sull'autointossicazione

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raffa
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sull'autointossicazione

Messaggio da raffa »

penso di essere da poco entrata nel vero spirito ehretista (grazie al contributo di molte persone generose di questo forum) ma ho ancora le idee un po' confuse..pertanto spero di aprire una discussione utile ad altre persone che,come me, hanno preso un granchio iniziale.

sono in transizione da 6 mesi; o sarebbe meglio dire, sono in non-transizione, perchè ,come arca mi ha fatto piu volte notare, ho sbagliato, avendo drasticamente da settembre eliminato latticini (anche se non ne mangiavo da un anno), carne, pesce legumi e carboidrati (che mi sono concessa solo una volta al mese)
per 6 mesi ho mangiato quasi esclusivamente frutta essicata e verdure condite con olio di oliva

dunque, oltre ad aver apprezzato sensazione di stato emotivo vagamente depresso (che comunque puo' essere motivato anche da alcuni accadimenti esterni), ero stanca e avevo voglia di cibi che pero' non mi concedevo. pero' tutti sintomi sotto soglia e non eclatanti, che potevano anche essere confusi con stanchezza lavorativa o addirittura organismo in disintossicazione.

senochè alle analisi del sangue riscontro dei valori abnormemente alterati, e mi spavento. inizio a valutare l ipotesi dell autointossicazione.

che credo di aver capito che con autointossicazione si possa considerare uno stato in cui i propri veleni vengono liberati, o per incapacità di eliminarli, o per eccessiva rapidità nell'intento di eliminarli, con conseguente congestione degli stessi, e quindi danno.


ora ho provato a reitrodurre 100 gr di carboidrati complessi al giorno e una piccola porzione di legumi; il resto del menu resta invariato(frutta e verdura). sto agendo correttametne?

cio' che realmente mi riesce difficile è ascoltarmi;
inoltre non capisco una cosa......se il mio introito di carbiodrati deve avvenire sino al momento in cui io stessa non ne sentiro' piu' il bisogno, come puo' questo essere possibile se esssi stessi sono una "droga", e quindi per definizione "diepndenza"?
(lo so sono supercontorta nello scrivere, scusate!)

spero di avere delle risposte e anche di poter essere stata utile a tutti coloro che come me, hanno avuto fretta...non ho intenzione di demordere pertanto avrete mie notizie alle prossime analisi...con la transizione eseguita correttamente.


grazie ancora
vi abbraccio

raffa


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luciano
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Messaggio da luciano »

Lascia perdere le analisi, se le fai ogni sei ore hai risultati diversi, quindi a che servono?

Giusto, le tossine liberate dimostrano tramite vari sintomi lo stato di intossicazione.

Il problema della dipendenza è di solito mentale o emozionale, prima vanno risolti i propri turbamenti, allora si possono ridurre i cibi che creano/creavano dipendenza senza forte astinenza.

Non puoi togliere una stampella a uno zoppo a meno che tu non glie ne dia una migliore o lo guarisca. :wink:
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sandrod
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Messaggio da sandrod »

scusate, vorrei soltanto capire, ma se
luciano ha scritto: Il problema della dipendenza è di solito mentale o emozionale, prima vanno risolti i propri turbamenti, allora si possono ridurre i cibi che creano/creavano dipendenza senza forte astinenza.
allora perchè
arca ha scritto:
e incominciare ad eliminare il pane (che detto tra noi mi piace moltissimo)
Vuol dire che l'eliminazione definitiva può avvenire anche dopo un anno (è solo un termine ideale per dire che deve durare tempo per non farsi cadere la biochimica del corpo, in termini di dipendenza dal pane, addosso).
?

ho avuto anch'io nelle ultime settimane delle vere e proprie crisi di astinenza da pane e sto cercando di capire se è un fatto mentale oppure fisico (pardon biochimico).
La mia esperienza con le sigarette mi ha lasciato un pò sconcertato: ho sempre pensato di far fatica a smettere di fumare per un motivo più fisico che mentale (la dipendenza dalla nicotina) e avevo anche dei riscontri fisici in termini di malessere. Quando 3 mesi fa sono riuscito a smettere di fumare, mi sono reso conto che era solo un fatto mentale e la sofferenza è stata davvero minima.
Sicuramente il libro di Allen Carr mi ha permesso di eliminare o modificare una suggestione che mi ero costruito circa la dipendenza fisica dal fumo e ora mi chiedo: è così anche per il pane e il cibo in generale?

