Frutta e Verdura: costi e igiene

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salvatore3
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Frutta e Verdura: costi e igiene

Messaggio da salvatore3 »

Ciao a tutti.

Visto che la nostra nuova vita sarà alimentata da frutta e verdura, vorrei farvi partecipe della mia esperienza.

Il costo della frutta e della verdura è troppo elevata e molti di noi non se lo può permettere.

Spesso compro tutto all'ingrosso, nei mercati generali, dove il costo è molto più accessibile; soprattutto è più igienico.

Certamente dobbiamo tenere conto del fatto che il nostro cibo spesso viene consumato crudo e quindi è molto importante che sia il più igienico possibile, con meno manipolazioni.

Avete fatto caso che la merce che acquistiamo è manipolata da tante persone che si servono e no mettono i guanti messi a disposizione?

Quando compro all'ingrosso la merce è fresca ed è nelle cassette originali, quindi non manipolata da altri, (rivenditori, clienti).e .....

Ora è il momento di comprare: mele, kachi, kiwi, potete comprarne a cassette intere perché questa frutta dura molto anche se non messe in frigo.

Vi posso assicurare che il risparmio minimo, è del 50%.

:lol: :lol:

Salvo


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Narayani
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Re: Frutta e Verdura: costi e igiene

Messaggio da Narayani »

Personalmente compro tutto all'ingrosso (ciò che la campagna non riesce a donarmi), nei mercati ortofrutticoli. Merce in cassetta, conservata dalle odiate/amate celle frigorifere, che almeno mantengono fresca e al buio la merce. Nessuno la tocca perché viaggia in cassette. Ogni settimana faccio rifornimento. Meno maneggiamenti, meno viaggi, meno luce/caldo, MENO COSTI e più igiene. :D
i supermercati mi fanno venire i brividi, dopo una breve esperienza lavorativa so purtroppo cosa succede dietro le quinte della gdo.
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luisa
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Messaggio da luisa »

Quello che non produce il mio orto ed il mio piccolo frutteto, devo comprarlo.
Scelgo sempre merce di prima qualità possibilmente biologica. Una volta a casa lavo tutto molto bene con acqua e bicarbonato. Spendo molto è vero, ma ho fatto un piccolo conto, spendo meno che se fossi onnivora. Costa molto di più il formaggio, la carne, per non parlare del pesce. In casa siamo in quattro, costa settimanalmente molto di più la spesa pro capite degli altri tre che non quella del fruttivendolo, che poi viene comunque in parte consumata anche dagli altri membri della famiglia.
La salute poi, credo non abbia prezzo!
Buona giornata.
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SofiaLoren
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Messaggio da SofiaLoren »

Anch'io la penso come Luisa cioè che la salute non abbia prezzo e anch'io spendo meno nella frutta e verdura bio rispetto a quello che spendo per il mio compagno onnivoro.Spendo circa 70 euro a settimana di spesa per 2,circa 25 euro per frutta e verdura bio,a volte usufruisco dell'orto dei parenti,gli altri 45 in carne,affettato,pesce,(uova ho le galline),formaggi,pasta bio che costano un fottio e non durano niente.Comunque zitta zitta sto cercando di comprare meno affettati e formaggi ,di fare ragù vegetali e usare molto la verdura nei contorni,so che non lo convertirò mai ma almeno che mangi un pò più sano!Comunque la frutta e la vedura è vero costano troppo!
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Tyler
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Messaggio da Tyler »

onelove ha scritto:è verissimo che in genere frutta e verdura costano troppo.
Secondo me non è assolutamente vero...
Io spendevo il 400% in più da onnivoro per il solo cibo, se poi ci aggiungiamo il fatto che un crudista non si ammala facilmente e in linea di massima evita i farmaci come la peste, ecco che l'essere crudista diventa anche molto economico.
Che la frutta costi di più al nord piuttosto che al sud è verissimo...
saluti...
Nessuno è più schiavo di chi è falsamente convinto di essere libero. E noi siamo tutti schiavi. Schiavi del SIGNORAGGIO.
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aran
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Messaggio da aran »

