Il mio digiuno: diario di un quasi affamato

La dieta di per sé, disintossica ed elimina il muco. Rimedi naturali possono facilitare il percorso.

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arca
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Resoconto 10°, 11°, 12° giorno

Messaggio da arca »

Purtroppo ho ancora aDSL che mi funziona 5 secondi ogni mezz'ora, ma ce l'abbiamo fatta anche questa volta.

10° giorno
al mattino una tazza di spremuta d’arancia
a pranzo una tazza di centrifuga di cetrioli con un po’ di sale e olio
a sera, acqua di cottura di carciofi con frullati i due piccoli gambi ed un porro crudo grattugiato.

La cosa più interessante della giornata è che a sera, dopo un’ora dal liquido del carciofo, la lingua ha tirato fuori una quantità enorme di tossine. È risaputo che il carciofo è un disintossicante e se questa disintossicazione è collegata all’assunzione del liquido, allora sono contento della velocità con cui il corpo ha risposto.


11° giorno
ormai ci ho preso gusto a cibarmi con liquidi.
Al mattino succo d’arancia ed a pranzo succo d’uva (centrifugata sempre fresca).
A sera succo di cottura di cavolfiore con qualche pezzetto di cavolfiore frullato e un porro crudo grattugiato.

12° giorno
al mattino ho avuto modo di notare una enorme espulsione di tossine dalla lingua tipo quella della sera del 10° giorno. Ho preso il succo d’uva al mattino e centrifuga di cetriolo per pranzo.
A sera acqua di cottura di cavolo con pezzetti di cavolo frullato.
Tutta la giornata noto che la lingua è in vivace espulsione per cui mi sembra di aver indovinato la strada giusta.



Comunque la fame non c’è e l’umore è OK. Continua però a mancare un po’ di concentrazione anche se la sto recuperando; d’altronde con le tossine in circolo non è facile avere concentrazione.


In tutti questi giorni sempre clisteri con acqua al mattino ed alla sera.

Domani voglio fare un esperimento; vediamo.

Cari saluti a tutti.

Arca


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Priscilla
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Messaggio da Priscilla »

A proposito di succo di limone.
Una decina di anni fa feci un digiuno lungo (15 giorni), ma ero nella totale ignoranza del metodo di Ehret, e sicuramente feci anche cose sconsiderate.
Non assunsi alcun cibo, neanche succhi di verdura o frutta, solo acqua.
All'incirca all'ottavo giorno assunsi un bicchiere di acqua con un limone spremuto. Fu un disastro: crampi allo stomaco fortissimi, credevo di morire. Pensando che fosse una reazione per l'acidità della bevanda, assunsi un cucchiaino di miele, come alimento basico in contrasto.
Mi passò qualunque dolore e potei continuare il digiuno.
Come mai questa reazione?
Me lo sono chiesto soprattutto quando, sul libro di Ehret, lui consiglia appunto una limonata.
Comunque, a parte ciò, devo testimoniare che il digiuno prolungato è un'esperienza unica e stupenda.
Dopo i primi tre giorni di sofferenza acuta per fame, dolori vari, stanchezza, eccetera, mi si aprì un mondo nuovo di forza autoctona, di energia immanente, di leggerezza e vigore.
Ne rimasi impressionata.
Presto ripeterò questa esperienza, ma questa volta seguendo i dettami di Ehret.
Sarà ancora meglio.
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laura
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Messaggio da laura »

volevo anche io complimentarmi con te per il digiuno e per la competenza con cui ci tieni aggiornati, grazie!sono indicazioni importanti per chi poi intraprenderà per la prima volta il digiuno

curiosità: ma il succo d'uva che prendi lo fai tu o lo comperi?perchè mi pare che la stagione dell'uva sia passata, in caso facci sapere come lo fai


ciao :o
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arca
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Messaggio da arca »

Risposte per Priscilla e Laura:

PRISCILLA:
Sul libro di Ehret (pag. 110) si parla di una limonata con miele.

