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cibo e psiche

Inviato: 23 luglio 2006, 6:34
da Michela
Caro Silver,
ho apprezzaro tanto la tua risposta e sto valutanto i punti che hai fatto, li trovo giusti, ma sono ancora più colpita dalla franchezza e semplicità, segno che ci deve essere libertà interiore. Forse è sempre più facile quando è qualcosa che riguarda gli altri o forse è proprio un'attitudine personale di fronte agli alti e bassi della vita: ecco, questo vorrei che fosse un raggiungimento per me.
Quello che ti posso dire questa mattina, dopo tre giorni in cui ho mangiato solo frutta e verdura, è che sento una particolare concretezza nel verificare il mio stato, non solo fisico ma anche mentale. Esteriormente non sono cambiata, non ancora così come raccontate voi, eppure... forse ora è troppo presto e nel corso della giornata capirò meglio. Anch'io prego, soprattutto la mattina, però ho capito che devo curare anche ciò che di materiale Dio mi ha dato.
Sono molto interessata all'argomento dell'influenza di ciò che mangiamo con la psiche, spero che ne parleremo ancora.
Grazie ancora,
Michela

Inviato: 27 luglio 2006, 7:08
da Michela
Questa mattina ho ragionato su quanto il cibo influenza la mente e il corpo: il mio stato mentale era di grande lucidità già dalle prime ore del mattino. mi sentivo leggerissima e gioiosa, poi, quando ho cercato di alzarmi, mi sono scontrata con la pesantezza del corpo, instabilità delle gambe, fame e nausea allo stesso tempo, due persone. Dopo sette giorni esteriormente non è cambiato niente in me, ma interiormente qualcosa sta lavorando e la mia volontà si rafforza.
A presto,
Michela

Inviato: 30 luglio 2006, 2:56
da luciano
3 - Oggi, per noi Ehretisti, il cibo assume un significato diverso: non è più la nostra benzina, ma è la nostra filosofia.
Non la penso così.
Per me il cibo, è ciò che uso per ripulire il corpo e per ricostruire le cellule quando è necessario. E questo è tutto.

Quando esprimi il tuo pensiero dovresti rendere chiaro che è il tuo pensiero riguardo a qualcosa, non dire "Noi Ehretisti" o cose del genere.

Ognuno è diverso e la può pensare come te ma anche diversamente.

Ehret non parla di nessuna "filosofia del cibo".

Inviato: 30 luglio 2006, 8:12
da Michela
Cari amici,
il cibo per me è sempre stato importante: lo rifiutavo quando era il momento di andare a tavola (così forse si sarebbero accorti che mancavo) e lo ingurgitavo per conto mio (per sfogare la rabbia). Adesso è ancora importante, lo è ancora di più, credo che qualcuno mi abbia guidata fino al libro di Ehret perchè finalmente e definitivamente risolvessi il guaio in cui mi sono cacciata con il mio errato comportamento. Il cibo dunque è ancora la mia valvola, solo che adesso conosco il suo valore, vedo la bellezza della natura, ed inoltre è il modo perfetto per guarire purificando un corpo ormai intasato, anche se vegetariano da tanti anni. Veramente non avevo capito prima il mio rapporto personale con l'universo ed è proprio un'ironia perchè ho letto e sto leggendo molto di cultura vedica (in cui c'è anche l'ayurveda) e ci credo in quelle leggi che governano il cosmo, ma il problema ero io e la mia unione con esso. Dunque, finchè non mi rigenero io, non potrò avere il meglio della vita. Forse questo processo mi farà diventare anche filosofa, per il momento sono qui che faccio "esperimenti" come una scienziata alle prime armi, ma è divertente e gratificante.
Grazie e a presto,
Michela

Inviato: 31 luglio 2006, 2:29
da luciano
Perdonami se sono stato poco chiaro
Non c'è niente da perdonare :D
Letta in quest'ottica, non credo sia sbagliato generalizzare in "Noi Ehretisti". E' un dato di fatto evidente leggendo anche solo i post degli utenti che hanno intrapreso la dieta di transizione.
Non tutti gli utenti hanno espresso quel concetto o parlato di quel topic.

Con cibo, intendo il rapporto che c'è tra lui e il nostro corpo; intendo quel collante che ci tiene qui a discutere tutti insieme; intendo quell'aspetto materiale che innesca la crescita spirituale di molti per la prima volta.
Intendi, ma se non lo dici in maniera esplicita come fa uno a saperlo?

Non tutti abbiamo lo stesso rapporto con il cibo. Per me, tanto per spiegare a grandi linee il mio rapporto con il cibo, i vari cibi e la dieta sono strumenti e alleati per ripulire il corpo e per aiutarlo a ripararsi. Ritengo cha la crescita spirituale viene espressa in modo diverso con un corpo pieno di rifiuti che con uno perfettamente ripulito.

Ma questa espressione è dovuta al veicolo, il corpo non al cibo.
Io sono qui incollato per far sì che le persone imparino a ripulire il corpo, usando il cibo corretto applicando il sistema di guarigione della dieta senza muco. Se parlo di spiritualità evidenzio il fatto che viene espressa al massimo del livello individuale raggiunto con un corpo perfettamente purificato.

Ritornando a Noi Ehretisti" l''errore, se vogliamo chiamarlo tale, sta nella generalizzazione. "Noi Ehretisti" implica che quello che dici vale per tutti gli Ehretisti e non è necessariamente così.

Un nuovo utente potrebbe pensare che "Noi Ehretisti" siamo dei fanatici del cibo, o adoratori del cibo o qualunque altra cosa, non avendo magari letto il libro e non conoscendo tutti gli antefatti potrebbe farsi un'opinione diversa della realtà e decidere che la cosa non faccia per lui o per lei e perdere una opportunità di ottenere la giusta risposta alle sue domande.

Ma se dici: "Per me, in quanto Ehretista, il cibo assume un significato diverso: non è più la mia benzina, ma è la mia filosofia..."
allora esprimi il tuo punto di vista senza pretendere che sia quello di tutti, e uno, nuovo utente oppure no, prende atto della cosa e sa che Silver la pensa cosi e se ritenesse di dover rigettare quel punto di vista per le ragioni descritte prima, se è una persona razionale si concederà una chance di approfondire.

Non sto dicendo che quello che dici sia giusto o sbagliato, non sto ragionando in questi termini, semplicemente è il tuo punto di vista e deve essere chiaro che lo è.