Posso dire di ritenermi abbastanza fortunato perché molte delle cose che mangio sono nel piccolo terreno di proprietà. Tra poco cavoli, finocchi a volontà mentre sto già consumando le rape. Abbiamo anche una bella quantità di kiwi oltre che arance, limoni e mandarini e in questi giorni abbiamo fatto 190kg di olive per l'olio. Ho letto che le olive vanno bene per sciogliere il muco e non vedo l'ora che siano pronte. Certo che è un bel furto l'uva a 4,60 euro al kg!
Oggi, oltre all'insalata stramista, mangerò minestra fatta con rape, cicorie e cardi selvatici con un paio di patate e cipolle: molto buona per quando fa freddo. Ad ogni modo, credo che con acquisti oculati, specie se all'ingrosso come suggeriva Salvatore, non si dovrebbe spendere più della dieta onnivora. Quando vado al supermercato vedo che la gente butta via i soldi in cose che fanno male, anzi malissimo, e sono contento di essere ehretista e quindi doppiamente fortunato.
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Messaggio da luciano »

A Milano al sabato mattina, al mercato ortofrutticolo si possono acquistare frutta e verdura. Girando si trova roba davvero da "Cartier" a prezzi bassi, rispetto a quelli dei negozi.

Immagine

http://www.ortomercato-milano.it

dove si trova:
http://www.ortomercato-milano.it/pianta.htm
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mauropud
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Messaggio da mauropud »

onelove ha scritto:la scorsa settimana mi è venuta una gran voglia di uva, mi sono recato alla famiglia cooperativa del mio paese e ho visto che la normale uva bianca da tavola costava 4,60 € al kg!!!
LADRI!!! 8O
Proprio sabato ero a Cannes, non il posto piu' a buon mercato del mondo, e l'uva da tavola al mercato centrale oscillava tra 1€ (buona) e 3.5€ circa. In due giorni me ne sono mangiato circa 3 kg! :D
E gia' che c'ero ho pigliato anche 2 ravanelli neri, che sono curioso di assaggiare: prezzo 3€ al kg.
A Barcellona a inizio settembre era una pacchia: uva a 99c al kg e BUONA! Me ne sono cibato per una settimana! :D
Ma solo in Italia (e in Inghilterra!) sono cosi' criminali? 8O
Saluti
Mauro
"Ho avuto un´ottima istruzione. Ci sono voluti anni per liberarmene." (anonimo?)
"How can I tell that the road signed to hell doesn´t lead up to heaven?" (Peter Hammill)
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Quantità

Messaggio da Peterpan07 »

Quando i prodotti sono veramente biologici (vale per tutti i prodotti, compresa frutta e verdura) la quantità da introdurre nell'organismo sono minori rispetto ai prodotti industriali, per ovvi motivi. Mi spiego meglio. Il nostro stomaco manda al cervello (ipotalamo) segnali di sazietà quando le sue pareti si dilatano (a seconda di come è stato "abituato"). Inoltre la sensazione di sazietà (frutta e verdura hanno, oltre la patata, un elevato potere saziante, torte brioche e biscotti, grassi, un bassissimo potere saziante) il nostro corpo ce la da prima se gli alimenti conservano le loro caratteristiche naturali (sapore, aroma, consistenza, ma anche la gradevolezza del prodotto e l'"umore" di chi mangia, vedi ad esempio la differenza del mangiare in compagnia ed in allegria, anziché con un rompi..... alle spalle che ti inculca paura sul "metodo" che hai scelto). E' come se ci fosse un riconoscimento archetipico. Prendiamo ad esempio il pane di grano, giusto per farmi comprendere meglio. Se il pane (industriale e non) viene fatto lievitare velocemente (con i suoi 40 additivi, e a Napoli si usano anche i copertoni di ruote e camion da bruciare, per abbattere i costi), tutte le caratteristiche del grano si perdono in quanto non si da ad esso il tempo di scindere le sue proteine (gliatine e glutenine) in amminoacidi semplici. A questo punto si mangia pane apparentemente fragrante, leggero, (mai come quello fatto in casa, e si risparmia pure) ma una volta nel colon esso diventa una colla tenacissima che si attacca alle sue pareti. Allo stesso tempo l'organismo non avendo ottenuto il suo "potenziale nutritivo", ci invia messaggi di "insoddisfazione", per cui mangiamo altro pane, e altro ancora. :cry: Riportiamo lo stesso esempio del pane alla frutta e alla verdura. Se frutta e verdura sono "denaturate", ovviamente sono portato a mangiarne di più. A questo punto spendo di più, ma mai quanto i cibi spazzatura industriali, anche in termini di salute.
In tempo di guerra, quando, se non avevi un pezzo di terra, facevi la fame nel vero senso della parola, il solito nonno contadino mi raccontava: un tozzo di pane ci bastava anche per 3 giorni e la sensazione di sazietà era assicurata dalla genuinità del prodotto. E, quando non potevo, una mela mi bastava lo stesso. Eppure il nonno, sono sicuro, non conosceva Ehret!
Conclusione: chi può permetterselo si compri un appezzamento di terra e si "coltivi", inoltre, un "bio-contadino" verace. E non solo per mangiare biologico. Ma questa è un'altra storia...
Il più grande rischio per la maggior parte di noi
non è che il nostro obiettivo sia troppo alto
e quindi non riusciamo a raggiungerlo,
ma che sia troppo basso
e riusciamo a raggiungerlo
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Re: Quantità

