Lo sgarro
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Non c'è posto per commenti su ideologie politiche, disinformazione, ecc, che possono trovare posto su altri siti pertinenti. Questo è il forum della dieta di Ehret.
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Lo sgarro
Ciao a tutti, più volte da quando sono entrato in transizione ho dovuto fare i conti con il cosiddetto sgarro, termine che usiamo in continuazione nel forum.
Mi sono accorto che non sempre è un aspetto negativo del percorso di disintossicazione perché mi è servito, più di una volta, ad imparare qualcosa di nuovo per migliorare il mio atteggiamento verso i cibi dannosi, che creano muco.
Voglio dire, per esempio, che alcuni sgarri mi hanno fatto sentire chiaramente che quel determinato cibo non viene più accettato come una volta dal corpo, e i messaggi sono stati chiari e precisi tipo bruciore di stomaco (mi è capitato con i dolci), alito cattivo (una margherita mangiata qualche mese fa che mi ha lasciato il giorno dopo un alito pesante e fastidioso), spossatezza e depressione (fetta di torta rustica con ricotta e scarole mangiata in rosticceria )ecc.
Da un altro punto di vista, ho notato che lo sgarro ha anche una forte componenete psicologica, nel senso che vi ho ritrovato un'associazione sottile fra determinati tratti caratteriali che mi danno sofferenza e alcuni particolari cibi. Questo ultimo aspetto è forse il più deleterio e quello un po' più difficile da controllare. Ecco, volevo discutere di questo ed ascoltare le vostre esperienze in merito.
Buona giornata a tutti!
Mi sono accorto che non sempre è un aspetto negativo del percorso di disintossicazione perché mi è servito, più di una volta, ad imparare qualcosa di nuovo per migliorare il mio atteggiamento verso i cibi dannosi, che creano muco.
Voglio dire, per esempio, che alcuni sgarri mi hanno fatto sentire chiaramente che quel determinato cibo non viene più accettato come una volta dal corpo, e i messaggi sono stati chiari e precisi tipo bruciore di stomaco (mi è capitato con i dolci), alito cattivo (una margherita mangiata qualche mese fa che mi ha lasciato il giorno dopo un alito pesante e fastidioso), spossatezza e depressione (fetta di torta rustica con ricotta e scarole mangiata in rosticceria )ecc.
Da un altro punto di vista, ho notato che lo sgarro ha anche una forte componenete psicologica, nel senso che vi ho ritrovato un'associazione sottile fra determinati tratti caratteriali che mi danno sofferenza e alcuni particolari cibi. Questo ultimo aspetto è forse il più deleterio e quello un po' più difficile da controllare. Ecco, volevo discutere di questo ed ascoltare le vostre esperienze in merito.
Buona giornata a tutti!
Questo libro offre la visione di un Autore illuminato sul digiuno. Per maggiori ragguagli: La Filosofia del Digiuno
La mia esperienza: quando voglio assaggiare qualcosa di oramai non più consueto con il Sistema che stiamo seguendo, lo faccio con piacere e mi gusto la cosa.
Tieni presente che ho di fatto svuotato la mia casa dalle tentazioni, per cui questa cosa può capitare a casa degli altri o per strada.
Ma quando capita, la cosa diviene così piacevole che mi da una grossa gioia (evito chiaramente gli intrugli o le cose fritte o cose il Macdonald, non ci sarebbe neanche bisogno di dirlo; ad esempio se mangio un biscotto o un pezzo di cioccolata o un prendo un decaffeinato (questi possono essere il 99% degli sgarri) me lo gusto così tanto che diviene una gioia per lo spirito.
Poi considerando che il corpo è pulito, che lo sgarro si riferisce a pochi insignificanti grammi, che capita raramente e, principalmente, che il Sistema non è una religione per cui non sono soggetto ai sensi di colpa, mi sento bene.
Inoltre, in questa ottica psichica-emozionale, NON LO VEDO COME SGARRO. E' e basta, è una parte della vita.
Un abbraccio
Tieni presente che ho di fatto svuotato la mia casa dalle tentazioni, per cui questa cosa può capitare a casa degli altri o per strada.
