Banane - Salute e Etica
Inviato: 14 ottobre 2007, 14:30
Quando un bambino mangia una banana, dolce e buona, indipendentemente da immediati leggeri disturbi digestivi o meno, non può immaginare a cosa partecipa quando tiene in mano il dolce frutto e lo gusta soddisfatto.
In effetto ci ho pensato un po’ prima di aprire questo thread, l’argomento lo vedo più adatto per un articolo su medicinenon.it, ma visto che il nostro obiettivo è la perfetta salute, anche una presa di posizione etica influisce sulla salute globale dell’intero individuo, ed è questa che intendo evidenziare riguardo alle banane.
Le banane che arrivano sul mercato europeo provengono prevalentemente dall’area centro americana, dall’Ecuador e dal Brasile.
La Chiquita è prodotta in Costarica nelle piantagioni della Dole, erede della vecchia United Fruits Company, la cui storia è emblematica delle commistioni tra politica e business presenti in America Latina. Intorno a fine ‘800 in Sudamerica si stavano costruendo le prime reti ferroviarie (soprattutto in Argentina, Cile e Messico) con il conseguente arrivo di grandi capitali.
Nei paesi minori invece, dove non c’erano prospettive di sfruttamento economico, i grandi capitali non affluirono.
Nel 1898 in Costarica arrivò un signore di Boston che progettò una ferrovia da Porto Limon a San Josè, la capitale costaricana. La costruzione della via ferrata si rivelò più difficile del previsto, perché a fine ‘800 il Costarica era caratterizzato da ampi spazi ricoperti da zone paludose; gli unici luoghi asciutti, abitati dagli indigeni, erano caratterizzati dalla massiccia presenza del banano, che aveva la funzione di bonificare il terreno. Quando il signore di Boston capì questo, iniziò a piantare banani, diventando in un tempo relativamente breve il dominatore del mercato mondiale delle banane, e dopo poco fondò la United Fruits Company (UFC) che controllava politicamente tutto il centroamerica. La UFC riuscì a controllare I paesi del centroamerica ed a monopolizzare il mercato mondiale sino al 1954, quando fu coinvolta nella guerra civile guatemalteca.
È molto importante sapere che la posizione dominante della UFC non era gradita al governo statunitense che decise di dividerla in tre compagnie: Dole, Chiquita e Del Monte. Attualmente queste tre compagnie utilizzano nelle piantagioni costaricane sostanze chimiche proibite in Europa, ed a questo proposito un dato ci dovrebbe far riflettere: oggi un’alta percentuale di coloro che lavorano nelle piantagioni di banane è colpita da tumori derivanti appunto dall’utilizzo di pesticidi.
Per quanto riguarda il problema della deforestazione, in centroamerica, alcune compagnie europee, hanno abbattuto 1/3 della foresta tropicale; sempre in questo territorio ogni anno vengono disboscati 400.000 ettari di terreno. Ovviamente per attuare queste politiche di intenso sfruttamento è necessario espropriare I terreni dei contadini: in Honduras ed in Paraguay essi sono stati cacciati dalle loro terre per far posto ad una compagnia tedesca ed alla Del Monte; in Brasile capitali europei hanno finanziato il disboscamento di vaste aree amazzoniche.
La Shell e la Dow Chemical hanno sviluppato e prodotto il pesticida DBCP, che è proibito negli U.S.A. e che ha causato la sterilità nei lavoratori delle piantagioni di banane. Sono due delle tre multinazionali coinvolte nella causa intentata da 500 contadini del Costarica resi sterili dai pesticidi. La Shell e la Dow Chemical hanno bloccato il processo nel Texas per 7 anni.
Qui c'è un bel po' di documentazione:
https://www.medicinenon.it/Banane/Inter ... Reyes.html
In effetto ci ho pensato un po’ prima di aprire questo thread, l’argomento lo vedo più adatto per un articolo su medicinenon.it, ma visto che il nostro obiettivo è la perfetta salute, anche una presa di posizione etica influisce sulla salute globale dell’intero individuo, ed è questa che intendo evidenziare riguardo alle banane.
Le banane che arrivano sul mercato europeo provengono prevalentemente dall’area centro americana, dall’Ecuador e dal Brasile.
La Chiquita è prodotta in Costarica nelle piantagioni della Dole, erede della vecchia United Fruits Company, la cui storia è emblematica delle commistioni tra politica e business presenti in America Latina. Intorno a fine ‘800 in Sudamerica si stavano costruendo le prime reti ferroviarie (soprattutto in Argentina, Cile e Messico) con il conseguente arrivo di grandi capitali.
Nei paesi minori invece, dove non c’erano prospettive di sfruttamento economico, i grandi capitali non affluirono.
Nel 1898 in Costarica arrivò un signore di Boston che progettò una ferrovia da Porto Limon a San Josè, la capitale costaricana. La costruzione della via ferrata si rivelò più difficile del previsto, perché a fine ‘800 il Costarica era caratterizzato da ampi spazi ricoperti da zone paludose; gli unici luoghi asciutti, abitati dagli indigeni, erano caratterizzati dalla massiccia presenza del banano, che aveva la funzione di bonificare il terreno. Quando il signore di Boston capì questo, iniziò a piantare banani, diventando in un tempo relativamente breve il dominatore del mercato mondiale delle banane, e dopo poco fondò la United Fruits Company (UFC) che controllava politicamente tutto il centroamerica. La UFC riuscì a controllare I paesi del centroamerica ed a monopolizzare il mercato mondiale sino al 1954, quando fu coinvolta nella guerra civile guatemalteca.
È molto importante sapere che la posizione dominante della UFC non era gradita al governo statunitense che decise di dividerla in tre compagnie: Dole, Chiquita e Del Monte. Attualmente queste tre compagnie utilizzano nelle piantagioni costaricane sostanze chimiche proibite in Europa, ed a questo proposito un dato ci dovrebbe far riflettere: oggi un’alta percentuale di coloro che lavorano nelle piantagioni di banane è colpita da tumori derivanti appunto dall’utilizzo di pesticidi.
Per quanto riguarda il problema della deforestazione, in centroamerica, alcune compagnie europee, hanno abbattuto 1/3 della foresta tropicale; sempre in questo territorio ogni anno vengono disboscati 400.000 ettari di terreno. Ovviamente per attuare queste politiche di intenso sfruttamento è necessario espropriare I terreni dei contadini: in Honduras ed in Paraguay essi sono stati cacciati dalle loro terre per far posto ad una compagnia tedesca ed alla Del Monte; in Brasile capitali europei hanno finanziato il disboscamento di vaste aree amazzoniche.
La Shell e la Dow Chemical hanno sviluppato e prodotto il pesticida DBCP, che è proibito negli U.S.A. e che ha causato la sterilità nei lavoratori delle piantagioni di banane. Sono due delle tre multinazionali coinvolte nella causa intentata da 500 contadini del Costarica resi sterili dai pesticidi. La Shell e la Dow Chemical hanno bloccato il processo nel Texas per 7 anni.
Qui c'è un bel po' di documentazione:
https://www.medicinenon.it/Banane/Inter ... Reyes.html