Mi presento, sono Anise

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Anise
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Mi presento, sono Anise

Messaggio da Anise »

Ciao a tutti,
premetto che questo post di presentazione sarà un poco lungo. Sono giunta a voi a seguito di problematiche molto gravi. Ho quasi 30 anni e sono stata sempre una bambina fin troppo magra, nonostante mangiassi il doppio degli altri bambini.

Una bimba perennemente malata, cresciuta a merendine, bastoncini di pesce surgelati e panzerotti fritti ogni giorno. Questa è ancora l'alimentazione considerata normale nella mia famiglia. Lotte con il cibo perché alimenti di cui ero ghiotta mi fecero molto male, ma ai tempi non era così diffuso il riscontro all'allergia al lattosio ed al glutine.

Da sola, condannata, ho effettuato i test. Già ero consapevole, ma ho voluto eseguire test per dimostrare agli altri, cosa che comunque non è servita a molto. Successivi anni con abbuffate compulsive (senza metodi compensatori) volti da una parte alla mia speranza di ingrassare, dall'altra alla solitudine di una famiglia disastrata.

Mia madre gravemente malata con disturbi di personalità e volente me in sofferenza e mio padre un uomo che solo il camice bianco può zittirlo. Cultura molto arretrata, ma arretrata non genuina, bensì con cattiveria.

Le abbuffate compulsive mi portarono a rischiare la vita diverse volte, fino a quando non entrai in una clinica per DCA (Disturbi del Comportamento Alimentare) dove mi sbagliarono diagnosi, torturandomi con una dieta ingrassante sotto osservazione 24h/24h che mi portò più danni che altro: intestino poroso.

Decisi di sospendere la pillola proprio in quel momento, ma dalla sospensione (ossia quattro anni fa) il ciclo non è più tornato. Sono uscita dalla clinica (della morte) e sono stata sbattuta fuori casa (la visione di quelle cliniche come soluzione a certi problemi è insita nel cervello dei miei familiari che vivono a Valium ogni giorno e che assumono i peggior antibiotici ogni santo giorno).

Ho girato diversi nutrizionisti e dottori, ho fatto di testa mia, nonostante loro criticavano ogni cosa e mi crearono disagi con i nutrizionisti che si rifiutarono di seguirmi. Il tutto perché vedevano un avocado nella dieta e non sapevano cosa fosse. Per loro niente era sostanzioso, visto che io non riuscivo ad aumentare di peso.

Ma conosco il meccanismo, troppo cibo (e parlo di abbuffate, non di semplici grandi quantità che sono comuni e banali tra le persone) non fa che rendere difficile la digestione ed affaticare il corpo, tutte le energie vengono consumate in fase digestiva e non si può di certo aumentare di peso così.

Sedentaria lo sono a livelli estremi, questo perché fin da piccola mi volevano tenere in una campana di vetro talmente fossi gracile di costituzione (sarebbe stato il caso fare qualche buono sport!). Ripresero le abbuffate e per sistemare il mio corpo sofferente decisi di affidarmi alla natura. Scelsi la frutta, la sera consumavo circa 4kg di frutta dolce, ma non era equilibrato.

Più mi si rimproverava sulla frutta (vietata in casa mia perché non è di gradimento) più io non me la godevo e cominciavo furtivamente a consumarla di nascosto, in macchina, ingozzandomi, non rendendomi conto che arrivavo ad assumerne così tanta da stare male e da non poter nemmeno camminare.

Errato. L'unica cosa è che il potere di guarire cose che nessuno in questi anni dalla nascita è riuscito a farmi guarire mi ha fatto ricredere sulla frutta che mi condannano.

Ma ieri notte un disastro. A seguito di una grande litigata sull'alimentazione (sia che porto il buon esempio, loro sostengono e pretendono da me che mangiassi come loro) ho riversato la mia sofferenza e rabbia sul cibo terribile.

Un piattone di spaghetti stra-conditi, 1 kg di fichi secchi, 3kg di formaggi molli e duri, un vassoio di pasticcini sia freschi che secchi. Pensavo di morire. Erano tutti alimenti che loro pretendevano io mangiassi per essere considerata "normale, come tutte".

Sono sopravvissuta, oggi sono uscita, mi sono concessa nel pomeriggio un cappuccino vegetale sorseggiato con calma (consapevole che il latte di soia sia dannoso, ma è ciò che mi concedo all'interno di una alimentazione quasi sana) e questa sera, non riuscendo io a praticare il digiuno (o meglio, non sarebbe permesso in casa) ho cenato con 1kg e mezzo di uva acquistata quasi "furtivamente" al supermercato.

Le critiche sono arrivate ed ho cenato da sola solo perché so quanto bene mi abbia fatto la frutta, anche se ora riparare al danno sarà dura, ma credo non impossibile. La mia alimentazione al momento rimarrà quasi onnivora, con molta verdura, verdura amidacea, uova, qualche cena infrasettimanale con molta frutta e raramente il pesce (che io eliminerei, ma devo scendere a patti con il diavolo, dal momento che sono tornata dopo due anni a dover vivere in famiglia).