Ma quando capita, la cosa diviene così piacevole che mi da una grossa gioia (evito chiaramente gli intrugli o le cose fritte o cose il Macdonald, non ci sarebbe neanche bisogno di dirlo; ad esempio se mangio un biscotto o un pezzo di cioccolata o un prendo un decaffeinato (questi possono essere il 99% degli sgarri) me lo gusto così tanto che diviene una gioia per lo spirito.
Poi considerando che il corpo è pulito, che lo sgarro si riferisce a pochi insignificanti grammi, che capita raramente e, principalmente, che il Sistema non è una religione per cui non sono soggetto ai sensi di colpa, mi sento bene.
Inoltre, in questa ottica psichica-emozionale, NON LO VEDO COME SGARRO. E' e basta, è una parte della vita.
Un abbraccio
- Cosmonauta
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Ciao
Trovo anch'io che sia un'utile cartina di tornasole per capire a che punto sono, certo non vuol dire che passo le giornate a fare prove di tolleranza...
E poi è vero, se lo sgarro capita meglio goderselo che macerarsi in inutili e alla fine dannosi sensi di colpa!
Certo è che la tentazione per certi cibi, nel mio caso andavo pazzo per le patatine fritte, (quelle in sacchetto ) è diminuita veramente tanto e non mi viene più spontaneo mangiarli come prima, ma non per i sensi di colpa, proprio perchè la maggior parte delle volte non mi vanno più.
E questo mi rende felice!
Saluti Cosmici!
Trovo anch'io che sia un'utile cartina di tornasole per capire a che punto sono, certo non vuol dire che passo le giornate a fare prove di tolleranza...
E poi è vero, se lo sgarro capita meglio goderselo che macerarsi in inutili e alla fine dannosi sensi di colpa!
Certo è che la tentazione per certi cibi, nel mio caso andavo pazzo per le patatine fritte, (quelle in sacchetto ) è diminuita veramente tanto e non mi viene più spontaneo mangiarli come prima, ma non per i sensi di colpa, proprio perchè la maggior parte delle volte non mi vanno più.
E questo mi rende felice!
Saluti Cosmici!
"I veri piaceri della buona tavola sono quelli del surfista"
" Non siamo soli...ma stelle"
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È esattamente quello che ho imparato a fare da quando una mattina mi sono svegliato con la puzza di carne in bocca.Silver ha scritto:Se poi vuoi, puoi adottare una tecnica efficace: fai lo sgarro, poi ne patisci le conseguenze con malesseri/disturbi, e quindi associa mentalmente questa sensazione negativa con quel cibo.
Vedrai che la prossima volta, non sarai così tentato.
No, non credo di vivere lo sgarro con sensi di colpa anche perché i cambiamenti che ho messo in atto e i benefici che ne sono derivati non possono essere abbattuti da una pizza!
Più che altro, la mia era una considerazione su come il mio organismo non accetti più alcuni cibi già da un po', dandomi segnali molto chiari e precisi: un bel salto di qualità considerando che prima questi cibi erano il "pane quotidiano"! Credo che sia un bel risultato.
Più che altro, la mia era una considerazione su come il mio organismo non accetti più alcuni cibi già da un po', dandomi segnali molto chiari e precisi: un bel salto di qualità considerando che prima questi cibi erano il "pane quotidiano"! Credo che sia un bel risultato.
Ragazzi, quando parlo di un biscottino mi riferisco ad uno sgarro una volta al mese, non come consuetudine nel fare gli sgarri.
Quello che ho scritto era una mia opinione sullo SGARRO e non si deve credere che si appoggi il fatto che sgarrare spesso è bello.
Lo sgarro 5 volte a settimana non è uno sgarro; è un fare le cose come si facevano prima.
Il modo in cui seguire il Sistema è e rimane valido solo secondo le direttive di Ehret.
Quello che ho scritto era una mia opinione sullo SGARRO e non si deve credere che si appoggi il fatto che sgarrare spesso è bello.
Lo sgarro 5 volte a settimana non è uno sgarro; è un fare le cose come si facevano prima.
Il modo in cui seguire il Sistema è e rimane valido solo secondo le direttive di Ehret.
