La dieta di transizione, una sintesi e considerazioni facendo esperienza

Specifico sulla transizione, per chiedere suggerimenti, chiarire punti del libro a riguardo, descrivere sintomi comparsi all'inizio o durante.

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Phabia
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La dieta di transizione, una sintesi e considerazioni facendo esperienza

Messaggio da Phabia »

Ciao a tutti.

Quando ho preso il libro di Ehret e lo ho letto mi sono detta: che bello! basta così poco per stare bene e avere un bel fisico. Che ci vuole per smettere di mangiare i vecchi cibi mucosi e iniziare a mangiare dei cibi più sani?

Sapevo perfettamente che ci sarebbero state delle crisi eliminative, anche di origine "vogliosa". Mi aspettavo al massimo di stare poco bene come quando si ha un'influenza, cmq praticamente disturbi fisici, come stanchezza, capogiri e altro.
Non avrei mai immaginato che l'ostacolo più grande verso il cambiamento di dieta sarebbero stati i desideri IRREFRENABILI di cibi sbagliati, con frequenza pressochè permanente ed intensità esagerata.

Per la prima volta nella mia vita mi sono resa conto che io, come praticamente tutta l'umanità, sono una cibo-dipendente, con problemi "esistenziali" al pari dei tradizionali tossico-dipendenti.

Nonostante continuassi a leggere e rileggere il libro in cerca di soluzioni (e anche prendendone degli altri) non riuscivo a capire come venirne fuori. Poi, a furia di tentativi e sbagli, ho capito cosa era meglio fare. Pertanto, mi sono fatta una sintesi del libro e degli schemi dei menu e dei trattamenti accessori alla dieta.

Spero che lo scritto sottostante possa essere di aiuto, perchè con me ha funzionato. Sono ancora in transizione (dopo 2 e più anni di tentativi e uno con via retta), ma non ho mai più regredito. Ognuno ha i suoi tempi, però credo che le seguenti osservazioni valgano per tutti.

Sono ri-partita con ordine.

Ecco qua.

PREMESSE IMPORTANTI
- Prima di inziare la transizione, è altamente consigliato fare un lavaggio del colon e del fegato;
- Scegliere un giorno ben definito per iniziare la dieta di transizione e iniziarla ben convinti;
- Iniziare la transizione in autunno: in questo modo si usufruiscono di verdura e frutti che sono più predisposti alla cottura; il clima freddo invoglia a mangiare verdura e frutta cotte, condizione indispensabile per iniziare una transizione al meglio;
- I cibi confezionati e lavorati (anche biologici) sono incompatibili con la dieta di transizione, perciò vanno eliminati da subito. Anche tutti i farmaci sono incompatibili con la dieta di transizione, perciò anch'essi vanno eliminati da subito, ad eccezione dei farmaci salvavita;
- Igiene: i prodotti per la cura personale vanno sostituiti con saponi e spugnette detergenti; abolire l'uso del dentrificio commerciale (e sostituirlo). I dentifrici di uso comune contengono uno o più tipi di zuccheri che alimentano i picchi glicemici. Non a caso, alcune persone dichiarano che, quando sono preda di un attacco di voglia di dolci, lavarsi i denti calma questo desiderio;
- Non mangiare fuori casa (per esempio in autogrill o mensa, queste cose qui...): se non è possibile, saltare il pasto;
- Non esistono strappi alla regola: è altamente sconsigliato fare delle eccezioni. Non esistono scuse come compleanni, anniversari o eventi: forse ci si dimentica che si sta seguendo un trattamento disintossicante. A nessuno verrebbe da consigliare ad un drogato di eroina di fare tutti i trattamenti per far uscire la droga dal corpo e poi permettere che si faccia un'iniezione ogni tanto perchè è ad una festa. In questo modo la disintossicazione diventa una tortura e non finirà mai;
- Essere consapevoli che in qualunque momento possono sorgere disturbi eliminativi. Attenendosi scrupolosamente alle linee guida questi disturbi possono essere gestiti al meglio.

