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ENZIMI, STRESS E MALATTIE: un esempio con l'acido lattico

Inviato: 26 ottobre 2006, 21:28
da arca
L’idea di questo post mi è venuta a seguito della lettura di un altro post su cui si richiedeva una serie di spiegazioni circa l’acido lattico, la sua produzione, la sua eliminazione e l’eventuale collegamento con i latticini. Spero di aver esaudito la richiesta.


GLI ENZIMI
Gli enzimi sono sostanze biologiche che nel corpo innescano una reazione biochimica nel lungo processo della produzione di molecole organiche pesanti (anabolismo) e nell’uso (disgregazione) di queste sostanze ai fini dell’ottenimento di energia disponibile (catabolismo). La somma dell’anabolismo e del catabolismo è detto METABOLISMO ed il corretto equilibrio tra “fare” e “disfare” è lo stato di salute ottimale. Gli enzimi sono anche denominati catalizzatori biologici o attivatori di reazione.

Enzimi minerali e vitamine sono come il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo, la trinità che è una; nessuno di quegli elementi ha senso senza gli altri due.
Quindi è inutile imbottirsi di vitamine e minerali se non abbiamo gli enzimi e viceversa; gli enzimi si dividono in due categorie: digestivi e metabolici.

Il Dr Howell, pioniere dell’impiego clinico degli enzimi di derivazione vegetale, riteneva che la longevità fosse proporzionale alla quantità di enzimi consumati nel processo della digestione.

In carenza di enzimi digestivi, quelli metabolici vengono dirottati dal loro naturale impiego (specie quelli del sistema immunitario), allo scopo di digerire cibo privo di enzimi, poiché sappiamo che cuocere a temperatura di 48°C per più di 15 minuti distrugge completamente gli enzimi essenziali.

Gli enzimi svolgono miliaridi di reazioni che hanno luogo incessantemente nella materia vivente e che nel complesso costituiscono il metabolismo.

Per il semplice fatto che intorno ai 48 gradi centigradi l’attività degli enzimi contenuti negli alimenti viene annullata, il corpo deve provvedere con enzimi metabolici per tentare di digerire qualcosa di enzimaticamente morto. È così che il conto corrente della banca degli enzimi va in rosso.

Il calore modifica la struttura del cibo rendendo i nutrienti meno utilizzabili: si dice che il cibo viene denaturato; denaturare significa privare di proprietà biologiche.

Assumere costantemente alimenti denaturati produce talmente tante scorie che gli organi di eliminazione non riescono a compiere il loro lavoro adeguatamente, con il risultato che questi prodotti di rifiuto devono essere immagazzinati da qualche parte.

Questo processo di accumulazione provoca un generale stato di intossicazione dell’organismo e conseguentemente genera la malattia.
Il giusto cibo non denaturato ci fornisce tutti i nutrienti necessari, come accade per tutte le altre specie viventi.

Una intossicazione del corpo determina il blocco dei processi enzimatici e da lì tutta la cascata di problematiche; eliminare una intossicazione significa ristabilire tutti i processi vitali per mezzo della riattivazione dei processi enzimatici.


LO STRESS
Si parla tanto dello stress, ma cos’è lo stress? Innanzitutto dobbiamo sempre ricordare che la mente orienta un corpo anche se dopo, in fase di malattia, è il corpo che orienta la mente poiché la intrappola, almeno con il dolore.
Uno stress comincia nella mente.
Una persona è sotto stress quando è effetto e non più causa su una o più situazioni della propria vita: questa mi sembra la migliore definizione che si possa elaborare in questo momento.

Poiché io pongo SEMPRE l’accento sul fatto che il vero lavoro va compiuto a partire dall’atteggiamento, voglio comunque sottolineare che, fermo restante che ci sia la DECISIONE DI CAMBIARE ROTTA diviene determinante iniziare immediatamente un lavoro sul corpo che è il fattore che “intrappola” la mente. Quindi ringrazio ancora Ehret per il tesoro che ha disseppellito e Luciano che ce lo ha trasmesso.

Individuato la causa dello stress nel fattore mentale, passiamo ad una breve dissertazione biochimica.

II dott. Hans Selye al quale è attribuita la TEORIA DELLA MALATTIA DA STRESS che gli valse il Premio Nobel, scoprì che, a prescindere dal tipo di stress (fisico o emozionale) al quale una cavia veniva sottoposta, un insieme di risposte specifiche o di adattamenti subentravano nel corpo dell’animale. Chiamò tale scoperta SINDROME GENERALE DI ADATTAMENTO (G.A.S.).

