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Io non lo so cosa ho

Inviato: 1 giugno 2011, 11:34
da Aleth
... perchè di salute sto bene, non ho acciacchi e dolori, malattie, sono in transizione e ho ripulito la mia vita da tanta spazzatura alimentare, informativa, relazionale, di idee di abitudini... Sono anni che semplifico. Ma sto male nell'anima, un senso di fermo che mi produce un solo effetto: piangere con il magone. Mi sono chiusa in un silenzio ormai assoluto rispetto a questa cosa, aspetto. Aspetto non lo so. Quando sono cosi vorrei reagire ma c'e' il nulla, allora ri-piango. C'e' un silenzio angosciante intorno a me, non sento stimoli raggiungermi autonomamente, non un telefono che squilla, non un'amica inopportuna che venga a trovarmi, non un lavavetri contro cui imprecare, nessuno che mi ferma per strada per vendermi una enciclopedia... mi sento invisibile.

Inviato: 1 giugno 2011, 11:49
da celestia
Ciao Aleth
Ti capisco, spesso pulire fa questa brutta sensazione: come di un vuoto, di una carenza, ma pensa positivo, pensa che si apre un nuovo "Spazio" da riempire bene con nuovi, inediti contenuti
Del resto se per sporcare ci hai messo tempo, anche per pulire occorre pazienza: nulla si produce in automatico, ma Ti assicuro che pulire paga, lo vedo sulla mia pelle e so che a volte è dura, ma il valore del cammino è comunque alto
Prova a creare nuovi interessi, hai un importante amico che non tradisce: Google, chiedigli cosa puoi trovare nella Tua città, non credo che Tu viva in un paesino di poche anime, non trovi interessi nella Tua zona? Questo Ti consentirebbe di conoscere gente nuova, di confrontarTi con altri, di portare il Tuo buon es di salute ritrovata, di essere più consapevole del grande lavoro fatto
Anch'io sto lottando per passare al setaccio la casa e la vita, come vedi non sei sola quindi vai avanti serena
Un sorriso :D

Inviato: 1 giugno 2011, 13:30
da Aleth
grazie celestia. Sai, non manca il da fare, manca la motivazione. Io condividevo poi pian piano mi sono "dovuta" ritirare nelle mie stanze e cosi questa grande voglia di compartecipazione mi è morta dentro. Anche per il lavoro, io lavoro per conto mio, mi è morto dentro, cadute le motivazioni che lo tenevano in piedi. Sono poche le cose che non mi muoiono in mano e sono tutte basilari e semplici. Cosi pian piano mi sono ritrovata sempre più sola, con sempre meno cose da condividere, nelle scelte, nello stile di vita. Mi manca la gente, ma quando ci sto in mezzo avverto una spaventosa distanza, come fossi zebra tra cavalli. Mi manca la consolazione, una famiglia sociale, mi manca la mia gente anche se io non ho mai conosciuto "la mia gente". Ho un mal di vivere che inganno :-(

Inviato: 1 giugno 2011, 14:05
da flib
Ciao Aleth,

il cambio di alimentazione e stile di vita può invogliare, erroneamente, ad escludersi dal resto del mondo. Una delle giustificazioni è quella di sentirsi non capiti dagli altri, ma non credo sia questo il tuo caso.

Eventuali farmaci presi nel corso della nostra vita possono essere rimessi in circolo durante la disintossicazione e possono portare a crisi depressive quali quella da te descritta.

Intanto qui sul forum hai qualche centinaio di amici pronti a fornire un supporto :wink:

Potrei consigliarti di iniziare a svolgere, se non lo fai già, un po' di attività fisica all'aria aperta. Va benissimo anche semplicemente passeggiare, preferibilmente in mezzo al verde, in un parco o in un bosco. Se abiti in una città con un grande parco va bene, altrimenti fai qualche chilometro e spostati in campagna, montagna, insomma in mezzo alla natura. :)

Il contatto con la natura ti servirà a renderti conto di non essere sola. In mezzo alla natura ci sono un sacco di suoni e rumori, non esiste il silenzio in natura.

Bisogna inoltre ricordare che quello che percepiamo è quello che noi stessi costruiamo. Siamo noi gli artefici di quello che ci circonda. Se abbiamo pensieri negativi questi si concretizzeranno e ci daranno la giustificazione per aggrovigliarci nel pessimismo.

Bisogna "buttare via il cervello" e smettere di pensare.

Verifica innanzi tutto che il tuo stato attuale non sia dovuto alla disintossicazione in corso, nel qual caso bisogna rallentare introducendo cibi mucosi, una bella pizza o qualcosa d'altro che ti piaceva molto prima di iniziare la transizione.

