Sei mesi senza farmaci
Inviato: 5 dicembre 2007, 10:55
Salve a tutti
Questo è il mio primo post. Dovrei presentarmi nella apposita sezione, ma non ho tanto tempo. Perdonatemi, lo farò dopo.
Volevo solo condividere quello che considero un piccolo successo: 6 mesi senza farmaci.
Dico piccolo, perchè lo è per me, nel senso che io ho sempre preso davvero pochi farmaci. Mai avuto la bustina di antidolorifico in tasca, per intenderci. E avendo massimo due raffreddori (uso la terminologia classica, perdonatemi) ad inverno, poco anche tutto il resto.
Fondamentalmente, usavo due cose: pastiglie contro i bruciori di stomaco e antistaminici per il raffreddore da fieno.
I bruciori sono scomparsi da quasi un anno, ovvero da quando ho ben più che dimezzato l’uso di proteine animali.
Gli antistaminici li usavo in primavera. Da metà maggio, prima di avere il libro, ho smesso.
Le prove più difficili sono arrivate in questi mesi. Sono stata molto male due volte, e in entrambi i casi dopo un clistere piuttosto efficace. All’inizio pensavo fosse un caso, ma ora no. La sera clistere, e il giorno dopo mal di testa (io non ne soffro mai) fino ad avere febbre.
L’ultimo caso sabato. Ho cominciato a sentire una pressione sul cervello come non ricordo mi sia mai capitato, e dolori alla schiena, alle reni e alle giunture. Lo ammetto: sognavo un antidolorifico. Soprattutto quando lunedì mattina ho dovuto trascinarmi 3 ore al lavoro per una scadenza improrogabile.
Però ho resistito. Avrei voluto anche digiunare, ma qui sono stata meno brava. Di giorno non ho fatto nessuna fatica, ma la sera a cena fatico a non sedermi con marito e bimbi. E qui i cereali mi fregano ancora... La buona notizia è che quando ho voglia di qualcosa che mi soddisfi (una volta andavo dal prosciutto crudo ai biscotti) mi viene in mente la frutta.
Spero comunque che il non digiuno non abbia del tutto vanificato il tentativo di disintossicazione del mio corpo. E il non aver ceduto sui medicinali lo considero come un passo in avanti sulla strada giusta, che mi dia forza per evitare le frequenti cadute con le quali mi scontro.
Concludo ringraziando di poter scrivere qui, dove so che mi potete capire. Con parenti e amici dico poco che non uso medicinali: solitamente la prima reazione è “brava” se in quel momento sto bene, ma se è un momento in cui non sto tanto bene mi dicono “ ma dai, prendi almeno un’aspirina, male non fa”. Questa è convinzione di mia madre, che si trascina “un’influenza” da un mese e ha lo stomaco a pezzi per tutto quello che prende; io sono guarita in 3 giorni. Ma è inutile fare battaglie a vuoto, parliamo due lingue diverse. L’unica cosa che posso fare è dare l’esempio e vedere se qualcuno si incuriosisce.
Scusate la lunghezza
Ciao
Curry
Questo è il mio primo post. Dovrei presentarmi nella apposita sezione, ma non ho tanto tempo. Perdonatemi, lo farò dopo.
Volevo solo condividere quello che considero un piccolo successo: 6 mesi senza farmaci.
Dico piccolo, perchè lo è per me, nel senso che io ho sempre preso davvero pochi farmaci. Mai avuto la bustina di antidolorifico in tasca, per intenderci. E avendo massimo due raffreddori (uso la terminologia classica, perdonatemi) ad inverno, poco anche tutto il resto.
Fondamentalmente, usavo due cose: pastiglie contro i bruciori di stomaco e antistaminici per il raffreddore da fieno.
I bruciori sono scomparsi da quasi un anno, ovvero da quando ho ben più che dimezzato l’uso di proteine animali.
Gli antistaminici li usavo in primavera. Da metà maggio, prima di avere il libro, ho smesso.
Le prove più difficili sono arrivate in questi mesi. Sono stata molto male due volte, e in entrambi i casi dopo un clistere piuttosto efficace. All’inizio pensavo fosse un caso, ma ora no. La sera clistere, e il giorno dopo mal di testa (io non ne soffro mai) fino ad avere febbre.
L’ultimo caso sabato. Ho cominciato a sentire una pressione sul cervello come non ricordo mi sia mai capitato, e dolori alla schiena, alle reni e alle giunture. Lo ammetto: sognavo un antidolorifico. Soprattutto quando lunedì mattina ho dovuto trascinarmi 3 ore al lavoro per una scadenza improrogabile.
Però ho resistito. Avrei voluto anche digiunare, ma qui sono stata meno brava. Di giorno non ho fatto nessuna fatica, ma la sera a cena fatico a non sedermi con marito e bimbi. E qui i cereali mi fregano ancora... La buona notizia è che quando ho voglia di qualcosa che mi soddisfi (una volta andavo dal prosciutto crudo ai biscotti) mi viene in mente la frutta.
Spero comunque che il non digiuno non abbia del tutto vanificato il tentativo di disintossicazione del mio corpo. E il non aver ceduto sui medicinali lo considero come un passo in avanti sulla strada giusta, che mi dia forza per evitare le frequenti cadute con le quali mi scontro.
Concludo ringraziando di poter scrivere qui, dove so che mi potete capire. Con parenti e amici dico poco che non uso medicinali: solitamente la prima reazione è “brava” se in quel momento sto bene, ma se è un momento in cui non sto tanto bene mi dicono “ ma dai, prendi almeno un’aspirina, male non fa”. Questa è convinzione di mia madre, che si trascina “un’influenza” da un mese e ha lo stomaco a pezzi per tutto quello che prende; io sono guarita in 3 giorni. Ma è inutile fare battaglie a vuoto, parliamo due lingue diverse. L’unica cosa che posso fare è dare l’esempio e vedere se qualcuno si incuriosisce.
Scusate la lunghezza
Ciao
Curry