...scene da un paradiso di mezza estate...
Inviato: 15 agosto 2007, 21:21
(attenzione: quanto segue è altamente inutile! Astenersi dalla lettura se non avete tempo da perdere)
Verso le 16 o 17 del pomeriggio prendo la bici e, zaino in spalla, in poco tempo arrivo sulla sponda del fiume sacro alla patria. C'è una piccola conca erbosa leggermente riparata da piccoli arbusti e fiori di varia specie, esposta a sud, a 20 centimetri dalla corrente, vicino a due grossi massi. Stendo l'asciugamano, mi spoglio e mi distendo. Gli elementi naturali non tardano ad effondere a piene mani i loro benefici effetti. La terra mi sostiene, soffice con il suo tappeto d'erba, e modellata quasi come una culla. L'acqua dà frescura e con il suo cangiante gorgoglio rilassa la mente ed allontana i cattivi pensieri. L'aria accarezza la pelle con una soffice brezza. Il fuoco, caldo amico, scalda la pelle e il cuore con i suoi raggi.
Bello lasciarsi andare, affidarsi completamente alla natura, tornare come piccoli bambini fiduciosi nel seno della madre, ricca di doni di ogni tipo. Ogni tanto proseguo la lettura di qualche libro, ma quasi temo di rompere l'incanto.
Vero le 18,00 18,30, quando i pochi bagnanti tornano alle loro case, ecco animarsi la scena: aironi, gabbiani, anatre, rondini, una coppia di fagiani, altri uccelli più piccoli che danzano sui sassi a pelo d'acqua. È il momento di prendere il binocolo e immergersi in un documentario naturalistico in presa diretta.
Tornato a casa, cerco qualcosa da mangiare nell'orto: uva, qualche zucchina e cetriolo, fagiolini, cespi di insalata, cavoli, pomodori, ecc. Qualcosa si trova sempre. Rientro, mentre lavo e preparo già pregusto quello che sto per mangiare, e ancora ringrazio la natura.
Ecco, a volte mi pare di vivere in un piccolo paradiso terreste, ho quasi paura di svegliarmi.
Credo che chi si accosta a questa dieta, inevitabilmente sviluppi una maggiore attenzione agli aspetti spirituali connessi al cibo e alla natura che tale cibo ci dona, consapevole della stretta relazione mente-corpo, come giustamente sottolineano spesso Luciano e Arca.
Saper dare il giusto valore alle cose, a prescindere dal loro prezzo. In questa società consumistica, dove tutto deve avere un prezzo ed essere venduto/comprato, dove si confonde il valore con il costo, la natura si ostina a procurarci benefici enormi con il sole, l'aria, l'acqua, la terra, senza chiederci nulla.
Nonostante il traffico, strade, case, fabbriche, fretta, lavoro, stress, tutti, se lo vogliamo, possiamo permetterci il nostro piccolo paradiso terrestre, a volte basta solo guardare con attenzione attorno a noi.
Buon ferragosto!
Giampaolo
Verso le 16 o 17 del pomeriggio prendo la bici e, zaino in spalla, in poco tempo arrivo sulla sponda del fiume sacro alla patria. C'è una piccola conca erbosa leggermente riparata da piccoli arbusti e fiori di varia specie, esposta a sud, a 20 centimetri dalla corrente, vicino a due grossi massi. Stendo l'asciugamano, mi spoglio e mi distendo. Gli elementi naturali non tardano ad effondere a piene mani i loro benefici effetti. La terra mi sostiene, soffice con il suo tappeto d'erba, e modellata quasi come una culla. L'acqua dà frescura e con il suo cangiante gorgoglio rilassa la mente ed allontana i cattivi pensieri. L'aria accarezza la pelle con una soffice brezza. Il fuoco, caldo amico, scalda la pelle e il cuore con i suoi raggi.
Bello lasciarsi andare, affidarsi completamente alla natura, tornare come piccoli bambini fiduciosi nel seno della madre, ricca di doni di ogni tipo. Ogni tanto proseguo la lettura di qualche libro, ma quasi temo di rompere l'incanto.
Vero le 18,00 18,30, quando i pochi bagnanti tornano alle loro case, ecco animarsi la scena: aironi, gabbiani, anatre, rondini, una coppia di fagiani, altri uccelli più piccoli che danzano sui sassi a pelo d'acqua. È il momento di prendere il binocolo e immergersi in un documentario naturalistico in presa diretta.
Tornato a casa, cerco qualcosa da mangiare nell'orto: uva, qualche zucchina e cetriolo, fagiolini, cespi di insalata, cavoli, pomodori, ecc. Qualcosa si trova sempre. Rientro, mentre lavo e preparo già pregusto quello che sto per mangiare, e ancora ringrazio la natura.
Ecco, a volte mi pare di vivere in un piccolo paradiso terreste, ho quasi paura di svegliarmi.
Credo che chi si accosta a questa dieta, inevitabilmente sviluppi una maggiore attenzione agli aspetti spirituali connessi al cibo e alla natura che tale cibo ci dona, consapevole della stretta relazione mente-corpo, come giustamente sottolineano spesso Luciano e Arca.
Saper dare il giusto valore alle cose, a prescindere dal loro prezzo. In questa società consumistica, dove tutto deve avere un prezzo ed essere venduto/comprato, dove si confonde il valore con il costo, la natura si ostina a procurarci benefici enormi con il sole, l'aria, l'acqua, la terra, senza chiederci nulla.
Nonostante il traffico, strade, case, fabbriche, fretta, lavoro, stress, tutti, se lo vogliamo, possiamo permetterci il nostro piccolo paradiso terrestre, a volte basta solo guardare con attenzione attorno a noi.
Buon ferragosto!
Giampaolo