Alle pagine 111, 112 e 113 si danno due indicazioni importanti: QUANDO E COME INTERROMPERE UN DIGIUNO E’ DETERMINATO NOTANDO CON ATTENZIONE COME LE CONDIZIONI CAMBIANO DURANTE IL DIGIUNO (111), mentre a pagina 112 al paragrafo COME ROMPERE UN DIGIUNO, viene detto NON SI DOVREBBE MANGIARE DELLA FRUTTA PER UN BEL PO’ DOPO CHE UN DIGIUNO SIA STATO INTERROTTO così come a pagina 113 E NIENTE FRUTTA PER UN TEMPO CONSIDEREVOLE.

Fermo restante la impossibilità di dare consigli standard su come interrompere un digiuno (poichè ciò dipende dallo stato del paziente), rimane, e l'ho visto, che la frutta, a seguito di molti giorni di digiuno, è in genere sconsigliata. Mi è già capitato di sapere di qualcuno che si è sentito male per aver mangiato un mandarino (frutta acida) dopo alcuni giorni di digiuno accusando, come te, forti crampi allo stomaco.
Probabilmente impaccamenti di sostanze velenose presenti negli stomaci e negli intestini delle cosiddette persone sane, reagiscono immediatamente alla presenza del più potente detergente quale la frutta, specie quella acida.

Circa l'esperienza del digiuno che vorrai ripetere, però stavolta sotto i dettami di Ehret, posso comunicarti, per quanto mi riguarda, che funziona alla grande.

Per Laura:
qui trovo ancora della meravigliosa usa siciliana; è di serra, ma è dolcissima, la qualità moscato.

La preparo mettendola in centrifuga e bevendola SUBITO poiché dopo 2 minuti è già nera poiché regaisce con l'ossigeno dell'aria.
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arca
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Resoconto 13°, 14° e 15° giorno

Messaggio da arca »

Innanzitutto saluto tutti i partecipanti al forum e mi scuso per non essere costantemente presente in questi giorni poiché sono alle prese con un trasloco. Ed il trasloco è un punto cardine di questo resoconto poichè lo sto facendo con il digiuno in atto. 8O Vediamo.

13° giorno
urine al mattino fetide con schiuma abbondante ed una lingua da...buttare.
Colazione con succo d'uva fresco preparato da me
Pranzo ancora succo d'uva
A sera ho voluto provare un rimedio della nonna (come ho sentito chiamarlo in più parti); esso consiste nell'assumere una mezza tazzina d'olio extra vergine con mezzo limone 15 minuti prima del pasto. Questa cosa fa si che la cistifellea riversi bile nell'intestino la quale è carica di tossine che il fegato ha provveduto a ripullire dal sangue. Poichè la bile è tossica, ho dovuto per forza, dopo 20 minuti, mangiare un po' di insalata con la crusca per dare peristalsi all'intestino. Chiaramente, al mattino successivo, è stato necessario procedere al clistere.
Questo rimedio della nonna è una versione ridotta della procedura di pulizia del fegato che si trova anche su medicinenon.it
Figurarsi che anche dalla Romania mi sono giunte notizie di questo rimedio della nonna.

Durante la giornata è continuata l'espulsione attraverso la lingua

14° giorno
colazione con succo d'uva
effettivamente oggi la lingua è terribile e le urine sono ancora fetide.
per pranzo ancora succo d'uva
Prima di cena un altro "rimedio della nonna" seguito da un piatto di insalata alla crusca.
APPUNTO PARTICOLARE: sto facendo un trasloco con centinaia di pacchi ed a parte un crollo nel tardo pomeriggio, ragazzi.......ho resistito bene!!!