LINEE GUIDA GENERALI
- All'inizio la cosa più importante su cui focalizzarsi in una dieta di transizione è farsi piacere la nuova dieta e non sulla guarigione;
- All'inizio l'obiettivo da conquistare è individuare quei cibi che hanno proprietà lassative sul proprio corpo piuttosto che focalizzarsi sul valore nutritivo;
- La velocità dell'eliminazione dipende dalla quantità e dalla qualità degli alimenti e può quindi essere controllata;
- Generalmente, la frutta scioglie il muco, la verdura lo spazza via;
- Le verdure lavorano in modo più meccanico e dissolvono di meno;
- Per uno stomaco in cattive condizioni (acido) usare più verdura e meno frutta;
- Per uno stomaco in migliori condizioni usare più frutta e meno verdura;
- La verdura/frutta cotta rimuovono le tossine più lentamente; inoltre la verdura, quando è cotta, sviluppa fruttosio;
- E' consigliabile usare più fequentemente verdura come scopa, soprattutto all'inizio;
- Quando si inizia a mangiare frutta, cominciare sempre con frutta cotta, poi gradualmente introdurre quella cruda, mescolata a quella cotta. La frutta fresca ha proprietà solventi che si sono rivelate troppo aggressive per la maggior parte delle persone. Per questo all'inizio è indispensabile usare frutta cotta o stufata;
- Se si è in crisi, quel giorno nessun frutto, nè crudo nè cotto;
- Quando le ostruzioni più grossolane sono state rimosse è necessaroio restringere sempre di più la dieta, in una graduale eliminazione;
- Non c'è una regola per ogni quanto cambiare menu. In alcuni casi vanno bene per mesi, in altri casi devono essere modificati settimanalmente o anche giornalmente.

LINEE GUIDA IN DETTAGLIO
- Nessun cibo solido al mattino
Per colazione, nella prima fase, è possibile bere ciò a cui si è abituati; successivamente si può passare ad un brodo vegetale; infine si può bere un succo di frutta od una limonata. Eventuali succhi o spremute vanno bevuti separatamente al mattino.
- E' possibile bere 2 volte la stessa bevanda se necessario, fino all'ora di pranzo;
- Non bere mai durante i pasti (aspettare almeno 30 minuti dopo aver mangiato): durante i pasti, più liquido si ingerisce più la digestione diventa difficile; evitare le minestre; in natura nessun animale beve tra un boccone e l'altro;
- Non fare più di 2 pasti al giorno (anche se la quantità fosse quella di 3 o 4 pasti);
- Semplicità: non mescolare troppi cibi diversi durante un pasto. Non usare mai più di 3 tipi di verdura nella stessa combinazione, sempre una in quantità prevalente;
- Prima la frutta, poi la verdura;
- Prima il crudo e poi il cotto: a meno che si tratti di frutta cotta, che va sempre mangiata per prima;
- Soltanto un genere di verdura cotta in un pasto. Può essere mangiata fredda o calda e mescolata con insalate verdi o altre verdure crude;
- Combinazioni verdura-frutta: solo il sedano crudo, la lattuga, le carote e le barbabietole si combinano bene con la frutta; non mescolare mai la frutta secca con la frutta fresca perchè l'acqua e i grassi non si amalgamano;
- I grassi di ogni genere vanno evitati;
- Più le patate vengono cotte al forno e diventano croccanti meglio è;
- Il pane integrale più è tostato e meglio è;
- Gli alimenti mucosi vanno sempre mangiati per ultimi: servono per rallentare la perdita di peso e l'eliminazione. Si intende pane (Ehret) e patate al forno e solo in piccola quantità;
- Condimenti: usare limone anzichè aceto; poichè non si deve bere, cercare di usare meno spezie possibili; il sale è un solvente del muco molto efficace e si può usare in transizione; alcune verdure, come il pomodoro o le cipolle, possono essere usati come condimenti;
- Ogni pasto deve essere seguto da un'evacuazione: se non si evacua durante la giornata aiutarsi con un clistere o un lassativo o entrambi.

DA TENERE SEMPRE A MENTE
- La sporcizia di anni o decenni di errata alimentazione non se ne va in pochi giorni o settimane, occorre pazienza e non avere fretta;
- Ogni volta che ci si sente poco bene il motivo è che c'è troppo muco dissolto e o vecchi farmaci in circolazione. La soluzione è rallentare l'eliminazione evitando di mangiare frutta (sia cruda che cotta) e per alcuni giorni assumere soltanto verdure cotte e crude;
- Persino gli alimenti migliori, con le più elevate proprietà curative, all'inizio, possono diventare nocivi se il corpo è pieno di muco;
- In natura non esistono miscugli;
- In natura non esistono onnivori;
- Il modo più naturale di alimentarsi è la monodieta (un solo tipo di frutta a pasto). Ce ne accorgerà, però, solo quando il corpo sarà perfettamanete pulito.