La G.A.S. viene divisa in tre gradienti, allarme, resistenza ed esaurimento. Tutte le cavie, appunto sottoposte ad agenti stressori, passarono per queste tre fasi prima di soccombere definitivamente alla malattia.

fase di allarme (stress acuto in fase iniziale) :(
in questa fase calcio e magnesio vengono espulsi attraverso i reni. Livelli bassi di calcio aumentano la sensibilità muscolare e del sistema nervoso. Una secrezione supplementare delle ghiandole surrenali alza la pressione sanguinea e fa affluire più zucchero nel sangue. Il risultato è un metabolismo maggiormente acido dovuto alla produzione di maggiori prodotti di fine attività di acido metabolico e di ridotti livelli di calcio nei tessuti (calcio presente ma non utilizzabile) visto che il calcio converte l’acido lattico in calcio lattato.
In questa fase un alto livello di aldosterone provoca un aumento del livello del sodio, ed alla fine il livello di potassio aumenterà insieme al sodio.

fase di resistenza (stress acuto in fase degenerativa) :x
in questa fase si verifica un passaggio tra la fase precedente (di allarme) e quella futura di esaurimento; la produzione ormonale surrenale (mineralcorticoidi) comincia a diminuire con conseguente sensazione di affaticamento del corpo e minore abilità nel tollerare lo stress. Parimenti alla diminuzione di ormoni mineralcorticoidi (aldosterone) il sodio comincia a diminuire così come il rapporto sodio/potassio mentre aumenta la produzione di glucocorticoidi (cortisolo) con un aumento del catabolismo proteico il quale farà innalzare ulteriormente i livelli di potassio (effetto rilevabile per espulsione attraverso il capello).

fase di esaurimento (stress cronico) :cry:
il livello degli ormoni midollari (adrenalina) e mineralcorticoidi (aldosterone) decade ed i livelli dei glucocorticoidi (cortisolo) aumentano. Stanchezza ed esaurimento si stabilizzano nel momento in cui il corpo non può più far fronte allo stress.

La cosa da sapere è che il primo sistema dell’organismo che si “guasta” è il sistema ormonale endocrino a partire proprio dalle ghiandole surrenali; a seguito di quello salta tutto il resto, ad iniziare dagli enzimi.

Definizione di BIODISPONIBILE: di una sostanza che è presente in un organismo vivente e che serve allo scopo.

Quando il calcio, insieme ad altre sostanze, è biodisponibile, tra gli altri si assume il compito di trasformare l’acido lattico in lattato di calcio (sale proveniente dall’abbattimento dell’acido lattico). È rarissimo che un’assunzione di calcio possa essere utile, poiché è l’assunzione di magnesio che rende nuovamente il calcio biodisponibile, così come è inutile (nel 90% dei casi) assumere ferro in caso di anemia poiché una intossicazione nascosta da rame inibisce l’assorbimento e l’attività del ferro.

Si chiama acido LATTICO non perché sia in relazione diretta con il LATTE, ma solo perché la stessa molecola è presente nel siero del latte inacidito.
Questa è la formula dell’acido lattico: - C3H6O3 – e questo è il ciclo di produzione e di abbattimento detto Ciclo di Cori:

Immagine

Fonte dell'immagine: http://www.my-personaltrainer.it/ciclo%20di%20cori.jpg


Abbiamo visto che nella fase di allarme da stress, una delle prime disfunzioni che avviene è una alterazione del processo di conversione di acido lattico in lattato di calcio.
Questa cosa causa stanchezza ed accumulo di acido lattico nei tessuti.

Contrariamente a quanto si afferma, l'acido lattico non è il responsabile del dolore muscolare avvertito il giorno seguente ad un allenamento molto intenso. Questo dolore è causato da microlacerazioni muscolari che originano processi infiammatori; inoltre vi è un incremento delle attività ematiche e linfatiche che aumentano la sensibilità nelle zone muscolari maggiormente sollecitate.

In condizioni di pH acido il muscolo è impossibilitato a contrarsi. Questo è quello che accade quando il livello di acido lattico diviene troppo elevato, l’atleta è quindi costretto a fermarsi, non potendone immagazzinare un quantitativo elevato. :oops:
Il sistema che aiuta lo smaltimento del lattato fa sì che le molecole di acido lattico passino nel sangue, da qui giungano nel fegato dove sono ritrasformate in glicogeno che si accumula nel fegato stesso.
lattato -> piruvato -> glucosio -> glicogeno = questo ciclo è detto di Cori.

SENZA GLI ENZIMI NON PUO’ AVVENIRE ALCUNA REAZIONE BIOLOGICA ed è per questo motivo che il calcio non assolve più alle sue funzioni (così come per tutti gli altri elementi del corpo) tra cui quella di convertire l’acido lattico in calcio lattato.

Definizione di TESSUTALE: che è dei tessuti (carne) e non dei liquidi (sangue o urine).