15° giorno
al mattino centrifuga di carote
Questo giorno, in mattinata, è la prima volta che ho la voglia di qualcosa e cioè di carboidrati. Strano, ma c'è.
A pranzo, poichè sono in giro per trasloco, ho mangiato un po' d'uva: avevo davvero fame e stavo esaurendo le forze. Il trasloco è iniziato sabato.... e procedo senza interruzioni.
A sera, ho sentito di dover mangiare sei foglie di insalata, ed adesso che sto scrivendo la mia lingua è terribile più che mai, segno che sta funzionando l'eliminazione.
Voglio far notare che non avevo la lingua sporca prima del digiuno, era spesso abbastanza rossa e pulita: che falsa indicazione che mi dava.

SENTO CHE STO IMPARANDO A SENTIRE IL MIO CORPO, ED EFFETTIVAMENTE SI E' DETERMINATA UNA CATENA PER LA QUALE CIO' CHE IMMETTO MI DA RISULTATI IMMEDIATI.


Saluti a tutti e grazie dei vostri saluti.
Domani nuovamente solo liquido.

Alla prossima. :P
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Messaggio da Priscilla »

Alle pagine 111, 112 e 113 si danno due indicazioni importanti: QUANDO E COME INTERROMPERE UN DIGIUNO E’ DETERMINATO NOTANDO CON ATTENZIONE COME LE CONDIZIONI CAMBIANO DURANTE IL DIGIUNO (111), mentre a pagina 112 al paragrafo COME ROMPERE UN DIGIUNO, viene detto NON SI DOVREBBE MANGIARE DELLA FRUTTA PER UN BEL PO’ DOPO CHE UN DIGIUNO SIA STATO INTERROTTO così come a pagina 113 E NIENTE FRUTTA PER UN TEMPO CONSIDEREVOLE.

Fermo restante la impossibilità di dare consigli standard su come interrompere un digiuno (poichè ciò dipende dallo stato del paziente), rimane, e l'ho visto, che la frutta, a seguito di molti giorni di digiuno, è in genere sconsigliata. Mi è già capitato di sapere di qualcuno che si è sentito male per aver mangiato un mandarino (frutta acida) dopo alcuni giorni di digiuno accusando, come te, forti crampi allo stomaco.
Probabilmente impaccamenti di sostanze velenose presenti negli stomaci e negli intestini delle cosiddette persone sane, reagiscono immediatamente alla presenza del più potente detergente quale la frutta, specie quella acida
Sì indubbiamente ognuno è un caso a sé. Comunque Ehret dice che il digiuno non andrebbe mai interrotto con la frutta per chi è onnivoro o comunque mangiatore di carne, perchè i veleni della carne, sprigionati dal digiuno e soprattutto dalla fermentazione della frutta, possono anche essere fatali per l'organismo. Tuttavia per chi è vegetariano questo divieto di frutta post digiuno non c'è. Così almeno io ho capito da un'attenta lettura e rilettura del testo.
Poiché io, al tempo del mio digiuno lungo, ero già vegetariana (quasi vegana) da una decina d'anni, non avrei dovuto avere problemi con la frutta. In ogni caso il bicchiere d'acqua col limone spremuto non rappresentò un'interruzione del digiuno, in fondo si trattava pur sempre di liquido, di succo, non di cibo solido.
Vero è che Ehret consiglia la limonata col miele, forse proprio per impedire questa reazione acida.
Inconsapevolmente avevo scelto il metodo giusto per trarmi fuori dall'impiccio, anche se non avevo ancora letto il libro...
Comunque, meglio evitare succhi di frutta acida durante i digiuni: meglio il succo d'uva come stai facendo tu, o il succo di barbabietola, come consiglia Luciano.
Ciaooooo
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Messaggio da arca »

Sì, infatti quelle sono le modalità di interruzione del digiuno consigliate da Ehret ed in entrambi i casi descritti consiglia di non usare la frutta

Nell'esempio che ho fatto, la persona che è stata malissimo assumendo mandarini (frutta acida) dopo un digiuno, era vegetariana e i succhi acidi della frutta possono aver dato luogo ad una pulizia del sistema gastro-intestinale. Infatti anche gli amidi ed i latticini provocano muco che impacca il sistema digerente. Questa appena citata e riferita al mio precedente post si tratterebbe di una pulizia, seppur dolorosa, delle pareti del tratto digerente. Se non ricordo male, ad Ehret capitarono dei forti crampi a seguito di assunzione di succo d'uva e comunque pur senza digiuno. E' capitato anche a me: dolori atroci e so cosa significa.