Messaggio da agape »

bel sogno avere l'orto! prima o poi...
non so voi ma io ho provato ad andare dall'agricoltore (bio) per risparmiare e non so se sono tutti dei bei furbacchioni, ma differenza di prezzo ne ho vista davvero poca rispetto al negozio. 20 cent in meno, sembra una presa in giro. spendo tanto, credo sui 100 euro a settimana e siamo in 2. io mangio parecchio, e poi mi faccio sempre prendere dalle voglie tipo noci, bagigi, mandorle, che sono carissime. ogni tanto mi arriva la borsa dalla zia che ha l'orto, oppure la signora del bio dove vado spesso mi regala molta frutta e verdura. ieri sono uscita con tre meloni che non poteva più vendere perchè troppo maturi. li ho "curati" e messi in frizer. idem per le banane. la gente compra tutto crudo e mangia curdo (nel senso non maturo); basta che la banana sia un po' nera e già la cosiderano scarta. io aspetto solo quelle occasioni, mi porto a casa 10 banane a 1 euro, o anche gratis. ma purtoppo non è così per tutto...
fatto sta che tra mercato, negozio, azienda agricola, non c'è differenza di prezzo...o sono gli agricoltori bio che speculano?
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qualità

Messaggio da Peterpan07 »

Sono nato in un paesino in provincia di Napoli a 700 mt. s.l.m., Agerola. I miei nonni, insegnanti elementari, ma anche contadini, avevano diversi appezzamenti di terra. C'era il vigneto, alberi di pere, mele, ciliegi, amarene, nespole, castagne, noci, l'orto con patate, insalate, pomodori. Per farla breve, non mancava niente. Neanche le mucche da latte o le galline. Quando avevo fame, andavo sotto l'albero e mangiavo tutta la frutta che volevo, le fragole nel bosco vicino, le more, le ciliege, chili di ciliege, i fichi, l'uva. Che scorpacciate.. Insomma "schiattavo" di salute nel vero senso della parola. Dal produttore al consumatore. Questi terreni da 5 anni sono andati in eredità e sto "trattando" (eufemismo) per poterne usufruire di nuovo, con un mio fratello acchiappatutto. Abito in città e il desiderio di ritornare alle origini, almeno per l'aspetto alimentare, è forte. I sapori, gli odore, le fragranze li ho impressi tutti dentro, erano straordinari. Ho ancora la sgradevolissima sensazione di quando, a 7 anni, i miei genitori, un po' alla "padre, madre- padrone decisero di andare ad abitare in città. Non riuscivo a mangiare niente, tranne la "provvista" che ci portavamo dal "paese". Aspettavo il fine settimana per tornare ad Agerola, incontrare i miei amici e mangiare con i miei nonni in quelle tavolate dove oltre all'intera famiglia e ai parenti, c'era sempre tanta gente, contadini, amici. Ogni pranzo per me era una festa, una sensazione unica che porto nel mio cuore.
Lo so, c'è un pizzico di malinconia e nostalgia dentro, ma ho solo tentato di trasmettervi le mie impressioni di bambino, le mie sensazioni per un cambiamento che non avevo cercato, ma che alla fine mi ha permesso tra l'altro, di relazionarmi co voi, almeno attraverso i post.
Un forte abbraccio a tutti e... con il cuore, con tutto il cuore!:D :D :D :D :D
Peter Pan
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Re: qualità

Messaggio da agape »

Peterpan07 ha scritto:Lo so, c'è un pizzico di malinconia e nostalgia dentro, ma ho solo tentato di trasmettervi le mie impressioni di bambino, le mie sensazioni per un cambiamento che non avevo cercato, ma che alla fine mi ha permesso tra l'altro, di relazionarmi co voi, almeno attraverso i post.
Peter Pan, ci sei riuscito benissimo! mi sembrava di essere li!
forse perchè, sebbene pochi, anche io ho ricordi simili. certo il tuo paese sul mare batte 10 a 0 il mio borgo, però campagna è. ti auguro di riuscire ad accapparrati quel che ti spetta, ne faresti sicuramente buon uso!
...poi, magari, ci inviti tutti...
ciao
Elena

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