Il mio percorso è stato difficile e sarà difficile, non potrò mai divenire fruttariana fino a quando non risolvo il conflitto familiare, ma al momento mi interessa principalmente raggiungere un serenità, consapevole che tutto quello che loro ogni giorno cercano di inculcarmi, è ciò che più mi ha fatto stare male.

Io mi ammalo solo se reintroduco cibi di cui non solo sono allergica, ma che sono altamente sconsigliati all'uomo, come junk food si dolce che salato, formaggi, insaccati.. cose che al solo pensiero ora mi disgustano. Apprezzo sempre più i sapori naturali, sono consapevole che la frutta è il nostro cibo elettivo, sia fisicamente che mentalmente ha giovato, ma ora ho la mira dell'equilibrio.

Ho usato l'espressione "scendere a patti con il diavolo" perché purtroppo è di questo che si tratta. Fosse per me mi alimenterei di frutta e frutta secca (mai più in vita mia i semi oleosi di cui ho abusato), verdura.. Ma tutto ciò è impossibile in queste condizioni, sensi di colpa ogni volta che acquisto frutta, disastri e sofferenze per scegliere il cibo migliore.

In attesa i poter un giorno applicare i consigli di Ehret, mi accontento di gestire l'alimentazione in questo modo, ma anche l'anima che deve essere volta alla tranquillità.

Grazie se siete arrivati a leggere fino a qui.
Un abbraccio


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Re: Mi presento, sono Anise

Messaggio da luciano »

Benvenuta Anise.

Ho spaziato un po' le frasi del tuo post, di solito quelli lunghi "compressi" non si arriva a leggerli fino alla fine. Tieni presente questo nei prossimi che scriverai.

Quanti anni hai? Se non sei autosufficiente finanziariamente devi fare in modo di raggiungere tale autosufficienza e, se le cose stanno come dici, andartene dalla casa dei "tuoi".

Diversamente non potrai risolvere i tuoi problemi.
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Re: Mi presento, sono Anise

Messaggio da Anise »

Ciao Luciano,
La ringrazio per aver sistemato il post e per la risposta.
Come scrissi, ho quasi 30 anni, ma sono dovuta rientrare in famiglia a seguito di disoccupazione ed altre problematiche, d'altronde il mondo del lavoro sta chiudendo le porte in faccia a chiunque, anche per noi "specializzati" in determinati settori.

Al momento mi alimento cercando di limitare i danni (non so in quanto tempo il mio corpo si sistemerà per la terribile abbuffata di junk-food), almeno tre sere a settimana cenerò senza superare i 2,5kg di frutta, seguendo la passione, la voglia di cura, non mischiando prodotti strani e cercando di trovare un equilibrio in ogni cosa, cercando di aver pazienza.

Posso confessare di essere molto spaventata, il mio ginecologo privato (che non avrei dovuto consultare, ma sono stata obbligata dalla famiglia) mi ha messo di fronte all'obbligo di inserire l'anello vaginale dal momento che non posso più (per fortuna) assumere la pillola. La motivazione riguarda gli ormoni da mettere in circolo per le ossa (avendo io osteoporosi). Avremmo già una risposta noi tutti seguendo i libri di Ehret, ma il problema qui si sposta sulla mia realtà, la quale è una realtà di compromesso per il momento. Io non credo che gettare estrogeni tramite queste cose siano la soluzione o possano momentaneamente "aiutare" con l'osteoporosi. Non ho carenze di calcio, sappiamo che l'acidità ha provocato tutto, assieme il non stimolare le ossa con l'esercizio fisico ed una buona componente psicologica di disagio perenne in queste situazioni.

Al momento i parenti mi spingono verso il ritrovare autonomia economica perché ben conoscono la situazione, per fortuna ho conoscenze buone incontrate durante il percorso di "risveglio" (dopo esser stata manipolata dall'industria medica). Ma siamo sempre additati, noi che lottiamo per qualcosa che sia l'esatto opposto di quel che dice il sistema. Io stessa ero convinta di esser divenuta pazza solo perché avevo cominciato a credere che il corpo può essere messo nelle condizioni di guarire da solo.

Molta pazienza, devo avere molta pazienza, nel frattempo vi leggo e consulto e poi, piano piano, riuscirò anche io ad avvicinarmi a questo mondo senza problemi estremi. Ho capito davvero quanto Ehret sia nel giusto sperimentando su di me per determinati periodi, ma sono anche consapevole che ci vuole tempo per ogni cosa, evidentemente al momento devo andare avanti con i piedi di piombo.

Un grande abbraccio,
spero comprenderà cosa intendo con queste parole.
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Re: Mi presento, sono Anise

Messaggio da luciano »

In questo forum siamo informali, ci si dà del tu.

In ogni caso, il problema principale rimane vivere in ambiente famigliare ostile e venire obbligati a subire trattamenti, ecc.

Senza risolvere quella situazione la guarigione è impossibile e ridurre i danni è un'utopia.

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