Passiamo ora al limone.

A bassi dosaggi, gli acidi sono astringenti e stimolano la digestione.

A stomaco forzatamente vuoto e quindi ad alti dosaggi assoluti (un beverone) o relativi (stomaco assolutamente vuoto), gli acidi divengono lassativi osmotici, cioè fanno perdere liquidi dai tessuti con cui vengono a contatto e questo provoca una riduzione del volume gastro-intestinale con in rapporto una quantità di liquido elevata al suo interno, motivo per l'insorgenza di crampi gastro-intestinali: se il volume dei liquidi è troppo elevato rispetto al volume del contenitore (stomaco).


Credo che questo sia il motivo per cui il limone risulta troppo aggressivo nello stomaco ed il miscelarlo al miele ne fa perdere le qualità di lassativo osmotico mantenendone inalterate le sue caratteristiche detergenti, tra l'altro necessarie per fluidificare i muchi, specie durante un digiuno.

Un caro saluto.

Arca
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Resoconto 16°, 17°, 18° e 19° giorno.

Messaggio da arca »

sono le 23,58 del 19° giorno di digiuno.
Mentre scrivo sta per scattare la mezzanotte del 20° giorno: UN SUCCESSO che voglio continuare.

Il motivo comune a questi giorni sono stati i polmoni incollati. Sicuramente da 16° giorno ad oggi 19° la situazione è andata migliorando.
C'è stata voglia di mangiare cipolla e l'ho usata frullata o grattuggiata. Vediamo:

16° giorno
colazione centrifuga di carote
pranzo: non eseguito (non avevo fame!!!)
cena centrifuga di carote e sedano + 1 costa sedano intera
nota
poiche ieri sera ho applicato il consiglio della nonna con la tazzina da caffè di olio e limone ed avevo mangiato le figlie di insalata per pulire l'inestino dal riversamneto di bile, stamattina c'è stato l'effetto: è uscita una bile puzzolente e scura certamente piena di tossine espulse dal fegato e contenute nella cistifellea.
Quando si usa questo semplice metodo è importante mangiarci sopra: se c'è un digiuno in atto, dopo 15 minuti dall'assunzione dell'olio, se si fa tipo tre volte a settimana in un periodo nutrizionale normale, si può anche mangiare subito. E' importante non far rimanere la bile nell'intestino.
Poichè la bile, una volta sollecitata impiega 20 minuti ad uscire del tutto, se si mangia poco si deve mangiare dopo almeno 15 minuti dall'assunzione dell'olio per avere modo di tascinarla via.

17° giorno
colazione centrifuga di finocchi
pranzo centrifuga di carote + porro grattuggiato
sera acqua di cottura di cavolo con un po' di cavolo frullato
nota
nonostante immetta nel mio organismo prodotti fortemente alcalinizzanti, il mio pH mattutino non accenna a salire oltre 5,5 segno che la dieta Ehret sta effettivamente eliminando acidi contenuti all'interno dell'organismo altrimenti non ci sarebbe spiegazione alcuna.

18° giorno
colazione centrifuga di pera
pranzo centrifuga di mela
cena acqua di cottura di carciofo con carciofo
Nota:
oltre al trasloco che continua e che sto regolarmente facendo, sto lavorando per 12 ore al giorno e vinco a braccio di ferro: sì, dopo 18 giorni di digiuno le forze sono alte.