Quello che vorrei evitare è di costruirmi degli alibi per il cibo come ho fatto per anni con il fumo :wink:

Grazie a tutti
Sandro
"avere il tempo… poter scegliere, non sapere dove si va e andarci lo stesso" Bernard Moitessier
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arca
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Messaggio da arca »

Spirito e corpo sono una unica unità psico-organica.
Insieme fanno ciò che è definito UOMO.
Per quanto possiamo parlare dell'uno o dell'altro, fin quando siamo in questo piano dobbiamo parlare di unità PSICO-ORGANICA, psico-biologica o psico-chimica = UOMO.
Lavorare sulla psiche pulisce il corpo, ma tenere pulito il corpo aiuta a liberarsi più facilmente delle proprie dipendenze.
In ciò che ha scritto, Luciano non invita a non prendersi cura del proprio corpo in quanto tempio dello spirito, ma solo che è più facile liberarsi dai cibi che creano dipendenze se si risolvono prima le dipendenze mentali/emozionali. Ha scritto infatti senza forte astinenza:
luciano ha scritto:

Il problema della dipendenza è di solito mentale o emozionale, prima vanno risolti i propri turbamenti, allora si possono ridurre i cibi che creano/creavano dipendenza senza forte astinenza.
Se non fosse così manderemmo all'aria tutto il discorso di Ehret e tutti gli studi millenari sul fatto che uno spirito crea un effetto al corpo il quale rimanda un effetto allo spirito: questo effetto, quando non è più gestito coscientemente dallo spirito è detto dipendenza; quando invece lo spirito riceve ciò che si aspetta dal suo corpo e può continuare a controllarlo con poco o senza sforzo è detto VITA.
Un vincitore è un sognatore che non si è mai arreso.

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Tyler
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Messaggio da Tyler »

Ciao a tutti,
vorrei riportare la mia esperienza che può magari essere utile.
Io quando iniziai a scoprire tutte le menzogne che c'erano dietro al cibo e leggendo libri come Ehret o come quelli sull'igienismo non ho avuto alcun dubbio. Nel senso che ho rivisto in quelle pagine il film della mia vita e di quella dei miei cari. E' stata una illuminazione non ho avuto dubbi, non avevo bisogno di altre prove per capire che quello che c'era in quelle pagine era verità.
Ho iniziato ad eliminare tutti i cibi che andavano eliminati da subito.
Ho avuto subito un notevole dimagrimento, ma in generale ho avuto da subito un notevole senso di benessere. C'erano i giorni in cui mi sentivo giù, magari con le gambe molli ed un senso di stanchezza, ma non me ne sono mai preoccupato perchè comunque da onnivoro stavo anche peggio ed il senso di stanchezza era perenne, giorno per giorno. Ho avuto due grossissime crisi di disintossicazione con vomito incredibile ma sono sempre rimasto sereno perchè sapevo che era del tutto normale, così come è normale avere dei giorni in cui ci si sente mosci o depressi.
Quindi sono daccordissimo con Luciano quando dice che la dipendenza è mentale. Una cosa che riscontro spesso è che molti utenti del forum o le persone in genere che si avvicinano al crudismo (alcuni mi cercano in privato via chat o mail) hanno molte perplessità legate alla veridicità di ciò che leggono sul libro o su internet in genere.
Io consiglio sempre, che se si hanno dei dubbi, è meglio non iniziare nemmeno, perchè se a livello emozionale siamo fragili o se peggio siamo circondati da ambiente negativo o persone negative il miglior cibo di questo non può farci stare totalmente bene.
Io ho preso il libro di Ehret come la scoperta del santo graal, da quel giorno la mia vita è cambiata e affronto il pasto con gioia sapendo che quel cibo è come una medicina miracolosa, so che non potrò mai stare male mangiando futta e verdura. Secondo me con questo stato d'animo andrebbe affrontato "il sistema di guarigione della dieta senza muco" ovvero con la gioia di chi ha avuto tra le mani ciò che il 90% delle persone non conosceranno mai.
Un altro consiglio: quando si hanno delle crisi o dei dubbi riprendete in mano il libro e rileggetelo, io l'ho letto 8/9 volte e ogni volta mi sembra sempre un libro nuovo, mi da forza ancora più sicurezza (semmai ne avessi bisogno).
Baciuzzi...Fabio.
Nessuno è più schiavo di chi è falsamente convinto di essere libero. E noi siamo tutti schiavi. Schiavi del SIGNORAGGIO.
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alexa
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Messaggio da alexa »