TRATTAMENTI ACCESSORI PRINCIPALI
- Oil pulling tutte le mattine (organizzarsi! tanto non si deve fare colazione)
- Lavaggio del colon (1 litro di acqua calda - 2 cucchiaiNI di sale hymalaiano, solo questo sale se non non funziona, e succo di mezzo limone) almeno una volta a settimana in aggiunta alle normali evacuazioni
- Fuori dai pasti bere almeno un litro e mezzo per lavare via le tossine;
- Quando si può, fare movimento;
- Quando si può, stare al sole

Spero di essere stata utile

Ciao
Ultima modifica di Phabia il 15 luglio 2016, 10:56, modificato 1 volta in totale.


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Re: La dieta di transizione, una sintesi e considerazioni facendo esperienza

Messaggio da luciano »

Grazie Phabia per il tuo paziente lavoro. Devi averci messo qualche ora a farlo. 8O

Premesso che ognuno è differente, anche come procedere è differente. Quello che hai scritto vale per te, potrebbe non valere per altri.

Il modo più semplice è leggere il libro, rileggerlo e iniziare secondo quanto uno ha compreso. A volte uno comprende bene e parte con il piede giusto.

Poi con il tempo uno si corregge, secondo il proprio passo.
Phabia ha scritto: la verdura, quando è cotta, sviluppa fruttosio;
Questa da dove l'hai presa? :D
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Re: La dieta di transizione, una sintesi e considerazioni facendo esperienza

Messaggio da Phabia »

luciano ha scritto:Grazie Phabia per il tuo paziente lavoro. Devi averci messo qualche ora a farlo. 8O
Non ho fatto altro che copiare e incollare un file che mi ero fatta in precedenza. In realta, mesi fa, quando ormai non sapevo più come fare per venirne fuori, mi sono detta: "devo assolutamente trovare un metodo per portare avanti la dieta, perchè io voglio essere sana". Ho ripreso in mano il libro di Ehret e ho preso carta e penna, ho scritto giù i concetti principali. Poi, per le successive settimane, ho aggiunto delle osservazioni che avevo constatato durante il tempo. Poi, quando non mi veniva in mente altro ho scritto tutto al computer e mi sono stampata il file. Poi da qui mi sono creata i menu.
luciano ha scritto:Premesso che ognuno è differente, anche come procedere è differente. Quello che hai scritto vale per te, potrebbe non valere per altri.

Il modo più semplice è leggere il libro, rileggerlo e iniziare secondo quanto uno ha compreso. A volte uno comprende bene e parte con il piede giusto.

Poi con il tempo uno si corregge, secondo il proprio passo.
Certo Luciano. Infatti io ho detto che CON ME ha funzionato e al momento non ho trovato metodo migliore per proseguire con la dieta.
Anzi, io questa cosa non vorrei chiamarla dieta, preferisco chiamarla "metodo di disintossicazione dal cibo scorretto".

La dieta di transizione non è una dieta come tutte le altre. Nelle persone, normalmente, il concetto di dieta è una specie di galera alimentare. A chi piace stare in galera? A nessuno. Pertanto nei momenti più felici, come un giorno di riposo o durante una festa, la persona si sente "in libertà" da obblighi sia lavorativi famigliari e altro e quindi anche dalla dieta. Pertanto non ci vede nulla di male per esempio la domenica uscire e mangiare "una bella coppa di gelato". "Tanto è domenica, mi sto riposando".

Per quanto ognuno abbia i propri metodi, faccio 3 esempi pratici.
1) Una persona decide di gustarsi a giorni alterni una fetta di torta, che prima mangiava tutti i giorni. Poichè sono passati appena due giorni, il corpo ha ancora in circolo gli scarti dei dolci mangiati in precedenza. In questa fase si è creato "un debito di zucchero". Quando va per mangiare la torta, invece di mangiarne una fetta, ne mangia 2 o 3;
(p.s, il concetto del sostituto con meno muco non vale perchè o prima o dopo bisogna "mollare l'osso")

2) Mettiamo che una persona è stata invitata ad un compleanno. Sono mesi che si è creato un equilibrio con la dieta di transizione e pensa che dopo la festa ricomincia la dieta al punto a cui la ha lasciata. Tanto per una volta "mangio finalmente bene".
Ci sono gli gnocchi, le patate fritte con la bistecca, la torta al cioccolato ecc..
Poichè durante i mesi precedenti il corpo si è disintossicato, quando questa persona mangia queste cose succedono 2 cose:
a) pensava che mettendo in bocca quelle cose per mezz'ora si spalancassero le porte del banchetto dell'eden, perchè si ricordxava dei gusti meravigliosi. In realtà quelle cose si rivelano schifose e con un gusto artificiale;
b) il giorno dopo, dopo mesi che non ci pensava più, poichè gli scarti di quei cibi sono rientrati in circolo, gli ritorna nuovamente la voglia di quelle cose.