19° giorno
IL pH continua a rimanere su 5,5, quindi procediamo ad alcalinizzazione:
colazione centrifuga di carote
pranzo acqua di cottura di cavolo con frullato un pezzo di cavolo e di cipolla rossa
cena centrifuga di carote + porro grattuggiato

Chiaramente clisteri tutti i giorni.
Dicevo che stiamo giungendo a quota 20, ma dico che in verità non ci si accorge di niente. Si sta benissimo, non c'è fame (anzi il pensiero di mangiare fa noia), le forze sono ok e l'organismo risponde perfettamente.
Mi son detto anche "dica trentatre" e la risposta è stata soddisfacente; quindi PROCEDO. :)

Alla prossima.

Arca 8)
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winblus
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Messaggio da winblus »

:D i miei più sentiti complimenti e ringraziamenti, arca!
poiche ieri sera ho applicato il consiglio della nonna con la tazzina da caffè di olio e limone ed avevo mangiato le figlie di insalata per pulire l'inestino dal riversamneto di bile, stamattina c'è stato l'effetto: è uscita una bile puzzolente e scura certamente piena di tossine espulse dal fegato e contenute nella cistifellea.
Scusami, mi potresti spiegare meglio questo passaggio :( non l'ho capito bene e mi piacerebbe poterlo attuare....mi descrivi meglio come si prepara e come bisogna applicarlo.
Grazie mille!

win
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gabriella
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Messaggio da gabriella »

Quando vedo o sento di digiuni così prolungati non vi nascondo che mi vengono in mente le morti recenti di ragazze anoressiche. Com'è che improvvisamente setticemia e morte ? Qual'è il limite ? Perchè a loro è andata male ?
Ho letto sul giornale di quest'ultima ragazza deceduta che anche lei aveva l'abitudine di mangiare solo frutta e verdura : perciò era un' ehretista inconsapevole, ed essendo molto giovane non penso potesse avere delle patologie che la mettevano a rischio nel caso di digiuno, eppure...!
Il limite è sottile : credo sia importante parlarne soprattutto per evidenziarne le differenze. Quasi quasi copio questo post in uno nuovo specifico.
Grazie e ciao
Gabriella
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Messaggio da arca »

Per Winblus e Gabriella.
WINBLUS
Ciao carissima.
Il fegato è l'organo per antonomasia per la pulizia del sangue, il cosidetto filtro.
Esso filtra il sangue dalle tossine e se ne libera nella bile che esso stesso produce. La bile è una sostanza che, attraverso i dotti biliari, viene riversata nell'intestino dove favorisce la digestione e l'assorbimento dei grassi introdotti con la dieta (trigliceridi, colesterolo e vitamine A, D, E e K).
Quindi la bile (utile) insieme alle tossine, rimangono nella cistifellea (o coleciste o vescica biliare) in attesa che, al passaggio dei grassi, la bile possa essere espulsa per espletare il suo compito, cioè quello di elaborazione dei grassi.
La bile viene espulsa dalla cistifellea quando c'è presenza di grassi (o olii, quindi). In www.medicinenon.it c'è descritta una antica procedura per la pulizia della colecisti e quindi del fegato.
In realtà quando la colecisti è piena di sporcizia il fegato non può più pulire il sangue perché non sa dove mettere i rifiuti.
La cosa non è così semplice poiché, in verità, la coleciste è piena di tossine in qualche modo raggrumite (sassi) anche invisibili alle apparecchiature diagnostiche, a meno che non siano di calcio.
La procedura della nonna che ho decritto e che mi arriva anche dalla Romania oltre che dall'Italia, consiste semplicemente di assumere una mezza tazzina da caffé d'olio così che la bile sporca venga iniettata nell'intestino per essere eliminata.
Ma poiché non serve che una enorme quantità di bile ristagni nell'intestino, allora ecco la diversità di metodo, cioè se si è a digiuno o se si ci ciba normalmente: se si sta facendo un digiuno, dopo la tazzina d'olio attendere 15 minuti ed introdurre obbligatoriamente fibre per stimolare la persitalsi dell'intestino e quindi l'eliminazione della bile.
Questo tempo di attesa è necessario poichè la cistifellea impiega 20 minuti a svuotarsi. Quindi è logico che mangiando solo un piatto di insalata è meglio attendere quei 15 minuti per poi dare inizio alla digestione e quindi essere sicuri che la bile verrà spazzata via. I clisteri possono essere, anche in questo caso, miracolosi.
Se invece il pasto è più lungo poiché non si è a digiuno, ecco che basta attendere semplicemente 5 minuti per poi procedere a mangiare.
Inoltre al pasto successivo la pulizia continuerà con del nuovo cibo che si assume.

