risultati di Virtu e Lunasio, nodo su elenco dentisti

Qui puoi scrivere la tua storia di successo della bonifica dentale secondo i nostri protocolli.

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luciano
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Messaggio da luciano »

Vedrò di chiarire bene la questione con Lorenzo ... Sono perplesso sul modo di operare diverso da quello finora prospettato.


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acerra99
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Messaggio da acerra99 »

Avevo espresso le mie perplessità di fare un elenco di dentisti. Ma ora, con un po' di ritardo, siamo arrivati al nodo fondamentale.

Non è il dentista che deve prendere decisioni!
Forse mi ero dimenticato di dirlo?

Il dentista ideale è quello che conosce i protocolli e prende atto delle tue motivazioni quando tu gli dici che hai avuto la diagnosi di dente focale da un medico oppure quando gli dici che te la sei fatta da solo questa diagnosi e che proprio in base a questa diagnosi di cui sei sicuro
stai cercando lui o un'altro che usi il protocollo giusto.

Sia chi vuole estrarre il dente morto, sia chi vuole estrarre solo la polpa ( o pulirla) pensano che la polpa in putrefazione e' una cattiva cosa.
Ora non sono andati dal dentista persone che raccontavano che Acerra aveva detto ABBASSO le DEVITALIZZAZIONI e che il dente infetto lui non lo doveva curare e questo paziente non aveva nessuna intenzione di intervenire sui denti infetti?

Qui ognuno capisce una cosa diversa.
Ma che strano, io pensavo di aver dimostrato che i denti infetti non si possono lasciare in bocca SOPRATTUTTO se la polpa non e' stata tolta.
https://www.medicinenon.it/i-denti-come ... -da-secoli E invece lui citqava un acerra che voleva che rimanessero nella sua bocca non trattati.



A me sembra che nella vita reale è il paziente che sa cosa gli serve ed è anche lui che decide. Il dentista che deve prendere le decisioni tue alternative non esiste! Trovatevi un esperto di focus e scindete la figura del dentista che fa la bonifica da quella dell'esperto delle focalita'. Il dentista che opera la bonifica non e' la stessa persona che HA UN'ENCICLOPEDIA CLINICA PER CUI puo' essere esperto e decidere la direzione delle cose. Il dentista anche solo forse legalmente non puo' dire che questo dente infetto sta causando questa cardiopatia.

Io andai in Germania nel 2003 perché non volevo stare a discutere con i vari dentisti sulla correttezza della mia decisione. Per me non era tanto la difficoltà di trovare quelli che mi avrebbero fatto i protocolli giusti,
piuttosto non mi sembrava di poter trovare quelli che avrebbero accettato le mie decisioni. Non mi sembrava di avere voglia di mettermi a parlare con tanti dentisti che non avrebbero acconsentito alle mie decisioni.

Se ora voi volete aprire una pista diversa da questa, cioè quella in cui è il dentista che decide e che sa i fatti vostri meglio di voi, allora BUONA FORTUNA fatemi sapere...
MA SECONDO ME , o io o voi , uno dei due sta su Marte. Non esiste.

Essendoci arrivati in ritardo ad esporre con chiarezza questo aspetto su internet, io devo farlo presente in ogni email che spedisco a chi mi scrive per la prima volta.

La diagnosi di malattia medica causata da un dente infetto la fa il medico dei campi di disturbo non il dentista. Di dentista super-eroe che fa questa diagnosi conosco solo il 70enne Bobbie Beckman e qualche tedesco super-pagato che non consiglierei mai perché venali e i dentisti della Paracelsus Klinik.

La diagnosi dei campi di disturbo dentali non è affatto una cosa lineare COME SEMBRA DA MOLTI POST che compaiono su internet.

Cioè non c'è il 100% delle volte questo o il 100% delle volte quell'altro.

Mi è testimone Epineo e vari altri presenti sul forum, che quando mi
girano email di conoscenti io dico che questo dente devitalizzato puo' rimanere e non vedo motivi per toglierli.
O meglio, dico che per il momento quello può benissimo non essere ancora un focus visto che il problema è relativo al meridiano del dente del giudizio incluso.

La estrazione del dente è un danno che può essere posticipato a 6 o 7 anni dopo.

Insomma nemmeno a me piace decidere per gli altri. E sono convinto che anche spiritualmente parlando non è sano che ci debba essere io o un altro a prendere delle decisioni.

È proprio patologico che debba decidere io e non invece la persona interessata dire: "io ho notato questo, ho deciso questo... qual è il modo di procedere? tu concordi con quella che è la mia strategia?"

È chiaro c'è una sola persona al timone, e cioè la persona che possiede quei denti, che ne consoce le sensazioni, che sa se il dente ha un odore oppure no, etc.etc. quali sono le sue motivazioni e ambizioni.

Io stesso di questo Acerra di cui voi parlate non ho notizie dunque.

Io ho preso decisioni per me che non oserei mai dare a persone che non conosco, o di cui conosco proprio poco.