Bisogna volersi bene e voler bene agli altri, solo così il mondo inizierà a voler bene a noi :wink:

P.S. cambia faccine, cancella :cry: e metti :D :D :D

Inviato: 1 giugno 2011, 15:02
da luciano
Questi problemi esistenziali quando sono iniziati? Quando hai iniziato a ritirarti?

Un corpo disintossicato non è la causa dei problemi, solo che si vedono meglio, come tutto il resto, le emozioni vibrano meglio, non essendo ostacolate da un veicolo incrostato.

Inviato: 1 giugno 2011, 15:43
da Aleth
no no, luciano, è come dici, io li ho sempre avuti. Tenaci ed irremovibili si presentano all'appello.

flib... ma io mi voglio bene, vero, e voglio un mondo di bene anche agli altri. :cry: inquanto al cervello... poverino mi ha fatto tanto da stampella, è proprio perchè l'ho dismesso che adesso mi ritrovo senza le stampelle che mi aiutavano ad ingannare questo mal di vivere :lol: :lol: :lol:

Inviato: 1 giugno 2011, 16:11
da sethunya
Aleth ha scritto:questo mal di vivere
Mal di vivere…
Ah, quando sento o leggo questa parola mi passa davanti una vita intera.

Ho passato una vita intera a cercare di colmare un vuoto dentro di me senza mai riuscirci, per poi dopo anni e anni capire che non avevo nessun vuoto da colmare.

Avevo sentimenti che si accavallano impazziti, paure e speranze che si rincorrevano ed una gran voglia di urlare a squarciagola, di gridare con tutto il fiato che avevo in corpo quasi per liberare di botto tutto ciò che a fatica trattenevo dentro. Ma non capivo cosa mi bruciava dentro. Non mi mancava nulla, ma quel vuoto era li!
Qualcosa non andava, l'insoddisfazione umana non ha limiti, più abbiamo e più vogliamo avere. Forse non accettiamo il fatto di non poter avere ciò che desideriamo. Ma anche se un giorno l'avessimo?
Ci sarà sempre qualche altra cosa che non riusciremmo mai ad avere ed allora perché questa ricerca di ciò che non possiamo avere?
Forse il desiderio sale quando sappiamo che la meta è irraggiungibile, mi sentivo tanto una stupida, sarà che questa vita mi aveva proprio deluso.

Da ragazzina mi aspettavo tante cose, la vedevo in un altro modo e invece oggi mi rendo conto che non c'è niente, solo una lunga attesa, solo tanta rabbia e rassegnazione.
Un sogno di evasione, una stazione, un treno, un fischio…e via…li dove ti porta il cuore, lontano da tutto e da tutti, veloce più del vento.

Era come se tutto in un attimo potesse cambiare.
Come se la terra sotto i piedi potesse scomparire per farti cadere nel vuoto più profondo.
Come se si potesse controllare l’incontrollabile.
Come se i sogni, anche i più leggeri svolgessero alla vita..al reale.
Come se il fiume più lungo non scorresse più.
Come se tutto si potesse fermare e tu osservare ogni cosa nel suo minimo particolare.
Come se non avessimo più sonno.
Come se la nostra energia si concentrasse in quel attimo soltanto.
Come se potessimo urlare e farci sentire da ogni angolo della terra, per quell’attimo di attenzione.
Come se tutto debba essere per forza un attimo e mai eternità.

Ora è ancora tutto così, mo ho accettato tutte queste cose e non mi spaventano più.
Ora sono libera, perché mi conosco dentro e fuori, sono libera da ogni morbosa dipendenza, non ho paura che la gente mi tocchi, può farlo ma io non mi sposto e se mi sposto è perché lo voglio.

Non so quanto le mie parole possano aiutarti a trovare la tua serenità, anche se non credo si tratti di serenità ma di consapevolezza di se stessi di tutto ciò che ci circonda - e la dieta mi ha aiutato molto e non poco - ma quanto meno sai che non sei sola!

Ti abbraccio forte!
Marica

Inviato: 1 giugno 2011, 16:56
da luciano
Aleth ha scritto:... questa malinconia profonda che mi assale a tradimento.
Questo di solito è il risultato di volere che le cose siano diverse da quanto si vorrebbe. Oppure qualcosa che si vorrebbe che ci fosse e non c'è. :wink:

