Ragazzi, niente paura. Bisogna preoccuparci quando non si prende sufficiente sole, non quando se ne prende tanto!
Il problema dell'uomo di oggi è che non ne prende a sufficienza, tutto sempre così vestito e rinchiuso tra auto-casa-ufficio-ecc.. e quindi problemi si aggiungono a problemi...
Da quando lessi il libro "La luce che cura" di Marchesi, ogni giorno mi espongo a torso nudo al sole per almeno mezzoretta e quando posso anche di più, (anche in inverno ovviamente, al sole si sta bene anche tra la neve!).
Tra le 12.00 e le 12.30 ho la pausa pranzo e mi imbosco su un pratino dietro a dei cassoni...sto amando il sole come non mai. Da quando faccio questa dieta fruttariana-crudista poi non ne parliamo..lo cerco in continuazione come un innamorato cerca la sua amata.
Avendo allenato la pelle quotidianamente, questo fine settimana sono stato al mare per 2 giorni, circa 8 ore di seguito al sole senza ovviamente problemi di sorta, niente bruciature o fastidi. Mi metto ogni tanto un po di olio di mandorle dolci quando me lo ricordo per nutrire la pelle ed evitare l'estrema secchezza. Ma anche la secchezza non è male perchè alla fine la pelle non suda nemmeno più, è una sensazione piacevole.
Vi consiglio questo meraviglioso libro e, se non lo avete ancora letto, vi dirà cose a cui non pensavate minimamente.
Dopo "L'Autobiografia di uno Yogi" ed "Il Sistema di Guarigione della Dieta Senza Muco" devo dire senza ombra di dubbio che "La luce che cura" è il terzo miglior libro che abbia mai letto.
La forza della verità insita nelle ricerche di Fabio Marchesi ha avuto il potere trasformante di cambiare molte mie abitudini.
In definitiva sono gli stessi concetti che affermano i saggi orientali da sempre, ed anche da Ehret in buona sostanza, spiegati scientificamente (scienza quella vera non influenzata da interessi economici..) Assolutamente da leggere.
http://www.macrolibrarsi.it/libri/__la_ ... e_cura.php
Se non vi annoiate di seguito vi posto un estratto di un'ottima recensione del libro dello stesso autore, e sono sicuro che vi interesserà:
"..La luce artificiale è fantastica per permettere di vedere al buio, ma per l'essere umano la Luce, la sua qualità e caratteristiche, è ampiamente dimostrato avere un ruolo di assoluta importanza non solo per vedere, ma anche nel regolare e permettere delicati meccanismi fisiologici, endocrini, immunitari, metabolici che sono alla base della sua salute, efficienza, vitalità e stabilità emotiva.
La assurda e paradossale messa al bando e conseguente eliminazione della componente ultravioletta dallo spettro di emissione delle sorgenti artificiali ha rappresentato, infine, un definitivo "colpo di grazia" per la salute pubblica.
Sono ormai entrati a far parte del senso comune i concetti, profondamente errati, che la luce ultravioletta sia nociva e la luce Solare un "pericolo" da cui doversi proteggere. Il risultato non è solo quello di una popolazione che vive nel benessere ma "inspiegabilmente" infelice, spesso in soprappeso ed esposta a qualsiasi tipo di sintomo o patologia perché divenuta estremamente debole di salute, ma anche quello di una popolazione grande consumatrice di farmaci, nel rispetto della logica "consumistica" che caratterizza la nostra epoca. Può apparire una esagerazione, ma al fine della salute, efficienza e vitalità fisica, la qualità della luce a cui ogni essere vivente si espone è più importante anche della qualità del cibo di cui si nutre.
La cosa ancor più sorprendente è che le ricerche scientifiche, spesso rigorosissime, che hanno dimostrato sia gli effetti terapeutici della luce naturale e ultravioletta, che gli effetti nocivi della sua mancata regolare esposizione, sono tanto numerose quanto sconosciute non solo alla popolazione ma, soprattutto alla classe medica.