Se uno chiede ai dentisti della lista di togliere il dente devitalizzato perché ha le sue ragioni, aLLORA IL DENTISTA DEVE POTER SEGUIRE IL PROTOCOLLO CHE EVITA LE osteomieliti croniche della mandibola.

Io per le estrazioni di denti a Milano sono più in contatto con la d.ssa Abbatista Simona a Milano.

ALTRO ARGOMENTO: (edit 23-Nov-20121)
Il costo completo dell'impianto di zirconia inclusa capsula in zirconia
ed elemento provvisorio in resina acrilic e' di 2.200 euro mi dicono, non 1290 per il solo impianto. Ne avevamo gia' parlato prezzo medio 2400 euro, in questo caso 2.200)

Probabilmente Ronchi ha dovuto subire PER COLPA MIA parecchi pazienti che pensavano che lui era il medico che sapeva fare la ricerca dei campi di disturbo in persone di cui lui sapeva poco o niente. NON È COSI' Questo inconveniente l'ha subito lui per colpa mia. Lui non è quello. Quello che fa diagnosi mediche o che pesca per te una opzione tra le tante possibili, e tu lì sdraiato con gli occhi chiusi, li riapri quando lui ha finito. Qui c'è il paziente che sa prima del dentista cosa succederà.. speriamo che si parli di questo mondo di Acerra in futuro.

In questo frattempo in cui il paziente terrà lui in mano le redini e avrà le idee chiare mille volte più del dentista, Ronchi mi da' discrete garanzie
sul fatto che terrà gli occhi aperti e inquadrerà i fenomeni che osserverà in base alle vostre decisioni in un discorso scientifico, analizzabile per esempio con Cone Beam etc..

Ma per ora non ci sono strumenti per la diagnosi, il Vega test non mi ha dato riscontri accettabili, per quanto ci sperassi. Mi sembra che stia pensando Ronchi di prendersi una Cone Beam che ti misuri le cavitazioni.
Ultima modifica di acerra99 il 23 novembre 2012, 8:59, modificato 1 volta in totale.
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lunasio
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Messaggio da lunasio »

Mitico Acerra, hai fatto bene a puntualizzare i ruoli! ad esempio a ravenna mi ero recato presso una clinica ed il dentista fu chiaro: decido io cosa c'è da fare nei denti, non tu! Il problema è che qua nel ravennate hanno questo approccio con i dentisti e ci si aspetta che prendano decisioni dove non hanno competenza..cmq il tizio non mi ha mai più visto, zahlman forever ;)
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luciano
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Messaggio da luciano »

Grazie Lorenzo per i chiarimenti.
Io li ho rimossi, erano passati 15 anni da quando li ho devitalizzati, e ne avevo di marci pure non devitalizzati. Ora è un altro vivere.

Come dici tu, se non da problemi lascialo, ma se compromette la tua salute ... via il dente! :D
lunasio ha scritto:ad esempio a ravenna mi ero recato presso una clinica ed il dentista fu chiaro: decido io cosa c'è da fare nei denti, non tu!
Questo è il problema. Devono imparare che tu vai per per farti fare un lavoro ed è quello che vuoi che facciano, e ad opera d'arte.
Ma i medici ancora credono che il paziente non sa nulla.
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sorvolando
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Transizione e denti con amalgame mercurio e devitalizzati

Messaggio da sorvolando »

ciao a tutti
avevo iniziato la bonifica eliminando il necessario e tentando di salvare qualche dente devitalizzato, non ho disturbi,
ho cambiato idea grazie all'informazione trovata qui e ora ho deciso per l'estrazione di tutti i denti morti,
scelta non facile perchè ne ho ancora in vita solo 8, i centrali inferiori.

Sto dunque raccogliendo informazioni sugli impianti, che condivido per chi fosse interessato
e aggiungo un grande grazie per i consigli ricevuti :D

la risposta del dott. Ronchi riguardo gli impianti in zirconio :arrow:

"Dunque, qui c'é un discorso generale ed uno più specifico riguardante marche e modelli. Contrariamente ad alcuni deliri che si leggono su internet la zirconia (non lo zirconio) è assolutamente una ceramica, esattamente con la teglia del forno, la tazzina e le piastrelle. Ha la caratteristica di avere una particolare struttura cristallina che é in grado di fermare, entro certi limiti, il propagarsi di crepe nel materiale. Questa struttura molecolare é il motivo per cui questo tipo di ceramica é estremamente resistente e relativamente immune alla frattura. (Relativamente immune). La resistenza al carico della zirconia, nota anche come ceramica tenacizzata, si avvicina molto a quella dei metalli, senza però raggiungere esattamente gli stessi valori.

