io avevo palpitazioni da giovane e battito accelerato di cui pero'
mi accorsi per la prima volta ad un colloquio
con una azienda a nord di Londra in cui, alla seconda visita, mi facevano anche la visita medica.
E' vero, il medico mi disse, ma che cosa succede, questo non e' normale;
io allora mi concentrai sulla serenita' che m'ispirava una ragazza all'epoca e scese di qualche punto, ma non ancora entro i limiti.
Nel mio caso la causa erano due denti del giudizio inferiori gravemente impattati.
Beh la causa..... LA CAUSA e' la somma di tutto, ma quello che faceva la differenza tra me cosi' e un mio coetaneo senza era pure quello.
lorenzo
I denti del giudizio come causa di malattia cardiaca. Ci sono grosse novità nel settore della cardiologia! I denti del giudizio sono visti come una causa prevalente di malattia gengivale cronica e la sepsi orale è oggi considerata capace di avere effetti avversi sul cuore. La scelta di lasciare un dente del giudizio malposizionato con pericoronite può avere implicazioni negative molto grosse per un paziente cardiaco. Ovviamente la rimozione del materiale infetto che spesso si presenta in corrispondenza di questi denti richiede tutte le precauzioni del caso in un paziente in condizioni di salute instabili.
Muerman (2003), Janket (2004) e Gordon (2004) hanno riportato dati abbastanza clamorosi in cui un gruppo di persone con tutte e tre le seguenti caratteristiche dentali:
1. assenza di pericoroniti dei denti del giudizio,
2. assenza di resti di radici nell’osso mandibolare,
3. assenza di gengivite,
mostravano di avere una probabilità di malattia cardiaca e di attacchi di cuore vicina allo zero, ben diversa dalla situazione media della popolazione! Nemmeno gli indici per eccellenza di malattia cardiovascolare, il colesterolo o la proteina C reattiva, non sono mai riusciti a prevedere cosi bene i gruppi d’individui immuni da attacchi cardiaci.
Nel libro "Krankheitsherde Zähne" ("Denti che sono causa focale di malattie"), Rosemarie Mieg racconta di un simpatico insegnante 48enne in buona forma fisica cui era stata diagnosticata una patologia cardiaca funzionale. La guarigione arrivò con l’estrazione dei quattro denti del giudizio. Sparì anche una gastrite, si stabilizzò immediatamente la circolazione. I disturbi alla prostata ci misero qualche settimana in più per regredire, ma alla fine scomparvero del tutto. Un lieve ulteriore beneficio lo ebbe dalle iniezioni di procaina sui siti dove c’erano stati gli interventi. Centinaia di visite presso medici in precedenza non avevano potuto risolvere neppure parzialmente i suoi problemi di salute.
Le osservazioni della Mieg che andiamo ora a riportare risalgono ad una ventina di anni fa, quando era ancora estremamente inusuale che la medicina accademica si occupasse dell’argomento denti del giudizio inclusi. Da nove mesi il funzionario comunale Huber H., 48enne di Chiemsee, soffriva di alterazioni del ritmo cardiaco, miocardite, momenti di bisogno di ossigeno e mancanza di forze. Sei settimane di ricovero in ospedale e tutte le terapie del caso non avevano portato ad alcun risultato. Successivamente peggiorò ulteriormente e fu confinato in una sedia a rotelle per una settimana. Ci fu un secondo ricovero di quattro settimane, questa volta al centro di cardiologia bavarese, e anche qui tutti i possibili controlli e farmaci non portarono a niente. In pratica gli fu detto: "Non si può fare niente!" Si doveva abituare al suo cuore "debole", al dover rimanere a casa e non essere più in grado di impegnarsi nel minimo sforzo fisico. Un leggero rigonfiamento dal lato destro del collo era finanche dolorante alla pressione. L’ortopanoramica di controllo portò ad un primo risultato: il dente del giudizio in basso a destra era quasi del tutto orizzontale. Il paziente chiese al dentista di estrarlo, ma lui disse che non riusciva a vedere nessun problema e che non riteneva giusto toglierlo. Alla clinica cardiologica il paziente pose la stessa questione agli specialisti: "Ma non è che per caso questo dente c’entrasse qualcosa con i suoi malanni?" I medici derisero la sua ipotesi di diagnosi e lo tranquillizzarono che non era assolutamente quello. Lui però andò di nuovo dal suo dentista a chiedere di togliere quel dente del giudizio impattato, ma ancora una volta il dentista disse che la tesi con la quale si era fissato era assolutamente strampalata. Un giorno dovette raccontare le sue vicende cardiologiche al vicino di casa che si era offerto di aiutarlo in giardino. Fu proprio costui a parlargli delle ricerche della dottoressa Mieg. Era il 1987. Il dente del giudizio destro fu allontanato e tutta la zona 48-49 ebbe bisogno di un curettaggio per l’estesa infiammazione che si era creata sull’osso mandibolare, area 48-49. La ferita guarì molto lentamente. Fu necessario andare a fare un secondo curettaggio due mesi dopo, perché si era instaurata di nuovo infiammazione, che anch’essa ha effetti focali. A quel punto gli sforzi della bonifica dentale furono premiati con la svolta! Il 48enne migliorò decisamente, le alterazioni del ritmo cardiaco scomparvero da sole, insieme con i momenti di bisogno d’ossigeno. Dopo otto mesi di malattia poté ritornare al lavoro e nel periodo di osservazione di quindici anni non ebbe alcuna ricaduta. I medici non poterono più riscontrare le alterazioni patologiche che avevano misurato allora. Il paziente ora poteva andare anche a sciare e ballare e assolutamente non aveva più alcun impedimento.
