo ieri, oggi Orsini mi ha tolto le radici sotto il 36, ha pulito tutto, ma non credo che abbia "abbattuto" quel muretto... speriamo bene...
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Re: Voglio capire il PROTOCOLLO CORRETTO necessario all'ESTRAZIONE DEL DENTE

Messaggio da sandrod »

angelo76 ha scritto:avrei dovuto saperlo ieri, oggi Orsini mi ha tolto le radici sotto il 36, ha pulito tutto, ma non credo che abbia "abbattuto" quel muretto... speriamo bene...
da quello che mi hai detto di Orsini, difficilmente l'avrebbe fatto, anche su richiesta ... ;)
"avere il tempo… poter scegliere, non sapere dove si va e andarci lo stesso" Bernard Moitessier
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Messaggio da cristalgri »

Terra terra sarebbe eliminare tutti i coltelli che ci puntano contro le gengiva ed eliminare ogni parte di osso che è stata a contatto (e di conseguenza contaminata) da un eventuale dente infetto.
Ora la triste verità per i denti del giudizio è che tutti hanno paura di metterci le mani con frese e cose varie. :(

Ma anche le pareti intra-radicolari vanno eliminate con la fresa a palla?
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Messaggio da acerra99 »

io non so come in questo forum non siano ancora venuti a galla nella discussione i problemi sistemici (a distanza) che la rimozione di uno o più denti del giudizio ha causato nella vita di tante persone. Quindi, in estrema sintesi, NON FATE FARE (non fate fare) l'estrazione a chi si improvvisa!! O a chi vuole vivere in quella ignoranza che dice al dentista che chi meno fa vince un premio, premio della professionalità a chi prima ricuce dopo l'estrazione senza essersi guardato dietro in quei burroni pericolosi!. Però qualche buon chirurgo lavora allo scopo di non lasciare osso infiammato/molle. Lo fanno per loro stessi, perché nessuno capirebbe che cosa stanno facendo di pulito, ma è etica professionale per loro.

Ho resuscitato il libro di Lechner perché ho visto molto bene, in più di una circostanza, il motivo per cui l'autore insiste su quello. Cristalgri, ti preoccupi perché la mano del tuo dentista trema? Non ci vuole un grossissimo professionista per tirarsi indietro. noi qui stiamo cercando i più informati e bravi tecnicamente, mica per principio, proprio perché servono. Certamente sento anche io la necessità di intervistare un bravo chirurgo, per es. il chirurgo che lavora con la d.ssa Abbatista, per capire, situazione per situazione, quali variazioni si possono presentare in alcune situazioni.
A Monaco c'era Daunderer, e quindi dentisti abituati da quantità industriali di casi clinici a togliere osso a priori. I dentisti formatisi alla corte di Daunderer li possiamo mettere nella categoria di quelli che vedono un premio a chi toglie tutto l'osso, marcio e sospetto!! A volte mi domandavo come facessero a non fare mai danni, mi sono dato la risposta che la pratica ti da' sicurezza.

Io ti posso dire solo che, con qualche esperienza indiretta, ho capito perché Lechner nel libro ha insistito tanto sul discorso di arrotondare, naturalmente nell'ambito delle possibilità che vengono offerte al dentista di volta in volta dalla situazione.
L'ho visto più volte nelle foto di Lechner e anche da autori americani, un bravo chirurgo pulisce tutta l'infiammazione della zona adiacente ai denti del giudizio fino a non lasciare altro che il nervo mandibolare scoperto. Nel 90-95% dei casi per le estrazioni dei denti del giudizio uno trova questo grave livello d'infiammazione, per cui il dentista della bonifica lascia solo il nervo mandibolare in pace, lo vede, lo rispetta e prepara il migliore ambiente possibile alla guarigione tutto intorno.

Il dubbio nasce perché forse non è vero che c'è sempre una soluzione sola, l'unica, in tutti i casi.
Da una parte Lechner insiste sulla sua posizione, dall'altra ci possono essere anche altre soluzioni intermedie, questo non lo nego. Non ho elementi per negarlo. Una volta un ragazzo ha tolto un dente del giudizio. Si sente meglio, anzi guarito, rispetto ai raffreddori, i livelli di energia e i mal di testa (ed ha ancora due devitalizzati sospetti), ma gli parte una specie di ronzio all'orecchio. Gli dico di andare da Barile a fare la cavitazione nel giro di 4-5 mesi. non lo fa. Il tinnito dura ancora 9-10 mesi, poi scompare (senza che sia cambiato niente). Il chirurgo maxillo-facciale, mi dice il ragazzo, non ci pensava proprio a curettare l'osso, che appariva malmesso già dalla panoramica dentale. A me piace la perfezione, gli avevo offerto di pagargli io la cavitazione da fare da Barile, vediamo.. forse cambia idea e si organizza.

A dimostrazione che il tuo commento è puntuale e impeccabile:
Ora la triste verità per i denti del giudizio è che tutti hanno paura di metterci le mani con frese e cose varie. ':('
Ma vedi nella seconda parte di questo video la spiegazione dell'utilità della Cone Beam per i denti del giudizio:
[youtube][/youtube]
Sarà capitato anche a te, cristalgri, di parlare con DUE generazioni di dentisti, quelli che usano la Cone Beam e quelli che non gliene può fregar di meno di capire le posizioni (e brancolano nel buio in tutti i sensi).
sandysandy
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Messaggio da sandysandy »

Interessante.

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