Una attenta valutazione della bibliografia scientifica relativa, ad esempio, agli effetti della luce ultravioletta presente naturalmente nella luce Solare rivela infatti, non solo che l'essere umano ha bisogno di una regolare e quotidiana esposizione alla luce ultravioletta ma che la sua assenza è correlata ad una serie di disturbi e problematiche assolutamente insospettabili nei riguardi delle quali la medicina moderna ha offerto una gamma di soluzioni di tipo farmacologico.
La regolare esposizione alla luce naturale ed ultravioletta consente una naturale e fisiologica riduzione dei valori di colesterolo ematico che viene, proprio grazie alla luce UVB, convertito in ormoni quali testosterone, ormone della crescita e vitamina D.
Non è un caso che i valori medi di testosterone considerati normali nel maschio adulto si sono ridotti, negli ultimi quarant'anni, con effetti negativi anche sulla capacità riproduttiva del maschi.
Un importante studio pubblicato nel 1998 su "nature" (Weber G.W. et al, 391, 1998) durato circa 10 anni e condotto su oltre 500.000 persone ha dimostrato inoltre una evidente relazione tra la data di nascita e l'altezza raggiunta da adulti. Maggiore è l'esposizione alla luce naturale con UVB nell'ultimo periodo di gravidanza e del neonato nei primi mesi di vita, maggiore sarà la sua altezza da adulto grazie alla maggiore secrezione di HGH (Human Grow Hormon) in una fase particolarmente importante dello sviluppo.
Numerosi studi condotti su bambini in scuole elementari hanno inoltre dimostrato, nelle aule in cui la tradizionale illuminazione fluorescente è stata sostituita con illuminazione ad ampio spettro con sorgenti aggiuntive di UV, un migliore rendimento scolastico, minori assenza per malattia, minori comportamenti aggressivi, migliore crescita e sviluppo e minore incidenza di carie dentali. Nel libro "La luce che Cura" (tecniche nuove) descrivo, con numerosissimi riferimenti bibliografici, gli effetti più evidenti della luce naturale.
Nel 1903, prima che la farmacologia ottenesse lo "strapotere" nella "gestione" della malattia, il prof. Finsen ottenne il premio Nobel per aver scoperto nella luce ultravioletta la terapia più efficace contro la tubercolosi. Nella città russa di Murmarsk, i bambini vengono esposti a quotidiane esposizioni a lampade a luce ultravioletta.
Una delle proprietà riconosciute della luce ultravioletta è, inoltre, l'azione battericida. Non è un caso che sorgenti di luce ultravioletta vengano utilizzate nell'allevamento di animali per ridurne la mortalità per malattia. Uno degli effetti dell'aver eliminato la componente ultravioletta dallo spettro di emissione delle sorgenti di luce artificiale destinate all'uomo è anche quello di permettere e favorire la proliferazione e la diffusione per via aerea di virus e batteri negli ambienti chiusi e locali pubblici illuminati artificialmente.
L'illuminazione artificiale, in particolare quella fluorescente (al "neon") indebolisce invece il sistema immunitario, altera i ritmi biologici, lo stato emotivo, i sistemi metabolico ed endocrino, aumentala la sintesi di ACTH e cortisolo ormoni coinvolti nello "stress". Un importante lavoro pubblicato nel 1982 su Lancet (Beral V. et al., Aug 7, 1982) ha dimostrato una maggiore incidenza di tumori tra chi è esposto alla luce artificiale rispetto chi è esposto alla luce solare. Molti altri studi, anch'essi "sconosciuti", hanno dimostrato che l'esposizione alla luce solare riduce il rischio di mortalità per tumori, non solo di quelli della pelle. Le stesse mappe della distribuzione geografica dell'incidenza di tumori nelle popolazioni, pubblicate dal CNR, evidenziano una tanto maggiore incidenza quanto più ci si allontana dall'equatore evidenziando l'evidente relazione : - Sole = + Tumori. (non solo di quelli della pelle…)
"...la Luce del Sole è la più potente medicina che la Natura abbia messo, gratuitamente, a disposizione dell'uomo."