Anche io come Fabio ho tolto tutto subito, e mi sono sentita subito meglio, ogni crisi di guarigione era una felicità per me, per il nuovo benessere guadagnato.
Non ho avuto nessun blocco mentale verso il nuovo cibo, solo speranza e risultati.
Se si affronta la transizione come si deve i benefici superano la "perdita" di qualche cibo, anche se sinceramente ora, dopo 10 mesi di transizione, certe cose che mangiavo non mi sembrano più alimenti commestibili... è cambiata anche la mia mente quindi, ma solo perchè ho avuto enormi benefici.
Affrontare la transizione come si deve vuol dire saper accellerare la disintossicazione o saperla rallentare al momento giusto, e cioè quando abbiamo troppe tossine in circolo, ma non mangiando cibi con muco, ma semplicemente mangiando una patata... e mangiare verdure per qualche giorno, finchè non ci si sente meglio, tralasciando la frutta quindi. Se questo non basta faccio un bel digiuno, e poi il succo verde, un tocca sana! :D

Spero che questo sia un incoraggiamento...
Un caro saluto, Ale.
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mesenger
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Messaggio da mesenger »

Salve a tutti io volevo dire la mia esperienza da nuova aggiunta al gruppo ehretista , da dicembre ho eliminato latte e derivati, carne , pesce uova e pasta raramente , sono astemia , nella dieta ho solo lasciato il pane , ma non quello industriale , dalle mie parti c'e' ancora il pane casereccio con il lievito naturale , lo mangio raffermo , lo taglio a fette e lo inforno , non me la sono sentita di eliminarlo perche' sarebbe stato un cambiamento troppo drastico e temevo mi venissero le crisi di astinenza . Mangio quasi esclusivamente broccoli , cavolfiore rosso , zucca gialla , spinaci .Quando ero onnivora mi venivano le crisi di astinenza da fame , aprivo gli armadi della cucina alla ricerca di qualunque cosa da mangiare e vi giuro , non aveva importanza cosa fosse . Invece con mia sorpresa anche a me e' successo come a Fabio , ho letto il libro ed e' stata una rivelazione , ho iniziato subito senza paura e senza indugi , con quella sicurezza interiore che si ha solo quando si e' nel giusto , l' importante e' non avere fretta , non imporsi cose al di sopra delle proprie possibilita' , perche' ognuno di noi abbiamo il nostro fardello di problemi sulle spalle e smuovere troppo in fretta non va bene si rischia di commettere errori , di ricadere nelle vecchie abitudini e poi chi ci circonda ci osserva e non capendo ne approfitta subito x intervenire e seminare dubbi : ma ti sei visto che brutto aspetto che hai ? e uno deve cambiare stile di vita , forma mentis , e forse pure qualche problema che prima avevamo seppellito da qualche parte col cibo , verra' alla luce e dovremo affrontarlo , e non mi sembrano cose da niente , non si tratta solo dell'alimentazione , si smuove un' intera esistenza e non si puo' fare troppo velocemente , sempre secondo me , io parlo cosi' perche' per quanto mi riguarda sono sempre scappata di fronte ai cambiamenti troppo veloci , non trovavo punti di riferimento e tornavo indietro .Invece stavolta , unico caso nella mia vita , ho avuto tutto chiaro , non ho avuto premura di arrivare subito alla disintossicazione , dopo una vita da onnivora non si cambia in quattro mesi e non devo dimostrare niente a nessuno .Poi sono cosi' contenta che i dolci non mi mancano , i formaggi per niente , la carne poi dopo avere letto che ha una sostanza che si chiama cadaverina figurarsi se ne voglio . Certo la crisi da malumore mi e' venuta ma se uno lo sa e' preparato .Scusate la lunghezza , vi saluto e sempre in gamba a tutti da Maria
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Liam
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Messaggio da Liam »

alexa ha scritto: Affrontare la transizione come si deve vuol dire saper accellerare la disintossicazione o saperla rallentare al momento giusto, e cioè quando abbiamo troppe tossine in circolo, ma non mangiando cibi con muco, ma semplicemente mangiando una patata... e mangiare verdure per qualche giorno, finchè non ci si sente meglio, tralasciando la frutta quindi. Se questo non basta faccio un bel digiuno, e poi il succo verde, un tocca sana! :D
Quindi tu sostieni che mangiare frutta elimina di più che digiunare??

Rallenti digiunando?

Ho dei dubbi, anche se è vero che mangiando frutta aggiungi veleni se 6 sporco dentro....

Diciamo che forse un breve digiuno (mi piace chiamarlo più precisamente "riposo") fa' le cose in maniera più efficiente ..

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