Questo è tutto.


PER GABRIELLA
Carissima,
voglio innanzitutto citarti una frase:
Le notizie sono ciò che qualcuno vuole eliminare. Tutto il resto è propaganda.” Rubin Frank, ex direttore del notiziario NBC.
Per questo motivo e per l'eccessiva violenza che ci propinano, sono tre anni che non vedo televisione e non acquisto giornali.

Quindi, innanzitutto, per il solo fatto che ci risalta alla mente questo particolare della frutta che uccide, dovremmo già sospettare che la notizia è stata elaborata a dovere per fare "notizia".
Credo che frutta e verdura non abbiano mai ucciso nessuno, ma certamente abbiano procurato benefici.
Certamente se il nostro organismo non è passato per i passi necessari della dieta di transizione potremmo accusare dei disturbi, tipo che se non siamo abituati alla frutta ci si gonfia lo stomaco e simili. Ma da qui a morire per frutta e verdura.....
Inoltre dobbiamo far si che il nostro peso non cali troppo rapidamente ed a livelli eccessivi, ma questo lo "impone" anche Ehret.

L'anoressia e la bulimia non hanno nulla a che vedere con la frutta e la verdura o con il digiuno poiché si tratta di disturbi che l'individuo ha già.

Resta è chiaro che a persone in cattive condizioni di salute un digiuno non controllato ad arte possa ulteriomente danneggiarle per auto-intossicazione.
E' sempre solo una questione di approccio: non esiste nulla al mondo che sia assolutamente giusto o che sia assolutamente sbagliato; gli assoluti non sono di questo mondo. E' solo una questione di posizionamento tra questi due limiti fittizzi.
Ripeto: tra cura e danno è solo questione di dose.... e di coscienza. Questo è l'unico limite sottile.
Se qualcuno si vuole autoregolare, posso dire di non abusare del corpo è di non metterlo sotto stress. Il corpo, una volta che è gentilmente invitato, espellerà tossine in maniera del tutto naturale, poiché questo è ciò che vuole.
Inoltre voglio sottolineare questa cosa: è inutile forzare una rigenerazione se per decine di anni abbiamo intossicato il sistema "corpo"; diamo alla vita i suoi tempi.
Ricordo il senso delle parole di Ehret (pag 56) quando dice di aver scoperto che più un corpo è pulito più è possibile digiunare con maggior facilità è più a lungo.

Non essendo un medico, quando scrivo non mi riferisco né a prescrizioni né a consigli medici: cito semplicemente la mia esperienza e le mie conoscenze ed ora riporto in un forum ciò in cui credo e che sto provando; ma è la mia esperienza e su di me, ascoltando il mio corpo, sta funzionando. Non sono una sottiletta, non ho debolezza, lavoro senza sosta e mi sento sereno.
Quindi, credo che funzioni poiché lo vedo.

Certamente su questa cosa credo che comunque siamo tutti d'accordo: situazioni del genere che tu hai citato sarebbe meglio che non accadessero.