Robert B., di 39 anni, era uno psicoterapeuta e insegnante che non aveva tempo per ammalarsi. Ma quando andava in vacanza nei paesi caldi, aveva sempre disturbi al cuore e alla circolazione. Aveva ancora tutti i denti del giudizio, e al posto dei denti mancanti 36 e 46 vi erano delle osteomieliti grandi come piselli, ben visibili sulla radiografia. I denti del giudizio superiori 18 e 28 avevano delle infezioni alla punta delle radici e i denti del giudizio inferiori avevano delle radici molto corte e rotonde, quindi incomplete. Nella radiografia si vedevano bene i follicoli alle punte delle radici dei denti, dalle quali erano cresciuti i denti. Già solo questo è un focolaio che crea un disturbo nell’organismo. Quando i denti dal numero che finisce con 8 vengono rimossi spesso pende dalla punta della radice una sorta di follicolo, come una pallina bianca. Un granuloma invece, che è una secrezione a forma di sfera di un dente morto, si presenta di aspetto rosso ed è una specie di sangue coagulato. I quattro denti del giudizio e le infezioni ossee nei denti 36 e 46 furono rimossi nella clinica odontoiatrica. Il paziente poté partire per il suo giro del mondo senza mai più accusare disturbi al cuore o alla circolazione.
Anche Paul B., montatore tecnico 36enne che per motivi di lavoro doveva andare spesso nei paesi tropicali, soffriva disturbi al cuore e alla circolazione in corrispondenza dell’esposizione ai climi caldi e umidi. Consigliato dalla Mieg si fece estrarre tutti e quattro i denti del giudizio e nel successivo viaggio ai tropici i disturbi al cuore e alla circolazione erano meno forti, poi dall’anno successivo in poi non comparvero più.
Brevemente, vediamo altri cinque casi riportati dalla D.ssa Mieg. L’avvocato Andrew Q. soffriva già a 31 anni di età di una grave condizione cardiaca e di problemi circolatori. La causa, si scoprirà, erano i quattro denti del giudizio. In particolare l’ottavo superiore sinistro risultava causare i problemi maggiori. Il dente non si era sviluppato correttamente (l’apice aveva la forma arrotondata). Erano visibili dall’ortopanoramica delle cisti a livello apicale. Il paziente acconsentì all’estrazione dei quattro denti del giudizio. La scomparsa dei sintomi fu immediata.
Ruth K., 34 anni, residente poco a nord di Monaco di Baviera, soffriva non solo di problemi circolatori ma anche di coliche biliari. La salute del cavo orale era buona, ma aveva tutti gli ottavi inclusi. Non appena furono rimossi, i problemi di salute della 34enne scomparvero del tutto.
Una 25enne arrivò dalla Svizzera per far valutare i suoi problemi cardiaci e di circolazione. I consulti con diversi specialisti non lo avevano aiutato ad ottenere il benché minimo miglioramento. Ebbene la causa, si scoprì ancora una volta, erano i denti del giudizio. La loro estrazione apportò il sollievo dei sintomi.
Lo studente 26enne Klaus D. aveva già un appuntamento alla clinica cardiopatica per un sospetto d’infarto miocardico acuto. Nel giro di tre giorni doveva ricoverarsi perché soffriva di dolori al cuore, le spalle erano sensibili al tatto e la mascella inferiore sinistra era gonfia.
Intorno al dente in basso a sinistra, "responsabile" per il cuore e la circolazione, vi era un’infiammazione che causava i dolori al lato sinistro del corpo. Con l’assenso del paziente la Mieg estrasse subito il dente. Dopo tre giorni Klaus non aveva più bisogno di andare in clinica - l'internista confermò che era fuori pericolo ora. In seguito si procedette alla rimozione anche degli altri denti del giudizio.
Anche Karl H, 47 anni, direttore di un supermercato, era uno di quei pazienti di una clinica cardiopatica per i quali la causa dei disturbi cuore e alla circolazione fu trovata in alcuni denti del giudizio. Nonostante avesse appena avuto un lungo ricovero alla clinica ospedaliera, la sua salute non smetteva di peggiorare. Secondo la Mieg questo peggioramento dopo il ricovero si spiega perché all'ospedale la circolazione viene messa in moto attraverso il calore e le iniezioni, le sostanze di disturbo scorrono più di prima dai denti morti attraverso il corpo.
Il dente del giudizio sinistro inferiore era infiammato. Il dente in alto a destra era rimasto incluso. Il canino superiore 11 non solo era morto, ma mostrava anche un granuloma grande quanto la capocchia di uno spillo. Il dente del giudizio 48, in basso a destra, non era da meno, quasi tutto ritenuto sotto la gengiva. Tutti questi focolai di disturbo furono rimossi e Karl al controllo successivo era libero dai malesseri. I medici della clinica non finivano di stupirsi per l’esito positivo.
A ben guardare ci sono state numerose osservazioni cliniche di questo tipo nel periodo d’oro dell’infezione focale, ai tempi di Miller (1901), Rosenow (1923) e Price (1923). Nel 1921 per esempio il Dr. James Warwich riportava la guarigione di una patologia cardiovascolare di un 60enne dopo l’estrazione di denti del giudizio apparentemente normali.
Poi c’è stato il periodo d’oro della odontoiatria neuro-focale di Voll e Pischinger, anche qui correlata da numerose osservazioni sul fatto che i denti del giudizio partecipano alle malattie cardiache (Adler 1983). Io mi sono avvicinato a questo argomento per la prima volta in vita mia attraverso gli scritti del Dr. prof. Max Daunderer (1997), che ha riportato innumerevoli guarigioni di patologie cardiache in seguito alla rimozione di denti del giudizio con cisti. Una fonte integrale consultabile su internet è questa qui:
http://www.toxcenter.de/artikel/Gifte-i ... online.pdf ( in tedesco )
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