Inviato: 1 giugno 2011, 17:39
da paolino87
Non so quanto possa servirti ma posso dirti che anche io piano piano ho dovuto ritirarmi da un mondo che non va, persone che se messe alla prova semplicemente non comportandoti come si aspettano da te, si allontanano e non ti vogliono più vedere.
La meschinità è un must.
E' generale purtroppo. Una persona può illudersi di avere 5-10-20-50 amici ma non è così. Se non fosse così come è oggi, troveresti sempre e comunque qualcuno ad aiutarti.
Molti sentono questo male di vivere, alcuni compensano altri si illudono.
In realtà tutti ne soffrono.
In entrambe i casi si passa dalla padella alla brace.
Spesso siamo vittime di un' illusione che ci viene riproposta 24 ore su 24. Un mondo che non esiste e che poi tutti rincorrono distruggendo tutto e distruggendosi. La frustrazione che ne deriva da un sogno non realizzato è la voglia di rincorrere il tempo perduto.
Questo è uno sbaglio.
Non si può rincorrere il tempo perduto, ma è necessario sopravvivere in quest'era del complotto globale, dove i migliori vengono fatti isolare e suicidare.
Ci viene detto che dovremo vivere così, quando esiste una sola voce e tanti amplificatori, e praticamente nessun'altro.
Ascolta il tuo cuore e gioisci per ogni tuo piccolo successo, vivi la semplicità e non con l'ossessione di cercare la gente, fai quello che ti piace e ricorri al minimo di quello che non ti piace ma è indispensabile, liberati da tutte le catene, specialmente da quella di volere persone.
Le persone dell'anno 2011 non sono come spesso ce le immaginiamo, molte volte amplificano comportamenti standard imparati non si sa come, e sembra che ci vogliano bene, ma è meccanico, automatico.
Molte volte per esperienza ti dico che si comportano come se ti vogliano bene e poi scopri che non è così.
E' giusto cercare persone di onesti sentimenti, ma sono eccezioni. Di sicuro la maggiorparte di queste non conosce nemmeno Ehret, ma quando incontri queste persone non servono presentazioni.

Come consigliava flib è importante aumentare attività fisica, almeno se possibile una volta a settimana bisognerebbe mettersi alla prova e dare il meglio nel movimento. Aiuta tantissimo a schiarire le idee. Anche movimenti che durante le passeggiate o la vita di routine non si fanno come muovere il busto, le braccia in tutte le direzioni, streching con le gambe, una mezz'oretta al giorno serve per se stessi.

- Una casina piccolina di legno, essenziale, semplice da pulire, magari in campagna così non sprechi tempo a pulirla e stai sempre fuori a dedicarti alla campagna e al sole.
- Un lavoro faticoso e divertente.
- la ricerca di persone sincere per poter affrontare al meglio la vita e i problemi concreti.
- viaggiare in treno e fermarsi senza viaggi organizzati e tappe predefinite per parlare con le persone del posto e conoscerle
- il buttare dalla finestra tutto ciò che è lusso e che non serve o è superfluo per magari comprarci qualche cosa che serve per un tuo progetto o dei libri per conoscere il pensiero di grandi esseri umani.
- Avere sempre qualche idea simpatica e strana per passare il tempo imparando qualcosa come fare i nodi, scrivere un libro, imparare un linguaggio di programmazione o una lingua, il cucito ecc
- Aiutare gli altri in tutti i modi possibili
- mangiare cose mai troppo elaborate e il più possibile nella forma originale
- Smettere di pensare male di persone che se ne fregano di te e che non gliene frega niente. Non pensare loro tanto non cambiano anche se ci ripensi sopra.
Non cambiano e basta.
Usa sempre la NON violenza, spostati e non dare loro bersaglio e pensa a costruire per te e per chi sai come te nel mondo. Non pensare loro, e non ti curare di loro mentre fai qualcosa che sai che non garba loro.

Sono cose alla portata di tutti, appena ci capita l'occasione di stare bene e di cambiare bisogna scegliere sempre la semplicità. E non desiderare cose che fanno stare male.

Sognare una vita semplice è lecito, è giustissimo e non fa male perchè è raggiungibile, sognare ciò che è impossibile porta a frustrazioni, si è costretti ad accettare il male, a fare compromessi per andare avanti. Le illusioni poi nella misura giusta fanno bene, e sono come il cibo, troppe fanno male. :D

Inviato: 1 giugno 2011, 17:50
da paolino87
luciano ha scritto:... Oppure qualcosa che si vorrebbe che ci fosse e non c'è. :wink:
Concordo :D

Abbiamo scritto in forme diverse, contemporaneamente, lo stesso pensiero.

Inviato: 1 giugno 2011, 18:37
da celestia
...Questo di solito è il risultato di volere che le cose siano diverse da quanto si vorrebbe. Oppure qualcosa che si vorrebbe che ci fosse e non c'è.

Bello, molto Nagarjiuniano: "La realtà è, spesso noi le aggiungiamo un q u i d che essa non possiede..."
Comunque, Aleth, ora che hai effettuato la pulizia hai uno "Spazio" libero per nuove esperienze, anche se è spiazzante all'inizio, vedrai che ben presto Ti abituerai e riuscirai a "Riempirlo" con contenuti autentici, con l'afflato che conduce all'Assoluto
Spero che ciò Ti sia di conforto
Un forte abbraccio :D

Inviato: 1 giugno 2011, 19:13
da Aleth
... torno adesso da una conferenza. Sono andata via prima, mi sembravano tutti dei marziani, c'erano persone che parlavano con entusiasmo di cose che ho già lasciato alle spalle... piangevo silenziosamente senza farmi vedere, avverto un distacco stratosferico. Era come trovarmi davanti a gente entusiasta della sana dieta mediterranea e della bontà della nutella...