3) Mi prendo per esempio io. Ho deciso di punto e in bianco di togliere tutto. Poichè in prtecedenza ho fatto degli errori, il nuovo inizio della transizione è cominciato peggio del primo inizio. Nonostante la dieta fosse stata programmata con molta prudenza e senza frutta, per un mese intero sono stata preda di sofferenze alimentari. Passato questo brutto periodo, il corpo si è lavato fuori e io oggi sono felice (per la dieta).

Ecco, con questi esempi io non voglio dire che ho ragione. Però possono far riflettere.

Ho re-iniziato in autunno (non il 7 di gennaio, dopo le abbuffate natalizie!) perchè in questo modo si hanno ben 9 mesi davanti per mangiare cotto. In estate è molto più difficile perchè è caldo. Ma se il corpo è abbastanza disintossicato, l'estate passa tranquilla. E' chiaro che le verdure ed i frutti estivi sono poco adatti alla cottura.
luciano ha scritto:
Phabia ha scritto: la verdura, quando è cotta, sviluppa fruttosio;
Questa da dove l'hai presa? :D
Nel paragrafetto "verdure cotte migliorate"

P.s. ho modficato un paio di frasi perchè si era distorto un po' il concetto
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luciano
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Re: La dieta di transizione, una sintesi e considerazioni facendo esperienza

Messaggio da luciano »

Vale il discorso che ognuno è unico, a prescindere da 100.000 esempi che si potrebbero fare.
Ognuno deve andare al proprio passo. Se sgarra torna indietro, se non sgarrare lo potrebbe allontanare dalla dieta.

Non tutti la vedono come una prigione. La definizione di dieta, dal latino diaeta, a sua volta dal greco δίαιτα, dìaita, «modo di vivere», in particolar modo nei confronti dell'assunzione di cibo, è l'insieme degli alimenti che gli animali e esseri umani assumono abitualmente per la loro nutrizione. Quindi qualunque modo uno mangi è una dieta, questo significa la parola dieta, l'insieme degli alimenti che gli animali e esseri umani assumono abitualmente
Phabia ha scritto:P.s. ho modficato un paio di frasi perché si era distorto un po' il concetto
Dove era distorto, nel libro? Quali frasi?
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Re: La dieta di transizione, una sintesi e considerazioni facendo esperienza

Messaggio da faniarte »

Luciano ...sono d'accordo con te non esiste una ricetta unica per tutti ...anche se il "lavoro"di phabia può sicuramente dare una "traccia" perseguibile ...ma sempre in modo individuale.... :wink:
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Re: La dieta di transizione, una sintesi e considerazioni facendo esperienza

Messaggio da luciano »

Ritengo che uno debba studiarsi i libri e poi trovare la propria strada.

Nel caso che non capisca qualche concetto, può sempre ricorrere al forum.

Proporre guide quando il libro stesso è già una guida è ridondante, quando non porta ulteriore confusione.
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Re: La dieta di transizione, una sintesi e considerazioni facendo esperienza

Messaggio da Phabia »

luciano ha scritto:Ritengo che uno debba studiarsi i libri e poi trovare la propria strada.

Nel caso che non capisca qualche concetto, può sempre ricorrere al forum.

Proporre guide quando il libro stesso è già una guida è ridondante, quando non porta ulteriore confusione.
Un paio di parole che ho modificato erano trascritte male. Non c'entrano con i concetti di Ehret.

Io non ho proposto una guida, bensì una sintesi, con l'aggiunta di elementi che non esistevano ai tempi di Ehret, come il problema del dentrificio e degli aromi artificiali.

Cmq se ritieni opportuno cancella il post.
Ciao
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Re: La dieta di transizione, una sintesi e considerazioni facendo esperienza

Messaggio da luciano »

Non vedo perché debba cancellare il post.