Ciao, volevo ringraziarvi per i commenti fatti: credo che siano stati utili a tutti, me per primo. Per gli sgarri non ho alcun problema a pranzo e a cena (nel senso che non ne faccio ), ma ho ancora problemi con la non-colazione. Ora gli sforzi per stabilire questa sana abitudine stanno dando i loro risultati e sempre più spesso mi ritrovo ad arrivare al pranzo senza aver toccato nulla, se non il succo di limone o arancia appena sveglio. Credo di essere riuscito a staccarmi mentalmente dall'idea di dover mangiare a colazione e riesco ad apprezzare il beneficio della leggerezza e freschezza mentale che ne deriva. In più, ho visto anche che in questo modo la disintossicazione prende un ritmo più naturale: le parole di Ehret, come sempre, si rivelano veritiere e d incoraggianti, proprio perché, come tutta la dieta, sono basate sull'esperienza e sull'osservazione.
Stamattina, per esempio, ho bevuto un succo di limone (ho colto i limoni dall'albero ieri, ce ne sono tantissimi belli belli) e dopo un po' un orzo: sono uscito di casa con una bella sensazione di freschezza nella pancia e uno stato vitale rilassato e ricettivo. Ottima esperienza anti-sgarro!
Questo è un periodo di grossi cambiamenti per me, soprattutto per quanto riguarda la sfera interiore perché ho visto che sto abbandonando gradualmente e con costanza una condizione mentale legata al "non ce la farò", al "quand'è che starò bene?" o meglio, a quel sottile e strisciante arrendersi della mente alla sofferenza. Comincio ad intravedere la possibilità di riacquistare la mia salute, visto che i vari problemi che ho avuto (tre protrusioni alla schiena, gamba sinistra sempre un po' intorpidita, contrattura del trapezio con annessi e connessi) mi hanno scombussolato abbastanza in tutto questo tempo. Ora le cose stanno cambiando piano piano e mi sento di nuovo in grado di gestire in pieno la mia vita e spero, a breve, con maggiore vitalità di prima. Sono molto felice per questo e ringrazio tutti di cuore. Veramente!:D
Stamattina, per esempio, ho bevuto un succo di limone (ho colto i limoni dall'albero ieri, ce ne sono tantissimi belli belli) e dopo un po' un orzo: sono uscito di casa con una bella sensazione di freschezza nella pancia e uno stato vitale rilassato e ricettivo. Ottima esperienza anti-sgarro!
Questo è un periodo di grossi cambiamenti per me, soprattutto per quanto riguarda la sfera interiore perché ho visto che sto abbandonando gradualmente e con costanza una condizione mentale legata al "non ce la farò", al "quand'è che starò bene?" o meglio, a quel sottile e strisciante arrendersi della mente alla sofferenza. Comincio ad intravedere la possibilità di riacquistare la mia salute, visto che i vari problemi che ho avuto (tre protrusioni alla schiena, gamba sinistra sempre un po' intorpidita, contrattura del trapezio con annessi e connessi) mi hanno scombussolato abbastanza in tutto questo tempo. Ora le cose stanno cambiando piano piano e mi sento di nuovo in grado di gestire in pieno la mia vita e spero, a breve, con maggiore vitalità di prima. Sono molto felice per questo e ringrazio tutti di cuore. Veramente!:D
- Cosmonauta
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Guarda Cosmonauta, mi ritengo forunato in questo senso perché, vivendo in campagna, ho la possibilità di raccogliere spesso al momento ciò che mangio.Cosmonauta ha scritto: Cogliere i limoni dall'albero al mattino poi dev'essere meraviglioso.
Ieri pomeriggio, per esempio, sono salito su un albero di ciliege e mi sono fatto una grossa scorpacciata!
Qui, oltre la frutta, abbiamo un sacco di verdura non trattata e questo non è poco considerando ciò che si compra senza conoscerne la provenienza. Purtroppo, sono finiti i broccoli che ancora avevamo, una varietà tardiva chiamata "broccolo nero", non amara come i broccoli normali, ma dolci e molto gustosi: strepitosi, direi! Però, in compenso, c'è la verza e tante altre verdure. Oggi mangerò asparagi, ho visto che sono spuntati dopo la pioggia di questi giorni. Da quando faccio la dieta, mi sono accorto di vivere in una specie di paradiso, considerando anche che ora la frutta e la verdura mi piacciono tanto, non come in passato, quando mangiavo prevalentemente pasta e carne.
Ciao
Questo libro offre la visione di un Autore illuminato sul digiuno. Per maggiori ragguagli: La Filosofia del Digiuno
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