Da un punto di vista meccanico la rottura di un metallo e di una ceramica sono abbastanza diversi. Le ceramiche normalmente si rompono in modo secco, parte una crepa e si dividono in due. Reggono anche grossi carichi statici ma possono spaccarsi per un piccolo impatto in senso sfavorevole.
I metalli si rompono prima con una notevole deformazione della struttura e lo scorrimento di piani di atomi che vengono dislocati. Al carico i metalli rispondono con una deformazione elastica, poi una deformazione irreversibile plastica e poi cedono.

Tutto questo per gettare le premesse al discorso di perché l'impianto in zirconia può rompersi.

Da un punto di vista merceologico sono pochissime le aziende al mondo che realizzano impianti in zirconia. La prima é stata la Z-Lock tedesca, poi sono arrivate una manciata di altre aziende tra cui Bredent, CSM, BioAxis ed ora Dentsply.

Fino ad oggi quasi tutti gli impianti in zirconia erano monoblocchi (vite ossea che diventava il moncone che sporge dalla gengiva, senza soluzione di continuità).
Questo perché la zirconia, a differenza di un metallo, non ha praticamente deformazione elastica e quindi con é possibile avviare una vite ceramica in un filetto ceramico e bloccare assieme i due pezzi.
Questa particolarità strutturale ci ha dato impianti difficili da usare, che puntano subito dalla gengiva, subito esposti a sollecitazione meccaniche masticatorie e senza possibilità di compensare l'angolo di inserzione.
Molti degli impianti di questa prima generazione avevano disegni del filetto che si avvita nell'osso derivati dall'implantologia in titanio. Sfortunatamente questo genere di filetto, a forma di "V", tende a concentrare degli stress meccanici alla punta della V e crea un punto d'innesco per le crepe di frattura. (In pratica realizza quello stesso tipo di solco/incisione che utilizza il vetraio per tagliare i vetri - crea un punto di rottura e di clivaggio preferenziale).
Altro problema della prima generazione di impianti é il fatto che la lavorazione del pezzo avveniva tramite una creazione con iniezione a stampo di polveri ceramiche ad altissima pressione in una forma ma poi si rifiniva il tutto con passaggi abrasivi a fresa. Questo tipo di lavorazione introduce tutta una serie di microscopici "solchi" sulla supericie del materiale, tutti con comportamento di punto d'innesco di frattura.

Per nostra fortuna siamo oggi alla seconda generazione di impianti, che hanno fatto tesoro di questi insegnamenti ed hanno corretto i problemi fin qui riscontrati.
L'impianto BioAxis che uso oggi é frutto di 6 anni di studio meccanico volto proprio ad eliminare le criticità riscontrate. Ha un filetto disegnato apposta per essere arrotondato e non creare clivaggio. Viene stampato con una precisione quasi fantascientifica senza poi rettifica a fresa, in modo da essere perfettamente omogeneo in superficie. Il produttore é riuscito a realizzare un sistema con due pezzi staccati (impianto + moncone), riuscendo a disegnare il filetto di congiunzione direttamente nello stampaggio e non tramite maschiatura meccanica. (Stiamo parlando di un filetto interno, di 2 mm creato direttamente a stampo nella ceramica).
Tutto ciò ha permesso di utilizzare due materiali diversi per impianto e ceramica (entrambi senza metallo): zirconia per l'impianto ed un polimero che si chiama PEkton per il moncone. Il moncone polimerico é molto più elastico e flessibile, si comporta da ammortizzatore e, nella peggiore delle ipotesi, si rompe lui salvando l'impianto.
Ci sono quindi numerosi motivi per ritenere che questa serie di impianti siano molto più affidabili di un tempo. Occorrerà tuttavia un decennio per saperlo con certezza."

riguardo al tipo e costo dell'impianto e alla copertura assicurativa in caso di rottura :arrow:

"Qui é più difficile dare risposte. Per quanto riguarda il sottoscritto io ho utilizzato impianti CSM Biozyrk ed oggi sono passato a quelli che descrivevo sopra, prodotti dalla BioAxis Dental. Il costo varia da professionista a professionista. Tipicamente l'impianto in zirconia costa circa il doppio al dentista.
Per quanto mi riguarda li sto proponendo allo stesso prezzo finale di quelli in titanio sfruttando il fatto che ho un rapporto diretto con il produttore e riesco ad avere un po' di sconto.
Fino ad ora i produttori ci hanno dato ben poco supporto in caso di frattura. Sui nuovi impianti e produttori non so dire perché il problema, ad oggi, non si é mai posto.
Se facciamo riferimento a quanto fanno i grossi nomi dei produttori di impianti in titanio normalmente é coperta la sostituzione dell'impianto fallito. (Cosa gradevole ma che sfortunatamente lascia scoperti tutti i costi chirurgici e gestionali e quello della componente protesica eventualmente costruita sugli impianti.
Per quanto mi riguarda nei casi di fratture che ho avuto mi sono messo una mano sul cuore ed ho provveduto io.... Però ad un certo punto avevo anche interrotto l'uso di impianti in zirconia proprio perché ero troppo esposto professionalmente, in particolare nel caso fossero aumentati i pazienti interessati a questo genere d'implantologia. "

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