Anzi penso che serva a capire che sintetizzare un libro, specialmente per chi non l'avesse mai letto ma leggesse il post, non può che portare confusione.

Il libro uno deve studiarselo, macinarselo, farsi le ossa, sbagliare anche magari. (E trovami uno non che non abbia mai commesso errori), per poi imparare dai suoi stessi errori.

Ognuno deve farsi la propria conoscenza, quella riferita da altri per chi la riceve finisce per essere un'opinione.
Phabia ha scritto:Io non ho proposto una guida, bensì una sintesi, con l'aggiunta di elementi che non esistevano ai tempi di Ehret, come il problema del dentrificio e degli aromi artificiali.
Per le cose che non esistevano al tempo di Ehret c'è il forum che se ne prende cura.
Per esempio, basta che metti una parola chiave nella ricerca del forum per qualsiasi cosa, negli esempi qui sotto "dentifricio" e "aromi":
Dentifricio: la ricerca ha trovato 260 risultati

Aromi: la ricerca ha trovato 85 risultati
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Re: La dieta di transizione, una sintesi e considerazioni facendo esperienza

Messaggio da Phabia »

Luciano fai come vuoi, a me non interessa.

Io vorrei solo che fosse cancellato perchè, siccome io sono una fessa, pensavo potesse essere utile per chi ha appena iniziato la transizione, per far risparmiare loro le rogne degli sbagli, perchè solitamente sbagliando si impara, ma in questo caso ci si rovina la salute.

Siccome si vedono ogni giorno post nuovi su domande di ogni genere perchè la gente non ha capito qualcosa, credevo, da scema quale sono, che mettere in ordine le idee, avendo fatto esperienza, servisse da spunto per qualcuno.

Ma siccome il forum è attrezzatissimo evidentemente non c'è bisogno del mio contributo. Quindi sarebbe meno umiliante per me se tirassi via il post.

Tutto qua.
E siccome sono inutile io interventi a proposito della dieta non ne farò più.
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Re: La dieta di transizione, una sintesi e considerazioni facendo esperienza

Messaggio da TheArt »

Grazie Phabia, le tue considerazioni sono utili anche per un confronto tra tutti noi che abbiamo una strada personale da percorrere per riuscire ad alimentarci senza muco. Mi sono ricordato di qualche spunto interessante rileggendo la tua sintesi.
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Re: La dieta di transizione, una sintesi e considerazioni facendo esperienza

Messaggio da luciano »

Phabia ha scritto:Luciano fai come vuoi, a me non interessa.

Io vorrei solo che fosse cancellato perchè, siccome io sono una fessa, pensavo potesse essere utile per chi ha appena iniziato la transizione, per far risparmiare loro le rogne degli sbagli, perchè solitamente sbagliando si impara, ma in questo caso ci si rovina la salute.

Siccome si vedono ogni giorno post nuovi su domande di ogni genere perchè la gente non ha capito qualcosa, credevo, da scema quale sono, che mettere in ordine le idee, avendo fatto esperienza, servisse da spunto per qualcuno.

Ma siccome il forum è attrezzatissimo evidentemente non c'è bisogno del mio contributo. Quindi sarebbe meno umiliante per me se tirassi via il post.

Tutto qua.
E siccome sono inutile io interventi a proposito della dieta non ne farò più.
Se vuoi fare la vittima fai pure.

Ogni tanto vieni fuori con questo atteggiamento.

In passato ti avevo pure disattivato l'account per dei tuoi partiti presi, poi mi hai scritto di riattivartelo più e più volte.

Non eri tu quella che non voleva postare la panoramica perché era come una identificazione? Volevi pure che ti cambiassi il nome utente, e che eliminassi dal forum alcuni topic e dati riconducibili alla tua persona?

Come se fosse un crimine postare su questo forum.

Manco se uno fosse ricercato.

Ed ora vuoi postare 12 foto della Cone beam?
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Re: La dieta di transizione, una sintesi e considerazioni facendo esperienza

Messaggio da Phabia »

Mi fermo qui.
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Re: La dieta di transizione, una sintesi e considerazioni facendo esperienza

Messaggio da Narayani »

Phabia ha scritto: Ogni pasto deve essere seguito da un'evacuazione: se non si evacua durante la giornata aiutarsi con un clistere o un lassativo o entrambi.
Non credo sia indispensabile il clistere o il lassativo. Anzi sono controproducenti perché così il corpo a lungo andare si assuefa.

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