Arca
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luna
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Messaggio da luna »

caro Arca,
penso che il tuo diario sia di grande utilità per tutti noi, tuttavia mi stupisce che dopo tanti giorni di digiuno e depurazioni la tua lingua si presenti ancora molto patinata...
Io ho provato (e sto per rifare) la famosa dieta del succo d'albero e limone, una forma di digiuno che deve durare almeno 10 giorni, seguito da tre giorni di graduale ritorno al cibo solido.
Il manuale che spiega il metodo dice che in dieci giorni la lingua dovrebbe dapprima diventare molto sporca e poi tornare rosea...salvo casi di intossicazione più gravi...
Nel frattempo come stai? Voglio dire: sei dimagrito? la pelle è tonica?
I capelli etc?
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arca
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Messaggio da arca »

Cara Luna,
hai perfettamente ragione.
Infatti oggi, 21° giorno e comunque già da ieri, la lingua tende al roseo, per cui oggi non ho assunto alcun liquido detergente (Frutta, acqua di cottura ecc.), anche se però mi sta venendo un po' di fame con questo giorno di digiuno totale.
Anche a me stupisce che il mio corpo ci ha impiegato tanti giorni ad eliminare la patina, ma ora la cosa importante è che io riesca ad andare oltre: mi stanno venendo a galla dei doloretti alla schiena di cui soffro da sempre.
Probabilmente domani prenderò del limone o della frutta.
Vedremo.

La pelle è tonicissina ed i capelli sono eccezionali; ciò che sta venendo furoi in questi giorni è una grossa quantità di sebo dal cuoio capelluto.
Circa il peso erano anni che volevo togliere un po' di pancetta ed ora credo che ci sono. Per il resto se leggi qualche post predente, l'altro giorno mi sono messo a fare braccio di ferro ed ho vinto...

Voglio però sottolineare che da novembre 2005 ad ottobre 2006 (quindi prima che iniziassi il digiuno) avevo già intrapreso delle azioni di cura verso il mio corpo ed ero riuscito a calare di 20 chili; è da tenere presente che non ero e non sono mai stato grasso, ma i miei 90 chili erano principalmente un problema di pancia e di vita; prima del digiuno ero circa 70 chili, ma comunque mi era rimasto quel che viene definito "le maniglie dell'amore", una problematica che io volevo eliminare.
Dopo il digiuno e dopo il rientro alla normalità, credo che il mio peso forma si assesterà sui 68 che per i miei 1,76 di altezza dovrebbero essere ideali, almeno io mi sento bene a quel rapporto.

Grazie dei tuoi saluti.

Arca :D
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Messaggio da arca »

Grazie Luca
sei molto gentile.

Voglio approfittarne per mettere l'accento su questo fatto: la dieta di transizione è una cosa meravigliosa se seguita correttamente e ciò significa che per essere tale DEVE ESSERE SEGUITA SECONDO LE INDICAZIONI DI EHRET.
Fare altrimenti significa NON seguire la dieta di transizione ma semplicemente aver variato una alimentazione con la possibilità di accusarne conseguenze.

Si è sulla dieta di di transizione SOLO SE SI SEGUONO LE INDICAZIONI DEL METODO EHRET, procedendo secondo le risposte personali, con l'obiettivo di non portare sofferenza al corpo ed ottenendo risultati. Se si ottiene sofferenza o si rischia di rimanere intossicati dalle proprie tossine, è perchè si sta solo procedendo con un'alimentazione che, anche se vegana, è solo bizzarra, oppure si sta facendo un digiuno pericoloso.
E' una questione di gradiente e questo aspetto DEVE essere rispettato. Non mi stancherò di ripeterlo.
Questo forum serve per affrontare correttamente il metodo Ehret per mezzo di una sempre migliore comprensione delle sue parole e per mezzo dell'aiuto dell'esperienza degli altri frequentatori.

Grazie Luca per avermi dato l'occasione di enfatizzare questo aspetto poiché penso possa essere utile a tutti.

Quindi procediamo senza ansia, con determinazione e con un corretto sentire del corpo.

Ciao.

Arca
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