CAUSE DI ALTERAZIONE TESSUTALE DEL CALCIO NEGLI STATI PSICOLOGICI COME L'ANSIA E LA DEPRESSIONE
L'acido lattico tessutale in eccesso è spesso associato a stati d'ansia. L'acido lattico in eccesso viene neutralizzato dal calcio che lo lega formando così il lattato di calcio ma quando i livelli di calcio sono ridotti, l'acido lattico non può più essere adeguatamente neutralizzato e viene accumulato nei tessuti. Anche la depressione mentale è associata ad un’alterazione tessutale del calcio.

È importante comprendere che è NORMALE che il corpo produca ACIDO LATTICO, ma non va bene che lo stesso corpo non sia in grado di convertirlo e quindi di renderlo innocuo e di espellerlo.

POSSIBILI CAUSE FREQUENTI DELL'ALTERAZIONE DEL CALCIO SONO:
- Apporto dietetico inadeguato.
- Assimilazione insufficiente. Una carenza di acido (cloridrico) nello stomaco può causare un deterioramento nella assimilazione del calcio.
- Carenza di bile: una carenza di bile causerà una riduzione nell'assimilazione del calcio.
- Stress: a prescindere dalla natura dello stress che può essere fisico od emotivo, questo ha sempre la stessa conseguenza, cioè perdita di calcio.
- Alterazione del metabolismo dei carboidrati responsabile di una eccessiva secrezione di acido lattico (una frequente conseguenza di una alterazione del metabolismo dei carboidrati, degli zuccheri e degli amidi) porta ad una carenza di calcio.
- Carenza vitaminica. Una carenza di acido pantotenico può causare una perdita di calcio. Una carenza di qualsiasi vitamina o minerale che protegga dallo stress (acido pantotenico o magnesio) determina alterazioni del calcio tessutale

Qui abbiamo visto un secondo aspetto circa la produzione di acido lattico non dovuto a sforzo: l’alterazione del metabolismo dei carboidrati.
Ritorniamo quindi alle problematiche enzimatiche e alle ripercussioni su tutti i processi metabolici.


UN GRANDE SEGRETO
Cos’è la verità? La verità non è costituita da dati od informazioni. La verità è la piena realizzazione di un concetto o di un paradigma (modello) di pensiero che diventa esperienza o saggezza personale.
Poiché non sono un medico ma un sobrio ricercatore che ha sperimentato molte cose, voglio farvi una confessione che è diametralmente in contrasto con la scienza e la conoscenza ufficiale: nessuna sostanza che immettiamo per mezzo del cibo viene direttamente assorbita dal corpo.
Le sostanze ingerite con il cibo servono solo ad ottimizzare TUTTI i processi enzimatici al fine di convertire l’ossigeno in “materia vivente”. Per questo Ehret disse che non si sa un corpo quanto tempo, se non per sempre, potrebbe digiunare nutrendosi di sola aria; per lui, come per me, i polmoni sono l’organo vitale più importante del corpo (quello funzionale più importante è il fegato).

Questi sono i riferimenti sul libro di Ehret:

Pag. 52 …solo una minoranza come me pensa che la Vitalità, l’Energia e la Forza non provengano per niente dal cibo.
Pag. 56 … più il corpo è libero da ostruzioni, scorie e veleni, più diventa possibile digiunare facilmente e più a lungo, vivendo di sola acqua ed aria. Il limite ultimo ove sorge l’inedia è tuttora sconosciuto.

Il cibo non ha alcun potere nutrizionale (secondo il concetto classico) ma serve solo per la stabilizzazione dei processi enzimatici; quando il cibo è “naturale & sano” attiva i processi enzimatici vitali, quando è malsano li danneggia; quindi il cibo cura e disintossica ma non nutre (non da Vitalità, Energia e Forza).

Se i cibi sono sani, oltre a ristabilire i processi enzimatici, eliminano anche quelle cose che fermano i processi enzimatici stessi: GERMI, PUS, BATTERI, MUCO, GRASSI, VERMI, TOSSINE e cose del genere.

L’attivazione di tutti i processi enzimatici, porterebbe alla disattivazione della necessità di alimentarsi; così l’organismo sarebbe in grado di utilizzare l’ossigeno dell’aria per attivare un ulteriore processo di equilibrio vitale per usare ossigeno come alimento.

Per mezzo dell’alimentazione non diamo la possibilità al sistema energetico di automatizzarsi: di fatto il cibarsi è una abitudine che toglie energia al sistema vitale il quale non è in grado di sostenersi da solo. Il mangiare, secondo i dati attualmente disponibili e secondo Ehret, non è una condizione naturale per un corpo umano. Il corpo, nella condizione di massima condizione energetica, non ha bisogno di cibarsi.