@luciano, si mi manca la relazione con gli altri, mi manca disperatamente, ma gli altri non è quella gente con cui debbo recitare una parte e io non riesco a farci nulla. Io non lo so come si fa a socializzare, non mi viene e non mi riesce, nel senso che con il mio modo spontaneo è come andare con un fiore tra la guerra, se non smuovo pendoli nessuno mi considera, ma io non ho voglia di smuovere più nientebcosi intorno si fa il vuoto.

@paolino, la mia vita è già semplificata, l'avevo scritto, e non faccio uno ma almeno tre giorni di vita boschivo/lacustre/montana/campagnara :wink: condivido da anni e nella pratica quello che hai scritto

@sethunya ...
Mal di vivere…
Ah, quando sento o leggo questa parola mi passa davanti una vita intera.
ti piacque il titolo, eh! :wink: grazie :D

@celestia... 8) mi ero data all'inglese e ho fatto un tonfaccio eheheheh ma posso dire di averci provato!

Re: Io non lo so cosa ho

Inviato: 1 giugno 2011, 21:58
da Foca
Aleth ha scritto:Ma sto male nell'anima, un senso di fermo che mi produce un solo effetto: piangere con il magone.
Ti racconto questa esperienza, anche se non è proprio uguale.
Oltre a mia sorella Paola, (drogata legalmente da 25 anni) ho una sorella più piccola, che ovviamente cerco di aiutare a guarire.

Alla sua prima idrocolonterapia, una volta tornata a casa, iniziò a sentirsi male, ed iniziò a piangere, due ore senza smettere mai, mi raccontava......senza potersi fermare. Lei avrebbe voluto ma non ci riusciva, alla fine chiamò lo studio dove aveva praticato l'idrocolon http://www.melelliroia.com/ per chiedere consigli e spiegazioni e il dott Roia le spiegò che a volte capita, facendo la pulizia si vanno a rimuovere anche vecchi dolori, messi lì anche da tanto tempo.

Vi sembrerà strano ma quando nostra madre morì, questa sorella non versò una lacrima, non l'ho mai vista piangere, come non l'avevo mai vista piangere per altri problemi che aveva vissuto.

I suoi dolori erano ben custoditi, l'ì dentro di lei, questa la spiegazione di questo medico.

Ti suggerirei di provare a fare l'idrocolon anche se questa vicenda sembra il contrario della tua. :)

Inviato: 1 giugno 2011, 22:11
da luciano
E' vero, noi assieme al cibo indigesto incistiamo anche le emozioni del momento.

Mi ricordo di una ragazza che durante la pulizia del colon senti un forte mal di pancia e andò in bagno, ebbe diverse scariche e vide come un film i litigi con i genitori che avvenivano sempre mentre erano a tavola, l'unico momento in cui erano costretti a stare uno di fronte all'altra, provando rabbia e perfino odio.

Dopo che ebbe finito sentì la pancia distendersi e provò una serenità gioiosa che non ricordava mai di aver provato.

Dopo mezz'ora la chiamò il padre, con cui non parlava da anni, per chiederle gentilmente come stava e le chiese se voleva incontrarsi con lui per riallacciare i rapporti.

Questo per non meravigliarsi di cosa portiamo in pancia assieme al cibo indigesto incistato e cosa può succedere quando ce ne liberiamo. :D

Inviato: 1 giugno 2011, 22:18
da Aleth
ciao fochina, grazie... cmq li faccio e anche i lavaggi da sopra. Ho scritto questo post nella necessità di una consolazione, quando si sta male niente è più importante di un abbraccio. e di consigli pratici e terra terra.
Quando parlo di sentirmi sola e avere/sentire il bisogno di gente vorrei spiegare: mi piacerebbe la visita inopportuna alle 8 del mattino della mia amica/sorella, che qualcuno mi chiamasse per andare a fare delle spese nel paesino vicino, dal contadino, avere la compagnia per trascorrere in tenda una notte al lago, avere una amica che mi consola, poter andare a casa di qualcuno ad aiutare senza sentirmi una pirla, che qualche amica mi chiedesse di tenergli i bambini, andare a fare ginnastica assieme a qualcuno, la sera una telefonata per dire: vieni al cinema... è di questo che stiamo parlando. A ruoli inversi io queste cose le facevo: invitavo organizzavo chiamavo telefonavo... ma mai la cosa è diventata bilaterale