Casi di individui che non mangiano per una vita sono ricorrenti, specie nella religione: Teresa Newman, monaca tedesca di inizio secolo, è conosciuta come la santa che non mangiava. Costoro hanno forse scoperto il segreto della massima attivazione energetica?

Il nutrirsi con una dieta di transizione è un modo per recuperare molti processi enzimatici per poter acquisire Vitalità, Energia e Forza, sempre più ….. dall’aria.

Ma questo è un altro discorso che forse affronteremo al momento opportuno.


CONCLUSIONE
Non c’è quindi alcuna relazione tra l’ingestione di latticini e l’acido lattico se non per il fatto, come detto prima, che la stessa molecola si trova nel latte acidificato.

Se proprio vogliamo trovare una relazione possiamo dire che i latticini, come tutti i cibi acidificanti, inibiscono i processi enzimatici. Quando il processo enzimatico che rende il calcio biodisponibile è alterato ed il calcio non trasforma l’acido lattico in lattato, ecco che l’acido lattico rimane nei muscoli e provoca stanchezza.
Qui non si sta ponendo l’attenzione sulla formazione dell’acido lattico nei muscoli in seguito ad attività fisica svolta in assenza di ossigeno, ma sul perché l’acido lattico non viene eliminato.

Con l’esercizio fisico legato ad una dieta ehretiana, si ottengono straordinari risultati per rinvigorire il corpo, specie in presenza di attività aerobica.

Poiché abbiamo parlato di un meccanismo di base dell’attività vitale biologica, questo discorso è valido per tutti gli elementi presenti nel nostro corpo - non solo per il calcio - e ciò dovrebbe far comprendere quanto è importante alimentarsi con alimenti freschi (che contengono i loro enzimi) e biologici (che non contengono sostanze pericolose aggiunte dall’uomo) o non provenienti da coltivazioni intensive i cui terreni si sono impoveriti dei nutrienti. Immaginate che il solo magnesio presiede ad oltre 4.000 processi enzimatici e nutrirsi con cibi che non hanno i corretti livelli di magnesio, poiché provenienti da colture intensive, che danni possono arrecare all’organismo: questi cibi divengono automaticamente scorie per il corpo.

La perseveranza nel SISTEMA DI GUARIGIONE DELLA DIETA SENZA MUCO porta l’organismo ad acquisire vitalità per mezzo dell’attivazione dei processi enzimatici ed a liberarsi dalle scorie da anni presenti nei tessuti, nel sangue e nel sistema digerente. Ed anche dall’acido lattico.

Buona SsSsSsalute a tutti.

E mi raccomando….non fatevi togliere il respiro, anzi l’ossigeno, da nessuno! (buona questa). :P

Arca :lol:

Inviato: 27 ottobre 2006, 14:02
da conigliobianco
anch'io volevo esprimere il mio apprezzamento per i tuoi post, Arca!

Trovo che siano davvero preziosi sia per gli argomenti che per le finestre di conoscenza che mi spalancano davanti agli occhi!
Ogni volta scopro nuove strade da esporare e nuovi argomenti che mi propongo di approfondire e studiare..

Grazie per condividere con noi il tuo lavoro, e ancor di più per essere presente e disponibile alle richieste di spiegazioni!

Salutissima anche a te!

Inviato: 28 ottobre 2006, 13:39
da laura
Arca questo post è davvero molto molto interessante e utile,

me lo sono stampato come promemoria perchè mi è molto di aiuto, grazie per avercelo regalato!

e buona salute a tutti :)

Inviato: 2 gennaio 2007, 14:06
da Bruschino
scusa arca ma, l'acido l'attico nn è un prodotto della glicolisi anaerobica e come tale nn viene riassorbito dal fegato entro 24H dopo l'esercizio per esser riconvertito in parte anche in glucosio? Scusa la mia ignoranza.

Inviato: 2 gennaio 2007, 14:20
da arca
Ciò che dici è vero e sarebbe così in condizioni ottimali.
Se vedi la parte destra dell'immagine del CICLO DI CORI in cima a questo tread, vedrai che è la parte relativa al fegato (quella di sinistra è dei muscoli e sono colegate dal sistema circolatorio).
Ma quando si ha un'alterazione del Ciclo di Cori per i vari motivi detti nel post (specie per squilibrio enzimatico), abbiamo l'incapacità del fegato di riconvertire l'acido lattico e quindi di averlo bloccato per molto tempo nel nostro sistema biologico.
Arca

Inviato: 2 gennaio 2007, 14:59
da Bruschino
Molto interessante arca, davvero!. Così dopo un allenamento intenso con i pesi si rischia di recuperare molto più infretta grazie alla dieta di Ehret.
Vorrò in futuro sperimentare tutto completamente daccapo con l'allenamento, visto che a me piace da morire l'allenamento con i pesi e credo nn riuscirò mai a rinunciarci.